Se non sapete che cosa è l'Earth Day, vi invito a leggere il post dedicato all'Earth Day 2010.
Mi viene spontaneo pensare che è una singolare coincidenza questa! Il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra e, nello stesso giorno, la Professoressa Levi-Montalcini compie 102 anni!
Ripubblico, di seguito, parte del post, dedicato alla grande scienziata in occasione del suo centesimo compleanno nel 2009, in cui è contenuto il racconto del mio amico giornalista Pier Luigi Zanata, che ha avuto l'onore e il piacere di intervistarla personalmente nel 1992 come inviato dell'ANSA.
Foto di Gravità Zero
Scrive Zanata:
Ho conosciuto Rita Levi Montalcini il 31 ottobre 1992, e, subito, sono rimasto affascinato da questa intelligente, bella, dolce e deliziosa donna.
Il premio Nobel per la Medicina è in Sardegna ospite in un convegno scientifico internazionale, organizzato a Santa Margherita di Pula (Cagliari) dal CRS4, un laboratorio di ricerca, presieduto allora dal premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia.
Inviato dell’Ansa seguo i lavori. Sono l’unico giornalista. Assenti anche i giornali locali.
A metà pomeriggio, al telefonino, ricevo una chiamata da parte del capo redattore centrale il quale mi chiede di intervistare sulla riabilitazione di Galileo Galilei i due Nobel, entrambi componenti dell’Accademia delle Scienze del Vaticano.
Il 31 ottobre 1992, infatti, dopo ben 359 anni, 4 mesi e 9 giorni, Galileo venne finalmente riabilitato dalla Chiesa cattolica, con la cancellazione definitiva della condanna inflitta al grande scienziato pisano nel lontano 22 giugno 1633 dal Sant’Uffizio, retto, a quel tempo, dal Cardinale Bellarmino.
Mi metto immediatamente sulle tracce dei due.
In un salottino del Forte Villane, il resort dove si svolgeva il convegno, incontro Rita Levi Montalcini. Mi avvicino, timido. La scienziata mi incute soggezione. Ho paura di disturbare. E’ protetta, credo, dalla sua segretaria.
Poi in me prevale la faccia tosta e mi avvicino.
Mi presento e chiedo di intervistarla su Galilei, sul significato della sua riabilitazione, sul ruolo della scienza.
Solleva il capo, mi scruta con i suoi occhi velati, che vedono poco. Sorride. Poi con la sua debole voce dice: "Capisco. Mi sembrano argomenti interessanti. Adesso sono un po’ stanca (sono circa le 19) e ho necessità di andare a riposare. Non é una scusa. Sa, alla mia età…’’
Poi immediatamente aggiunge: "Le faccio una proposta. Ci vediamo domani mattina. Faremo colazione insieme e risponderò a tutte le sue domande’’.
Chiedo: "Professoressa a che ora fa colazione?’’
"Oh, molto presto, alle sette. Sa, dormo poco’’, poi premurosa aggiunge ‘’Troppo mattiniera per lei?’’.
"No’’, rispondo, "Sarò puntuale’’.
Il mio cuore batteva a mille.
L’ indomani per paura di mancare all’appuntamento alle 6:30 ero già davanti alla porta della sala colazioni, ancora chiusa.
La scienziata, accompagnata dalla segretaria, arriva alle 7 precise. Ci sediamo a un tavolo davanti a una grande finestra che si affaccia sul parco del resort. Chiacchieriamo a lungo. Ricordo la sua colazione: spremuta d’arancia, cappuccino, croissant con marmellata, alcune fette biscottate con miele. Credo di avere bevuto solo un caffè, incantato dalle sue parole e dalla sua figura.
Per tutta l’intervista non ha mai cessato di sorridere. Si rivolgeva a me come se fossimo vecchi amici e avessimo quotidiana consuetudine di fare colazione assieme.
Prima di parlare di Galileo mi dice che la ricerca in Italia soffre dello iatus tra ricerca di base e applicazione industriale.
