domenica 13 maggio 2012

AIDS E VIRUS HIV


AIDS E VIRUS HIV è un ottimo articolo di Marco Cameriero che ne offre l'anteprima a Scientificando.

Riporto di seguito l'incipit:
"Io ho la fortuna/sfortuna di non poterlo ricordare, ma il mio “vecchio” mi racconta che c’era un tempo in cui politici e personaggi famosi andavano in giro con un fiocchetto rosso in bella mostra. La cosa sembra abbia avuto inizio quando ad un certo Rock Hudson, famoso attore americano, fu diagnosticata una, allora, ai più sconosciuta malattia (1984): l’AIDS.
Se ne sapeva poco più di nulla ed i media la dipingevano come “la nuova peste” a causa dell’altissimo numero di vittime che “marchiava”. Ma era dal 1981 che qualche poveraccio era morto, solo che a fregarlo era stata la GRID, o Gay-Related Immune Deficiency, (pensa te certe volte la scienza…) per poi rettificare l’acronimo l’anno successivo trovandone uno più “esaustivo”: AIDS.

Furono anni di vero panico: da una parte le numerosissime morti e dall’altra l’ignoranza che contribuiva a creare il panico. Poi s’è capito che la gente andava informata correttamente e si è provato a farlo (più o meno). Ad esempio, “Lupo Alberto” spiegava agli adolescenti cos’era e come difendersi dall'AIDS (e che il preservativo non era peccato mortale), mentre i politici continuano a parlare e parlare mostrando il fiocchetto rosso in TV: “io sostengo la ricerca contro l’HIV”. Questo era il messaggio di quel fiocchetto.

E mentre la ricerca cominciava a dare qualche risultato (qualche soldino arrivava), gli anni passavano; continuavano a morire migliaia di persone, ma un po’ meno, soprattutto in America ed in Europa. Il che era un bene per noi occidentali, così i fiocchetti venivano riposti in un cassetto e tirati fuori solo per occasioni speciali tipo “morti illustri”: Rudolf Nureyev, Klaus Nomi, Anthony Perkins, Freddie Mercury ed altri. Il giochino era semplice ed aveva a suo modo la sua efficacia: bastava ogni tanto sventolare il fiocchetto rosso in qualche comparsata televisiva e magicamente la Ricerca riceveva il giusto apporto economico. Poi c’è stata la geniale intuizione della “Giornata Mondiale pro …”; oggi per la Terra, domani per l’Acqua … e sì, anche per l’AIDS (WAD 1/12/…), anche se spesso la spostano e qualche volta se ne dimenticano.
Quello che oggi manca sono menate tipo fiocchetti e personaggi dei cartoon…e (non dovrei neanche pensarlo) qualche morte illustre. Non se ne parla più, sembra quasi che i 25 milioni di morti dal 1981 siano stati dimenticati e che, soprattutto in Africa, l’AIDS è una delle principali cause di morte (dopo la fame e la sete). Ma l’Africa, lo sappiamo, è un continente a sé, le morti lì valgono di meno."
Il resto leggetelo nel widget seguente, da cui potete anche scaricare l'articolo in formato .doc, cliccando sull'iconcina di word.


17 commenti:

  1. Un bravo a Marco per l'ottima ricerca svolta e per le sue considerazioni sul problema AIDS.

    Un salutone
    Arte

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  2. Cara prof molto interessante questo articolo,speriamo che le ricerche continuino in maniera da trovare un vaccino per questa terribile sindrome!

    Un abbraccio,a domani!:)

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  3. @ Artemisia
    Grazie per i complimenti. Speriamo che parlarne aiuti a non far calare l'attenzione nei confronti di un grosso "problema" che ancora non ha trovato una soluzione definitiva.

    @ Jacopo
    Sono con te; auguriamoci che la ricerca continui ad avere i giusti sostentamenti e che si possa prima o poi dire STOP (per tutti) a questa terribile malattia. Quello che è comunque importante è essere informati correttamente e quindi sapere come comportarsi e come eventualmente tutelarsi. Una corretta informazione aiuta a non creare panico inconsapevole e fa si che chi ha la sfortuna di trovarsi in una situazione già di per sè dura da sostenere, non si ritrovi anche a dover combattere contro l'emarginazione.

    @ Elisa
    Hai ragione, sono molti i problemi che vengono "dimenticati" con troppa superficialità. Il problema è che noi abbiamo la memoria corta e quindi può essere importante che ogni tanto qualcuno ci ricordi; meglio sarebbe se a farlo fosse qualcuno più autorevole e competente, qualcuno che abbia davvero a cuore l'informazione, soprattutto nei confronti dei ragazzi.

    Un salutone
    Marco

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  4. non solo quella è stata dimenticata ..ma anche tutto il problema della tossicodipendenza ...sembrano entrambi scomparsi ....speriamo come sempre che la ricerca continui e che venga trovata la cura definitiva ..
    interessantissimo tutto il post ..+un caro saluto
    elisa

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  5. Speriamo nella scienza e non solo...
    Complimenti a Marco.

    Auguri buona festa della mamma anche se in ritardo.
    Ciao.

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  6. Grazie a tutti per aver contribuito alla discussione. Un salutone.

    Ricambio l'abbraccio del mio caro alunno Jacopo

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  7. Leggendo il bell'articolo di Marco mi sono detta che esattamente a questo dovrebbero servire le ricerche scolastiche. Dunque,innanzitutto complimenti a prof e ad allievo e poi, nel merito, sarebbe davvero bello ritrovare le vecchie campagne e far girare un po' di 'lupi alberto' & c sul web. Mi metto alla ricerca.
    Un saluto, Prishilla

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  8. Ciao Annarita, ciao Marco, ho aspettato che finisse la festa della mamma (già anche qui, prima l’8 di Maggio, poi, hanno deciso la seconda domenica di Maggio…la prossima?), per lasciare trascorrere la festa in santa pace.

