- Prof...Ho paura della fusione nucleare!
- Fusione...che?
- Fusione nucleare, prof.!
- Ma dove ne hai sentito parlare?
- Domenica, 13 marzo ore 12:30, a Studio Aperto, in un servizio sul disastro in Giappone, hanno detto, prof, che si è innalzato il livello di pericolo per una fusione nucleare nelle centrali nucleari di Fukushima.
- Avrai capito male! Magari, parlavano di possibile fusione del nocciolo del reattore nucleare!
Ho poi verificato. Il ragazzo aveva ragione!
Lo scambio di battute è avvenuto a scuola, il lunedì successivo, a proposito delle paure, indotte in piccoli e grandi dalle informazioni ricevute dai media, riguardo alla catastrofe dell'11 marzo 2011.
Eh sì, in tutto questo bailamme di informazioni propinate da mattina a sera, ci si dimentica che anche i bambini e i giovanissimi sono fruitori di informazione. Ma, a differenza dei grandi, i primi non hanno la possibilità di gestire, in autonomia e consapevolezza critica, l'informazione ricevuta.
Come capita non di rado, si è persa l'occasione di fare vera informazione, alimentando in particolare le paure degli strati più indifesi della popolazione.
Volete conoscere le paure dei miei alunni 11enni-12enni? Leggete bene!
- Io ho paura del nucleare perché può provocare morti, il cancro e soprattutto problemi ai bambini, che nascono. Però, ho dei dubbi su come lo scoppio di una centrale possa uccidere e come le radiazioni arrivino così lontano. (Letizia 2°B)
- No, non ho paura del nucleare, tanto siamo circondati da centrali nucleari. Ho paura di perdere la mia famiglia, se succedesse un'esplosione nucleare (alunno di 2°B).
- Sì, ho paura, a volte, perché tutte le persone (genitori...), ma anche telegiornali e altri mezzi di comunicazione dicono che il nucleare è pericoloso e c'è il rischio che si possa diffondere e provocare danni per la salute. (Chiara T. di 1°B).
- Sì, ho paura. Il mio babbo mi ha spiegato che con le radiazioni ci possiamo ammalare e i bimbi possono nascere con malformazioni. E anche perchè mi ha fatto paura tutto quello che hanno detto al TG. (Riccardo di 1° B)
- Io ho paura di morire, di perdere la famiglia e di rimanere da solo. Mi dispiace per la gente che è là! (Alessandro Z. di 1°B).
- Io non ho molta paura delle centrali nucleari perché se saranno costruite bene, a meno che non venga un terremoto come quello del Giappone, non dovrebbe succedere niente. Poi le centrali nucleari porteranno tanta energia, ma, se dovesse succedere qualcosa del genere in Italia, mi squaglierei dalla paura! (Alessandro R. di 1°B).
- Io ho paura delle centrali nucleari perché la nube si espanderebbe provocando malattie e anche morte, soprattutto sarebbe pericoloso per i bambini. Si dovrebbe girare con le mascherine...ci sono stati molti morti in Giappone e se fossi uno di loro non smetterei mai di urlare e avrei tantissima paura. Spero che gli uomini che stanno raffreddando il nocciolo riescano a tenerlo a bada! (Stefano P. di 1°B)
- Ho timore per il nucleare perché, anche se il controllo è molto, i fenomeni naturali non sappiamo ancora prevederli, ed essendoci zone sismiche anche in Italia e finché non accadrà non sapremo mai cosa causerebbe il disfunzionamento di una centrale nucleare, e soprattutto non sappiamo cosa accadrebbe se non fosse controllabile. (Simone, 1° B).
- Quando è successo questo caso dello tsunami in Giappone, all'inizio mi sono spaventata molto. Ma, poi, il Parlamento ha detto che in Italia le centrali nucleari sono più sicure di quelle del Giappone. Però la mia paura un po' è rimasta. Io mi preoccupo della nube nucleare che potrebbe raggiungere l'Europa! (Allegra di 1° B)
Ho riportato le paure dei ragazzi, scritte su dei foglietti di carta, senza toccare nemmeno un punto ed una virgola e lasciando le imprecisioni espressive, affinché emergesse la spontaneità del loro sentire. Ho raccolto più di 40 testimonianze, simili nel contenuto a queste pubblicate.
