domenica 28 dicembre 2014

Il (Non) Carnevale Della Fisica #4



La Fisica viene considerata una delle scienze dure..., che spesso sono considerate anche scienze esatte in virtù della loro verificabilità. Le cose si complicano un po' quando la Fisica viene associata alla non popolare Matematica, che della prima costituisce il linguaggio elettivo.

Ma come?...Dunque? Fisica-Matematica? Ebbene sì, il binomio è inscindibile!

Dimenticavo di darvi il benvenuto al (non) Carnevale della Fisica #4, che raccoglie il testimone dalla terza edizione di Gianluigi Filippelli, l'ideatore del (non) Carnevale della Fisica.

Dicevamo dell'inscindibilità del binomio Fisica-Matematica, il che non deve essere considerato con diffidenza da coloro che non hanno un buon rapporto con la seconda delle due discipline.

La Fisica è, e rimane, la scienza che studia i fenomeni naturali...e non è, forse, meraviglioso e straordinariamente intrigante tutto ciò? È uno dei motivi per cui me ne innamorai a suo tempo, in piena frequentazione del Liceo Classico, al punto da decidere di sceglierla successivamente nel percorso degli studi universitari.
Addentrandosi nello studio dei fenomeni naturali, si tocca con mano come "la conoscenza si struttura nella relazione con il mondo e non può prescindere dal soggetto umano che la costruisce".
Trovo incontrovertibile nella sua basilare verità questo pensiero di Gianni Zanarini
Sarebbe impagabile, consolatorio, ed una vera iniezione di positiva speranza se, a scuola, riuscissimo a far percepire, far intuire tale verità ai ragazzi. Non è un'impresa impossibile, sicuramente ardua, sicuramente una sfida, ma non impossibile.

Noi, con il nostro (non) carnevale della Fisica, abbiamo l'ambizione di muoverci su tale direttrice nei confronti di grandi e piccini e/o di quanti fossero curiosi di leggere, accogliere quanto intendiamo proporre.

Pertanto, non indugiamo oltre, iniziando con la presentazione/esplorazione degli articoli che ho selezionato per la 4° edizione, non prima di aver segnalato "Wanderers", un cortometraggio da sogno!

Avrei voluto scrivere un racconto di fantascienza attorno al tema del filmato, ma non ne ho avuto il tempo. Forse più avanti. Non lo escludo.




Wanderers è una visione dell'espansione dell'umanità nel sistema solare, sulla base di idee e concetti scientifici su come potrebbe apparire il nostro futuro nello spazio, se mai dovesse succedere. I posti rappresentati nel film sono ri-creazioni digitali di luoghi esistenti nel sistema solare, costruiti a partire da foto reali e dati cartografici, ove disponibili.

L'idea del film è quella di mostrare, in primis, uno scorcio di natura fantastica e bellissima presente sui mondi vicini al nostro, e, soprattutto, come tale natura potrebbe sembrare a noi se fossimo proprio lì.

L'elemento "meraviglia", ovvero quel "quid" che ci fa guardare il mondo con un senso di ammirato stupore, appartiene alla Fisica. E allora andiamo a scoprire insieme alcune delle sue meraviglie, percorrendo i sentieri che vi indicherò di seguito!



*****

(1)

Le Scienze

Immagine elaborata al computer della supernova prodotta in laboratorio
 (Cortesia Università di Oxford, Università di Chicago)

Ci avviamo verso la fine del 2014 ed è tempo di bilanci. La rivista "Physics World" ha selezionato i dieci più importanti risultati ottenuti nel campo della fisica, che Le Scienze segnala nell'articolo "Fisica, i dieci risultati più importanti del 2014".


"Dall'atterraggio della sonda Philae dell'ESA sulla cometa 67P ai neutrini lenti rilevati dall'esperimento Borexino sotto il Gran Sasso, dalla supernova prodotta in laboratorio alla compressione quantistica dei dati: il 2014 è stato un anno ricco di risultati di rilievo nel campo della fisica e la rivista "Physics World" ha selezionato i 10 più importanti"


(2)

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)



Tra i dieci risultati prima citati, figura l'esperimento Borexino di cui l'INFN, con comprensibile orgoglio, dà notizia nell'articolo "Borexino nella Top Ten".

