lunedì 30 luglio 2012

Cosa Pensano I ROBOT? [Fumetto Di Jean-Pierre Petit]

Ritornano "Le Avventure di Anselmo" con l'esilarante fumetto "Cosa pensano I ROBOT?" di Jean-Pierre Petit.


Questa volta vediamo Anselmo Lanturlu intento a costruire automi programmabili, a progettare sistemi entrata-uscita, ad impegnarsi nell'analisi del segnale, e dei sistemi asserviti, a regolare sistemi omeostatici, a svolgere il test di Turing, e altre diavolerie con il fine di creare una macchina intelligente. I risultati li scoprirete, leggendo il fumetto...

Di seguito, alcuni screenshot del fumetto:


l'intelligenza artificiale






il test di Turing






In un futuro più o meno lontano...






Il fumetto "Cosa pensano I ROBOT" è liberamente scaricabile da questa URL.



2 commenti:

  1. Piaciuto molto, come del resto gli altri fumetti di Jean-Pierre Petit che ci hai segnalato in altre occasioni. Molte sono le cose che ho apprezzato ma soprattutto quello che ha stuzzicato la mia attenzione (da programmatore in erba) è il percorso logico che l'autore ha seguito per arrivare dalla prima "caldaia-robot" di Anselmo, fino ad una prima bozza di robot ad intelligenza artificiale (AI). E' sufficiente scorrere i titoli dei diversi capitoli per apprezzare il percorso logico del fumetto.

    Rimane la domanda iniziale: "Cosa pensano i robot?.
    Si potrebbe rispondere che pensano quello che il programmatore gli ha insegnato (dati, condizioni ed algoritmi) e se il programmatore ha fatto un buon lavoro, potrebbero anche imparare dagli errori dello stesso programmatore, correggerli ed evolversi (acquisire nuovi dati ed improntare nuove condizioni). E' questa l'intelligenza artificiale? Se si ben venga.
    Ho paura però che non sia questo quello che in genere si intende per AI, ho paura che quello che si sta cercando è una macchina che sostituisca il pensiero umano, cosa possibile (almeno in parte) se per pensiero si intende conoscenza (dati ed informazioni).
    Una cosa è certa: si può "riprodurre e simulare" il pensiero umano, ma sicuramente non si possono riprodurre e/o simulare i sentimenti e siccome l'uomo di questo è fatto, di testa e di cuore, le macchine continueranno a fare le macchine e l'uomo a fare l'uomo (almeno lo spero).

    In conclusione quindi, la risposta alla domanda iniziale per me è: "speriamo non pensino ma che si limitino ad elaborare"
    Un salutone
    Marco

    RispondiElimina
  2. Da vero programmatore hai colto e apprezzato il percorso logico seguito dall'autore nell'approccio al fumetto.

    Sulla risposta alla domanda "Cosa pensano i robot", mi sento di concordare.

    Grazie,Marco, per il bello e significativo commento.

    Un salutone

    RispondiElimina