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Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento, verso cui tendere, il quadro delle competenze-chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006).
Una scuola italiana delle competenze in un contesto europeo, in definitiva. Tutto molto bello se non fosse che tra gli intenti dichiarati sulla carta e la prassi educativa quotidiana esiste un varco piuttosto rilevante. Ma non è su questo che voglio soffermarmi. Vorrei tentare, invece, di fare un po' di chiarezza sul trinomio "Conoscenze, Abilità, Competenze" sui cui tanto si è scritto e si scrive, a volte anche a sproposito.
Sui primi due termini, in genere c'è più accordo, in ambito educativo, mentre sul terzo esiste un mare magnum di tentativi di definizione. Ho conseguito un master universitario biennale nel 2005-2007 per documentarmi e approfondire la tematica. Esiste anche un quadro di riferimento europeo, ma il modello che trovo più significativo, tra quelli che conosco, perché più rispondente alla realtà educativa in ambito scolastico, rimane il modello di processo educativo (di Ermanno Puricelli) che ho appreso nell'ambito della formazione acquisita come collaboratrice della Rivista "Scuola e Didattica", e che vi propongo di seguito.
Nel modello di processo educativo proposto:
1) Le capacità, che costituiscono il punto di partenza ed il presupposto del processo educativo, devono essere intese come delle pure potenzialità di natura bio-psichica inerenti, come tali, alla sfera naturale dell’essere umano e che lo accomunano o lo differenziano da altre specie o enti (p.e. la capacità di comminare è una potenzialità dell’essere umano ma non dei pesci) o da altri individui. Ogni essere umano è circoscritto da molteplici di capacità, alcune negative altre positive: tali sono la capacità logica, creativa, critica, espressiva, di osservazione e attenzione, operativa, sociale, morale, ecc. All’origine possono essere intese come qualcosa di ampio e indifferenziato, che si differenzia, si specializza e si manifesta ad opera dell’ambiente e dell’educazione.
2) Se le capacità sono delle potenzialità latenti e nascoste in ognuno, le competenze altro non sono se non le capacità portate a maturazione, così come si manifestano ed estrinsecano in particolari circostanze e situazioni di vita. La funzione specifica dell’educazione è quella di far evolvere le potenzialità di una persona in competenze. Le competenze sono fortemente marcate in senso personale e situazionale.
3) Il concetto di abilità può essere brevemente chiarito contrapponendolo alle conoscenze di tipo procedurale: io posso sapere come si deve fare una certa cosa, senza essere in grado di farla adeguatamente; è abile invece colui che è in grado di tradurre uno specifico sapere procedurale in azioni adeguate al conseguimento di uno scopo, non in modo casuale o occasionale ma sempre. Le abilità sono insomma quei “saper fare” che sono stati esercitati, sviluppati e codificati (differenziati, articolati, esplicitati) perché necessari e utili al vivere all’interno di una data cultura. L’abilità, a differenza delle competenze, è fortemente stereotipata e standardizzata.
4) Meno problematico il concetto di conoscenza: si tratta del precipitato dell’attività teorica e pratica esercitata all’interno di una certa civiltà o cultura. Naturalmente le conoscenze possono essere catalogate variamente: una possibile classificazione le distingue in conoscenze dichiarative, condizionali e tecnico-procedurali.
Dopo aver succintamente chiarito i diversi elementi che compongono il quadro, veniamo ora alle relazioni:
- lo schema riprende la classica ripartizione in natura, cultura e vita: le capacità sono un talento naturale; l’educazione, in quanto attività intenzionale guidata da obiettivi, si iscrive totalmente nell’ambito culturale; le competenze si manifestano e appartengono ai contesti reali di vita;
- il senso del nesso che lega capacità alle competenze è evidente: le capacità sono la materia prima (o meglio il seme) che opportunamente "lavorata" può trasformarsi in un prodotto finito, la competenza;
- l’attività educativa nel suo insieme, in quanto iscritta nell’ambito culturale, non ha presa diretta né sulle capacità, che appartengono alla natura, né sulle competenze, che appartengono alla vita individuale; il compito proprio dell’educazione è quello di favorire la trasformazione delle capacità in competenze, implementando nel processo di maturazione gli unici componenti su cui ha presa diretta: abilità e conoscenze; naturalmente l’implementazione non può essere lasciata al caso ma è attentamente regolata dalla formulazione di obiettivi di vario tipo.
Naturalmente, il modello apre e sollecita delle domande per cercare possibili risposte in relazione agli obiettivi generali del processo formativo, gli obiettivi formativi e gli obiettivi specifici di apprendimento.
Vi propongo, per concludere, un ebook gratuito, da me elaborato, sulla valutazione autentica e le rubriche di valutazione, che reputo strettamente connesso alla valutazione delle competenze.