"Alla collaborazione Borexino per essere stati i primi a rivelare i neutrini prodotti nella principale reazione nucleare che alimenta il Sole”, con questa motivazione la rivista internazionale Physics World ha inserito nella classifica dei dieci risultati scientifici più importanti del 2014 la ricerca, pubblicata lo scorso agosto su Nature, dall’esperimento per lo studio dei neutrini in attività ai Laboratori INFN del Gran Sasso."
Nell'articolo troverete il link al comunicato stampa e quello che punta all'infografica, che ho riportato sopra, in dimensioni ridotte.



(3)

Dropsea



Spulciando nell'archivio di Dropsea, ho trovato "Manca un poco di blu", un interessante articolo di Gianluigi Filippelli, il neo papà del (non) Carnevale della Fisica.
"Una delle prime classificazioni che si apprendono quando si inizia a studiare il comportamento della materia di fronte all'elettricità è quella tra conduttori e isolanti: un conduttore è un materiale che permette facilmente il passaggio delle cariche elettriche, un isolante, invece, lo impedisce (o lo rende difficoltoso). E' possibile caratterizzare questi due generi di materiali attraverso le caratteristiche fisiche degli atomi che li compongono. Sappiamo, infatti, che un atomo è caratterizzato dall'avere un nucleo positivo con intorno nuvole di elettroni che ruotano intorno ad esso: a caratterizzare un materiale è proprio il comportamento degli elettroni più esterni, quelli della "banda" esterna. Le bande energetiche di ogni atomo sono, d'altra parte, caratterizzate da proprietà specifiche: esistono infatti le bande di valenza, dove si trovano gli elettroni utilizzati nei legami chimici, e le bande di conduzione, dove si trovano gli elettroni liberi di muoversi, i "cani sciolti" dell'atomo, utilizzati per i legami ionici. E', spero, semplice allora caratterizzare un materiale conduttore come quello i cui atomi presentano elettroni sia nella banda di valenza, sia in quella di conduzione, mentre un materiale isolante è caratterizzato dall'avere piena solo la banda di valenza."

(4) 

TuttiDentro


Una rappresentazione artistica di GAIA. Crediti ESA.

"GAIA, un anno dopo" è un articolo di Marco Castellani, in cui sono svolte delle considerazioni sul lancio del satellite Gaia, avvenuto un anno fa.
"La prima impressione è quella di esclamare, ma come, già un anno? Eppure è così, da quando il satellite GAIA è stato lanciato, è passato esattamente un anno. Ora che ci penso, ora che rileggo le considerazioni scritte a ridosso del lancio, mi ritrovo improvvisamente a realizzare quanto tempo sia passato. 
Ripensandoci, capisco ancora di più l’eccitazione del team di Rosetta all’arrivo della cometa, dopo dieci anni di attesa. Il fatto è questo, è che siamo diventati complicati. Direi, inevitabilmente complicati. E una missione spaziale contemporanea richiede, tipicamente, anni ed anni di lavoro ancora prima che venga assemblato un solo pezzo. Così quando arrivi al momento del lancio – come arrivammo noi che lavoriamo in GAIA, il diciannove di dicembre dello scorso anno – hai già alle spalle una quantità di lavoro svolto, di riunioni, di meeting, di contatti e collaborazioni… Tutta una vita il cui fulcro, in pratica, è costituito da quel piccolo oggetto che sta per giocarsi la sua vera fatidica scommessa, che sta per essere lanciato nello spazio. Improvvisamente ti accorgi di quanto sia vulnerabile, di fronte all’immensità dello spazio, alla grandiosa sfida del suo stesso compito."

(5)

Fisica, Onde e Musica

Fonte: Wikipedia

"Fisica, Onde e Musica" è il sito creato nel 2006 come prodotto di un'attività del Dipartimento di Fisica dell'Università di Modena e Reggio Emilia nell'ambito del Progetto Lauree Scientifiche, con la collaborazione del CNR - Istituto di Nanoscienze, Centro S3, Modena.