Intanto, ragazzi, la notizia diffusa da Studio Aperto è inesatta perché le 442 centrali nucleari, attive nel mondo (incluse quelle di Fukushima), sono a fissione, quindi niente fusione nucleare, che avviene spontaneamente nelle stelle e...nella bomba a fusione termonuclare incontrollata, nota come bomba H o "superbomba"!
Non esistono centrali a fusione nucleare operative, ma soltanto centrali sperimentali nell'ambito di progetti di ricerca.
Fra questi, "...il più ambizioso attualmente è il progetto internazionale ITER. Il progetto ITER punta a sviluppare un reattore sperimentale in grado di sostenere una reazione di fusione nucleare per diversi minuti. Il progetto ITER ha un budget di 10 miliardi di Euro e va sottolineato che non mira a produrre direttamente energia elettrica ma punta a dimostrare la capacità dell'impianto di sostenere una reazione nucleare controllata basata sulla fusione nucleare che produca più energia di quanta ne consumi."[fonte]
Affronteremo al più presto la differenza tra la fissione e la fusione nucleare e chiariremo, mi auguro, i comprensibili dubbi che avete (non solo voi) in proposito.
Concludo con due riflessioni simili, pur se diversamente articolate.
- Prof, ma invece di costruire centrali nucleari perché non si investe nelle energie alternative? Il sole lo abbiamo lì disponibile e la sua energia è alla portata di tutti, senza contare che è inesauribile!(Un alunno di 2°B)
- Bella infografica e molto carino anche il video.
Sicuramente un argomento attualissimo quello delle fonti di energia, viste le moltissime discussioni in corso soprattutto dopo lo spaventoso terremoto in Giappone e quello che è successo alle centrali nucleari.
Intanto il governo italiano si è preso un anno di tempo per "pensare".
Tendenzialmente io sono propenso per cercare di aumentare e potenziare le forme di energia rinnovabili (sole, vento...), ma per un semplice motivo:
perchè sono rinnovabili.
Metto completamente da parte qualsiasi discorso sull'inquinamento, la pericolosità e tutti quegli aspetti negativi che una qualsiasi forma di produzione energetica possa avere (questi discorsi li lascio a chi è competente e sa farli).
Io faccio a me stesso una semplicissima domanda: "Non vorresti tu (Marco) una energia che non sia vincolata ad una materia prima destinata ad esaurirsi?"
Questo è secondo me il punto da cui partire per prendere decisioni e fare ricerca ed investimenti.
Perché investire su qualcosa che comunque è destinato ad esaurirsi?
E sappiamo bene che, quando qualcosa è raro da trovare, i prezzi schizzano e magari ci scappano anche "piccole guerre" (pardon, azioni umanitarie).
Una volta decisa (e ci vuole poco per farlo) quale può considerarsi una forma di energia inesauribile, allora si fa ricerca, si fanno investimenti, si guarda alla sicurezza ed all'impatto ambientale, si cerca di renderla economicamente accessibile a tutti e via dicendo.
Non scarto nessuna ipotesi, ma mi aspetto che, chi deve decidere per noi, cerchi di convincermi con quattro semplici parole: INESAURIBILE, SICURA, NON INQUINANTE e PER TUTTI.
Non è possibile avere le quattro cose insieme? Beh, quello è comunque l'ordine delle mie priorità.
Quel PER TUTTI: superficiale utopia (la mia utopia)
Cara Annarita, tu mi stuzzichi...e io le sparo (grosse)
Un salutone
Marco
Il secondo dei due è un commento al post "Alternative Energy Revolution". Ne è autore Marco (quindici anni).
Grazie del post, Annarita. Anch'io ho avuto lo stesso problema con i miei alunni. Questa mattina, durante la seconda ora abbiamo letto il tuo post, nel laboratorio informatico della scuola, e adesso si sono traquillizzati un po'. Certamente, resta il problema dell'inquinamento nucleare...
