Con estremo ritardo (ma non è mai troppo tardi per diffondere la Scienza) pubblico per i lettori di Scientificando una notizia, già balzata all'attenzione dei media: la prima mondiale, avvenuta lunedì 19 settembre presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (Ictp), del documentario scientifico “Abdus Salam. The Dream of Symmetry”. Il video promo.
NOTA SUL FILM
Abdus Salam è il soggetto ideale per un grande progetto cinematografico. Nato in una famiglia di umili origini, in un paese asiatico molto povero e scosso da grandi tensioni politiche e religiose, senza forti tradizioni scientifiche, ha saputo superare tutti gli ostacoli, riuscendo a raggiungere l'apice della gloria nel mondo occidentale. È stato il simbolo della scienza in tutti i paesi in via di sviluppo, facendosi carico della gloria perduta del mondo islamico, e creando istituzioni quali l’ICTP e la TWAS alle quali ha fornito una grande leadership. Era inoltre dotato di una personalità estremamente sfaccettata, sia come scienziato che come uomo, con grandi interessi in ogni campo della cultura. La sua vita è stata estremamente ricca e caleidoscopica, vissuta sempre da protagonista sugli scenari della scienza, della politica internazionale e della cultura.
Il film si articola in otto capitoli
1) East is East
2) L’educazione di un fisico teorico
3) Domare gli infiniti
4) Un lungo addio
5) Attraverso lo specchio
6) The Dream of Symmetry.
7) Un piccolo porto, una grande finestra sul mondo
8) Un turbante a Stoccolma
che coprono varie fasi della vita di Abdus Salam e varie tappe della fisica delle particelle elementari. Esso è basato su una serie di documenti eccezionali, tra i quali video storici del Pakistan dell’epoca, video originali di Abdus Salam, suoi manoscritti personali, archivi fotografici che coprono l’intero periodo dagli anni 1920 al 1990. La parte principale è rappresentata da interviste di storia orale con diversi protagonisti della scena internazionale della fisica moderna, tra i quali quali i Premi Nobel David Gross, Gerard ‘t Hooft e Steven Weinberg. Oltre a video d’archivio, il film contiene materiale originale girato in diversi luoghi che hanno avuto un ruolo nella vita di Abdus Salam, quali Cambridge, Londra, Stanford e Trieste.
Il film fornisce dunque una ricostruzione completa della affascinante personalità di Abdus Salam e, attraverso la voce di coloro che lo hanno conosciuto e di coloro che hanno partecipato alla sua straordinaria impresa scientifica, offre una testimonianza preziosa del cammino scientifico di uno dei periodi più creativi ed emozionanti della storia della fisica: quello del sogno di una teoria unificata delle particelle elementari e delle forze fondamentali della Natura.
GLI AUTORI
Giuseppe Mussardo (ideazione e sceneggiatura) è professore ordinario di Fisica Teorica presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, dove è responsabile dell’attività di ricerca del gruppo di Fisica Statistica. Chairman di vari progetti europei dedicati agli aspetti teorici e sperimentali della fisica dei sistemi quantistici. Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento presso diverse università straniere e centri di ricerca internazionali. Autore del libro “Il modello di Ising. Introduzione alla teoria dei campi e delle transizioni di fase” (Bollati Boringhieri, Torino 2007) e della monografia “Statistical Field Theory. An introduction to exactly solvable models” (Oxford University Press, Oxford 2010). È inoltre Direttore del settore di Fisica, storia ed epistemologia all'interno del Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche della Sissa.
Autore di numerosi articoli di storia della scienza e del libro divulgativo “L’Alfabeto della Scienza”, in corso di pubblicazione dalla Bollati-Boringhieri. Ha partecipato come consulente scientifico al film Dangerous Knowledge della BBC (2007) ed ha scritto e realizzato i documentari scientifici Boltzmann. Il genio del disordine (2007) e Chandra. Il viaggio di una stella (2009).
Luisa Bonolis (Soggetto e ricerche storiche) svolge da molti anni ricerche sulla storia della fisica del Novecento, con particolare attenzione a personaggi e vicende della fisica italiana. Ha curato insieme a Carlo Bernardini una raccolta di saggi sull’opera scientifica di Enrico Fermi (“Conoscere Fermi”, a cura di C. Bernardini e L. Bonolis, SIF 2001), ha scritto una biografia di Ettore Majorana (“Ettore Majorana. Il genio scomparso”, Le Scienze 2002) e ha pubblicato vari articoli di ricerca su riviste internazionali. Inoltre ha realizzato numerose interviste di storia orale con figure di rilievo della fisica italiana (“Fisici italiani del tempo presente. Storie di vita e di pensiero”, a cura di L. Bonolis e M. G. Melchionni, Marsilio 2003; “Maestri e allievi nella fisica italiana del ‘900”, a cura di Luisa Bonolis, Pavia 2008).