Trovo il modello proposto realisticamente funzionale al processo educativo, che inizia a partire da capacità, attitudini e disposizioni personali dei ragazzi. La Scuola poi interviene in termini di strumenti, ovvero fa acquisire loro conoscenze ed abilità per la maturazione di competenze da spendere nella vita.
RispondiEliminaHai fatto bene a pubblicare un post su questi argomenti caldi, su cui non è mai abbastanza riflettere.
Proprio così, Arte. Aggiungo che la Scuola deve anche "lavorare" per far maturare nei ragazzi la competenza emotiva, indispensabile, a mio avviso, per la gestione dei rapporti sociali e per l'acquisizione delle competenze diciamo così più operative.
EliminaUmmm, argomento delicato questo. Qui entra in gioco la sensibilità e la capacità umana dell'insegnante. Non è facile proporsi come guida in tal senso...
RispondiEliminaConcordo! Trovo illuminante il saggio di Daniel Goleman "Intelligenza emotiva". Lo conosci? E' un libro che non dovrebbe mancare nel bagaglio di un docente. Io l'ho letto tre volte. Goleman l'ha scritto in un momento in cui la società civile americana si dibatteva in una crisi profonda. Ma anche qui da noi non sono rose e fiori. Trovo perciò il libro adatto anche alla situazione di casa nostra.
EliminaNe ho sentito parlare, ma non l'ho letto. Adesso che lo hai ricordato mi hai incuriosito molto. Lo acquisterò di sicuro. Mi fido dei tuoi consigli;)
EliminaE fai bene! Non ne rimarrai delusa. Dato che mi trovo, ho un altro consiglio: la Teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner e l'apprendimento significativo di Novak e di Ausubel. Poi...per completare, consiglio anche "Pensiero e Linguaggio" di Vygostky. E' un libro affascinante. Ti aprirà tutto un mondo.
EliminaE la peppa, quanta roba! Mi vuoi proprio stendere. Va bene, va bene, acquisterò sto po' po' di materiale. Adesso ti saluto e ti auguro la buonanotte. Domani si lavora;)
EliminaHo sbirciato il post su Feynmam. Passerò ad ascoltare l'intervista della BBC. E' un personaggio che mi affascina il nostro Dick!
Grassssssssssssssie!
Buonanotte, Arte. Sai mi ha fatto molto piacere questa chiaccherata, come ai vecchi tempi! Tu e Ruben siete stati i primi lettori in assoluto dei miei blog. Sette anni!!! Fa piacere constatare che il tempo passa, ma gli amici veri rimangono...e tornano sempre;)
EliminaIn realtà, non mi sono mai allontanata dai tuoi blog. Non è possibile farlo. Se si vogliono trovare informazioni competenti, fornite con chiarezza, il posto obbligato sono i tuoi blog.
EliminaHo sempre letto i tuoi articoli, anche se non ho lasciato spesso dei commenti, a causa del tempo tiranno.
Stasera gusterò l'intervista a Feynman, che hai segnalato.
Buon sabato!
Sempre esagerata, Arte. In ogni caso, grazie!
EliminaL'intervista a Feynman è altamente consigliata.;)
Buon sabato anche a te, Arte. Scusa, avevo dimenticato di ricambiare l'augurio per la fretta!
Eliminaabilità, capacità econoscenze ...quando dobbiamo stilare il giudizio quadrimestrale abbiamo sempre il dubbio su quale di queste parole dobbiamo far leva e puntualizzare ; davvero c'è in giro una gran confusione e spesso c'è chi le intende tutte uguali..certamnete i genitori che leggono qvrebbero bisogno di chiarimenti in merito ...un post chiarificatore eche giunge ad hoc ..un caro saluto
RispondiEliminaelisa
Già, Elisa. La pubblicazione del post ha le sue motivazioni proprio in ciò che hai esplicitato nel tuo commento: la confusione sul significato di tali termini, che è comprensibile per quanto riguarda i genitori, ma non per gli insegnanti che sono specialisti della materia.
EliminaIn ogni caso così è. Mi auguro che il post possa davvero essere di aiuto a fare chiarezza.
Un caro saluto a te e buona fine di settimana. A presto.
WOW!!!
RispondiEliminaTutto questo ben di dio mi avrebbe fatto proprio comodo l'altro ieri che ero andato in fissa proprio sul discorso conoscenza/competenza. Mi era quasi venuto voglia di scrivere qualcosa (non certo dal punto di vista didattico/formativo) ma poi mi sono reso conto che la cosa non faceva per me (argomento troppo vasto e complesso da affrontare) e così mi sono limitato a fare due immaginette che ho postato sul Tamburo.