RispondiEliminaUn grosso saluto da tutti noi.
Arte.
Ottimo articolo, che, come al solito, fa chiarezza!
RispondiEliminaLe paure dei ragazzi sono anche le mie, che ormai sono lontano dall'adolescenza.
Ciao, Annarita.
Ruben
Anche a costo di ripetermi
RispondiEliminadevo dire che sei molto chiara
questa chiarezza, aiuta a capire
le persone come me che ti seguono.
La paura dell'inquinamento
è in tutti noi.
Ma credo che chi deve decidere
decineranno seguendo
le loro inclininazioni...
Ho letto le domande dei tuoi alunni
già è una cosa che ragazzi
cosi piccoli si pongono
queste domande.
Il futuro arrida da loro.
Grazie sempre.
Un saluto ai ragazzi.
Un bacione a te
professoressa.
Arte, sono contenta che il post sia servito a tranquillizzare un po' i tuoi ragazzi. Per il resto, condivido...
RispondiEliminaCiao.
annarita
Posso comprendere i timori, Ruben. Con il nucleare non si scherza!
RispondiEliminaUn salutone.
annarita
Purtroppo è così: coloro che possono non sono sempre illuminati. In Italia, poi, meno che mai!
RispondiEliminaSono orgogliosa dei miei ragazzi perché dimostrano di avere parecchio sale in zucca...sicuramente in quantità maggiore di diversi adulti.
Un bacione, rosaria.
A presto!
...ma se fossi un tuo alunno sarei al 7° cielo: la mia prof che dichiara pubblicamente di essere orgogliosa di me... (averla avuta una prof così)
RispondiEliminacomplimenti per il tuo lavoro Annarita: sempre chiaro e puntuale!
Questi sono i risultati di una pessima informazione che più che preoccuparsi di chiarire o approfondire, ha quale scopo ultimo quello di "vendere le notizie" e cosa si "vende" meglio un'informazione attenta ed accurata o catastrofismi pieni di errori madornali?
RispondiEliminaFare buona informazione costa tempo e fatica, in primo luogo l'informazione va verificata e successivamente divulgata tenendo presente lo scopo per cui lo si fa e soprattutto chi di questa informazione usufruisce.
Quale dovrebbe essere lo scopo della divulgazione delle informazioni?
INFORMARE non disinformare o peggio "vendere".
L'informazione è diventata un bene di consumo che può portare grossi guadagni e viene trattata dai giornalisti "poco seri" cone uno dei tanti beni di consumo; come uno spazzolino per i denti o il gelato alla fragola.
I politici sono i primi ad averlo capito ed usano ogni sotterfugio possibile per acquisire consenso.
Nella società in cui viviamo tutto viene registrato nel "libretto delle entrate ed uscite" ed ogni cosa viene pesata secondo il criterio per il quale sia più o meno economicamente conveniente o socialmente e politicamente di una certa "sponda politica".
Quale è il risultato di tutto ciò? Ragazzi spaventati a causa di informazioni completamente sbagliate (speriamo non addirittura di proposito). QUESTO E' GRAVISSIMO.
A questo punto voglio congratularmi con i tuoi ragazzi:
BRAVISSIMI, quando avete dei dubbi a causa di cose viste in TV o lette sul giornali o su qualche sito, i primi a cui dovete rivolgervi sono i genitori e gli insegnanti, gli unici di cui potete davvero fidarvi.
So che ci sono genitori non preparati (non si può sapere tutto) ed insegnanti non sempre disponibilissimi, ma una cosa è certa, da loro potreste non ricevere tutte le informazioni possibili, ma mai, mai riceverete informazione che possano in qualche modo danneggiarvi.
Loro sono li a proteggerci ed ad aiutarci a crescere; faranno quindi sempre il possibile per aiutarci. Quindi chiedere chiedere chiedere, e davanti alla TV mai prendere per oro colato le informazioni.
A te cara Annarita, non solo complimenti per la chiarezza e la precisione, ma, soprattutto in questo caso, un GRAZIE per essere sempre a disposizione dei tuoi ragazzi e dei tuoi lettori e a difesa di coloro che, a volte, dell'informazione sono vittime; della cattiva informazione.
