Il supercomputer su cui è stata sviluppata l'applicazione è Pleiades del NASA Ames Research Center di Moffett Field, in California.
L'elaborazione dell'animazione, messa a punto dagli ingegneri della NASA, ha richiesto circa 1 milione di ore di CPU. Pleiades dispone di 23.552 processori "orchestrati" per lavorare assieme: un numero niente male, eh!
La simulazione cosmologica condensa, in poco più di due minuti, lo sviluppo di una galassia simile alla nostra Via Lattea da poco dopo il Big Bang (circa 13,5 miliardi di anni) sino ai giorni nostri.
I colori utilizzati si riferiscono alla diversa tipologia delle stelle della galassia:
- il rosso indica le stelle più vecchie;
- il bianco e il blu luminoso indicano le stelle giovani;
- l'azzurro pallido indica i gas stellari.
Il diametro del disco galattico simulato è di 300000 anni luce! Ragazzi, vi ricordo che l'anno luce è la distanza percorsa dalla luce in un anno, ovvero circa 9461 bilioni di metri! Impressionante, se si pensa che un 1 bilione corrisponde a mille miliardi...ovvero una potenza di base 10 ed esponente 12! C'è da perdersi, vero?
L'animazione al computer presuppone un universo dominato da energia oscura e da materia oscura.
Crediti: F. Governato e T. Quinn (Univ. di Washington), A. Brooks (Univ. of Wisconsin, Madison), e J. Wadsley (McMaster University).
Molto belo ed interessante sia l'articolo che il video un saluto e un buon weekend .
RispondiEliminaStraordinario è dire poco, sembrano volute di fumo attirate da un centro di attrazione
RispondiEliminaMolto bello il video ed interessante. Il post è fatto molto bene ed è molto chiaro,molto semplice da capire.
RispondiEliminaCiao prof
L'animazione è stupenda. Quello che però mi affascina ancora di più è la potenza di calcolo per processare un'infinità di dati grezzi, dati necessari per supportare e realizzare l'animazione che diventa un modello virtuale molto vicino alla realtà. I modelli matematici di simulazione sono sicuramente molto complicati, ma quello che davvero fa la differenza è il calcolo distribuito senza il quale anche il più sofisticato insieme di algoritmi non riuscirebbe a processare (in un ordine di tempo "fattibile") l'enormità di dati necessari per rendere la "realtà virtuale" verosimile a quella reale.
RispondiEliminaPer la ricerca una volta era la raccolta dei dati il collo di bottiglia, ora mi sembra che sia la potenza computazionale che in pochi hanno. Per provare a sopperire a questo ci sono software che gestiscono il calcolo distribuito sfruttando le risorse non utilizzate dei nostri PC di casa. forse il più conosciuto è Boinc che ha anche una versione italiana. Ecco, questo è un buon modo di aiutare la Scienza (almeno per l'aspetto computazionale), ovvero partecipare a progetti di calcolo distribuito.
Un salutone
Marco
bello prof!!!!! sembra zucchero filato!!
RispondiEliminaBuon we.e. anche a te, Valeria.
RispondiEliminaA lunedì.
Sì, Paolo, l'effetto è straordinario.
RispondiEliminaMi fa piacere, Matilde.
RispondiEliminaA lunedì.
Non faccio fatica a comprendere che tu sia affascinato dall'aspetto computazionale della simulazione, Marco.
RispondiEliminaConcordo sull'apporto positivo del calcolo distribuito alla ricerca scientifica.
Ti ringrazio per la segnalazione di Boinc.
Un salutone.
Annarita
Zucchero filato, eh Emanuele? Hai 11 anni ed è comprensibile la tua associazione mentale.
RispondiEliminaA lunedì!
Arrivo in ritardo Annarita e perciò mi complimento già per il post successivo sulla materia oscura. Sei una gran cuoca di barbecue, infatti hai messo tanta carne al fuoco con un ottimo risultato.
RispondiEliminaQuesta bellissima ricostruzione della nascita di una galassia affascina e sgomenta, ma poi resta un dubbio. Marco nella sua acutezza ha sfiorato il problema. E' una elaborazione matematica di dati forniti ad un computer. Ma questi dati sono ipotetici, quindi è scienza o arte?
Gigi, i dati forniti al supercomputer non provengono dalla fantasia, ma da stime scientifiche che si basano sulle osservazioni dei grossi telescopi astronomici come Hubble ed altri.
RispondiEliminaAbbiamo la fortuna che la moderna tecnologia ha reso possibile un'animazione tridimensionale che simula l'evoluzione di una galassia come potrebbe attendibilmente avvenire nella realtà. Quindi sicuramente Scienza.
Il post e il video sono molto chiari:)
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