A volte, per sopravvivere, si chiude un occhio tirando avanti ma, quando tutto ciò rischia di entrare nella Scuola, il cuore dell'Educazione per i nostri giovani, allora non si può far finta di non vedere ed urge indignarsi con tutte le forze, dandosi da fare per contrastare tale drammatica deriva di valori imprescindibili.
Da qui il titolo del post "Miscrediti Formativi A Scuola Per Partecipazione Ad Evento Psudoscientifico", di cui preciserò il significato nel prosieguo.
Il 19 aprile si terrà a Frascati un incontro dal titolo “È possibile prevedere i terremoti?”, la cui notizia potete leggere qui.
E, udite udite : "La partecipazione alla conferenza di Giuliani varrà come credito formativo, con rilascio di attestato, agli studenti di scuola secondaria di 2° grado".
Il gruppo "Dibattito Scienza" non è rimasto a guardare ed alcuni suoi componenti hanno elaborato una lettera che sarà inviata quanto prima ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Superiori di Frascati per richiedere una presa di posizione avverso tale iniziativa che di scientifico non ha un bel nulla!
Invito tutti coloro che hanno a cuore l'Educazione dei nostri giovani, genitori, docenti e persone di buona volontà, che credono nel valore di una corretta informazione scientifica, a leggere e sottoscrivere la lettera, di seguito riportata, e a diffonderla il più possibile.
Per la sottoscrizione, inviare una mail al seguente indirizzo:
petizionegiuliani@outlook.com possibilmente entro le 13 di lunedì 15 aprile.
Segue la lettera.
Ai signori Dirigenti Scolastici e Consigli di Classe:
Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” – Via Cesare Minardi 14 – Frascati
Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “M. Pantaleoni” – Via B. Postorino 27 – Frascati
Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” – Via Fontana Vecchia 2 – Frascati
Istituto Tecnico Commerciale “Michelangelo Buonarroti” – Via Angelo Celli 1 – Frascati
Liceo Scientifico “Bruno Touschek” – Via Kennedy – Grottaferrata
Scuola Superiore “Giovanni Falcone” – Via Garibaldi,19 – Grottaferrata
Scuola Superiore “San Nilo” – Piazza Marconi, 7 – Grottaferrata
Istituto Salesiano Villa Sora - Via Tuscolana, 5 - Frascati
e, per conoscenza:
Italia Nostra – Settore Educazione al Patrimonio
Oggetto: Crediti formativi per conferenza Giampaolo Giuliani
Egregi Signori,
scriviamo per richiedere una vostra presa di posizione in merito all'evento dal titolo “È possibile prevedere i terremoti?”, che si terrà il 19 Aprile a Frascati. Questo evento prevede la presenza di Giampaolo Giuliani, che ha recentemente fatto parlare di sé perché sostiene di poter prevedere i terremoti osservando le emissioni di radon, affiancato da Leonardo Nicoli, direttore della Fondazione Giuliani.
Dobbiamo con rammarico osservare che un’associazione meritoria, Italia Nostra, offra il proprio patrocinio a un evento in cui un signore che si muove all’esterno della comunità scientifica può liberamente divulgare le sue opinabili ipotesi su un tema alquanto delicato e sensibile, il tutto senza alcun contraddittorio. Certamente ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, il rammarico nasce dalla perentorietà di certe affermazioni del signor Giuliani, che non risultano a tutt'oggi verificate (vedi approfondimento allegato), diffuse sull’onda emotiva in un paese che negli ultimi anni ha avuto a che fare con eventi sismici particolarmente distruttivi. Il rammarico si trasforma però in sdegno nell’apprendere che la partecipazione a questo incontro verrà considerata come credito formativo per gli studenti, nonostante non ci sia alcun riconoscimento ufficiale delle idee del Sig. Giuliani, né da parte del MIUR né da parte di altri Istituti che si occupano di territorio, a qualunque titolo.