Un salutone
Marco
Il sole e' inesauribile ma di notte? Quando e' nuvolo? In inverno?
RispondiEliminaL'energia non si può immagazzinare se quando ne abbiamo bisogno manca? Che facciamo?
Grazie, Joe. Sei troppo buono!
RispondiEliminaUn salutone.
annarita
Lo so bene, Marco, quanto sia importante per te l'informazione scientifica, come so della tua tesina di terza media e tutto il resto.
RispondiEliminaSei intelligente, generoso e portato verso gli altri. E' quindi comprensibile che tu ti indigni per la cattiva informazione mediatica, soprattutto se a fruirla sono le fasce più indifese.
Anch'io reagisco come te pur non avendo 15 anni. Mi fa molto piacere che tu preferisca stare qui a discutere di queste cose piuttosto che passare ore su FB. Magari passare un po' di tempo a chiaccherare virtualmente con i tuoi coetanei su faccia libro, come fai, va benissimo, ma perdere ore preziose no.
Comprendo la tua arrabbiatura per le caxxxte sparate da De Mattei e come non indignarsi?
E a 15 anni si può dire questo?
Si può, si può! Magari fosse possibile che lo dicessero in tanti a 15 anni...e anche più.
Un bacione, piccolo grande amico.
Grazie Annarita, il tuo sostegno e la tua comprensione sono per me molto importanti, come anche quelli di Maria I.
RispondiEliminaUn salutone ad entrambe
Marco
Riprendo anch'io il ragionamento di Marco...
RispondiEliminaE a 15 anni si può dire questo?
Marco, meno male che a 15 anni si riesce a dire questo!!!
Significa che hai già acquisito una buona competenza digitale che racchiude competenze metacognitive, etiche e partecipative.
Tu infatti rifletti sulle fonti, ti fai domande, denunci, integri, condividi, collabori...ed è assolutamente questo ciò che ogni cittadino responsabile dovrebbe fare, nella Rete e nella Vita!
Il tuo livello di interazione è un traguardo cui noi insegnanti dobbiamo tendere!
Grazie quindi di dimostrare, con le tue testimonianze, che i ragazzi non stanno solo in FB.....
Naturalmente grazie alla nostra Annarita che propone temi sempre molto intensi!
france
Maria, France, vi ringrazio dei commenti e delle parole spese nei riguardi sia di Marco che dei miei ragazzi.
RispondiEliminaUn caro saluto a entrambe.
annarita
Solo per ringraziare anche io Maria e France.
RispondiEliminaPotermi esprimere liberamente, magari anche sparando a volte qualche cavolata, è per me molto importante. Lo faccio volentieri qui da Annarita perchè so che posso essere compreso dai lettori di Scientificando che sono sempre molto gentili, ma non solo compreso, anche corretto, consigliato, criticato, ma mai con toni poco "piacevoli" e sempre con l'obiettivo di insegnarmi qualcosa.
E' proprio questo il bello di questo blog e della sua piccola comunità :
io, non solo imparo qualcosa leggendo i vari articoli di Annarita, ma anche leggendo i commenti di amici che interagiscono e cercano di contribuire approfondendo l'argomento o anche solo scrivendo il loro pensiero in merito. Io provo a fare altrettanto (per quel po che posso).
Grazie quindi a voi che avete la pazienza di sorbirvi i miei "pensieri sconnessi". (avvisatemi quando il vaso sarà colmo...)
Un salutone
Marco
Ti ringrazio molto commentatore n. 20, ma evidentemente non hai nemmeno letto il post altrimenti non avresti lasciato questo commento.
RispondiEliminaSono un fisico e quando sarà il momento spiegherò personalmente la fusione nucleare ai miei ragazzi.
Il tuo articolo poi non fa proprio scoprire nulla, se mi permetti, che già non circoli in rete. Fare didattica non è semplicemente informare, ma è una cosa ben duiversa e sicuramente più complessa.
Cordiali saluti
annarita ruberto