Solitamente si rappresentano le forme tridimensionali su superfici che ovviamente sono bidimensionali, il che provoca dei comprensibili "conflitti" ottici e prospettici.
Ma Escher (biografia) è riuscito a sottomettere le leggi della prospettiva in virtù di profonde e appassionate ricerche critiche, che gli hanno fatto trovare nuove leggi, sperimentate direttamente sulle sue stampe.
La suggestione spaziale di un'immagine piana può essere così forte che si possono suggerire su di essa dei mondi che, in tre dimensioni, non potrebbero assolutamente esistere. L'immagine che ne risulta sembra la proiezione di un oggetto tridimensionale su una superficie piana, ma guardando bene ci si accorge che non è vero: quella figura non potrebbe mai avere un'esistenza spaziale.
Nell'illustrazione Cascata del 1961, un flusso d'acqua, cadendo dall'alto, mette in funzione un mulino il quale, a sua volta, spinge il flusso in un canale che, zigzagando, torna all'inizio della cascata. Per ottenere questo effetto, egli ha unito due triangoli di Penrose in un'unica figura. La cascata rappresenta un sistema chiuso: essa ritorna in continuazione alla ruota del mulino in un movimento perpetuo che viola la legge di conservazione dell'energia. [Rif. da webunife.it]
Waterfall, 1961 Lithograph, da M.C. Escher The official Website
Un'altra immagine della Cascata può essere ammirata in The Collection, National Gallery of Art.
In questi giorni, sta spopolando su YouTube un misterioso video, pubblicato da un tale utente McWolles. Il filmato mette in mostra un dispositivo di Rube Goldberg che replica famosa cascata di MC Escher.
Cosa sarà mai? Illusione ottica, trucco o moto perpetuo? Ne ha parlato due giorni fa Boin Boing, che ci fornisce anche una possibile soluzione dell'inghippo, firmata da David Goldman.
Cliccare per ingrandire l'immagine sottostante.
A proposito dei triangoli di Penrose, ma ancor più della "Striscia di Möbius" di Escher, son pochi che si fermano a meditare sul logo della casa automobilistica francese Renault.
RispondiEliminaDopo alterne soluzione a partire dal 1898, l'anno in cui è stata fondata, nel 1925 il logo assume la forma di un rombo, al suo interno contiene la solita griglia e il nome Renault. Fino al 1972, quando scompare la griglia interna e, con lievi modifiche, si arriva alla versione attuale. Il rombo rimane: ricorda la forma di un diamante e viene arricchito da uno sfondo giallo, già sperimentato nel 1946.
In realtà, se si guarda attentamente, non è altro che un modo di rappresentare l'anello di Möbius alla maniera dei triangoli di Penrose.
Gaetano
Tra post e commenti
RispondiEliminae davvero una delizia passare.
Un bacione ciao
@ Gaetano
RispondiEliminaGRANDISSIMO.
Ferrofluido che si polarizza in presenza di un campo magnetico = soluzione bluastra.
Proprio quello che mi mancava, ma come si dice: "cè chi può e chi non può; Gaetano può ".
Ho subito pensato al magnetismo ma non ero certo in grado di spiegare il possibile meccanismo e l'esempio del rotore dei motori elettrici calza perfettamente (mi sono informato dopo la tua segnalazione).
Che sia questo il trucco utilizzato non possiamo esserne certi, ma che con l'ausilio del magnetismo e della polarizzazione del ferrofluido si possa riprodurre una cosa simile, credo non ci possano essere dubbi.
Grazie Gaetano per la tua spiegazione.
E grazie a te Annarita che ci hai proposto questo video.
Un salutone
Marco
PS:
Finirà così la storia o c'è qualcosa che non abbiamo considerato?
Se qualcuno sa batta un colpo...
ciao Annarita, per prima cosa bel blog ^^ per seconda cosa vorrei riportare un informazione, tempo addietro, sulla psp è uscito un gioco ( un bellissimo gioco) di nome ecochrome, questo gioco ti offriva l'opportunita di usare i tasti direzionali per cambiare i punti di vista e consentire all'omino di camminare per la sua strada, quindi questa non è proprio una novità ^^'
RispondiEliminabuona ricerca ( sono sicuro che qualcuno avra sentito il nome di quel gioco, e sono anche sicuro che qualcuno andra subito a vederlo XP)
Ciao
Daniele
Ipotesi suggestiva quella di Gaetano, ma non vorrei che tendesse a raggrumare la limatura magnetica nel fluido...
RispondiEliminanotavo, o almeno così mi sembrava, che partendo da sinistra, i primi cinque pilastrini giacciono tutti sullo stesso piano verticale, in più, che l'effetto pendenza si può mascherare con uno stratagemma tipo stanza di ames...comunque, è lavoro per il geometra...
paopasc
Post bellissimo ed interessantissimo, ma mi sono divertita tanto anche coi commenti, Marco e Gaetano due scienziati, non capisco tutto...ma mi piace.
RispondiEliminaCiao Annarita.
Teoderica.
dall'abisso della mia ignoranza volevo portarvi la mia domanda.
RispondiEliminaDal basso all'alto i bordi del "canale" nel quale scorre l'acqua vanno man mano riducendosi...
Buona sera a tutti
Ale
POSSO BEN VEDERE CHE QUANDO L' ACQUA ''SALE'' LO FA TROPPO RAPIDAMENTE E SE SI NOTA BENE SEMBRA ATTIRARE L' ACQUA CIAO ANONIMO
RispondiElimina...e fu meraviglia
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