Dicevo qualcosa di diverso che non fosse il solito approccio dei media in questi giorni. Ma proprio a partire dall'11 marzo Splinder ha detto no! La piattaforma è infatti inaccessibile o quasi. Il "quasi" significa che per aprire una pagina ci vogliono parecchi minuti...e, come si sa, il tempo è prezioso per tutti.
Ma stendiamo un velo pietoso sui disservizi di Splinder, per ritornare al contenuto del post.
The Big Picture ha pubblicato l'11 marzo un servizio fotografico di 47 foto che ci propone scene desolanti, riprese nelle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami, generato dall'immane scossa.
E su queste immagini voglio soffermarmi un momento. Le informazioni tecniche sul sisma di Sendai le potete trovare su Wikipedia, che aggiorna in progress la sua pagina.
Enormi sono i problemi da fronteggiare, tra cui quelli connessi alle due centrali nucleari nella prefettura di Fukushima che hanno accusato problemi di raffreddamento dopo il sisma. Tre reattori, stando alle dichiarazioni della compagnia Tokyo Electric Power (Tepco), hanno perso parte della loro capacità di raffreddamento.
Fukushima 2 è a soli 12 km dalla centrale Fukushima 1, distante 250 km da Tokyo.
Posto alcune delle 47 foto prima menzionate.
Aeroporto di Sendai nel Giappone settentrionale.
Shinjuku Central Park, Tokyo
Continuate su The Big Picture.
Guardare queste foto suscita diversi sentimenti. E' difficile pensare, riguardo alla prima immagine, che siano macchine vere. Sembrano piuttosto delle macchinine e aeroplanini coinvolti in un gioco disastroso! Tale impressione scaturisce da una riflessione sulla difficoltà di immedesimarsi in un evento lontano da noi geograficamente ed affettivamente.
Nella seconda immagine spicca la compostezza dei giapponesi nel dolore e nella sofferenza, assolutamente degna di ammirazione.
Al popolo giapponese va la nostra solidarietà.
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Ulteriori informazioni sul sisma:
Tokyo geophysicist: my earthquake diary
Earthquake hazards program - USGS
Asia Pacific page - NYTimes.com
Earthquake - Wikipedia entry
Cara Annarita, è vero, il giappone sembra
RispondiEliminacosì lontano da noi , d'accordo con te,
sull'impressione della prima immagine.
Eppure, è tutto vero.
Non ci sono parole e ne colpevoli.
Queste sciagure naturali
ci fanno capire quanto poco valiamo
per questo pianeta.
Il dolore rende sempre dignitosi
Un carro abbraccio.
Una catastrofe che non ci può lasciare indifferenti. È giusto che anche i ragazzi riflettano su questo catastrofico evento.
RispondiEliminaCiao, Roberta.
Caro Aldo, concordo con le tue riflessioni e ti ringrazio di aver ricordato che il rispetto della natura è la condizione per vivere ...a misura d'uomo, quello vero.
RispondiEliminaGrazie anche del link segnalato.
ps: per Splinder, incrociamo le dita.
Cara Annarita, è vero, il giappone sembra
RispondiEliminacosì lontano da noi , d'accordo con te,
sull'impressione della prima immagine.
Eppure, è tutto vero.
Già, purtroppo!
Non ci sono parole e ne colpevoli.
Non, non ci sono parole. Ma, come scrive Aldo nel suo commento, il rispetto della natura e il non colonizzare zone a rischio potrebbero essere di aiuto.
Il dolore rende sempre dignitosi
Non tutti, rosaria, non tutti!
Un bacione
Concordo, Roberta.
RispondiEliminaGrazie del passaggio.
Un salutone!