giovedì 8 marzo 2012

8 Marzo: 2012 International Women's Day

Un breve articolo per ricordare che, oggi 8 marzo 2012, si celebra l'International Women's Day.

Non sto qui a ripetere quanto ho già  pubblicato nel 2010, rimandandovi direttamente al post sull'International Women's Day 2010 per conoscere la storia e il significato profondo di questa giornata, senza indulgere in alcun tipo di facile retorica.

Purtroppo, la donna è ancora violata e trucidata nei vari angoli del mondo e non solo in realtà considerate arretrate. La donna non è rispettata e il suo valore misconosciuto anche nei nostri paesi che consideriamo civili.

Il mio pensiero e il mio ringraziamento sono rivolti a tutte le grandi e piccole donne che popolano ogni angolo del mondo, senza distinzione di etnia e credo religioso.

Vi lascio i seguenti link:

6 commenti:

  1. La violenza è quasi sempre a senso unico: dal più forte al più debole. E' una barbara legge di natura, e riguarda soprattutto donne e infanzia.
    Dicono che un ambiente culturale più elevato dovrebbe agire da freno alla violenza. Che è quello che affermano da sempre gli economisti: la scolarizzazione e la cultura quale strumento di emancipazione, civiltà e sviluppo economico.

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  2. In natura, il più forte prevale sul più debole ai fini della sopravvivenza, ma ciò non vale per la specie umana. Homo hominis lupus non è un detto!

    La cultura dovrebbe portare al cambiamento di una prospettiva atavica. Ma se questa fatica a realizzarsi, allora o non c'è una vera cultura oppure non ce n'è a sufficienza.

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  3. Un augurio prendendo spunto da una bella definizione della parola Donna:

    [dòn-na]

    dal latino: [domina] signora.

    Si tratta di una parola che è una precisa scelta di campo.
    Se oltralpe pure si trovano la "femme" francese e la "mujer" spagnola, ci rendiamo subito conto della differenza di questi sostantivi dalla nostra "donna".
    La femmina è sì più sensuale, più sessuale, e il femminile è una qualità archetipica, ma nella sua vocazione identitaria è anche più avvilente e piatto; la mogliera dà a un tempo grande dignità e nessuno spazio di libertà - identificando la donna unicamente nel suo ruolo rispetto all'uomo; la "donna" invece ha un'altra dimensione.
    Furono gli stilnovisti a proporla e a sondarla, di fatto imponendola nella nascente lingua italiana: in quanto, latinamente, signora, una figura attiva e potente, in una certa misura alta e altra, per certo più nobile, completa e rotonda degli altri suoi sinonimi e affini - piena e sintetica di un ruolo da generativo, a familiare, a ispiratore.
    Mi viene in mente la fine del Faust di Goethe, con quell'"eterno femminino che ci tira in alto", che la parola donna bene significa.


    definizione presa da:
    http://unaparolaalgiorno.it/significato/D/donna.htm

    L'augurio lo estendo a tutte le donne della mia vita ma anche non...
    Un salutone
    Marco

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  4. Grazie, Marco. Un augurio bellissimo che denota la sensibilità e il rispetto di un giovanissimo uomo quale tu sei.

    Se ci sono giovani come te, allora c'è ancora speranza in un futuro migliore per tutti.

    Un salutone.

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  5. Bravissimo Marco!! Un augurio bellissimo! Non mi ero sbagliata sul tuo conto... Un affettuoso saluto a te e ad Annarita. Anche se ci sentiamo più raramente, siete sempre nel mio cuore!!
    maria. I

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  6. Ricambio il saluto affettuoso, cara Maria. Perché ci sentiamo più raramente? Io sono sempre qui...e tu non riesci a passare più spesso?

    Annarita

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