Il report di un viaggio a Fukushima è quello presentato nel video da due giornalisti giapponesi (uno di loro è Tetsuo Jimbo di videonews.com), avventuratisi nella zona evacuata il 12 marzo, secondo l' ordine impartito dal governo giapponese ai residenti all'interno del raggio di 20 km dalla centrale nucleare Fukushima Daiichi.
I reporter, muniti di telecamera e di contatore Geiger, sono entrati nella zona evacuata, a circa 30 km dalla centrale nucleare, per fermarsi a 1,5 km dall'impianto, dove ha termine la missione per l'impossibilità di proseguire, a causa degli alti valori delle radiazioni.
Il filmato fa vedere case ed edifici vuoti, strade deserte e desolate. Le uniche presenze sono quelle dei cani e degli animali abbandonati dalla popolazione in fuga; gli unici rumori sono quelli del vento e dell'allarme del rilevatore, che continua ad emettere un segnale angosciante.
A pochi chilometri dalla centrale, gli effetti dello Tsunami sono più evidenti; la loro visione stringe il cuore.
Le immagini che vedrete sono state girate domenica 3 aprile, prima della recente scossa del 7 aprile, di magnitudo 7.1 della scala Richter.
Fonte: videonews.com
Caro Gigi, sui miei blog c'è spazio per le diverse opinioni purché nel rispetto del pensiero altrui perché i diversi modi di vedere e interpretare il mondo non possono che portare arricchimento sotto l'aspetto sia umano che cognitivo.
RispondiEliminaTu sei una persona intelligente e preparata che ha sempre palesato il proprio punto di vista con garbo, quindi perché non dovresti continuare? Continua pure...
Tengo però a precisare qualcosa riguardo alle menti illuminate dei fisici versus le menti dei chimici.
Premetto che, essendo un fisico, mi fa piacere il tuo aprezzamento nei riguardi della categoria, ma sarei ingiusta se non riconoscessi i grandi benefici apportati dalla chimica alla società odierna.
Geiger ha inventato il suo utile contatore perché aveva a che fare con 3 tipi di radiazioni ionizzanti ( in particolare il Geiger è impiegato per rilevare le radiazioni di tipo alfa e beta), mentre il numero di composti chimici è esorbitante...
E' vero quel che affermi circa il pericolo di indossare abiti intrisi di coloranti non testati e tutto il resto. Ma la responsabilità è come sempre dell'uomo e non delle sostanze o strumenti, che invece sono utilizzati irresponsabilmente.
Pensa però che senza la chimica la quasi totalità di oggetti che abbiamo nelle case, negli uffici, negli ospedali etc sparirebbero di colpo proiettandoci nel medioevo. Può il progresso fare marcia indietro? Lo vogliamo?
Il punto, come sempre, è la gestione responsabile di ciò che il progresso ci ha dato e continuerà a darci, se continuerà il suo cammino.
Ciao.
annarita
Grazie delle precisazioni, Gigi.
RispondiEliminaPerò hai destato la mia curiosità...il nome del chimico citato da Natta, nonché zio della tua consorte.
Me lo puoi scrivere per email.
Il progresso non deve arrestare il suo cammino! Saremmo arrivati sin qui per fermarci? Mai al mondo!
Un salutone.
annarita