Questo blog è dedicato ai miei alunni per: - riflettere insieme sui percorsi di apprendimento da un punto di vista alternativo al manuale scolastico; - apportare contributi personali; - interagire in libertà con i compagni e con il docente; - favorire collaborazioni con docenti e alunni di altri contesti.
martedì 7 maggio 2013
Tra I 15 Tweet Da Favola Finalisti, Nessun Tweet Scientifico
Già! Sono stati pubblicati, oggi, i 15 "Tweet da favola" finalisti dell'omonimo concorso, facente capo al Premio Andersen.
Pubblico questo breve post per completezza di informazione, avendo promesso ai lettori di Scientificando di aggiornarli circa l'esito del concorso.
Ammetto di essere un tantino delusa, ma non sorpresa, perché, a mio avviso, ci sono diverse favoline scientifiche meritevoli di essere incluse tra i 15 tweet finalisti. Certamente i gusti sono soggettivi...però mi viene spontaneo pensare che in Italia non si ama la Scienza forse perché non la si comprende, oppure non si comprende la Scienza perché non la si ama. In ogni caso, la questione rimane.
Questo il link ai 15 tweet da favola finalisti. Cliccate su ciascuna icona per ingrandire e leggere con facilità.
Questi i componenti della giuria che ha selezionato i finalisti.
Di seguito, invece, i link ai tweet scientifici che hanno partecipato e di cui non ne è stato scelto alcuno.
I 30 tweet di Scientificando:
"Favoline scientifiche in un tweet"
"Altri tweet da favola (scientifica)"
I tweet di Leonardo Petrillo:
"Microfavole scientifiche"
I tweet di Spartaco Mencaroni:
"Tante brevi favoline"
"Tante brevi (contro)favoline II"
Altre favoline scientifiche che hanno partecipato e che pubblico qui.
Margherita Spanedda, curatrice del blog unpodichimica, ha composto 2 microfavole (una di argomento fisico, l'altra di argomento chimico):
- "Gluone, bosone, fermione nooo - urlò la particella sconosciuta ormai in trappola - L'urlo cadde nel vuoto
- "Non posso perdermi in un bicchier d'acqua!" Esplose il sodio reagendo violentemente. OH! Ecco la soluzione: trasparente e caustica!
Marco Fulvio Barozzi, autore del blog Popinga, ha realizzato diverse ottime favoline di tema vario:
- Le ammoniti
son piene di acciacchi:
Maastrichtiano.
- C'era una volta un codone di Stop.
- Pacifico era così grande e pieno di sé che lo circondarono con una cintura di fuoco.
- Curva sull'asse, con un nudo integrale la modella si mostrò superficiale.
Juhan van Juhan, fondatore del blog Al Tamburo Riparato, ha pubblicato su Twitter 2 favoline:
- Neutrone pensando positivo emise un Elettrone e divenne Protone
- Nessuno ha controllato
l'antineutrino che è scappato
indisturbato.
E voi che cosa ne pensate?
Condivido la tua delusione: la Scienza non ha vita facile in questo nostro paese, e la cosa preoccupa non poco.
RispondiEliminaIl risultato era prevedibile, purtroppo. Avrei qualcosa da ridire anche sulla composizione della giuria ... ma lasciamo perdere.
Siamo positivi: voi vi siete divertiti a scrivere le favoline scientifiche e noi siamo stati ben felici di leggerle ed apprezzarle. Chi non l'ha fatto ha perso un'occasione.
Sempre positivi, Marco! La delusione è piccolina perché ampiamento previsto l'esito.
EliminaSi tratta di un piccolo concorso mica qualcosa di importante...però è un'ennesima conferma della considerazione nei confronti della Scienza ancora oggi, epoca in cui la sua importanza dovrebbe essere lampante. Di tale considerazione, purtroppo, ne paghiamo le conseguenze in termini di progresso e competitività.
Non so è l'occasione giusta per recriminare ma la trovo un'ennesima conferma: l'Italia paga ancora il pensiero di Croce, che non considerava la scienza come cultura. Aggiungo subito che invocare questa amara constatazione per l'occasione è chiaramente eccessivo ma, seppure in tono minore, al giorno d'oggi è ancora così. La scienza, pur non essendo più considerata come non appartenente alla cultura è comunque sempre vista con una certa qual diffidenza, quasi come se fosse una cosa staccata dalla cultura, alla quale si è poi attaccata per l'importanza dei nomi che la scienza ha saputo esprimere, e non per il valore intrinseco che ha la conoscenza scientifica. Lo ripeto ancora una volta, non ha senso invocare questa amara constatazione in un caso, tutto sommato, di minore importanza come questo piccolo concorso, ma è comunque un segnale che va nella stessa direzione in cui va la gran massa. E' da notare, infine, che questa minore considerazione per la cultura scientifica si paga con una minore crescita, meno brevetti, e anche se non una fuga di cervelli sicuramente un minor afflusso di scienziati stranieri. Proviamo per un attimo a considerare quali sono i paesi più evoluti, non solo dal punto di vista economico, punto che ha la sua importanza ma che non rappresenta il tutto, ma anche da quello delle opportunità di lavoro, delle migliori tecnologie e, in generale, di una superiore qualità della vita e dell'ambiente. Probabilmente chi investe e crede maggiormente nella cultura scientifica si troverà tra questi paesi.
RispondiEliminaPaolo, guarda concordo con le tue considerazioni. Che l'ambito non sia di rilievo non cambia le cose. Questo nostro paese è ancora indietro; purtroppo, fermo ai tempi di Croce.
EliminaLe conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.