"Un'insolita compagna: la dislessia" è il libro scritto da Filippo Barbera...un dislessico!
Il fatto sembrerebbe paradossale e, invece, è la dimostrazione concreta che i bambini e i ragazzi con DSA (disturbi specifici dell'apprendimento, come dislessia e disgrafia) possono raggiungere il successo formativo, a patto che siano dotati di strumenti appropriati ed inseriti in contesti educativi favorevoli alla loro autorealizzazione.
Il libro scaturisce, quindi, da un'esperienza di vita diretta, che dovrebbe essere considerata con attenzione.
Come si può leggere nel sito dedicato:
"Filippo Barbera, nato a Vicenza nel 1988, dal novembre 2011 è INSEGNANTE DI SOSTEGNO nella SCUOLA PRIMARIA.
Nell'aprile del 2010 pubblica per Editrice Veneta il libro
Un'insolita compagna: la dislessia (ISBN 9788884494818).
Dal maggio del 2010 è impegnato in una attività di sensibilizzazione alla causa dei Disturbi Specifici dell'apprendimento (DSA).
Nel marzo del 2012 si laurea in Scienze della Formazione di Padova con una tesi dedicata alla motivazione e agli atteggiamenti verso lo studio negli allievi con DSA.
Il suo principale interesse di studio sono i processi motivazionali degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento."
Il libro "Un'insolita compagna: la dislessia":
Nel seguente video può essere ascoltato un estratto del capitolo 1.
In questa pagina sono disponibili alcuni video con estratti di altri capitoli.
Ringrazio il mio collega Adriano, che mi ha segnalato il sito del libro.
Cara Annarita, ho ascoltato tutti e tre i video.
RispondiEliminaMentre ascoltavo pensavo a tanti ragazzi del passato, di quando ancora questa dislessia non non si capiva..il disagio che avranno vissuto e tante intelligenze andate perse.
Ascoltare o leggere storie direttamente dai protagonisti, non può che dare speranze ai genitori al bambino agli insegnanti e alla società tutta.
Grazie e buona domenica.
Un abbraccio.
Concordo, Rosaria. La dislessia interessa circa il 5% della polazione in età scolare, e personalmente ne ho avuto esperienza a scuola diverse volte.
RispondiEliminaIl contesto educativo e gli strumenti adatti sono fondamentali per il recupero delle abilità di base.
Occorre fare tutto ciò che è necessario per aiutare i bambini che ne sono colpiti.
Un abbraccio.
Annarita