Oltre all’attività di ricerca si è spesso dedicata alla divulgazione scientifica. Fa parte della redazione della rivista “Sapere” e ha collaborato a diverse serie di documentari di storia della scienza per la Televisione (I premi Nobel della Scienza, con il regista Enrico Agapito; Pulsar, storia della scienza del 20° secolo, con Pietro Greco, Luca Fraioli e il regista Enrico Agapito; X-Day: I grandi della scienza del Novecento, con Pietro Greco e il regista Enrico Agapito). Nel 2005 ha realizzato con il regista Enrico Agapito il documentario Bruno Touschek e l’arte della fisica.
Diego Cenetiempo (regia e montaggio) esordisce come sceneggiatore per passare presto alla direzione di fiction, documentari e video promozionali per enti privati e pubblici. Dal 2006 lavora presso Il Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive La Cappella Underground di cui è anche vicepresidente. Con La Cappella Underground ha collaborato all'organizzazione di varie rassegne cinematografiche e manifestazioni culturali. Sempre dal 2007 cura il catalogo del scienceplusfiction – Festival della Fantascienza di Trieste. Nel 2008 è socio fondatore della casa di produzione cinematografica Pilgrim Film S.r.l.
LA STORIA DI ABDUS SALAM
Questa storia comincia a Jhang, una piccola città del Punjab, regione nel nord del continente indiano, detta anche la terra dei cinque fiumi. Qui, il 29 gennaio 1926, nacque Abdus Salam. Prima della sua nascita, il padre, un maestro di scuola, aveva sognato che avrebbe avuto un figlio maschio e che lo avrebbe chiamato Abdus Salam, il cui nome vuol dire “servo di pace”, perché “pace” è uno dei 99 nomi del dio Allah. Poche settimane dopo il padre ritornò a sognare: questa volta era sotto un grande albero, con la testa rivolta all’insù, a inseguire con lo sguardo quel bambino, che saliva sempre più velocemente sui rami fino a scomparire nel blu del cielo. Capì che quel figlio in arrivo era destinato a grandi cose, a scalare alte vette e a scoprire nuovi e vasti orizzonti di conoscenza.
Dopo aver lasciato il paese di origine, Abdus Salam ha rapidamente scalato le vette accademiche più alte divenendo professore presso l'Imperial College di Londra fin dal 1957 e entrando nel novero dei protagonisti principali della grande sfida scientifica posta dalla fisica delle particelle elementari. Il suo lavoro pionieristico sull’unificazione elettrodebole, per il quale ha condiviso il Premio Nobel per la Fisica nel 1979 con Sheldon Glashow e Steven Weinberg, ha lasciato una traccia indelebile nella conoscenza scientifica, sulla via aperta da Isaac Newton e James Clerk Maxwell che formularono le grandi teorie di unificazione della fisica classica, in cui fenomeni della natura apparentemente separati venivano inquadrati in una sintesi grandiosa.
"Il pensiero scientifico è il patrimonio comune dell'umanità", è una delle citazioni preferite di Abdus Salam, che sarà sempre ricordato anche per il suo preziosissimo contributo alla diffusione della scienza nei paesi in via di sviluppo e, in particolare, per la fondazione del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP) di Trieste, in Italia, che diresse fin dalla sua nascita nel 1964, e a cui conferì un’impronta unica nel campo della ricerca e della diffusione del sapere tanto da farlo divenire un modello per molti altri istituti in varie parti del mondo. Abdus Salam ha contribuito a creare altri centri di ricerca internazionali, diverse fondazioni internazionali, come l'Accademia delle Scienze del Terzo Mondo (TWAS), e una serie di premi scientifici molto prestigiosi.
Per un periodo di tempo ha svolto vari ruoli di consulenza per il governo del Pakistan e ha agito come portavoce per la scienza nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi islamici. In questa sua veste umanitaria, ha cercato con grande passione di curare le ingiustizie che dividono i paesi ricchi da quelli poveri, e ha cercato instancabilmente di sostenere l'importanza della scienza nei paesi in via di sviluppo adoperandosi per la maggior parte della sua vita a promuovere la pace e a colmare il divario tra il Nord e il Sud del mondo, cercando così di elevare lo stato della scienza e della tecnologia nel Terzo Mondo. L’idea di Abdus Salam era che i migliori e i più brillanti scienziati provenienti dai paesi in via di sviluppo non debbano perdersi per la mancanza di opportunità, e che la scienza debba alleviare la sorte delle nazioni sottosviluppate, consentendo loro di proiettarsi direttamente in un futuro migliore. Queste convinzioni si sono concretizzate con la creazione dell'ICTP, che è divenuto uno dei centri chiave in cui tali opportunità vengono fornite agli scienziati e ai giovani ricercatori provenienti dai paesi in via di sviluppo.
