L'ingrandimento tramite zoom rende visibili, e indicate con il loro nome, le 87 stelle principali e più vicine al nostro Sole. Il resto della Via Lattea, che contiene oltre 200 miliardi di stelle, secondo alcune stime, è una riproduzione artistica basata su NGC 1232, una galassia a spirale simile alla Via Lattea.
Prima di sperimentare la mappa, è necessario scaricare il browser Chrome. Il tour guidato ha inizio, cliccando nel triangolino, in alto a sinistra.
Per quanto ne so, il progetto lanciato ufficialmente il 14 novembre scorso, è ancora in fase sperimentale. Aspettiamone l'evoluzione!
Per il momento, disponiamo di una suggestiva mappa tridimensionale della nostra galassia conosciuta, il che non è poco, facile da navigare grazie a Google. Il modello 3D del nostro piccolo angolo di universo è stato realizzato con immagini e dati provenienti da più fonti: NASA, ESA, l'Agenzia spaziale europea, e la Missione Hipparcos del 1989.
Facendo clic nell'angolo in alto a sinistra, è possibile fare un giro a propria scelta, iniziando appena al di là delle stelle che gli astronomi hanno studiato e classificato, e percorrendo fino in fondo il nostro sistema solare. La prima cosa da rilevare è che Plutone non è incluso nel sistema solare; quella nube confusa, che osserverete, è la Nube di Oort, un'ipotetica nube sferica di comete situata tra 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole, cioè circa 2400 volte la distanza tra il Sole e Plutone.
Questa nube non è mai stata osservata perché troppo lontana e buia perfino per i telescopi odierni, ma si ritiene che sia il luogo da cui provengono le comete di lungo periodo (come la Hale-Bopp e la Hyakutake, recentemente avvistate) che attraversano la parte interna del sistema solare. [Fonte wikipedia]
Cliccando sui nomi delle 87 stelle relativamente vicine, si potrà accedere alle informazioni su di esse. Sirio è la stella più luminosa nel cielo notturno, in parte a causa della sua brillantezza, ma anche perché è relativamente vicina alla Terra. E', inoltre, osservabile Vega, definita dagli astronomi "la stella più importante nel cielo dopo il Sole". Essa riveste una grande importanza per l'astronomia: infatti, è stata impiegata per calibrare gli strumenti osservativi e come riferimento per la misurazione di alcuni parametri comuni a tutte le stelle, tra cui la loro classificazione in base al colore.
Nel tour, la Via Lattea si presenta come un disco bellissimo, illuminato e rigonfio al centro. Fare clic e trascinare per inclinare il disco di qua e di là. Le stime sul numero di stelle che la compongono sono varie e a volte controverse: secondo alcune fonti sarebbero circa 200 miliardi (Robert Sanders. Milky Way galaxy is warped and vibrating like a drum, UCBerkeley News, 9 gennaio, 2006), mentre secondo altre potrebbero essere fino a 400 miliardi (H. Frommert; C. Kronberg. The Milky Way Galaxy. SEDS, 25 agosto 2005).
In realtà, il numero esatto dipende dalla quantità delle stelle di piccola massa, altamente incerto; inoltre, recenti osservazioni inducono a pensare che il disco gassoso della Via Lattea abbia uno spessore di ben 12.000 anni luce, un valore dodici volte superiore a quello precedentemente accettato (Milky Way fatter than first thought su The Sydney Morning Herald. Australian Associated Press, 20 febbraio 2008).
Se vi fosse un modellino in scala con un diametro di 130 km, che rappresentasse la nostra Galassia, il sistema solare ne occuperebbe appena 2 millimetri.
Si noti la piccola icona “Toggle Spectral Index” su nell'angolo a sinistra. Nel contesto di riferimento, ogni nube è resa in pixel per evidenziare il colore (una chiave di identificazione per gli astronomi).
Come risaputo, le stelle hanno origine come nubi, formate per la maggior parte di idrogeno, diventando a poco a poco così dense, attraverso il processo di fusione nucleare, che nemmeno la gravità può farle disperdere in pezzi.
La quantità di luce emessa da una stella è misurata come colori e temperature diverse. Le "Hotter" sono stelle più giovani che emettono più luce blu e, quindi, sono indicate in blu. Le "Cooler" sono stelle più vecchie, che emettono meno luce blu, e sono indicate in rosso.
La musica di sottofondo è di Sam Hulick, dal videogioco Mass Effect.
Andate all'animazione: http://workshop.chromeexperiments.com/stars/
Di seguito, 100000 STARS in video:
molto bello e fantastico prof. a domani
RispondiEliminaCiao, Emanuele. Mi fa piacere che tu abbia letto ed apprezzato il post.
RispondiEliminaA domani!
molto bello , ma purtroppo non si riesce sempre a vedere tutto quello che pubblica , perchè sono molte cose e soprattutto molto interessanti e ti tengono li fino quando non hai finito di leggerle . a domani
RispondiEliminaQuesto perché non ci passi spesso Nicolò. Se fossi più assiduo riusciresti a leggere e seguire di più. Comunque, apprezzo che tu sia passato a leggere.
RispondiEliminaA domani!:)