Devo essere sincero, avevo proprio le idee confuse, nel senso che la testa andava molto a sensazione; ora ho riletto due volte sia il tuo articolo che il tuo ebook sulla valutazione autentica... FANTASTICI.
Ecco, volevo cercare di capire cosa fosse realmente la Competenza, e tu me ne hai dato un esempio concreto con questo post. Chapeau!
Un salutone
Marco
PS:
sono rimasto stupito dal tempismo di questo post, quasi come se tu avessi voluto venirmi in soccorso. Coincidenza o volontà? Non so. Fatto sta che l'aiuto l'ho ricevuto eccome. Ora mi risiedo tranquillo sul mio banco di scuola e riprendo ad ascoltare.
Bene, Marco! Mi fa piacere che il post sia tornato utile anche a te che non rientri nelle categorie prima citate, ovvero quelle di genitori e docenti, essendo il contenuto indirizzato prevalentemente alla seconda delle due.
EliminaUn salutone
Annarita
PS: si tratta di mera coincidenza. C'era l'intenzione di pubblicare un post sull'argomento da tempo. L'ho quindi fatto, sollecitata dalla recente richiesta privata di alcuni colleghi. Mi fa perciò estremo piacere che l'articolo sia stato di aiuto anche a te, cui non era intenzionalmente indirizzato.
Assolutamente d'aiuto. C'è che io poi mi fisso se non riesco a comprendere bene tutte le varie interconnessioni su un argomento che mi interessa. Ora le idee sono sicuramente più chiare. Grazie.
EliminaRi-ciao
PS:
se per te va bene, sul Tamburo, vorrei pubblicare l'immagine sul modello di processo educativo con due righe che rimandano ed invitano alla lettura di questo tuo articolo. Vorrei chiudere il cerchio iniziato (la confusione) con qualcosa di realmente competente ed utile.
No problem per la pubblicazione dell'immagine sul Tamburo. Il materiale può essere liberamente utilizzato a patto di citare la fonte, come ben sai.
EliminaPS: mi fa piacere che tu abbaia vuto il coraggio di leggere l'ebook sulla valutazione autentica e le rubriche di valutazione, materiale non semplice per un non addetto ai lavori.
L'ebook è utilizzato da diverse scuole, come per esempio, l'IC di Montefiorino (Modena)
OK per il Tamburo allora.
EliminaSull'ebook:
ho letto ben volentieri perché l'argomento mi interessa. Come ben sai ho sempre avuto un particolare interesse per la Comunicazione e le sue diverse forme; poi mi sono soffermato sul chi e come dovrebbe comunicare e in modo naturale sono andato a finire sulla Competenza. Beh, a questo punto è chiaro che voler conoscere come poter valutare la Competenza era sicuramente un passaggio da fare. Poi, che io abbia compreso correttamente tutto, no di certo, ma è stato per me un primo approccio sicuramente molto interessante che volendo posso sempre riprendere ed approfondire.
Sull'uso dell'ebook nelle scuole:
Le cose ben fatte diventano risorse preziose per gli altri. E' questa forse la chiave di una comunicazione di qualità: la competenza e la passione. Ma su quest'ultima sorvoliamo altrimenti mettiamo troppa carne al fuoco, anche se... prima o poi qualcosa sulla Passione come "motore" della comunicazione... ci starebbe :-)
Sì, conosco bene il tuo interesse per la Comunicazione nelle sue varie forme, quindi posso comprendere il motivo per cui hai letto l'ebook.
EliminaSulla questione "passione" come motore della comunicazione, e non solo, ci sarebbe sicuramente molto da dire. Se ne può parlare...
Già, davvero molto. Bella dura, ma chissà?
EliminaUn salutone e buon fine settimana.
PS:
pubblicato lo schema #3 sul Tamburo
"Sulla questione "passione" come motore della comunicazione, e non solo, ci sarebbe sicuramente molto da dire. Se ne può parlare!..
RispondiEliminaAnnarita, prendo a prestito le tue parole.
La passione secondo me è il motore principale di tutte le cose, solo Lei ci spinge a voler capire, e a sapere..
Personalmente mi mancano le giuste nozioni per poter valutare post e lavori importatissimi come il tuo.
Annarita, ma anche senza nozioni,comprendo molto bene il lavoro e la sua importanza.
Certamente le tre cose importanti in ogni professione sono..
la conoscenza, per chi svolgendo un ruolo ben preciso deve ben conoscere nei minimi particolari l'argomento che tratta e rendere la questione chiarissima a chi ascolta.
L'abilità secondo me sta sta nel trattare l'argomento senza mai uscire fuori tema (dote, che non tutti hanno)
Conoscenze e abilità sono le due cose fondamentali , le quali danno chiarezza alle competenze e al ruolo che si è chiamato a svolgere. (In questo caso non c'è ruolo più affascinante e completo dell'insegnamento)
Per questo sono importanti.."Conoscenze, Abilità e Competenze"
Ho aperto con la passione e chiudo con la passione.
