sabato 19 maggio 2012

Noi – Insegnanti e Studenti – Non Ci stiamo, Ne' Ora Ne' Mai

"Guarda la Legalità in faccia"
Noi – Insegnanti e Studenti – Non Ci stiamo, Ne' Ora Ne' Mai.
Diciamo no ad ogni forma di barbarie o altro disegno criminale, che si cela dietro questo vile attentato al cuore di qualsiasi società civile!


Dalla voce sincera di uno studente 16enne, Marco:
 "Si parla di matrice mafiosa o terroristica...si parla, si parla...è l'unica cosa che sappiamo fare? Ci vogliono azioni concrete e con alto profilo simbolico
(come quella proposta in questo post), risposte urlate in faccia a quegli animali che hanno ucciso Melissa e ferito nel corpo e nella mente quegli studenti che avevano la sola colpa di essere lì. E' un attacco mirato all'istituzione Scuola che crea Cultura e quindi speranze di cambiamento, la vera arma con cui si possono combattere violenza, ingiustizia e soprusi. Lo Stato deve proteggerla questa Scuola (non deve impoverirla come invece sta facendo), deve proteggere i propri figli, deve proteggere la speranza in un futuro migliore, che nessuna bomba potrà mai toglierci.
La Scuola non è un azienda a cui andare a fare solo i conti (economici) in tasca; la Scuola è l'investimento per il futuro che va tutelato ed alimentato; dalla Scuola nascerà una nuova società ed una nuova classe politica che si spera migliore di quella attuale.
La Scuola siamo noi studenti (i milioni di Melisse) ed i docenti, NOI, non lo stato burocrate debole con i forti e forte con i deboli.
Noi questo schifo vogliamo cambiarlo.

Chiunque sia stato l'animale che ha fatto questo a Melissa e agli studenti di Brindisi deve sapere che
NOI NON MOLLIAMO, che continueremo a ricevere Cultura, a fare Cultura e a scambiare Cultura, deve sapere che il futuro è nostro e che a loro lasceremo solo un dito medio alzato.

Oggi piangiamo Melissa, ma già da domani riprenderemo a costruire "solidi recinti" dove né mafie né terrorismo potranno MAI entrare.
"


10 commenti:

  1. Anche io non ho potuto stare zitta. Questo evento colpisce tutti, ma soprattutto chi nella scuola passa la maggior parte della sua vita. Come una lotta quotidiana contro i mulini a vento in una società che rema contro.

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  2. Ora il nostro pensiero è tutto rivolto, oltre che a Melissa ed alla sua famiglia, a Veronica, a Ilaria e le altre ragazze che stanno "lottando"... Se ha senso, almeno la nostra preghiera.

    Nel frattempo si parla di manifestazioni, di iniziative ed altro da mettere subito in pratica. Si parla di dare subito una risposta alle bestie che stroncano giovani vite perché di queste probabilmente hanno paura. E fanno bene ad averla...
    Va tutto bene purché si risponda in modo fermo: NOI NON CI STIAMO e voi la pagherete.
    Una cosa però non vorrei, non vorrei che le scuole vengano chiuse neanche per un solo attimo, neanche se per manifestare tutto il nostro sdegno. Non deve assolutamente passare il messaggio che la Scuola (e quello che rappresenta) possa essere "colpita". I genitori non devono temere di mandare i propri figli a Scuola e anzi, dalla Scuola dovrebbe venire la risposta più forte. Lunedì facciamo lezione per dimostrare che non abbiamo paura e anzi, dedichiamo le ore di lezione ad informare e sensibilizzare noi ragazzi. La Scuola faccia la Scuola come ha sempre fatto e Lunedì dica NO a chi di lei ha paura e a chi vorrebbe stroncare la speranza ed i ragazzi che di questa speranza sono portatori sani.

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  3. Veramente giusto quello che ha scritto buon weekend

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  4. Mi associo pienamente al contenuto del post e sottoscrivo ogni parola del commento di Marco.

    La Scuola deve continuare ad andare avanti, continuando la sua opera educativa come sempre. Non deve chiudere nemmeno per un'ora, ma gridare forte il suo sdegno con i fatti, come ha sempre fatto.

