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martedì 15 settembre 2015

Homo naledi, una Nuova Specie del Genere Homo Ritrovata in Sud Africa



Homo naledi è una nuova specie appartenente al genere Homo, ritrovata in Sud Africa.

Il ritrovamento della nuova specie di ominini è stato annunciato da un team internazionale, composto da oltre 60 scienziati guidati da Lee R. Berger, un paleoantropologo americano, professore di studi sull'evoluzione umana presso l'Università di Witwatersrand a Johannesburg.

Il nome della specie, H. naledi, si riferisce alla grotta dove le ossa hanno riposato indisturbate per tanto tempo; "naledi" significa "stella", nella lingua Sotho locale e si riferisce alla posizione della Dinaledi Chamber all'interno del sistema di grotte Rising Star, in Sud Africa.

In due paper, pubblicati durante la settimana appena trascorsa nella rivista open access eLife, i ricercatori hanno dichiarato che oltre 1550 elementi fossili, attestanti la scoperta, costituiscono il più vasto campione per qualsiasi specie di ominini in un unico sito africano, e uno dei più grandi in tutto il mondo. Inoltre, gli scienziati hanno detto che il campione è probabilmente una piccola frazione dei fossili ancora da recuperare dal sito. Finora il team ha recuperato i resti di almeno 15 persone.

sabato 18 agosto 2012

Theropoda Di Andrea Cau

"Theropoda" è il blog di Andrea Cau, naturalista e paleontologo. I campi di studio principali di Andrea sono la paleontologia dei vertebrati e l'analisi filogenetica dei taxa fossili, con particolare attenzione all’evoluzione degli arcosauri (uccelli, coccodrilli e loro parenti fossili) ed ai rettili Mesozoici italiani.

Benché molto giovane (si è laureato nel 2003 presso l'Università degli Studi di Parma, Laurea Magistrale in Scienze Naturali, indirizzo paleobiologico, con votazione finale 110/110 con lode e menzione di merito, discutendo una tesi sulle "Relazioni filogenetiche tra gli uccelli mesozoici ed i taxa prossimi ad Aves Linnaeus, 1758") ha al suo attivo un curriculum invidiabile.

domenica 1 aprile 2012

Tyrannosaurus Rex In Giardino

Flora fine Cretacico Canadese (artwork da McIver 2002)


Tranquilli...ragazzi! Non è un pesce d'Aprile!

Non  crederete mica che abbia un Tyrannosaurus Rex in giardino, vero?

Si tratta di un interessante post pubblicato sul blog Theropoda di Andrea Cau, di professione, Naturalista e Paleontologo blogger.


Ne riporto l'incipit:

"La paleobotanica è una disciplina estremamente affascinante e spesso bistrattata rispetto alla sorella paleozoologica. Trattando di theropodi, è raro che questo blog si soffermi sulle questioni paleobotaniche, nonostante che sovente sia indissolubile il legame tra animali e piante del medesimo ambiente. La ragione principale della scarsa inclusione delle discussioni botaniche in aspetti della paleontologia dei dinosauri è che raramente è possibile rinvenire evidenze dirette di interazione tra animali e piante fossili. La semplice constatazione che il cranio di Edmontosaurus è morfofunzionalmente quello di un erbivoro non ci permette di dire quali fossero le piante che l'animale consumava. La scoperta di resti di pasto vegetale è spesso l'unica, rara, occasione di determinare in modo sicuro le interazioni tra dinosauri e piante. Siccome la maggioranza dei theropodi mesozoici non si nutriva di piante (in base a varie linee di evidenze, tra cui la dentatura da carnivoro), i resti di pasto non saranno costituiti da vegetali, quindi non possono aiutare a stabilire un qualche legame tra piante e dinosauro."
Il resto andate a leggerlo sul  blog  di Andrea, d'accordo ragazzi dell'intero corso B?
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