Una cosa che vorremmo fosse insegnata agli studenti è che qualunque teoria riguardante fenomeni naturali deve umilmente sottoporsi al giudizio di tutti coloro che studiano, nei vari aspetti, questo stesso fenomeno (peer-review). Questo giudizio dovrà avvenire attraverso procedure standard, che non possono prescindere da metodologie condivise di indagine; dall’elaborazione di ipotesi e previsioni potenzialmente verificabili; da adeguata pubblicazione dei risultati sperimentali; dal controllo di esperti indipendenti; dalla verifica sperimentale indipendente delle ipotesi formulate, ecc.
L’insieme di queste procedure non è un capriccio di qualche fantomatico establishment; al contrario, queste regole hanno lo scopo di garantire una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esse costituiscono il metodo scientifico, che si è andato costruendo nel corso dei secoli con il contributo di tutti coloro che si occupano di Scienza e di Conoscenza, nella consapevolezza che la conoscenza scientifica ha come giudice unico la Natura stessa, non un’autorità terrestre, non sicuramente l’opinione pubblica. Chi si colloca al di fuori di queste pratiche collaudate – che, proprio in virtù del fatto di ammettere la possibilità di errore, forniscono gli strumenti per individuarlo e correggerlo – si colloca al di fuori del mondo della scienza.
Purtroppo – e l’esame delle cause sarebbe lungo e complesso – in questi ultimi anni in Italia stiamo assistendo al fiorire di sedicenti “ricercatori indipendenti” in vari campi del sapere; personaggi che si fanno vanto dell’essere “emarginati dalla scienza ufficiale”, e trovano così la maniera di diventare noti all’opinione pubblica, propugnando fantomatiche “scoperte eccezionali”, rifiutate a causa di chissà quali indegni complotti. Questi venditori di illusioni giocano spesso con la sofferenza delle persone, e trovano chi li sostiene per meri interessi politici, ideologici od economici.
Contemporaneamente viene sottovalutato, non finanziato, ostacolato il lavoro di tanti ricercatori seri (spesso precari e malpagati) la cui colpa è quella di non far parte del grande circuito mediatico, di non “far notizia”. Il vero scandalo non è il presunto ostracismo verso Giuliani o quelli come lui: il vero scandalo è che l’Italia destina sempre meno risorse alla ricerca, all’Università, all’Istruzione, mettendo una seria ipoteca sul nostro futuro come nazione sviluppata e costringendo molti dei nostri ingegni più brillanti a trasferirsi all’estero. Dare legittimità agli outsider come Giuliani di certo non aiuta a muoversi in questa direzione.
In conclusione chiediamo a tutti voi, Dirigenti Scolastici e Docenti, di dare la massima visibilità a questo documento e di non riconoscere, in sede di consiglio di classe, crediti formativi a fronte della presentazione dell’attestato di frequenza all’evento. Possiamo suggerire, in alternativa, la partecipazione all’incontro "La previsione dei terremoti: tra miti e realtà" di Warner Marzocchi, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, che si terrà il 18 aprile ore 16-18 presso il Dipartimento di Fisica, Università la Sapienza, Aula Amaldi.
Ci auguriamo, ove possibile e compatibilmente con il carico didattico, che quanto scritto funga da stimolo per aprire una discussione con gli studenti sull’importanza di una corretta e rigorosa informazione scientifica.
Distinti saluti.
Marco Fulvio Barozzi, blogger scientifico e insegnante
Luca Di Fino, ricercatore TD Dip. Fisica, Università Tor Vergata
Aldo Piombino, blogger scientifico
Simone Angioni, chimico, Università di Pavia, Segretario Associazione Culturale Scientificast
Marzia Bandoni, esperta e-learning
Martino Benzi, ingegnere
Paolo Bianchi, blogger scientifico, Associazione Culturale Scientificast
Marco Casolino, Primo Ricercatore INFN e Dip. Fisica, Università Roma Tor Vergata
Pellegrino Conte, professore associato di Chimica Agraria, Università degli Studi di Palermo
Carlo Cosmelli, docente di Fisica, Dipartimento di Fisica, Università Roma Sapienza
Marco Ferrari, giornalista scientifico
Mario Genco, Dibattito Scienza
Milena Macciò, Dibattito Scienza
Silvano Mattioli, Dibattito Scienza
Marco Messineo
Silvia Onesti, Elettra-Sincrotrone Trieste
Daniele Oppo, cronista free lance e blogger.