    I genitori non devono tentennare, nonostante la comprensibile ansia, perché questo è lo scopo di chi ha compiuto un'azione così efferata: intimidire, minare la speranza in un futuro migliore e nel cambiamento, che solo i giovani possono realizzare.

    Arte

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  5. Caro Marco, gli studenti non avevano colpa se si trovavono li..andare a scuola è un dovere..ma chi ha colpito ha scelto bene il posto, sapevano molto bene che avrebbero ammazzato..giovani studenti.

    Marco, stiamo vivendo momenti davvero che ci dovrebbero far riflettere e anche agire e dici bene..
    si parla e non si fa nulla..ma tu Marco sai meglio di me che agire vuol dire...fare..e dove sono le persone giuste e capaci?

    Io ho molti più anni di te,tu sei assai più intelligente di me, ma io ho più esperienza di te e ho visto più cose di te dal mio piccolo angolo e mi sono fatta la mia idea...
    Ci troviamo ad un bivio, ma ci vogliono occhi e menti capaci, per prendere la strada giusta e su questa strada molti la percorrerebbero per l'ultima volta e nessuno più vuole rischiare la sua vita anche se questa vita è misera, ma è pur sempre Vita.

    Il tempo delle parole è finito e dovremmo agire e per agire ci vuole un sogno, un ideale, sentimenti, che pare, che sia siano estinti..e con loro si è estinta la parte più gloriosa e coragiosa dell'uomo.

    La mafia, la gomorra esistono e sai meglio di me che la loro linfa non siamo noi..loro sono forti perchè uno stato incapace o omertoso, li lascia proliferare.
    Noi siamo le vittime di questi due stati compari.
    ma non sono sicura che in questa strage centri la mafia..non è cosi sciocca.

    Un saluto e buona domenica.

    Un bacio a te Annarita e capisco molto bene il tuo dolore, che è di tutti.
    Non hanno colpito un territorio geografico solamente ma hanno colpito la scuola e questa appartiene a tutti.


    Chiunque è il colpevole in questo momento siamo tutti colpevoli.
    Anche questa storia triste sarà seppellita come tante..
    Il tuo commento scritto con passione e fervore mi ha commosso oltre che hai detto delle verità..ogni verità

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  6. A te Annarita e a te Marco, un grazie per il grido di dolore e di sdegno unito però ad una volontà di reagire...
    Reagire con le armi (che potrebbero essere potentissime) che la scuola detiene...le armi della informazione,della formazione, della cultura, delle esperienze e dei laboratori di partecipazione e di democrazia!
    La scuola siamo NOI...Melissa e tutti i compagni/compagne d'Italia insieme a tutti i docenti...tutti quelli che lavorano insieme per cambiare dal basso la politica e la società!
    Che questa giornata di grande sofferenza sia un seme per la crescita di nuove consapevolezze!

    france

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  7. secondo me marco ha proprio ragione!
    ciao

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  8. Vi ringrazio tutti di cuore della sentita partecipazione. Stiamo vivendo uno dei periodi più bui della storia di questo Paese.

    Quando si colpisce così selvaggiamente il cuore delle Istituzioni si è a un passo dal baratro, se non si interviene con forza e determinazione al fine di invertire la tendenza.

    La Scuola continuerà a svolger, come ha sempre fatto, il suo ruolo nevralgico. Di questo ne sono convinta.

    Mi aspetto, però, che la società civile faccia anche la sua parte come mi aspetto che lo Stato voglia e sappia intervenire come la situazione richiede...perché l'alternativa è il buio totale.

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  9. io penso che cio che marco ha detto sia giusto.
    ciao

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  10. Un attentato vile ed anomalo che non deve assolutamente fermare il fermento civile e culturale della scuola. I ragazzi hanno dato prova di maturità e fanno ben sperare e, sono certa, saranno sostenuti da insegnanti ancor più determinatii che oggi, più di ieri, devono formare e trasmettere valori di legalità e democrazia senza lasciarsi intimidire.

    Dobbiamo esserlo per Melissa e per tutti i ragazzi.
    Ancora non mi capacito di ciò che e' successo.

    Un caro saluto a te, cara Annarita, e a Marco.

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