Antonio Meucci, inventore, probabilmente l’ultimo fra i più brillanti e creativi dilettanti della scienza, fu una mente mai ferma.
E ciò che emerge dal significativo ritratto che ne ha tracciato Gianluigi Filippelli sul suo blog Dropsea.
Gian mi ha consentito di realizzare un pdf del suo articolo per metterlo a disposizione dei lettori di Scientificando e degli internauti che dovessero capitare da queste parti.
Potete scaricare da Google Docs il file su Antonio Meucci.
E' doveroso ricodare che per oltre un secolo, ad eccezione che in Italia, Alexander Graham Bell è stato considerato l'inventore del telefono e che è merito del certosino lavoro di ricerca, svolto da Basilio Catania, se tale certezza è stata messa in discussione a livello internazionale.
L'11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, ha riconosciuto il merito di Meucci nell'invenzione del telefono poiché se questi fosse stato in grado di pagare il caveat del 1874, Alexander Graham Bell non avrebbe potuto acquistare il brevetto.
Di seguito, vi propongo una piccola serie di link di approfondimento:
Meucci Antonio inventore Puntata della trasmissione La Storia Siamo Noi - RAI Educational.
L'incredibile storia di Antonio Meucci Speciale Superquark.
Federazione Italiana di Elettrotecnica's Sala Antonio Meucci.
Sito ufficiale del Comitato Nazionale per le Manifestazioni per il Bicentenario della Nascita di Antonio Meucci, aprile 2008 - Aprile 2009 (in italiano ed inglese).
Sito del Garibaldi-Meucci Museum a Staten Island.
Annarita, ho letto il tuo post questa mattina
RispondiEliminami sono fatta una piccola ricerca e in più ho letto
il tracciato di Gianluigi Filippelli.
Meucci è stato davvero sfortunato,
a no poter realizzare il suo progetto per
mancanza del vile danaro.
Un mente davvero eccelsa.
Bacione, ciao!
Mi ricordo anch'io di quella foto e del post dei miei alunni, Alberto.
RispondiEliminaCiao.
Già, rosaria! Purtroppo il vil denaro può cambiare a volte il corso di una vita.
RispondiEliminaUn bacione.
annarita
RispondiElimina:))
Bello ed interessante.
RispondiEliminaMi piace molto come scrive Gianluigi e in questo ritratto di Meucci si buon comprendere perchè.
Ho seguito anche gli approfondimenti che tu hai segnalato.
Complimenti al Gian e grazie a te per questa interessantissima pagina sulla figura del grande Meucci.
Un salutone
Marco
Il vil denaro, nel nostro mondo che, per troppi aspetti è il regno di Mammona, è lo strumento universalmente utilizzato, in ogni epoca da chi detiene il potere.
RispondiEliminaEd ha sempre fatto la differenza formale: Meucci non poté rinnovare il caveat e perse la paternità della sua invenzione, ma anche Maria Curie, rifiutando di brevettare il suo metodo di estrazione del radio non solo rinunciò ad una fortuna colossale, non solo contribuì alla libertà di ricerca in tutto il mondo scientifico, ma si inimicò l'intellighentia della Francia, che gliela fece dolorosamente pagare con accuse false quanto infamanti. dopo la morte di Pierre, falciato da una vettura a cavalli. Quella stessa intellighentia che, pochi anni dopo, avrebbe partorito Vichy.
Ciao, Marco. Grazie del passaggio e dell'apprezzamento.
RispondiEliminaUn salutone.
Ciao, Giuseppe. Sono d'accordo con le tue considerazioni! Ti ringrazio di aver ricordato l'episodio di Marie Curie.
RispondiEliminaUn salutone.