Immagine NASA |
Siete una classe di monelli, l'ho ancora detto, ma curiosi come scimmie. E questo è buono, ed io ci vado a nozze con la curiosità! Difficile tenervi durante la quinta ora, soprattutto dopo il rientro, oggi, di un gruppo dai Giochi Sportivi della Gioventù, in cui peraltro ve la siete cavata benissimo al punto da qualificarvi per le gare regionali (alcuni di voi, non tutti).
Me la sono sbrogliata, facendo leva sulla vostra naturale curiosità e così, dalle 12 alle 13, vi ho parlato delle lenti gravitazionali e voi a fare domande, Michele C. in testa, sulla luce, sulle lune di Giove, sulla vita aliena, sulla materia oscura...
Per restare in "materia", vi propongo un filmato, in lingua italiana, in cui viene presentato "Alla ricerca dell'infinitamente piccolo", il talk di Marco Delmastro al recente TEDxLakeComo 2012.
Marco Delmastro è un fisico delle particelle, che lavora all'esperimento ATLAS, al CERN di Ginevra. Fa parte del team che, nel luglio 2012, ha annunciato la scoperta di qualcosa che sembra assomigliare molto al bosone di Higgs. Quando non dà la caccia a nuove particelle si interessa di divulgazione scientifica, educazione, rapporti tra nord e sud del mondo e consumo etico, informatica e nuove tecnologie. Tiene un blog intitolato “Borborigmi di un fisico renitente” (www.borborigmi.org), in cui divaga di ricerca fondamentale, fisica delle particelle, vita all’estero e altre amenità.
Avevo già parlato di Marco nel post "Scienza con Oliver", che è il titolo di una sezione del suo blog "Borborigmi di un fisico renitente".
Nel talk, Marco si immerge in una "chiaccherata" di 16 minuti circa, in cui cerca di spiegare a Giulia, la curiosissima figlioletta di 4 anni e mezzo, di cosa è composta la materia e, per fare ciò, è costretto ad andare negli atomi, alla ricerca dell'infinitamente piccolo: i leptoni e i quark (questi ultimi formano gli adroni, una famiglia di particelle di cui fanno parte tre sottogruppi: barioni, barioni esotici e mesoni)! E lo fa in maniera semplice e comprensibile, utilizzando i mattoncini LEGO di Giulia.
Ma il nostro amico non si ferma qui perché opera delle importanti riflessioni sulla Scienza e sul pensiero scientifico, che ridisegnano in continuazione il mondo, e non si basano sulle certezze acquisite, ma su una radicale consapevolezza dei limiti e della incertezza del nostro sapere.
Questa consapevolezza permette al pensiero scientifico di rimettere costantemente in dubbio se stesso e, quindi, di rappresentare, in ogni momento, la forma più affidabile di conoscenza. La Scienza non si nutre, quindi, di certezze bensì di una consapevolezza acuta della nostra profonda ignoranza, la quale ci spinge a porci in continuazione delle domande per comprendere il mondo.
Guardate con attenzione il filmato, su cui discuteremo a scuola.
bello prof e grazie di aver messo quello che oggi è successo in classe
RispondiEliminaa domani
Come non parlarne, Emanuele? E' bella la vostra curiosità...e tu ne hai da vendere. Sei in gamba, piccolo!:)
RispondiEliminaA domani!
Avevo già visto il video di Marco Delmastro e gli ho fatto i complimenti sul suo blog. Tu mi hai dato l'occasione di rivederlo e io l'ho fatto con piacere perché ne vale davvero la pena.
RispondiEliminaDivulgazione eccellente!
L'idea di usare i mattoncini di Giulia per spiegare il modello standard ed il resto è assolutamente perfetta.
E poi... quelle risposte sempre uguali: "non ne abbiamo idea".
Come dice lo stesso Marco "la consapevolezza di questa ignoranza è quella che ci spinge a continuare a cercare".
Comincio a pensare che un buon divulgatore, oltre alle proprie conoscenze, debba essere padre di figli curiosi e proprietario di un cane :)
Un salutone
Marco
@Marco: sì, lo sapevo. Ho letto il tuo commento su Borborigmi, un paio di giorni fa.
RispondiEliminaLa divulgazione svolta da Marco Delmastro non può che essere eccellente. Possiede sia le competenze professionali sia le doti comunicative, che glielo consentono.
Con Giulia ed Oliver formano un trio vincente!
Un salutone.
Annarita
ciao prof che bello quel video, non avrei mai pensato che le molecole dell'acqua potessero essere rappresentate con i lego, è davvero bravo quel fisico.
RispondiEliminaci vediamo a scuola.
Ciao prof sono Sara,mi piace tantissimo questo video e mi ha fatto capire molte cose che non sapevo,è stato molto chiaro.
RispondiEliminaa Lunedi!
Matilde, con l'inventiva e la competenza si possono utilizzare i mattoncini LEGO ed altro per modellizzare le molecole e altro ancora. Marco Delmastro è bravissimo, sicuramente:)
RispondiEliminaA lunedì, a scuola.
Brava piccola Sara di 1°B! Sei venuta a vedere il filmato e a leggere il post. Mi fa molto piacere.
RispondiEliminaA lunedì!
Veramente molto bello ed interessante sia il post che il video.
RispondiEliminaciao prof a domani.
Indiscutibilmente, Matilde.
RispondiEliminaA domani!
Grazie per averci fatto vedere quel video e grazie anche per la sua pazienza e scusu per quello che abbiamo fatto oggi.
RispondiEliminaA domani!!