Fra i tanti argomenti presenti nel sito, vi segnalo "Effetto Doppler", di cui riporto le generalità.
"Chiunque ha avuto occasione di sperimentare la variazione di frequenza di un suono prodotto da una sorgente in avvicinamento o in allontanamento (es. la sirena di un'auto-ambulanza). O forse qualcuno ha sentito parlare della scoperta dell'espansione dell'universo grazie al fenomeno del "red shift" (cioè dello spostamento verso il rosso della luce emessa dalle galassie) o del "bang supersonico" degli aerei a reazione. O ancora qualcuno conosce una tecnica diagnostica chiamata eco-Doppler per la ricognizione dello stato dei vasi sanguigni. Tali fenomeni così diversi sono tuttavia riconducibili ad un effetto scoperto dal fisico austriaco Doppler e che consiste nella variazione di frequenza dell'onda "percepita" da un osservatore (ascoltatore) quando esiste un moto relativo tra sorgente dell'onda ed osservatore stesso."

(6)

Sito Dell'Università di Trento


Il "Ciclo di Carnot per un gas ideale" è un articolo dall'indubbia valenza didattica, accessibile agli studenti della scuola secondaria di 2° grado.
"Il ciclo di Carnot è di notevole importanza per la Termodinamica, sia sotto l'aspetto applicativo che teorico. Dal punto di vista applicativo esso stabilisce un limite superiore al rendimento di una macchina termica, note la temperatura massima e minima del fluido di lavoro. Dal  punto di vista teorico esso suggerisce la possibilità di definire una scala assoluta di temperatura e una nuova grandezza termodinamica, l'entropia. Parafrasando il titolo di una canzone di musica leggera, il ciclo di Carnot, ideale ma ricco di implicazioni, si potrebbe definirlo Bello e Impossibile!"

(7)

Fumetti didattici animati



È una sezione del sito "Ufotto Leprotto", di cui è autore Umberto Forlini e contenente 134 fumetti animati! Una risorsa da non perdere.

Vi segnalo il nuovo fumetto animato scientifico "FISICA", pensato specificamente per i piccoli alunni della scuola primaria, sarà sicuramente apprezzato anche dai più grandi. Il prof. Schizzati dell'Università di Fumettia, vi guiderà con perizia attraverso i concetti fisici.


(8)

PHYSICS 2000




È un sito rivolto a tutte le età, che propone un viaggio interattivo nella fisica moderna per far conoscere la scienza del XX Secolo e gli strumenti della tecnologia divertendosi con testi, immagini e animazioni interattive.

La versione italiana del sito in lingua inglese PHYSICS 2000 è un progetto del 
Dipartimento di Fisica - Università di Milano. La traduzione è a cura dell'Associazione Culturale Evariste Galois. La versione originale è sviluppata dall'University of Colorado - Boulder.

All'interno delle svariate risorse, segnalo "L'Esperimento della doppia fenditura", al quale si può accedere dal Sommario, nella sezione "Laboratorio atomico".



(9)


Il Tredicesimo Cavaliere


Zona nord polare di Titano con i laghi in evidenza
Fonte


Dal blog "Il Tredicesimo Cavaliere", propongo, riportandone l'incipit, l'approfondito articolo di Simonetta Ercoli, planetarista e divulgatrice scientifica: "Esplorare i laghi polari di Titano".
"Il nome ricorda i Titani, figli di Crono (Saturno per i Romani), protagonisti della lotta contro Zeus e altri dei dell’Olimpo per la conquista del trono celeste. Lotta strenua, ma che li vide perdenti e sprofondati nelle viscere della terra, il Tartaro, come racconta Esiodo nella sua Titanomachia. Da qui il termine titanismo, con cui si intende l’atteggiamento di ribellione contro tutte le forze superiori che dominano e opprimono gli slanci vitali e la libertà stessa, ribellione pur nella consapevolezza di essere destinati alla sconfitta. Forse è proprio nella speranza che Titano capitoli, prima o poi, sotto la conquista da parte di una qualche missione che ne sveli i più profondi segreti, il motivo per cui gli scienziati hanno chiamato così questo massiccio satellite di Saturno."