Giuseppe Perelli, studente di dottorato in Scienze Computazionali e Informatiche
Lisa Signorile, biologa e blogger scientifica.
Fabrizio Tessari, Dibattito Scienza
Luca Vanini, studente in Ingegneria Meccanica
Bruna Vestri, blogger
Veronica Zaconte, fisico
Un breve approfondimento
Le idee di Giampaolo Giuliani non sono così originali e rivoluzionarie come certa stampa afferma: sulle relazioni fra emissioni di radon e terremoti ci sono diversi studi in molte aree sismiche del mondo, da Taiwan all'Islanda, passando per la California. Tutte le principali riviste scientifiche specializzate ne hanno prima o poi parlato. Che non sia propriamente una novità lo dimostrano le prime tracce in bibliografia, che risalgono al 1967. In California il sistema fu usato regolarmente per un po' di tempo negli anni '70. Ci furono dei riscontri per un paio di eventi nel 1979, ma poi il metodo è stato sostanzialmente eliminato perché la sua affidabilità era scadente; per esempio, il terremoto di Landers del 1972 fu seguito un paio di settimane dopo l'evento da anomali valori del gas e nel 1981 ci fu un brusco innalzamento dei livelli nell'area di Los Angeles, ma non accadde nulla. A Taiwan, dove vi sono aree particolarmente idonee a questi studi, sia geologicamente che climaticamente, si sono registrati diversi episodi di correlazione tra radon e sismicità. Ad esempio, la sorveglianza della faglia di Chuko ha dimostrato un aumento delle emissioni di radon prima di eventi sismici lungo quella specifica faglia, ma ancora senza raggiungere una predizione degli eventi stessi in qualche misura soddisfacente.
Il problema è che questi studi hanno dato troppi falsi positivi mettendo in evidenza quanto poco il radon sia predittivo. Una previsione è valida quando funziona, cioè quando l'evento si verifica. Una previsione è sbagliata sia se prevede qualcosa che poi non avviene (falso positivo), sia quando non prevede qualcosa che invece avviene (falso negativo). Dire che prima o poi pioverà a Roma è sicuramente una previsione che sarà confermata dai fatti, ma non può considerarsi di certo rivoluzionaria, anche se basata su osservazioni condivise.
C'è poi una differenza fondamentale fra Giuliani e queste ricerche: tutte si basano sullo studio di una singola faglia, quando invece Giuliani parla genericamente di aree. Questo è un particolare di non trascurabile importanza: prevedere un terremoto significa fare un comunicato in cui si scrive che “circa il tal giorno alla tal ora si verificherà lungo quella faglia un evento di magnitudo n il quale provocherà uno scuotimento come da cartografia allegata”. Come si può definire l'area in cui vanno presi provvedimenti di protezione civile senza sapere quale faglia si muoverà?
Ricordiamo inoltre che Giuliani non ha mai realmente previsto nulla di significativo, come dimostra un video del Marzo 2010 preparato dai ricercatori dell’INGV, grazie al quale vengono messe in evidenza tutte le sue contraddizioni: infatti non riesce, nemmeno successivamente al tragico sisma che il 6 Aprile del 2009 colpì la città dell’Aquila, a fornire una informazione coerente sulla sua presunta previsione del terremoto. Anzi, risulta agli atti che una settimana prima del fatale terremoto aquilano voleva sgomberare Sulmona a seguito dell'evento di Magnitudo 4.0 che aveva colpito la cittadina il 29 marzo 2009. Insomma, si prevede pioggia a Frascati e poi aprono gli ombrelli a Ladispoli. Che previsione è?
Siamo convinti che la ricerca sui segnali premonitori dei terremoti sia importante, ma debba essere condotta in contesti davvero affidabili, non certo sull’onda dell’emotività o della personalizzazione. Siamo tuttavia altrettanto certi che in un paese come il nostro sia più importante investire nella prevenzione, con una adeguata gestione del territorio e con norme e controlli più stringenti sul patrimonio edilizio. La lezione ci viene dal Giappone, paese con sismicità anche superiore alla nostra: costruire in maniera corretta e nei luoghi corretti vuol dire anzitutto abbattere drasticamente la perdita di vite umane, anche in caso di forti terremoti, oltre a ridurre sensibilmente i costi per la ricostruzione post-sismica. Certo che ci vogliono precise scelte politiche, e all’orizzonte non si vedono segnali confortanti.
