mercoledì 13 giugno 2012

La Crosta Terrestre

Spessore della crosta terrestre (in km).[Fonte: Wikipedia]
Dopo aver parlato della forma del pianeta Terra, in questo post cercheremo di conoscere meglio la crosta terrestre: lo strato superficiale su cui si è sviluppata la vita e che noi uomini abitiamo insieme a tutti gli altri inquilini viventi.

In geologia e in geofisica, è uno dei tre involucri concentrici che compongono la Terra e, precisamente, il più esterno.

La crosta è composta soprattutto da minerali di silicio e di alluminio e appartengono ad essa sia i continenti che i fondali, sui quali si appoggiano gli oceani. Ha uno spessore molto variabile, essendo più spessa sotto i continenti che sotto gli oceani. Si distinguono infatti:

  • una crosta oceanica, dello spessore variabile da 5 a 10 km (vedi immagine seguente);
Fonte

  • una crosta continentale, dello spessore variabile da 50 fino a 70 km (al di sotto delle grandi catene montuose).
Fonte
La densità aumenta andando verso l'interno della Terra. Infatti, le rocce che si trovano in superficie hanno una densità compresa tra 2,5 e 3 g/cm^3, mentre la densità media della Terra è di 5,52 g/cm^3. La densità di un corpo, in fisica, è data dal rapporto tra la sua massa e il volume occupato. Si esprime in g/cm^3, kg/dm^3, e t/m^3. Ciò significa che, nel caso considerato, in 1 centimetro cubo sono contenuti 2,5-3 grammi di rocce superficiali, in 1 decimetro cubo 2,5-3 chilogrammi, e in 1 metro cubo 2,5-3 tonnellate.


La crosta oceanica, in particolare, contiene  un sottile strato di sedimenti depositati su lave e prodotti vulcanici basaltici; la sua densità media è di circa 2,9 g/cm^3.

La crosta continentale  può essere suddivisa in crosta  superiore  e crosta inferiore o profonda . La variazione nella velocità delle onde sismiche ha consentito di individuare la discontinuità di Conrad, la cui non uniforme distribuzione fornisce una prova del carattere eterogeneo della crosta continentale.

La crosta continentale superiore arriva a circa 10-20 km di profondità e ha una densità media di 2,5-2,7 g/cm^3. E' costituita da rocce intrusive e metamorfiche con sottili coperture di rocce sedimentarie. La crosta continentale inferiore ha una densità media di 2,8 g/cm^3 ed è composta da rocce gabbriche.

Fonte
Al di sotto della crosta si trova il mantello, il cui inizio  è segnato, come vedremo nel prossimo post, dalla discontinuità di Mohorovičić (Moho), zona di transizione tra rocce a bassa velocità di propagazione delle onde sismiche (nella crosta) e rocce ad elevata velocità (nel mantello).

La crosta terrestre unita al mantello litosferico (parte più superficiale del mantello) costituisce la litosfera.

La crosta occupa soltanto il 2% del volume della Terra  e circa  l'1% della sua massa; ciò nonostante, in essa si svolgono quasi tutti i fenomeni che interessano la vita. Infatti, da essa derivano:

- la materia che costituisce tutti gli esseri viventi;
- le risorse materiali indispensabili alla vita.

Essa è ricoperta da uno strato formato da terra, ghiaia, e sabbia, che deriva dal disfacimento della roccia originaria. Questo strato costituisce il suolo (consultare "Osserviamo gli elementi del suolo"), su cui prosperano la flora e la fauna terrestri. In alta montagna, invece, si possono osservare le rocce (consultare "Classificare  rocce e minerali"), ovvero i costituenti primitivi della crosta terrestre.

La temperatura della crosta aumenta di circa 30 °C man mano che aumenta la profondità, e per la precisione ogni 1000 metri.  Per tale comportamento, la temperatura non può essere sopportabile per nessun essere umano.
Anche in questi strati profondi si sviluppa la vita, infatti sono stati trovati batteri in ambienti a temperature superiori anche a 100 °C. 

Nell'immgine seguente, è rappresentata la composizione chimica della crosta terrestre.


Fonte
Nel prossimo post, ci occuperemo del mantello terrestre, del nucleo e dei moti convettivi.

6 commenti:

  1. Buonasera! Quanto tempo è passato dall'ultima volta!!
    Grazie per questo post molto interessante (come al solito) e utile per approfondire quanto detto in classe...Aspetto il prossimo con ansia!


    Martina

    RispondiElimina
  2. Buonasera, Martina. Bentornata:). Mi fa piacere risentirti dopo un po' di tempo. Significa che continui ad apprezzare Scientificando.

    Spero di riuscire a postare il seguito a breve, esami permettendo.

    A presto!
    Annarita

    RispondiElimina
  3. Ottima ed abbondante anche la seconda puntata. Grazie.
    Un salutone
    Marco

    RispondiElimina
  4. E di cosa, Marco? Grazie a te di aver letto.

    Ciao.

    RispondiElimina
  5. Scusi prof ma l'anonimo ero io

    RispondiElimina
  6. Scusa, Jacopo,...ma non ricordo questa cosa. Vorresti rinfrescarmi la memoria?:)

    Grazie.

    RispondiElimina