(10)

Fisica 2005 - Laboratorio virtuale e portale interattivo per insegnanti di Fisica





Il sito ospita una iniziativa dell'INFN sezione di Bari nata in occasione dell'Anno Mondiale della Fisica (il 2005) e rivolta ai docenti di Fisica delle Scuole Medie Superiori.
L'iniziativa intende:
rendere disponibile online e su cd-rom materiale didattico consistente in simulazioni di fenomeni di fisica selezionate da quelle reperibili su Internet, classificate e descritte da una scheda di presentazione
coinvolgere i docenti alla elaborazione di una o più unità didattiche che usino una delle simulazioni messe a disposizione, corredandole (eventualmente) con una scheda di lavoro per gli studenti

Il materiale didattico è veramente tanto (motivo per cui non posso limitarmi alla segnalazione di un singolo articolo) e potete trovarlo nella sezione "Moduli didattici".


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Luce Virtuale





Luce virtuale è una proposta didattica di laboratorio interattivo di fisica sui problemi legati allo studio della luce. Scopo del laboratorio è di offrire un servizio innovativo per lo studio della fisica, ma non intende sostituirsi né ai libri di testo né al laboratorio reale.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Pianetascuola, Edumond editori associati & Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA, Trieste).

Sottopongo all'attenzione dei lettori, in particolar modo, "Esperimenti con i fotoni".
"Le analisi condotte sul corpo nero, l'effetto fotoelettrico e l'effetto Compton hanno messo in discussione la natura ondulatoria della luce. Questi fenomeni fisici sembrano confermare l'idea che le onde elettromagnetiche sono composte da particelle microscopiche: i fotoni.In maniera analoga le particelle materiali (elettroni, protoni, neutroni) manifestano proprietà ondulatorie accanto alle loro classiche proprietà particellari.Vi è un'altra testimonianza sperimentale, apparentemente schiacciante, a favore della natura corpuscolare della luce. Si immagini di disporre di tanti rivelatori di fotoni uno vicino all'altro, come le cellette di un alveare. Questi rivelatori sono talmente sensibili da riuscire a rivelare anche un solo fotone incidente. Un fotone viene ora inviato verso i rivelatori; cosa succede? Se il fotone è un'onda, questa investe più rivelatori che quindi scattano simultaneamente. Se al contrario il fotone è una particella, essa colpirà un solo rivelatore.L'esperienza dimostra che viene attivato un solo rivelatore alla volta, a conferma dell'ipotesi corpuscolare della luce."

(12) 

Astronomia.com


Simulazione di una “Hubble Bubble”: la nostra galassia si troverebbe al centro
 dello spazio più vuoto.
 La materia ai bordi della bolla attrae le galassie a noi vicine, causandone l’accelerazione.
 Crediti: Wessel Valkenburg / Falcon

Sono certa che apprezzerete "La nostra bolla nell'Universo", un articolo di Vincenzo Zappalà, professore ordinario di astrofisica, oggi in pensione.

"Uno dei risultati più sconvolgenti degli ultimi anni si riferisce sicuramente alla scoperta dell’accelerazione dell’espansione dell’Universo. E’ stato anche dato il Nobel per questo risultato, ottenuto attraverso l’osservazione delle supernove di tipo Ia nelle galassie abbastanza lontane (fuori dal nostro gruppo locale).
Per spiegare questa evidenza sembra necessario introdurre l’energia oscura, un “qualcosa” che tenda a favorire un’espansione più netta di quella prevista dai modelli precedenti."

(13) 