"L' esempio da seguire - dice - è quello del Cern, quello dei cosidetti 'laboratori aperti', nei quali esiste un continuo flusso di ricercatori, e un proficuo scambio di esperienze e conoscenze. Dobbiamo poi – conclude - aiutare i nostri giovani, che hanno grande intelligenza, curiosità e fantasia, requisiti indispensabili per un buon ricercatore. L’Italia - dice - è un paese ricco di giovani capaci, nessun paese ha la ricchezza in termini di capitale umano del nostro’’.
Nel congedarmi mi dice: “Non dobbiamo pensare a noi stessi, ma è necessario pensare agli altri. L’unico merito che mi riconosco è il disinteresse per la mia persona e l’interesse per il mondo. La fondazione Montalcini, fondata proprio quest’anno con mia sorella Paola, infatti, dedica particolare attenzione alle donne in difficoltà, come quelle del continente africano, per le quali è spesso complicato aver accesso all’istruzione’’.
Una intelligente, dolce, deliziosa donna.
Sono ancora innamorato di lei.
Le sue dichiarazioni (che lei non volle rileggere) poi vennero riprese da quasi tutti i quotidiani italiani.
L’incontro con Rita Levi Montalcini mi ha fatto capire che le grandi personalità sono tali anche per la loro grande umanità e disponibilità e non solo per le grandi cose realizzate.
*****
Scientificando ha voluto rendere omaggio alla grande signora della scienza attraverso questa intervista che mette in luce la sua umanità straordinaria.
Il 21 aprile si è svolto un evento che ha collegato oltre 200 siti, blog, e portali web per augurare buon compleanno alla nostra incommensurabile e amatissima Rita.
Leggete anche il post "Alla scoperta dei premi Nobel - Rita Levi Montalcini"
102 anni?wow.
RispondiEliminaRita è una donna che rimarrà nella storia oltre che per la sua intelligenza anche per il suo grande animo.
Sorgente di luce, ricambio di cuore l'augurio...
RispondiEliminaLa Professoressa Levi-Montalcini è una donna e una scienziata superlativa, un modello di riferimento per giovani e non giovani.
Un caro saluto
annarita
Grandissima Rita!
RispondiEliminaTanti auguri alla nostra Rita internazionale.
Molto bella l'intervista. La professoressa Levi-Montalcini è una dimostrazione vivente di come si possano raggiungere le vette rimanendo sempre molto disponibili, non perdendo la propria umanità.
Paopasc
La scienziata Riva Levi Montalcini
RispondiEliminaè un pezzo di Storia che la scienza ci ha donato.
Personalmente, sono orgogliosa di aver vissuto
in quest'epoca che mi ha dato il grande onore di
Conoscere una Donna Tanto Speciale.
Auguri! alla Donna e alla scienziata.
Cara Annarita un grazie e un bacione
a te da Rosariella.
Proprio così, Pa. Si possono raggiungere altissimi traguardi, conservando la semplicità d'animo.
RispondiEliminaLa nostra grande Rita ne è una eccelsa testimonianza. Per tale motivo è un esempio e una guida per i nostri giovani talenti che iniziano il lungo e duro percorso della scienza.
Dici bene, Rosaria: la Professoressa Montalcini è un pezzo di Storia italiana e mondiale.
RispondiEliminaPer noi italiani è sicuramente un motivo di orgoglio perché questa dolce e tenace signora della scienza è entrata a pieno titolo nella Storia dell'umanità, scrivendone una delle pagine più fulgide.
Bacione.
Semplicemente auguri all'immensa Rita.
RispondiEliminaEsempio tenace e faro per molti.
La storia stupendamente al femminile della Scienza italiana e mondiale.
In quanto alla singolare coincidenza, beh...
Terra
Madre
Rita M.
L'associazione ci sta!!!
Marco
AUGURI CORDIALISSIMI, PROFESSORESSA RITA, DONNA STRAORDINARIA, ASTRO DEL FIRMAMENTO ROSA DELLA RICERCA E SORGENTE ILLUMINANTE DELL'UNIVERSO SCIENTIFICO !
RispondiEliminaGrazie, Annarita, di questo tuo omaggio alla stupenda Signora della Scienza!
Un abbraccione,
maria I.
Cara Maria, penso che il tuo "urlato" augurio sia giunto a destinazione.
RispondiEliminaNon devi ringraziarmi. E' il minimo che potessi fare.
Un abbraccio.
annarita