Fonte. Credit: NASA/JPL-Caltech |
Eta Corvi (Eta Crv, η Corvi, η Crv) è una stella bianco-gialla di classe F e di sequenza principale, avente magnitudine apparente +4,31 e situata nella costellazione del Corvo a 59 anni luce dal sistema solare. Ricordiamo che 1 anno luce è la distanza percorsa dalla luce in un anno...e la luce, si sa, viaggia a circa 300.000 chilometri al secondo!
Eta Corvi è un poco più massiccia del Sole (1,4 volte) e 5 volte più luminosa della nostra stella.
I rilevatori ad infrarossi dello Spitzer Space Telescope della NASA hanno fornito prove circa il fatto che una o più comete si siano di recente disintegrate, in seguito all'impatto con un corpo roccioso, nei dintorni di Eta Corvi.
Nella rappresentazione artistica dell'immagine proposta, viene mostrata una cometa gigante mentre si sta schiantando contro un pianeta roccioso, diffondendo, nello spazio circostante, una polvere ricca di ghiaccio e di carbonio, ma anche dissociando acqua e composti organici sulla superficie del pianeta. Un lampo rosso incandescente indica il momento dell'impatto con il pianeta. Eta Corvi, di colore giallo-bianco, è rappresentata a sinistra dell'immagine, con un flusso di numerose comete diretto verso di essa.
Lo Spitzer Space Telescope ha rilevato le firme spettrali di ghiaccio, composti organici e roccia intorno a Eta Corvi, che sono i componenti principali delle comete. E' la prima volta che si è avuta evidenza di una tempesta di comete intorno ad un'altra stella. Eta Corvi ha, infatti, l'età giusta, circa un miliardo di anni, per ricevere un bombardamento di comete in modo analogo a quanto avvenuto nel nostro sistema solare, quando aveva appena dai 600 agli 800 milioni di anni di età: un fenomeno noto come Late Heavy Bombardment (LHB).
In italiano, il fenomeno è conosciuto con la locuzione intenso bombardamento tardivo. Esso indica un periodo di tempo che si estende tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni, caratterizzato da un gran numero di impatti astronomici che hanno colpito la Luna e, di riflesso, la Terra, Mercurio, Venere e Marte. L'evidenza di questo evento viene principalmente dalla datazione dei reperti lunari portati sulla Terra dalle missioni Apollo, indicanti che la maggior parte delle rocce da impatto si sono formate in questo intervallo di tempo.
Nonostante siano state formulate numerose ipotesi per spiegare il flusso di materiale asteroidale e/o cometario verso il sistema solare interno, non è ancora maturato il consenso riguardo alle sue cause.
L'ipotesi prevalente degli scienziati è che il Late Heavy Bombardment sia stato attivato nel nostro sistema solare dalla migrazione dei pianeti esterni, che subirono l'impatto di comete ghiacciate, spingendone alcune verso la zona interna del sistema stesso. Le comete in arrivo segnarono la nostra luna e i pianeti interni, lasciando crateri e tracce permanenti dell'impatto. Questi corpi celesti potrebbero aver portato sulla Terra i materiali che hanno dato un contributo all'inizio della vita.
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