Popinga





Dagli archivi del blog "Popinga" di Marco Fulvio Barozzi, occhieggia "Il nome del fotone", qualcosa di diverso da "Il nome della rosa", ve lo assicuro.
Per verificarlo, non vi resta che leggere l'intero articolo, peraltro molto interessante.
Ve ne riporto l'introduzione:
"G. N. Lewis e l’atomo vettore di luce - Già dai tardi anni ’20 del secolo scorso, per i fisici la parola fotone (dal greco φῶς, gen. φωτός "phòs, photòs" che significa luce) è un sinonimo appropriato e più utilizzato del quanto di luce introdotto nel 1905. In quasi tutte le cronache si sostiene che il nome fu originariamente coniato nel 1926 dal fisico e chimico americano Gilbert Newton Lewis (1875-1946), anche se con un significato diverso da quello associato al quanto di luce. C’è una certa dose di verità, ma non è tutta. È difficile sapere quando esattamente fu usata per la prima volta la parola “fotone” in un contesto scientifico, ma sembra che ciò sia avvenuto nel 1916, dieci anni prima che lo introducesse Lewis. Questa primogenitura non ebbe riflessi sullo sviluppo futuro, perciò è forse comprensibile che non le sia mai stata prestata grande attenzione, eppure la prima apparizione di “fotone” nel contesto delle scienze della visione è interessante per la sua modalità e merita di essere conosciuta.


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Mondo Fisica



"Mondo Fisica" è il blog-sito di Danilo Mauro, docente di Fisica presso l'ITG "S. Pertini" di Pordenone, che vuole prima di tutto essere un supporto didattico per le sue lezioni di fisica a scuola.
L'intento e la speranza sono quelli di trasmettere agli studenti entusiasmo per una materia come la fisica che, oltre a permettere una migliore comprensione del mondo che ci circonda, può costituire anche una fonte di divertimento, come emerge dalle parole di uno dei più grandi fisici di tutti i tempi, Isaac Newton, riportate nella citazione. 

Gli "Appunti" presentano ben otto sezioni. All'interno della sezione "L'Energia", segnalo "Il teorema dell'impulso".
"In questa sezione vogliamo studiare la fisica del gioco del biliardo, ossia vogliamo capire come si descrivono in fisica l'urto tra la stecca e la biglia e le sue conseguenze. Per farlo vogliamo riscrivere in maniera diversa il secondo principio della dinamica. Per semplicità ometteremo il segno di vettore su forze, accelerazioni e velocità e scriveremo le relazioni che legano tra loro le rispettive intensità. Sappiamo che la forza F e l'accelerazione a sono direttamente proporzionali: F = m a. Ricordiamoci ora che l'accelerazione è una variazione di velocità v2 - v1 che avviene in un certo intervallo intervallo di tempo t2 - t1. Pertanto il secondo principio della dinamica diventa: F = m · (v2 - v1) / (t2 - t1). Moltiplicando entrambi i membri della precedente uguaglianza per l'intervallo di tempo t2 - t1 otteniamo la seguente relazione, nota anche come teorema dell'impulso: F · (t2 - t1) = m v2 - m v1."

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Scientificando



Ovvero il blog di me medesima! Sono stata molto combattuta tra diverse possibilità, ma alla fine ho optato per il buon vecchio Albert. Ma cosa avete capito? Mi riferisco ad Einstein. Come potergli resistere?
"I Documenti Digitali Di Einstein Disponibili Online" sono una ghiotta occasione veramente! Giudicate voi:
"Essi costituiscono una delle più ambiziose iniziative editoriali mai intraprese nella documentazione della storia della scienza. Selezionati tra più di 40.000 documenti contenuti nella collezione personale di Albert Einstein (1879-1955), e 15.000 documenti di Einstein e relativi ad Einstein, scoperti dai redattori dall'inizio del Progetto Einstein, The Collected Papers forniranno il primo quadro completo di un massiccio patrimonio scritto, che spazia dal primo lavoro di Einstein sulle teorie speciale e generale della relatività e le origini della teoria quantistica, alle espressioni della sua profonda preoccupazione per le libertà civili, l'istruzione, il sionismo, il pacifismo e il disarmo."


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Astri e particelle- Blog- Le Scienze

Fonte immagine

Roberto Battiston ci parla di "Alta cucina quantistica". Non fatevi venire strane idee perché di commestibile non c'è proprio niente!

