"Esploriamo il galleggiamento dei corpi" è un percorso laboratoriale di apprendimento, ipotizzato per una classe 2° secondaria di 1° grado, ma può essere flessibilmente adattato sia alle classi del 1° ciclo di istruzione che a quelle del 2° ciclo.
I fenomeni naturali, che costituiscono il campo di interesse della Fisica, sono infatti osservabili dai ragazzi sin dalla tenerissima età e non ad una determinata età. E', quindi, un grave errore didattico affrontarne l'osservazione e lo studio soltanto alla scuola superiore perché in tal modo si fanno perdere agli studenti occasioni fondanti per costruire la propria visione del mondo in maniera corretta dal punto di vista scientifico.
I contenuti possono essere trattati, sin dalla scuola dell'infanzia, con un diverso e progressivo grado di complessità man mano che si avanza negli studi. L'analisi dei fenomeni naturali sarà qualitativa nella scuola dell'infanzia e nella primaria, per diventare qualitativo/quantitativa nella scuola secondaria di 1° grado e completamente quantitativa nella scuola del 2° ciclo.
Negli 2002/03-2003/04, ho coordinato in provincia di Ravenna "Il curricolo TERRA TERRA", un progetto integrato di ricercazione per l'area scientifico- tecnologica, cui hanno partecipato diversi Istituti Comprensivi (scuole dell'Infanzia, Primarie e Medie) e Istituti superiori. Il Progetto era centrato sulla grande macro-area delle trasformazioni della materia, che è stata trattata a tutti i livelli della scolarità, con una produzione di preziosi e corposi materiali documentali, scaturiti dalla sperimentazione delle classi coinvolte e acquisiti su supporto elettronico dall'Ufficio Scolastico Regionale e dall'IRRE emiliani-romagnoli. (Qui è consultabile il Rapporto di Ricerca di uno degli Istituti Comprensivi partecipanti). L'informazione è fornita a riprova del fatto che si può condurre un percorso laboratoriale a partire da quando i ragazzi sono molto piccoli.
Ho condotto, inoltre, altri progetti di ricerca didattica in ambito scientifico anche all'interno dell'Istituto in cui lavoro, coordinando docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado a favore di una didattica sperimentale. Ed ho tratto sempre, dalla mia variegata esperienza, elementi positivi a favore di percorsi laboratoriali per l'apprendimento della Fisica, e delle Scienze in generale, ad iniziare dalle prime classi della scolarità.
Per quanto riguarda il percorso sperimentale sul galleggiamento dei corpi, le attività laboratoriali proposte scaturiscono da itinerari di apprendimento già testati con le classi. Sono suggerite semplici esperienze, che potranno essere svolte con materiale povero e facilmente reperibile. L'importante è non proporre un apprendimento della Fisica, e delle scienze in generale, che risulti libresco, astratto e lontano dal vissuto dei ragazzi, che devono, invece, poter ritrovare un riscontro nel proprio quotidiano.
L'itinerario è completo di compito unitario, concretamente fattibile, di obiettivi formativi, attività laboratoriali (declinate nelle varie fasi), verifica, valutazione e monitoraggio.
E' anche fornita una sitografia per le risorse reperibili online.
Riporto di seguito il compito unitario, gli obiettivi formativi e l'introduzione delle attività laboratoriali, il resto potete leggerlo nel widget.
Compito unitario. Illustrare, mediante un cartellone, il progetto di un prototipo di nave. Reperire immagini grafiche e/o fotografiche, accompagnate da didascalie esplicative e utilizzare disegni autoprodotti.
Obiettivi formativi.
L’alunno:
• comprende che i liquidi (come pure gli aeriformi) esercitano forze sui corpi “immersi” in essi;
• individua la relazione tra peso specifico e galleggiamento dei corpi;
• fornisce un’interpretazione scientificamente fondata del principio di Archimede, verificandolo sperimentalmente su semplici “oggetti”.
Attività laboratoriali. Le attività saranno progettate su contenuti ad hoc, avendo cura di scegliere un setting motivante e ricco di possibilità per gli allievi. Tali contenuti saranno poi concretamente svolti tenendo nella giusta considerazione i diversi punti di partenza degli allievi riguardo alle conoscenze/abilità previe e alle preconcezioni ingeneratesi sia a seguito dell’esperienza quotidiana che degli apprendimenti informali e non formali, acquisiti nei contesti di riferimento. Si propongono, a titolo esemplificativo, alcune soluzioni organizzative di tipo didattico/educativo.
https://docs.google.com/file/d/0B8BTUqjqVdQOY2pvcnNjb0N3bVk/edit
Che cosa dire, Annarita? Condivido in pieno le tue considerazioni sull'insegnamento/apprendimento della Fisica, e delle Scienze in generale.
RispondiEliminaQuesto percorso che hai elaborato è indubbiamente un prezioso supporto per i colleghi. I contenuti da soli non assicurano un apprendimento significativo! E' la metodologia a fare la differenza e quella da te proposta sicuramente può segnare tale differenza.
Grazie, come sempre.
Ruben
Questo blog mi è stato consigliato da una collega. Lo trovo fantastico! E' un collettore straordinario di risorse. Grazie!!!
RispondiEliminaHo letto e stampato questa unità di apprendimento, che trovo completa e di concreto supporto al lavoro dei docenti.
Complimenti vivissimi!
Tiziana- docente di scuola media (Reggio Emila)
Condivido pienamente la frase di Ruben:"I contenuti da soli non assicurano un apprendimento significativo! E' la metodologia a fare la differenza e quella da te proposta sicuramente può segnare tale differenza.".
RispondiEliminaIn questo percorso laboratoriale c'è tutto quello che ci si aspetta di trovare: contenuti e metodo. Non si arriva a questo se non c'è la passione per l'insegnamento; quello che per qualcuno potrebbe essere sentito come un sacrificio (tempo tolto ad altro) nel preparare certe risorse, per chi ha come scopo finale la formazione dei ragazzi, sente questo tempo come tempo ben speso e gratificante. Il tempo è prezioso per tutti! C'è chi lo impiega per se stesso o per le sole persone che gli ruotano attorno, o per i doveri che il ruolo gli assegna, e c'è chi invece sente il dovere morale di impiegare almeno una parte del proprio tempo al servizio di altri che siano ragazzi o colleghi. Ci mancherebbe, rispetto per tutti, ma ammirazione per i secondi.
Dai che almeno un grazie te lo meriti.
Un salutone
Marco
Sono d'accordo con Marco, Annarita. Ti meriti un enorme grazie!
RispondiEliminaHo stampato la unit! Grassssssie!
Arte
Mi fa piacere che tu concordi con Marco! Quel ragazzo è un tipo speciale;)
EliminaCiao!
Grazie a te per il feedback, Ruben. L'apprezzamento di un collega è sempre molto gradito.
RispondiEliminaBenvenuta, Tiziana! Ringrazia la tua collega che ti ha indirizzato qui.
RispondiEliminaSe dovessi avere delle esigenze particolari, non hai che da chiedere. Il mio email è pubblico.
A presto!
Marco, mi conforta la tua comprensione. Non tutti operano tali riflessioni. Per alcuni è normale ricevere, senza porsi domande o riflettere sul lavoro che comporta portare un blog di contenuti educativi.
RispondiEliminaE va bene...mi prendo questo grazie!
Un salutone.
Annarita.