The Story Of Electronics, La storia dell'elettronica o meglio delle apparecchiature elettroniche, è un video, pubblicato dall'attivista Annie Leonard nel novembre del 2010, che fa parte di The Story of Stuff Project (supportato da Free Range Studios), ed è stato realizzato con la collaborazione di Electronics Coalition, una rete di oltre trenta organizzazioni che si occupa di salute e ambienti lavorativi, promuovendo il riciclaggio dei prodotti elettronici.
The Story Of Electronics denuncia il metodo produttivo e gli obiettivi sottesi dall'industria elettronica, e illustra con estrema semplicità le varie fasi del ciclo di vita delle apparecchiature elettroniche: dall'estrazione delle materie prime alla produzione, dalla distribuzione al consumo, fino allo smaltimento, che causa 25 milioni di rifiuti elettronici. Questi sono convogliati nel Sud del mondo, dove la gente è inerme e in balia delle sostanze tossiche contenute nei rifiuti stessi.Su questo blog sono stati pubblicati altri due video, realizzati nell'ambito di The Story of Stuff Project:
La storia delle cose
La storia dell'acqua in bottiglia
Il video, doppiato in italiano, The Story Of Electronics, da proporre a scuola per la sua valenza educativa e da commentare con i ragazzi.
Impressionante.
RispondiEliminaCome si fa a trovare una via d'uscita?
Speriamo in bene e gente che muore perchè una legge crudele, quella del mercato.. ha deciso che così deve essere.
Un bacio ciao
Una via di uscita si può trovare, cominciando a cambiare stile di vita da subito! Riducendo mil consumismo selvaggio cui siamo abituati, lasciandocui affascinare dai venditori di fumo, investendo nelle energie rinnovabili a livello di polita mondiale perché siamo coinvolti tutti. Se cominciamo subito, penso che possiamo farcela.
RispondiEliminaUn abbraccione.
Il video è interessante e molto educativo per noi ragazzi.
RispondiEliminaperò questo causerebbe la perdita di lavoro di tutte le persone che lavorano in quelle fabbriche causando crisi per molte famiglie. Quindi particamente è un circolo vizioso
RispondiEliminaCara Camilla, il circolo vizioso si può interrompere eccome. La perdita di lavoro e la crisi per tante famiglie è solo apparente. In realtà, cambiare politica produttiva porterebbe ad una crescita occupazionale e migliorerebbe la vita e la salute di tutti, nessuno escluso. E poi pensa a quante persone muoiono nel sud del mondo a causa dello smaltimento dei rifiuti tossici prodotti. E' bello questo? E' giusto? E' sopportabile? Pensaci bene e ti darai da sola la risposta.
RispondiEliminaUn bacione dalla tua prof!
Concordo, Giorgia L.
RispondiEliminaE' il motivo per cui ho pubblicato il video e vi ho invitato a guardarlo.
A domani!
pensandoci quelli che rimarrebbero disoccupati potrebbero lavorare a modi per reciclare o in fabbriche di riciclaggio
RispondiEliminaMolto interessante questo video ci insegna anche a non usare troppo le cose elettroniche!
RispondiEliminaVedi, Camilla? Basta cambiare prospettiva...
RispondiEliminainfatti non sempre le persone fantasticano oltre i limiti che impone la formalità a cui siamo abituati,e non solo negli adulti: perchè anche i giovani seguono la moda dettata da qualcun altro che pensa che quel vestito o quelle scarpe siano belle e "alla moda" spingendoci tutti a fare i "pecoroni" , e così facendo dimostra di essere meno intelligente di quello di cui si pavoneggia ... Se tutti facessero come dice lei il mondo sarebbe migliore e ... più intelligente!!!
EliminaCamilla, quanta avvedutezza! Brava ragazza: il tuo ragionamento non fa una grinza.
EliminaA domani.
La tua prof:)
Non solo quello, Sara, ma anche altro. Pensaci su anche tu...
RispondiEliminaDirei che Annie Leonard ha proprio ragione:se le fabbriche proggettassero prodotti non tossici,più riciclabili e più duraturi non morirebbero le persone nei paesi non ancora sviluppati,magari del secondo o terzo mondo,a cui viene data quella spazzatura tossica per riciclarla.
RispondiEliminaCiao,Allegra 2°B
Proprio così, cara Allegra! Deve cambiare la politica produttiva, che dovrebbe tenere in estrema considerazione la salute dell'uomo e la salvaguardia della natura!
RispondiEliminaA domani, piccola!:)
è video molto bello ed interessamte le industrie non dovrebbero piu' "progettare per la dircarica" e salvaguardare la salute degli operai che devono smaltire i rifiuti e delle persone che comprano loro prodotti
RispondiEliminachiara 2b
Che cosa intendi, tampi, con "dircarica"?
Elimina