Ritratto ufficiale dell'astronauta Sally Ride, entrata nel corpo degli astronauti nel 1978. Credit NASA |
E' di queste ore la notizia della scomparsa di Sally Ride. Sally è stata la prima astronauta americana e una donna straordinaria.
Si è spenta serenamente il 23 luglio 2012, a 61 anni, dopo una coraggiosa battaglia di 17 mesi contro un cancro al pancreas. Sally ha vissuto al massimo, con infinita energia, curiosità, intelligenza, passione, gioia e amore. La sua integrità era assoluta, il suo spirito era incommensurabile, il suo approccio alla vita è stato privo di paura.
Sally è stata un fisico, la prima donna americana a volare nello spazio, una scrittrice scientifica, presidente e CEO del Sally Ride Science. Aveva la rara capacità di comprendere l'essenza delle cose e di incoraggiare le persone, con cui entrava in contatto, a seguire i suoi stessi obiettivi.
Lo storico volo di Sally nello spazio catturò l'immaginario della nazione americana (e non solo) e fece di lei un nome familiare. Divenne il simbolo della capacità delle donne di rompere le barriere e una eroina per generazioni di giovani ragazze avventurose. Dopo il ritiro dalla NASA, Sally usò il suo alto profilo per sostenere la causa in cui credeva appassionatamente: suscitare nei giovani, e soprattutto nelle ragazze, l'interesse per la scienza, con il fine di diventare scientificamente preparate, e di intraprendere una carriera negli ambiti scientifico ed ingegneristico. [Fonte: Sally Ride's Biography]
Sally Ride a bordo dello Shuttle Challenger, durante il suo storico volo STS-7, nel 1983. Credit: NASA |
WASHINGTON - Quella che segue è una dichiarazione dell'ex astronauta della NASA Steve Hawley nei riguardi della scomparsa della collega astronauta Sally Ride. Hawley, selezionato per il corpo degli astronauti nel 1978, è stato marito della Ride, dal 1982 fino al 1987: un veterano dei voli spaziali (ben cinque) con lo shuttle; ha lasciato l'agenzia nel 2008 ed ora è professore di Fisica e Astronomia presso l'Università del Kansas, Lawrence.
"Sally era una persona molto riservata che si è ritrovata a diventare un personaggio pubblico. Un ruolo in cui non si trovava completamente a suo agio. Ho avuto il privilegio di essere una parte della sua vita e, quindi, in grado di sostenerla nel diventare la prima donna americana a volare nello spazio.Per approfondire i risvolti della carriera di Sally Ride alla NASA, consultare questo articolo.
Anche se non ha mai gioito di essere una celebrità, ha però riconosciuto che tale condizione le ha fornito l'opportunità di incoraggiare i bambini, e in particolare le giovani ragazze, a raggiungere il loro pieno potenziale.
Sally Ride, l'astronauta e la persona, ha permesso a molti giovani di tutto il mondo di credere nell'opportunità di poter ottenere qualcosa, studiando e lavorando sodo. Credo che lei sarebbe contenta di questa eredità."
Segue il filmato della missione STS-7, in cui volò per la prima volta, nel 1983, anche Sally Ride. Potete guardarne le varie fasi.
L'immagine seguente ritrae Sally K. Ride a bordo dello Shuttle Challenger, nel posto dello skipper.
Credit NASA |
Proprio in questi giorni stavo leggendo "Che ti importa di cosa dice la gente" in cui -tra l'altro-Feynman racconta la sua partecipazione all'inchiesta sul disastro del Challenger. "Dick" cita diverse volte Sally Ride -che a sua volta faceva parte della commissione- nella duplice veste di astronauta e di laureata in fisica, dimostrando la sua stima per lei. In una lettera inviata alla moglie si stupisce e si rimprovera di non aver riconosciuto l'astronauta alla prima riunione.
RispondiEliminaAvere la stima e la considerazione di un "tipetto" come Feynman non è cosa dappoco.
La terra ti sia lieve Sally, che hai volato nello spazio.
Ciao, Gigi. Grazie per la tua bella testimonianza.
RispondiEliminaSally Ride è stata una gran donna.
Cara prof sono dispiaciutissimo della morte di SALLY è stata una grossa perdita per la scientifica, spero caldamente che la medicina proceda rapidamente in maniera definitiva sul cancro a mio avviso sarebbe meraviglioso scoprire un vaccino che renda tutti noi immuni da questa malattia terribile. Le mando UN GRANDE ABBRACCIO E LE AUGURO BUONE VACANZE!!! Sa io domani parto per il mare per una settimana. A PRESTO!
RispondiEliminaCaro Jacopo, ben trovato! Concordo con le tue riflessioni. Auguriamoci che la ricerca medica possa trovare, nel tempo, un rimedio risolutivo per determinate e gravissime patologie.
RispondiEliminaBuon mare e serene vacanze anche a te. Io sono al mare dagli inizi di luglio e ritornerò a casa per i primi di settembre.
Un abbraccio grande dalla tua prof:)