Scrive, infatti, Battiston:
"Nel 1931 Paul Adrien Maurice (P.A.M.) Dirac, ragionando sull’ evidente asimmetria delle equazioni di Maxwell, basate sull’esistenza di cariche elettriche e sull’ assenza delle corrispondenti cariche magnetiche,  introdusse il concetto di monopolo. Con il suo stile geniale  dimostrò in modo teorico come l’esistenza  anche di uno solo di questi oggetti nell’ universo sarebbe bastata a spiegare la quantizzazione della carica elettrica, osservata da Millikan nel 1913 .  Da allora la ricerca dei monopoli magnetici  ha avuto alterne fortune e ha visto coinvolti anche importanti sforzi sperimentali:  a distanza di più di ottant’anni, però, del monopolo magnetico non se ne è trovata traccia.
Fino al 30 gennaio  2014 data in cui un gruppo dell’ Università di Ahmrest nel Massachussets ha annunciato di avere osservato uno stato della materia ultrafredda che si comporta esattamente come se al suo interno ci fosse un monopolo magnetico."

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STORIE di SCIENZA

Marconi davanti a Villa Griffone

Dall'archivio del blog di Giovanni Boaga ho scelto "Guglielmo Marconi giovane imprenditore", sottotitolato con "Le doti manageriali dell’inventore del telegrafo senza fili", che suggerisce in modo inequivocabile l'inedito ed interessante taglio dato dall'autore del succitato post.
Ecco a voi un assaggino.
"L’invenzione del telegrafo senza fili rappresenta senz’altro uno dei momenti cruciali nella storia dell’Uomo. L’imponente sviluppo del settore delle telecomunicazioni che ne è seguito ha caratterizzato tutto il Novecento e ha influito pesantemente sul nostro modo di vivere. A poco più di un secolo dai fatti che portarono alla realizzazione dei primi strumenti per la comunicazione a distanza, viviamo un’esperienza senza precedenti nella storia dell’umanità. In una sorta di potenziamento dei nostri sensi siamo in grado di ascoltare dalla nostra auto la voce di una persona cara che ci parla da migliaia di chilometri di distanza o vedere, comodamente seduti in poltrona, un robot affannarsi sulla superficie di Marte. 
Ma la fama di Marconi scienziato, alimentata anche dall’assegnazione nel 1909 del premio Nobel per la fisica (primo italiano a riceverlo) ha forse oscurato il ruolo che ebbe da giovane come organizzatore e imprenditore nella nascente industria delle telecomunicazioni."



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Scienza e Musica

Oscillatore armonico smorzato

Leonardo Petrillo, blogger e studente di Fisica, ci presenta, con dovizia di particolari, il fenomeno della "RISONANZA", esordendo con due domande: "Perché un bicchiere può rompersi sotto l'effetto di un'onda sonora?" e "Come fanno i suoni prodotti dalle corde di un violino ad essere amplificati?".

Tranquilli perché c'è una documentata risposta, di cui riporto l'introduzione.
"Alla base di questi singolari fenomeni c'è un concetto chiamato risonanza.In fisica si definisce risonanza la tendenza di un sistema vibrante ad oscillare più marcatamente a determinate frequenze rispetto che ad altre.Per capire un po' meglio cosa sia la risonanza, dobbiamo compiere un excursus sugli oscillatori armonici smorzati e forzati.Si definisce oscillatore armonico smorzato un sistema vibrante costituito da una massa m, soggetto all'azione di una forza elastica e a quella di una forza viscosa (appunto una forza che smorza il moto).



(19)

OGGISCIENZA



Cristina Da  Rold ci racconta "Come abbiamo misurato l’energia del Sole con i neutrini". Ancora sull'esperimento Borexino dunque, ma ne vale la pena.


"Tutti sanno che se riusciamo a guardare il panorama di fronte a noi la mattina non appena ci svegliamo è merito della luce solare che colpisce gli oggetti, permettendo ai nostri occhi di vederne forma e colore. Ma è forse meno noto ai più che in realtà i fotoni che compongono questa luce solare in realtà sono i fotoni di 100 mila anni fa. Com’è possibile? Come ci insegnano a scuola, ogni volta che osserviamo il sole vediamo com’era 8 minuti prima, in ragione al tempo che ci impiegano i raggi solari appena “partiti” dal Sole per arrivare fino a noi. Ma questi stessi fotoni ci mettono 100 mila anni prima di poter uscire dalla nostra stella e raggiungerci. Analizzare questi fotoni ha permesso dunque negli anni sì di misurare l’energia del Sole, ma l’energia che aveva 100 mila anni fa.
Questo fino a oggi."

