Osservare il moto dei corpi nella realtà quotidiana è la mia quinta unità di apprendimento per l'anno 2011/12, appena uscita sulla rivista Scuola e Didattica, n. 11, 15 febbraio 2012 (vedere sommario).
Ne riporto di seguito l'introduzione.
"Linea Guida condivisa. Progettare, progettarsi.
Compito unitario in situazione. Progettare un esperimento sul moto di un carrellino lungo un percorso rettilineo, dopo aver costruito il carrello con un tipo di legno disponibile tra le risorse del laboratorio tecnico-scientifico.
Obiettivi formativi. L’alunno: 1. Descrive gli elementi basilari che caratterizzano il moto. 2. Raccoglie e correla dati, operando confronti tra i vari tipi di moto e rappresentandoli graficamente.
Attività laboratoriali. Tutto ciò che ci circonda, inclusi noi stessi, è continuamente in movimento. La realtà in cui viviamo è quindi una palestra in cui far allenare i ragazzi ad esplorare quali sono le regole che governano il moto dei corpi e come si può fare per misurarlo. Li si avvierà, quindi, con naturalezza ad analizzare concetti fisici quali la velocità e l’accelerazione dei corpi, mediante indagini sia qualitative che quantitative (ma senza forzature), per raggiungere l’obiettivo di apprendimento fissato. Gli alunni, a conclusione del percorso, saranno in grado di progettare semplici esperimenti con cui daranno prova delle competenze maturate."
Scaricare l'unità di apprendimento Osservare il moto dei corpi nella realtà quotidiana da Google Docs.
Bellissima proposta, Annarita. L'ho appena finita di leggere. Ci sono ritornata su più di una volta per approfondire alcuni passaggi. E' un ottimo riferimento per trattare il moto.
RispondiEliminaGrazie come sempre.
Figurati, Arte! Mi fa piacere che possa essere utile:)
RispondiEliminaMa dove lo trovi il tempo per scrivere queste unità di apprendimento così dettagliate e ben descritte? Parlo del tempo perché sulla qualità delle risorse ormai non ci si stupisce più. Tu mi insegni che per aspirare alla qualità occorre dedicare passione e tempo e qui di tempo ce ne vuole. Tempo che solo chi ama realmente i ragazzi e tiene alla loro formazione è disposta ad investire. Tanto di cappello a te.
RispondiEliminaUn salutone
Marco
Marco, ti sei posto la domanda e dato la risposta: passione per l'insegnamento e amore per i ragazzi.
RispondiEliminaUn salutone e grazie per apprezzare.
Annarita
Ops...!!!
RispondiEliminaMi sto marzullizzando
Riguardo all'apprezzamento quello è indiscutibile come sono sicuro che lo sia per i docenti che da queste tue risorse possono avere ottimi spunti di didattica.