Abdus Salam era un uomo di grande umanità – con i suoi sogni spesso in anticipo sul suo tempo – ed ha lasciato dietro di sé molti amici, colleghi e collaboratori, per i quali è stato sempre una sorgente di ispirazione. Da grande scienziato del XX secolo, ha dato luogo ad uno sviluppo fondamentale della scienza che ha cambiato in modo significativo la visione del mondo. Tuttavia, oltre che in ambito conoscitivo, il suo impatto è stato notevole anche sulla comunità scientifica. Il suo sogno era quello di creare una Università Mondiale che collegasse i centri internazionali e le istituzioni scientifiche in un’unica grande rete.
In Fisica, Abdus Salam era interessato ad ogni possibile sviluppo e la sua curiosità si estendeva a moltissimi campi. Il flusso costante delle sue idee originali è iniziato fin da quando era ancora uno studente ed è continuato ininterrotto per diversi decenni, conducendo infine alla teoria unificata delle interazioni deboli ed elettromagnetiche nel dominio del mondo quantistico delle particelle elementari. Verso la fine della sua vita, si interessò della formulazione di una teoria ancora più generale in grado di unificare tutte le interazioni fondamentali della Natura, includendo anche le interazioni forti e la gravità. Il principio guida, che ha dominato sin dalla seconda metà del XX secolo, è il principio di simmetria, ovvero la traduzione matematica dei criteri di bellezza ed armonia.
La bellezza di una teoria fisica era per Abdus Salam un criterio molto importante, appreso dal suo grande maestro, Paul Adrien Maurice Dirac, che aveva conosciuto da studente a Cambridge. La sua immagine del mondo era quella di una Natura descritta da leggi fisiche semplici ed eleganti. Perciò era incantato da teorie quali la supersimmetria, la supergravità, il superspazio e la teoria delle stringhe: teorie che dovevano essere vere per il solo fatto di essere matematicamente molto eleganti. Nei suoi lavori originali, così come in vari articoli di rassegna, ha sempre associato i concetti di simmetria con le idee di armonia e regolarità. Queste idee, alla base della sua ricerca degli schemi di unificazione delle forze fondamentali della Natura, erano volte ad ottenere una visione grandiosa del mondo fisico, e rimangono tra gli aspetti più affascinanti della sua avventura scientifica.
Il Modello Standard delle interazioni elettrodeboli, formulato da Abdus Salam, Steven Weinberg e Shedon Glashow, il primo stadio raggiunto fino ad ora nel cammino verso l'unificazione delle forze fondamentali della natura a livello microscopico, ha guidato in maniera importante i programmi scientifici del CERN in tutta la sua storia e - attraverso il CERN - l'intero sviluppo della Fisica di Alta Energia. Dopo le sue innumerevoli conferme, siamo ora alla ricerca del bosone di Higgs: se questo venisse scoperto e si trovassero anche delle particelle supersimmetriche negli esperimenti in corso al CERN di Givevra con il Large Hadron Collider (LHC), si realizzerebbero i sogni di Abdus Salam.
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FONTI
Sito ufficiale dedicato ad Abdus Salam
Abdus Salam. The dream of simmetry
Ciao Annarita,Come sarebbe bello che il sogno di
RispondiEliminadi Abdus Salem si avverasse.
Una Unniversità Mondiale.
idea fantastica la sua.
Idea di un grande scienziato
auguriamoci che qualcuno
nel futuro la raccolga.
Baci a te Annarita.
E' vero, rosaria. Sarebbe una grna bella cosa se il sogno di Abdus Salam si avverasse.
RispondiEliminaSperare non costa nulla e fa bene al cuore.
Un bacione.
Non conoscevo questo scienziato, o meglio, qualche volta il suo nome è spuntato fuori da qualche lettura, ma da questo tuo articolo mi rendo conto che questa mia lacuna andrebbe colmata. Comincio così con questo ottimo articolo e con le informazioni che ci hai riportato e poi vado approfondendo saltando di link in link. Come succede da un po' di tempo a questa parte, le mie "navigazioni" hanno spesso un punto di partenza in comune: Scientificando. Come al solito non mi rimane che ringraziarti.
RispondiEliminaUn salutone
Marco
PS:
"Il pensiero scientifico è patrimonio comune dell'umanità"
Pienemente d'accordo!!! Lo fossero tutti...
Già, il pensiero scientifico è patrimonio comune dell'umanità! Se solo si riflettesse un po' su questa affermazione!
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