    Tu scrivi Marco: “Quello che oggi manca sono menate tipo fiocchetti e personaggi dei cartoon…e (non dovrei neanche pensarlo) qualche morte illustre. Non se ne parla più, sembra quasi che i 25 milioni di morti dal 1981 siano stati dimenticati e che, soprattutto in Africa, l’AIDS è una delle principali cause di morte (dopo la fame e la sete). Ma l’Africa, lo sappiamo, è un continente a sé, le morti lì valgono di meno."

    Questo è lo sporco mondo, perché sporco è l’uomo dal di dentro. Le menate ipocrite coi fiocchetti rossi, verdi, blu ecc…che chiedono sempre soldi alla povera gente ma loro non ne vogliono proprio sapere… già, finché tocca agli altri..poi ipocritamente, subito dopo, ( gli stessi guarda caso) fanno trasmissioni quotidiane per elargire quantità milionarie, successi personali, e tu ti chiedi. “ Ma perché tutti questi soldi in modo egoista? Perché anziché chiederli con queste menate non vengono stanziati quotidianamente con queste trasmissioni per le giuste cause della ricerca? Perché chi partecipa a queste trasmissioni non lo fa in segno di altruismo e solidarietà? Perché non vengono donati a chi tra di noi è affamato da una misera pensione? Perché non viene aiutato chi è strozzato dai debiti affinché non si suicidi?”

    Già, ma questi sono gli scandali-virus del mondo e, un governo, un parlamento, una classe politica che se ne infischia, dovrebbero venire tutti processati per crimini contro l’umanità e commisariati dall’ONU…. per fortuna Qualcuno ha scritto: “ Gli scandali è bene che avvengono, ma guai a coloro per i quali gli scandali sono avvenuti”.

    Un abbraccio

    Aldo

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  9. Quel fiocchetto lo ricordo anch'io, come ricordo il panico di quegli anni e di come si parlasse della nuova peste. Fu uno sconvolgimento, si credeva che la pestilenza avrebbe decimato il mondo, poi si è compreso che con i giusti rimedi è possibile arginare la malattia, ma occorre tanto da fare e bisogna parlarne ancora, ancora. Ho letto questo articolo con molto interesse, perché ben scritto e con quella dose d'ironia che non guasta. Un bravo a Marco e speriamo che riescano a mettere a punto un vaccino per sconfiggere il virus.
    Buona giornata, cara Annarita.
    un abbraccio
    annamaria

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  10. @Priscilla: benvenuta e grazie del contributo.

    @Aldo: ciao. Grazie anche a te.

    @Annamaria: Grazie della testimonianza.

    Un salutone a tutti.
    Annarita

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  11. Varemente terribile questa malattia spero che si trovi al più presto un rimedio (comunque molto interessante)A DOMANI:)

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  12. concordo con valeria,vorrei fare un grosso in bocca al lupo a tutti qelli che soffrono di questa malattia
    ciao a domani

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  13. SONO MOLTO DACCORDO CON GIORGIA E VALERIA.
    CIAO

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  14. @ Rosy
    Già, speriamo, ma nel frattempo un piccolo aiuto alla speranza sarebbe gradito

    @ Prishilla
    Almeno in questo la scuola fa la sua parte; noi studenti proviamo a fare la nostra. Tienici informati riguardo alla tua ricerca che spero sia più fortunata della mia.

    @ Aldo
    Condivido completamente; basta chiedere soldi a chi ormai non arriva più a fine mese. Di soldi nella politica, finanza, mondo dello spettacolo ecc. ne girano a uffa; è lì che bisognerebbe andare a "pescare". Ma oltre al sostegno economico occorre anche continuare ad informare e sensibilizzare. E in questo, nel proprio piccolo, ognuno può dare il proprio contributo.

    @ Annamaria
    Ecco... parliamone, parliamone, chissà che qualche vocina arrivi anche a chi ha megafoni più potenti delle nostre semplici voci.

    @ Valeria, Giorgia e Matilde
    E' una malattia terribile che però può essere combattuta soprattutto informandosi e facendo prevenzione. Quando la Scienza troverà la soluzione definitiva ne saremo tutti felici, ma nel frattempo noi teniamo sempre alta l'attenzione. E se sentite qualcuno che cerca di rifilarvi qualche favola (bufala), voi non cascateci. Informatevi e chiedete a chi può darvi le informazioni corrette e può consigliarvi per il meglio.

    un salutone
    Marco

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  15. Anch'io sono d'accordo con Giorgia Matilde e Valeria!!
    A domani prof:)

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  16. A mio parere non se ne parla mai abbastanza, soprattutto da dieci anni a questa parte non si fa più informazione neanche a livello pubblicitario...scusate ma sembra che in televisione la parola preservativo sembri un qualcosa di tremendamente osceno. Quando ero piccolo trasmettevano pubblicità (vi ricordate quella dell'alone viola attorno alle persone?) dove si chiedeva di fare uso di precauzioni... unica forma di prevenzione. Non si dovrebbe smettere mai di fare informazione riguardante l'AIDS soprattutto nelle scuole.

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  17. Benvenuto, Marco! Perfettamente d'accordo con te: l'informazione non è mai troppa.

    Nella mia scuola, contattiamo sistematicamente ogni anno degli esperti per sensibilizzare ed alfabetizzare i ragazzi.

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