"Quale significato ha la parola "Scienza"?
"A cosa serve la Scienza?"
"Si potrebbe fare a meno della Scienza, ai nostri giorni?"
"Ti piacerebbe diventare scienziato da grande? Quali compiti pensi che svolga uno scienziato?"
La discussione è stata accesa e le risposte numerose e, a volte, incredibilmente argute, trattandosi di ragazzini undicenni! I ragazzi sono molto attivi in laboratorio ed entusiasti di sperimentare.
Insieme, siamo giunti alla conclusione che il valore della Scienza sta nel metodo che essa utilizza per indagare il mondo che ci circonda: fare ipotesi ed eseguire esperimenti, verifiche, prove e controprove prima di trarre le conclusioni. Abbiamo anche riflettuto sul fatto che questo metodo scientifico non è sempre esistito. Per moltissimo tempo, infatti, gli uomini hanno cercato di spiegare i fenomeni della natura, formulando ipotesi, che, per quanto geniali, non sono state verificate sperimentalmente. Sono nate così "teorie" più vicine alla superstizione che non alla Scienza, e alcune di esse sono ancora diffuse ai giorni nostri.
I ragazzi hanno ricordato che, secondo la Storia, alcuni popoli del passato pensavano che i sacrifici umani portassero prosperità o fortuna.
Gli Aztechi del Messico pre-colombiano, per esempio, veneravano molte divinità tra le quali Huitzilopochtli, il dio della guerra e del sole. Essi credevano che ogni notte questo dio lottasse con le forze delle tenebre per dare al mondo la luce del nuovo giorno; aveva quindi bisogno di nuova forza, nuovo sangue. Per assicurare il ritorno del sole, gli Aztechi allora sacrificavano a questo dio numerosi esseri umani, a scadenze fisse durante l'anno.
Abbiamo esaminato la teoria degli Aztechi: alcune persone venivano sacrificate e nei giorni successivi il sole sorgeva effettivamente ogni volta, riportando la luce. I due fatti avvenivano uno dopo l'altro: per gli Aztechi ciò significava che i sacrifici erano la causa del ritorno del sole, e quindi funzionavano! Questa però è una dimostrazione non scientifica. I ragazzi sono arrivati alla conclusione che gli Aztechi avrebbero dovuto eseguire una controprova: smettere di sacrificare esseri umani per verificare se il sole sarebbe sorto ugualmente oppure no! Se gli Aztechi avessero fatto tale prova, avrebbero scoperto che il sorgere del sole non dipende in alcun modo dai sacrifici umani!
Nella Scienza è necessario eseguire prove e controprove, prima di poter affermare che un evento è la causa di un altro. Ancora oggi, molte persone non sono in grado di distinguere una dimostrazione scientifica da una che di scientifico non ha alcunché. Quando due cose succedono in successione, è facile pensare a un legame di causa-effetto, concludendo che la prima ha causato la seconda.
Abbiamo pensato al gatto nero che taglia la strada una mattina a Federico che sta andando a scuola...e poi prende insufficiente in italiano. Possiamo forse affermare che è stata colpa del gatto nero? Il gatto nero è veramente causa di sfortuna? Certo che no! Sarebbe come affermare che il sole degli Aztechi sogeva grazie ai sacrifici umani!
Questo modo di pensare non scientifico è alla base di tutte le discipline che parlano di energie misteriose, capacità paranormali, medicine miracolose!
Si tratta di pseudoscienze, ovvero di false scienze.
Vi propongo un video sugli Aztechi, tratto da "I capolavori delle grandi civiltà", serie realizzata da Piero Angela con Rai Trade.
Prof è bello il video ma non sono riuscito ad finire il video perché adesso devo dormire, ma domani lo finito :D
RispondiEliminaa domani prof.
Bravo, Davide! Vai a dormire:)Finirai di vedere il filmato domani.
RispondiEliminaA domani:)
Quanti ancora oggi credono in cose che non sono provate scientificamente, troppi se ne approfittano e molti si arricchiscono. Iniziare a spiegare ai ragazzi la differenza tra scienza e pseudoscienza è fondamentale.
RispondiEliminaVado di fretta cara Annarita, ti lascio traccia del mio passaggio;))
Un caro saluto.
Roberta
Riflessione condivisibile, Rob! I giovani devono essere educati ad acquisire un punto di vista critico di fronte alle cose del mondo.
RispondiEliminaTi ringrazio del passaggio.
Verrò presto a trovarti. Un salutone.