Sono indignato e preoccupato.
RispondiEliminaMi unisco ad Annarita nell'invitare gli amici di Scientificando a sottoscrivere la lettera preparata da quelli di "Dibattito Scienza". Io, quale studente, l'ho fatto, ma qui la cosa tocca tutti: studenti, genitori, docenti, dirigenti... tutte le persone che hanno a cuore la corretta formazione di noi ragazzi. Aderiamo numerosi in modo da ricordare a quei dirigenti che permetteranno a Giuliani di entrare in una scuola e farneticare difronte ai ragazzi, che il loro compito è istruire, formare e quando serve, proteggere quei ragazzi dai falsi incantatori che mirano solo al loro guadagno personale. Quei dirigenti hanno una responsabilità gravissima.
E responsabilità hanno anche quei media che a Giuliani danno spazio e visibilità. Ho postato un commento anche sul sito linkato all'inizio del post, ma ancora è in moderazione. Non so se verrà pubblicato, quindi lo riporto anche qui:
"Sono uno studente e frequento il IV liceo scientifico.
Da noi i crediti formativi vanno guadagnati e comunque hanno sempre motivazioni didattico/scientifiche incontestabili. E' vergognoso che "un tale" che vive farneticando teorie NON SCIENTIFICHE (dalle quali guadagna e non credo poco) venga anche solo fatto entrare in un'aula scolastica. E' dovere dei diversi "attori scolastici" (dirigenti, insegnanti ecc.) informare gli studenti e proteggerli da falsi "maghi" che fanno della pseudo scienza un business. E invece... e invece voi che fate? Li invitate e ADDIRITTURA date crediti formativi agli studenti che assistono alla conferenza di un tale per il quale invece dovrebbero circolare nelle scuole manifesti con sopra scritto "dangerous".
Se questo è il vostro metodo di insegnamento, mi ritengo fortunato di non essere uno studente delle vostre scuole."
Sottoscrivete numerosi la lettera: E' IMPORTANTE
Grazie per aver sottoscritto la lettera, Marco. Adesso il tuo commento c'è sul sito di quel giornale online che ha diffuso la notizia.
EliminaHo appena commentato anch'io ed il commento è in moderazione per il momento.
Da quanto ho compreso, non è la Scuola a proporre i crediti formativi, ma le associazioni che hanno organizzato la conferenza dell'apprendista stregone.
La lettera ha lo scopo di richiedere una dissociazione in massa dei dirigenti scolastici. Speriamo possa servire a questo.
Annarita, ho letto il post ieri sera e questa mattina mi sono alzata con l'intenzione di sottoscrivere l'articolo, anche perchè ebbi modo di ascoltare il video da te postato e già all'epoca ebbi i miei dubbi.
RispondiEliminaMi ha fatto piacere che tu hai dato con questo post risposta ai miei dubbi.
Son certa che la scienza da tempo studia il modo di come anticipare un terremoto e se ancora non ci è riuscita Lei, certamente non possiamo affidare le nostre vite al primo che racconta (palle).Permettimi questa espressione, che forse non è la più idonea ma rende l'idea.
Ora vado a firmare, come persona che ama la scienza, anche se non la capisco:(, come genitore e come nonna, visto che la mia nipotina Claudia è portata verso le materie scientifiche.
Giustamente hai parlato del Giappone che avendo sfortunatamente tanti terremoti hanno ben pensato di fabbricare edifici idonei a questo brutto cataclisma e forse questo è l'unico modo per il momento.
Adesso vado a firmare ma prima ti ringrazio di questo post e ti auguro buon inizio di settimana a te e ai tuoi lettori, tra cui in particolare Marco, che saluto caramente e son felice di aver ritrovato anche lui.
Ciao!