Lei, è importante MOOLTOOO, senza di lei non si arriva da nessuna parte e in te Annarita oltre "Conoscenze, Abilità e Competenze" Dai tuoi post, sempre molto importanti, testi molto chiari e senza trascurare anche la perfetta dei tuoi blog, anche quest'ultima per me è importante, ecco perchè colgo tanta passione per il tuo lavoro.
Complimenti, a te Annarita per il tuo lavoro molto apprezzato dai competendi, ma anche da me che non lo sono,( peccato) ma mi reputo fortunata che il mio mouse ha cliccato sui tuoi link, dai quali tanto sto imparando, anche nel mio caso forse è solo la passione mi spinge a seguirti, con la speranza sempre di apprendere.
Ti abbraccio, ciao!
@ Rosy
EliminaMolto bello questo commento, si sente davvero l'affetto di un'amica sincera.
Poi volevo dirti cara Rosy (se me lo permetti):
ce ne fossero di persone con la tua costanza e volontà. Chi oggi è competente è perché ieri ha letto, studiato, messo in pratica... ha sudato. Tu sei un ottimo esempio per molti pseudo-competenti che leggono due articoli qua e la e già si sentono arrivati. Ci vuole umiltà e costanza, due cose che a te sicuramente non mancano.
Un abbraccio
Marco
X Marco..grazie Marco delle tue parole.
EliminaVero, il mio affetto per Annarita è lampante, ma non è solo affetto, l'affetto alla fine può risultare una semplice fiammella,che al primo venticello si spegne. . Oltre all'affetto, nutro nei riguardi di Annarita rispetto e stima, questi due sentimenti si conquistano nel tempo, tempo ne ho avuto per conoscere bene Annarita e nessun tempo e niente potrà mai distruggerli.
Marco, l'umiltà e la costanza sono necessarie, per conoscere i propri limiti e cosi mi limito nel mio piccolo di cercare di apprendere.
Marco, ho sudato anche io Tanto, forse avrei sudato di meno se avessi studiato...chiedo scusa a tutte le menti eccelse, ma questo mio pensiero non vuole offendere nessuno, ma sto dicendo solo quella che credo che la mia verità.
Ringrazio il cielo che mi ha donato la gran voglia di Sapere e la gran Sete di Conoscere che mai mi lasciano.
Ecco perchè mi tuffo in cose più grandi di me, non per apparire ma per Sapere, anche se so che lascerò questo mondo senza sapere nulla di lui, visto che per il momento ne faccio parte, tento umilmente di capire ogni cosa che mi offre. tra tante cose mi ha offerto anche i blog di Annarita e ho iniziato a frequentarli, lasciando qualche timido commento. Dove ho conosciuto anche te:)
Marco, approfitto di questo spazio per dire ad Annarita che nel commento che le ho lasciato ho mancato una parola...
Rettifico.
"Dai tuoi post, sempre molto importanti, testi molto chiari e senza trascurare anche la perfetta grafica dei tuoi blog"
Marco ricambio il tuo bacio.
Buona domenica a te e alla nostra Annarita!
Ciao!
Eh sì, Marco. Rosaria è davvero un'amica sincera ed affezionata altrimenti non starebbe qui a sciropparsi dei post anche complessi a volte.
EliminaRosaria, che cosa dirti? Ti ringrazio per i tuoi preziosi commenti, che rivelano una persona sensibile e speciale quale tu sei e per come ti conosco da tempo.
RispondiEliminaSono fortunata ad averti incontrato. Grazie per esserci sempre.
Un abbraccio
Annarita
Molto interessante e come ha detto Artemisa non è mai abbastanza rifletterci sopra e questo post è anche molto utile per educare i babini!!!
RispondiEliminaA domani Sara e Valeria!!:)
Cara Annarita,
RispondiEliminacomplimenti per il tuo lavoro che é davvero prezioso!
Mi occorrerebbe il tuo aiuto per approfondire la conoscenza del processo di insegnamento-apprendimento.
Potresti darmi informazioni?
Grazie di tutto
Fra
Sei France?
EliminaCiao!
EliminaNo, mi chiamo Francesca Benvenuti, sono insegnante di scienze. Ti scrivo per la prima volta. Mi sarebbe utile un tuo aiuto in particolare per chiarire bene il collegamento tra obiettivi e competenze.
Grazie in anticipo!
Fra
Benvenuta, Francesca. Con piacere, ma non in questa settimana. Il 9 giugno ho gli scrutini. Se ne parla dopo quella data, se puoi aspettare. ☺
EliminaA risentirci.
Annarita