(20)

Aula di Scienze- Zanichelli


"Dilatazione del tempo: la prova migliore di sempre" è un articolo di Danilo Cinti per il sito Aula di Scienze.
"L’errore più grave che si può commettere quando si parla della teoria della relatività è pensare che si tratti (solo) di una teoria, intesa nel senso comune del termine. Quelle proposte da Einstein, infatti, non sono ipotesi o congetture, ma vere e proprie leggi confermate sperimentalmente, ogni giorno, da decenni. Mentre state leggendo queste righe, per esempio, le particelle che corrono negli acceleratori “obbediscono” alle leggi della meccanica relativistica; e magari proprio in questo momento un astrofisico sta “fotografando” una galassia impallata da un buco nero grazie a una lente gravitazionale, un fenomeno che scaturisce direttamente dalla curvatura dello spazio-tempo prevista dalla relatività generale.
Al vaglio della verifica sperimentale è passato più e più volte anche uno dei fenomeni relativistici più noti e sorprendenti, la dilatazione del tempo. Quello che forse potrà sembra curioso è che a distanza di più di un secolo dalla sua prima formulazione c’è qualcuno che fa ancora esperimenti, non tanto per testarne la validità, ma per affinarne la misura in laboratorio."
(21)

Al Tamburo Riparato


Ancora Leonardo Petrillo, questa volta dal blog collettivo "Al Tamburo Riparato", ci propone "L'atomo spiegato a mia nonna!", articolo con il chiaro intento di risultare accessibile ad un pubblico il più vasto possibile.

Eccone l'incipit:
"Dopo aver esplorato le meraviglie sorprendenti della relatività einsteiniana, parliamo di atomo!Cara nonna, tutto ciò che ci circonda è costituito da atomi.Sì, certo, tu non puoi vederli con i tuoi occhi, ma se immaginassi di possedere un microscopio tanto sofisticato da poter guardare il mondo ad una scala di grandezza molto più piccola di quella delle cellule e dei microbi, allora potresti guardare quelli che una volta venivano considerati i mattoncini fondamentali dell'Universo: gli atomi appunto.Il termine atomo deriva dal greco "à-tomos", che significa letteralmente "indivisibile".E sì, quando l'idea dell'atomo è comparsa per la prima volta nella mente di un essere umano, questi minuscoli oggetti erano considerati come qualcosa di fondamentale e assolutamente non divisibile.Mi riferisco a tempi molto ma molto più remoti di quelli in cui sei nata tu: dobbiamo infatti tornare indietro almeno ai tempi dell'antica Grecia per trovare gli albori della nozione di atomo.

Con questo è tutto. Avrei voluto segnalare altri articoli, ma non mi è stato possibile.

La quinta edizione del (non) Carnevale della Fisica sarà ospitata sulle pagine di Dropsea di Gianluigi Filippelli, l'ultima domenica di gennaio 2015.




"L'importante è non smettere di fare domande"
[Albert Einstein]

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Le immagini presenti nel post, dove non diversamente indicato, sono estratte dagli articoli segnalati.

5 commenti:

  1. Ottime segnalazioni. Andrò a leggerle con calma. Grazie, Annarita.
    Un salutone.
    Arte

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  2. Certo che con questo carnevale si può scegliere, come hai fatto, il meglio del meglio, in una specie di crestomazia di quanto pubblicato nell'ultimo mese nel campo della fisica. Ottima l'introduzione e la scelta del video. Riesci sempre a dare un tocco personale e distintivo...

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    1. Beh sì, la caratteristica impagabile di questo tipo di kermesse è il fatto che si può scegliere ciò che ci piace. ☺

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  3. Vedo con stupore e commozone il nome del mio blog "Il Tredicesimo Cavaliere" e l'articolo di Simonetta Ercoli sui laghi polari di Titano, citati nella lista di questo ragguardevole Carnevale della Fisica - dicembre 2014, senza specifica richiesta da parte nostra. E' un attestato di stima e un invito da parte di Annarita che non possiamo né vogliamo ignorare. Arrivederci quindi su DropSea alla fine del mese!

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