In questo post, non traccerò una biografia della sua vita come grande scienziata perché quella è reperibile ovunque.
E' sufficiente digitare il suo nome nella casella di ricerca di Google per avere una mole sconfinata di informazioni.
Voglio, invece, sottolineare alcuni aspetti della grande donna che è stata.
Ho la fortuna di aver recensito, nel 2010, "Alla scoperta dei Premi Nobel- Rita Levi- Montalcini", il libretto scritto dalla nipote, ingegnere Piera Levi-Montalcini, insieme a Lilia Alberghina.
Il libro inizia con la seguente dedica della nipote a Zia Rita:
"Voglio parlarvi di Zia Rita, di una persona a cui non si può non volere bene, di una donna straordinaria, illustre professoressa molto amata dai suoi studenti, senatore a vita della Repubblica Italiana e, sopra tutto, Premio Nobel; per questo la sua fama è altissima non solo in Italia, dove è quasi venerata da giovani e anziani, ma ovunque nel mondo e spero di farvi capire meglio chi è e come è parlandovene come la "vivo" io: questo mi auguro faccia nascere in voi il rispetto e l'ammirazione che le dobbiamo."Sempre dal citato libretto (a pag. 91) riporto uno stralcio di un'intervista concessa da Rita Levi-Montalcini nel 1998 a Telèma, in cui l'intervistatore, Pietro Zullino, sollecita la scienziata con alcune domande che affrontano temi delicati come la ricerca scientifica in Italia ed il futuro dei giovani. Delle risposte fornite, riporto soltanto l'ultima.
Intervistatore: "Professoressa Levi-Montalcini, come andrà a finire il mondo?"
"L'ho già detto, non sono una pessimista. Il pessimismo è sterile, è inutile, è una dichiarazione di resa prima di combattere. Chi è pessimista è sconfitto in partenza. Per questo raccomando sempre ai giovani di essere ottimisti. In questo periodo ci sono nubi minacciose all'orizzonte: le guerre, la crisi economica, la rinascita del razzismo. Alla vigilia del Duemila c'è ancora chi fa distinzione di pelle o crede alla magia e alla superstizione. La mia visione del mondo, come dice il titolo del primo libro che ho scritto, è ispirata all'"elogio dell'imperfezione". La storia del genere umano e della scienza ci insegna che le difficoltà hanno sempre migliorato l'uomo. Ed è proprio dall'imperfezione che è nato il progresso!"La grande scienziata nutriva una predilezione per i giovani. Il suo impegno a favore di questi e delle donne non è venuto mai meno, così come le iniziative che l'hanno vista attivamente partecipe.
A pag. 85 del libretto, Elena, una diciassettenne studentessa di Liceo Classico racconta in "Rita Levi-Montalcini ed io", l'incontro avuto con Lei all'età di 12, al caffè della Versiliana, a Marina di Pietrasanta. Riporto la fine di quel racconto:
"Rita Levi-Montalcini mi ha "intimorito" dapprima, come idolo, "stupito poi, come persona, "affascinato" infine, come donna, sia per quello che ha fatto che per quello che mi ha "detto" attraverso i suoi scritti, facendomi capire che tutti noi giovani siamo già, in parte, una Levi-Montalcini, o un Dulbecco, un Rubbia o un Quasimodo, e anche se non conseguiremo il Premio Nobel, con il nostro impegno sincero e costante, in ogni attività della vita, saremo importanti ugualmente.Ottimismo, vitalità, curiosità, impegno e determinazione nell'affrontare la vita sono le caratteristiche che hanno contraddistinto questa donna di immensa grandezza. Caratteristiche che lascia come eredità a tutti noi e ai giovani in primis!
Concludo, perché non trovo espressione più calzante, con le parole con le quali Rita Levi-Montalcini termina il suo libro "Il tuo futuro", e rivolgendomi a tutti i ragazzi come me: "Coraggio e buona fortuna!"
Concludo con la seguente affermazione della Signora della Scienza:
“Posso dire che l’unico ideale per cui ho lavorato è stato quello di aiutare gli altri e forse per questo la ricerca mi ha dato molto di più di quanto potessi sperare”.Grazie per tutto ciò che ci ha donato, cara Professoressa Levi- Montalcini!
Non ho parole! Sono profondamente addolorato
RispondiEliminaHai fatto bene Annarita a seguire questo filone. Una Donna straordinaria di cui l'intera umanità ne sentirà la mancanza. Ci resteranno i suoi studi e i suoi pensieri.
RispondiEliminaCiao Annarita. Roberta
http://linguaggio-macchina.blogspot.it/2012/12/non-ho-bisogno-delle-stampelle-una.html
RispondiEliminaLe parole non sono sufficienti ad esprimere il cordoglio per la Sua scomparsa!
RispondiEliminaGrazie di aver espresso la vostra partecipazione.
grande fisico,grande scienzieto, grande persona.Ammirevole
RispondiEliminaha ragione prof, Rita Levi-Montalcini è stata una grande donna per la scienza.
RispondiEliminaa domani
Mi dispiace per la sua scomparsa. Era una grande donna :( è un esempio per tutti,e il fatto che si interessasse dei giovani in primis,mi fa capire quanto fosse ammirevole :)
RispondiEliminaSono d'accordo con MATILDE e mi dispiace molto:(
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