giovedì 13 giugno 2013

Come I Vaccini Hanno Cambiato Il Nostro Mondo: Una Infografica

L'infografica proposta ci fa apprezzare, con un colpo d'occhio, come i vaccini hanno cambiato il nostro mondo.
In realtà, i dati del grafico valgono per gli Stati Uniti, ma è interessante analizzarli perché le conclusioni possono essere estese in generale.

Con i dati del 2007, provenienti dal sito web del Centers for Disease Control & Prevention, il graphic designer Leon Farrant ha creato una infografica comunicativamente efficace.
Dal confronto tra la morbilità del passato (numero di persone ammalate), a causa di quelle che una volta erano malattie infettive molto comuni, e la morbilità in corso negli Stati Uniti risulta evidente che non ci sono più il vaiolo e la poliomielite, quasi nessun caso di morbillo, meno casi di varicella e H. influenzae (non è l'influenza, ma un batterio che può causare, il tipo b, meningite mortale).


Per approfondire, consiglio l'articolo Historical Comparisons of Morbidity and Mortality for Vaccine-Preventable Diseases in the United States, pubblicato sul JAMA (Journal of the American Medical Association).


Siete curiosi di sapere come sarebbe il mondo senza vaccini? Leggete questo documentato articolo su MedBunker e traete le vostre conclusioni.

Vi consiglio anche di leggere le "domande e risposte" riguardo ai vaccini sul sito NIV (Network Italiano dei servizi di vaccinazione).

Se ne volete sapere ancora di più, consultate il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012 - 2014, da cui è stato estratto il calendario vaccinale nazionale e pubblicato sul sito del Ministero della Salute.

8 commenti:

  1. Purtroppo, anche sull'utilità e i benefici dei vaccini c'è chi ha dubbi e chi complotta per incrementare questi dubbi. Cose da pazzi!
    Secondo me il tutto si può riassumere in questa frase nell'articolo di Salvo di Grazia che tu hai linkato: "la diffidenza nei confronti dei vaccini deriva soprattutto (ed è un colmo) proprio da quel benessere che quei vaccini ci hanno regalato.".
    In pratica, oggi, proprio grazie ai vaccini non abbiamo più la consapevolezza tangibile di quello che alcune malattie infettive erano capaci di fare (e che senza vaccini potrebbero tornare a fare). Abbiamo la memoria corta e siamo mentalmente pigri quando cerchiamo informazioni. Io ho 17 anni ma le ho viste le immagini ed i video di qualche decennio fa: cose da far accapponare la pelle. Ma sarebbe anche solo sufficiente chiedere ai nostri genitori o meglio ancora ai nostri nonni. Chiediamo a loro che mondo sarebbe senza i vaccini. Chiediamo a loro quanti bambini hanno visto consumati letteralmente dalle infezioni, quanti ne hanno visti purtroppo morire. Chiediamogli se vorrebbero tornare indietro.

    E non parliamo poi degli altri anti questo, anti quello... degli anti Scienza. Ma ce lo ricordiamo, lo sappiamo cosa la Scienza ha fatto, fa e farà (se glie lo si permette) per il bene dell'uomo? Si anche la Scienza sbaglia (gli uomini sono uomini), ma da qui a credere di poterla sostituire con i "io penso", "l'ha detto tizio", "l'ho visto su Facebook"... Fermiamoci un attimo e chiediamoci dove vogliamo andare, soprattutto, come ed in che modo vogliamo arrivarci.

    Un salutone
    Marco

    PS:
    scusa il piccolo sfogo, ma non se ne può più di certe mistificazioni.
    Posso capire 40/50 anni fa, ma oggi chi non sa è perché non vuole sapere; si legge, si guarda, si ascolta... MA STUDIARE QUANDO? E NO, TROPPO FATICOSO!!

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    1. Non devi scusarti per lo sfogo, Marco. Hai pienamente ragione. La frase di Salvo di Grazia, che hai citato, meriterebbe di essere incorniciata.

      Purtroppo, lo sappiamo bene che esistono i sedicenti possessori della verità, i quali fanno di tutto per screditare i benefici che la ricerca scientifica ci regala.

      Non occorre dare peso alle loro parole. Un efficace modo per farlo è informarsi correttamente da fonti valide...e studiare!

      Un salutone
      Annarita

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    2. Se proprio qualche critica si può fare alla scienza (agli uomini), è, a volte, la poca propensione ad ascoltare comunque le "fonti non ufficiali", la non sempre trasparenza ed accessibilità dei dati, la tendenza di alcuni a dare maggior importanza al ritorno economico piuttosto che alla ricerca e/o scoperta, ... ma soprattutto, la volontà e la capacità di comunicare, di arrivare alla massa interessata, la quale, in mancanza di una comunicazione ufficiale "idonea" tende a cercare altrove le informazioni, con i rischi che tutti conosciamo.

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    3. Agli uomini di Scienza (mai alla Scienza) si possono muovere delle critiche così come se ne possono muovere ad altri che non lo sono.

      Sicuramente nel caso dei primi, ci sono maggiori responsabilità che non nego, tra cui nei hai citate alcune che sono realistiche...senza generalizzare.

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    4. Certo, agli uomini e senza generalizzare mai, infatti ho usato i termini "a volte", "non sempre", "alcuni"... e comunque mai critiche fine a se stesse ma costruttive e/o propositive.
      I NO non costano niente (te li regalano anche al supermercato ☺)

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  2. i vaccini....ultimamente viene messa in dubbio sull'utilità di praticarli tutti ..ad esempio tutti noi abbiamo avuto le malattie esantematiche ...perché si vuole fare in modo di debellarle ?...oppure sui casi di strane malattie c'è il dubbio sulla loro responsabilità... insomma non tutto è chiaro...
    sempre utili i tuoi post
    un saluto
    elisa

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    Risposte
    1. Cara Elisa, non tutto è chiaro per quanto riguarda i vaccini perché c'è chi lavora per confondere le idee. Pensiamo alle pesanti malattie che mietevano vittime, e non si parla di poche decine di morti, vogliamo mettere in discussione dei dati incontrovertibili? Per quanto riguarda i casi di strane malattie, occorre valutare di volta in volta in modo informato.

      Un caro saluto a te:)
      Annarita

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