Ricevo da Andy Dunne (University of Bath) il seguente Comunicato Stampa (ovviamente in inglese), che pubblico volentieri, dopo averlo tradotto;).
Il "miracoloso" grafene potrebbe rendere Internet cento volte più veloce
L'uso del grafene nell'ambito delle telecomunicazioni potrebbe accelerare notevolmente la velocità di connessione fino a un centinaio di volte, secondo una nuova ricerca, condotta da un team di scienziati, presso l'Università di Bath.
In un articolo pubblicato su Physical Review Letters, i ricercatori del Centre for Graphene Science presso le Università di Bath e di Exeter hanno dimostrato, per la prima volta, delle percentuali di risposta ottica incredibilmente brevi utilizzando il grafene, che potrebbero aprire la strada a una rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni.
Ogni giorno grandi quantità di dati vengono trasmessi e trattati attraverso dispositivi optoelettronici come le fibre ottiche, i rivelatori fotoelettrici e i laser. I segnali sono inviati dai fotoni a lunghezze d'onda infrarosse e trattati mediante commutatori ottici, che convertono i segnali stessi in una serie di impulsi luminosi.
Ordinariamente i commutatori ottici rispondono entro pochi picosecondi - intorno a un millesimo di miliardesimo di secondo. Mediante questo studio i fisici hanno osservato che la percentuale di risposta di un interruttore ottico, usando "pochi strati di grafene", si aggira intorno ad un centinaio di femtosecondi - quasi un centinaio di volte più veloce rispetto ai materiali attuali.
Il grafene ha lo spessore di un solo atomo, ma è molto forte. Gli scienziati hanno suggerito che ci vorrebbe un elefante, in equilibrio su una matita, per sfondare un singolo foglio. Già soprannominato "materiale miracolo" grazie alla sua resistenza, leggerezza, flessibilità, conducibilità, e basso costo potrebbe ora entrare nel mercato per migliorare notevolmente le telecomunicazioni.
Commentando i principali risultati del rapporto, il ricercatore Dr Enrico Da Como ha affermato: "Utilizzando "pochi strati di grafene", abbiamo osservato un tasso di risposta ottica ultraveloce, che può avere applicazioni interessanti per lo sviluppo di componenti optoelettronici ad alta velocità basati su grafene. Questa risposta veloce è nella parte infrarossa dello spettro elettromagnetico, dove si stanno sviluppando attualmente molte applicazioni in medicina, telecomunicazioni, sicurezza, che interessano la nostra società ".
Il Professore Simon Bending, co-direttore del Centre for Graphene Science a Bath, ha aggiunto: "Quanto più scopriamo sul grafene tanto più incredibili sembrano essere le sue proprietà . Questa ricerca mostra che tale materiale possiede anche proprietà ottiche uniche che potrebbero trovare importanti nuove applicazioni ".
A lungo termine, questa ricerca potrebbe anche portare allo sviluppo di laser a cascata quantica basati sul grafene. I laser a cascata quantica sono laser a semiconduttore, utilizzati nel monitoraggio dell'inquinamento, della la sicurezza e della spettroscopia. Così pochi strati di grafene potrebbero emergere come una piattaforma unica per questa interessante applicazione.
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L'Università di Bath è una delle principali università del Regno Unito, inserita tra i primi dieci atenei di tutte le classifiche nazionali e al terzo posto nel Sunday Times University Guide 2013, dopo Cambridge e Oxford.
Che altre meraviglie ci riserverà il futuro? Come sarà internet, la rete, fra una decina ventina di anni?
RispondiEliminaPensare che le innovazioni tecniche di questi ultimi anni ci hanno portato a un mondo che solo immaginavamo nei fumetti, nella fantasia, è una cosa davvero "fantastica", un cambio, un continuum storico che se lo vediamo dal punto di vista tecnologico ha fatto salti da gigante in soli pochi decenni, a confronto di un passato che, magari, potrebbe sembrare stazionario (sic).
Buon dì, Annarita, grazie per arricchire le mie conoscenze.
Difficile ipotizzarlo, Rino! Sicuramente la rivoluzione Internet era inimmaginabile soltanto alcuni decenni fa. Il progresso scientifico e tecnologico è inarrestabile e noi stiamo vivendo in un'epoca delle meraviglie:)
EliminaGrazie a te per essere qui a lasciare traccia dei tuoi pensieri.
A presto!
Annarita
Il "materiale miracolo" da cui davvero ci si può aspettare di tutto (quasi ☺).
RispondiEliminaE' un piacere risentirti tra un tuffo e l'altro.
Buona continuazione di vacanze.
Già, Marco! Il grafene è proprio un "materiale miracolo"...e di miracoli ce ne vorrebbero ogni tanto.
EliminaRisentirti è un piacere anche per me.
Buona continuazione di vacanze anche a te.
Annarita
Già! Il grafene è proprio un "materiale miracolo"...e di miracoli a volte se ne ha bisogno.
EliminaE' un piacere anche per me risentirti, Marco.
Buona continuazione di vacanze.
Annarita
Spero che trovi presto applicazione questa scoperta.Il progresso tecnologico e scientifico ci proietta in un mondo che da immaginato diviene sempre più reale.
RispondiEliminaMi piacerebbe tanto provare il teletrasporto, prima di sconfinare nell'aldilà.
A presto!
La tua speranza è anche la mia, Maria. Teletrasporto...una bella prospettiva. Chissà!...
EliminaUn salutone
Annarita
Cara Annarita, ho fatto una piccola ricerca su Internet di questo materiale, sono rimasta sorpresa da quello che ho letto..il grafene
RispondiEliminal'avevamo sotto gli occhi da sempre, aspettava solo di essere scoperto.
Bastano una matita e del nastro adesivo per produrre il materiale del secolo, il grafene, parola di premio nobel. È il metodo dell’esfoliazione meccanica scoperto quasi per caso da Andre Geim e Kostantin Novoselov, con il quale hanno vinto il premio nobel per la fisica nel 2010.
Il grafene è uno strato monoatomico di carbonio. È talmente sottile da essere l’unico materiale bidimensionale conosciuto ad oggi. In un millimetro di grafite ci sono circa tre milioni di strati di grafene. Il problema è isolarli.
(Dal web)
Cara Annarita, sono senza parole.
http://www.youtube.com/watch?v=715u7n7W1E8
Grazie, sempre grazie!
Ti abbraccio!
Cara Rosaria, la Scienza e la Tecnologia si stanno interessando da un po' di tempo del grafene, un materiale che ha davvero del miracoloso. Ne ho già parlato in passato su Scientificando. Questo è, per esempio, un post interessante al riguardo.
EliminaUn abbraccio
Annarita