Che i fumetti siano uno strumento a favore della didattica e dell'apprendimento non è una novità!
I giovani alunni possono apprendere la storia, la matematica, le scienze e altre discipline con approccio ludico!
Dai primi anni '40, negli USA, molti educatori, come W.W. D. Sones (1944) e altri, hanno condotto uno studio specifico sull'uso dei comic books in ambito educativo, ricavando dati circa la loro utilità.
Sono apparsi, pertanto, alcuni programmi supportati dai fumetti, mentre il “Journal of Educational Sociology” ha dedicato al tema il volume 18 del 1944 , Issue 4 .
Alcuni fumetti considerati nocivi (F. Wertham, 1954) per l’istruzione hanno, però, bloccato la sperimentazione da parte degli educatori favorevoli ai fumetti.
Nel 1970, c’è stata una ripresa nell’utilizzo dei fumetti da parte di insegnanti come R. W. Campbell, R. Schoof (Koenke, 1981), B. Brocka (1979), ed una successiva crescita fino al raggiungimento di un importante traguardo: nel 1992, il libro a fumetti “Maus” di Art Spiegelman, dedicato alla tragedia dell'Olocausto, vinse il premio Pulitzer.
ll professore di fisica J. Kakalios (2002) e N. Williams dell’American Language Institute dell’Università di New York (1995) usano i comic books nelle loro lezioni.
Ai nostri giorni, gli educatori sperimentano nuovi modi di insegnare attraverso i fumetti, i cui punti di forza sono evidenti.
I fumetti possono catturare e mantenere l’interesse del lettore grazie alla sollecitazione visiva delle immagini; la “persistenza visiva” è, infatti, una caratteristica unica dei fumetti perché il tempo avanza al ritmo del lettore, a differenza di film e animazioni. Il fumetto funge, inoltre, da ponte verso discipline e concetti difficili, sviluppando le capacità analitiche e critiche del pensiero.
Secondo Berkowitz & Packer (2001) i fumetti possono essere utilizzati nella didattica di discipline e contesti formativi diversi; essi utilizzano, infatti, un linguaggio che, apparentemente, è compreso quasi universalmente (Sones, 1944); il loro uso nell’educazione è basato sulla teoria della doppia codifica di Clark & Paivio (1991): il riconoscimento è arricchito dalla presenza dell’informazione sia in forma verbale che visiva.
EduComics è un progetto della European Union Comenius education, nell'ambito del Life Long Learning Programme (ref num 142424-2008-GR-COMENIUS-CMP), che consiglio di consultare.
I fumetti sono utilizzabili non solo dagli insegnanti, ma anche dagli alunni, che possono collaborare alla costruzione dei percorsi di apprendimento.
E' da un po' di tempo che mi frulla in testa l'idea di introdurli a scuola, ma i programmi creatori di fumetti non sono semplicissimi. Sono così andata alla ricerca di un tool online di intuitivo e immediato utilizzo, trovandolo sul sito di Ana Maria Menezes, un'insegnante coi fiocchi, teacher trainer and head of the Edutech Department at a Language Institute in Brazil.
Leggete sul mio blog personale per saperne di più. Il tool online si chiama Writecomics, con il quale ho creato una semplice striscia che non vuole avere alcuna pretesa educativa, ma essere un'esemplificazione a scopo ricreativo.
Su questo blog, potete consultare alcuni esempi significativi di fumetti educativi:
"The Manga Guide To Physics" - Fumetti Manga Per Apprendere La Fisica
La Scienza Di Giulio Coniglio
Le Mille E Una Notte Scientifiche [Fumetto Scientifico]
AGGIORNAMENTO POST!
Una cosa intrigante della rete è che la conoscenza può essere costruita in maniera fluida e interattiva. Il nostro Marco ha lasciato un altro dei suoi commenti significativi, che esprime il punto di vista di uno studente, per me importantissimo.
Lo riporto, quindi, di seguito a beneficio degli interessati.
Scrive Marco:
"La tua idea di introdurli a scuola secondo me è ottima.
Come hai già ben spiegato, gli aspetti positivi dei fumetti possono essere molti, tra cui quello didattico, a cui io sinceramente non avevo mai pensato.
Provo quindi a mettermi nei panni di uno dei tuoi alunni (un paio d'anni e ci stavo)
Se la prof mi si presentasse con questa proposta ne sarei sicuramente felice, primo perchè normalmente noi ragazzi associamo ai fumetti il divertimento, poi perchè già dalla prima lezione mi renderei conto che, divertendomi, faccio anche altre cose interessanti o ,comunque, mi incuriosisco.
Seguo la lezione o comunque l'argomento proposto con interesse maggiore, non fosse altro che per le immagini e l'uso dei fumetti.
La creazione di dialoghi tra i diversi personaggi del cartoon rende sicuramente necessaria da parte della prof una spiegazione più sintetica e focalizzata sui punti più importanti dell'argomento.
Il discorso diretto ed il potere dei fumetti, che catturano l'attenzione, mi permettono di inquadrare subito e facilmente l'argomento ed i suoi punti fondamentali, che mi verrebbero presentati in chiave molto accattivante, quindi mi sentirò ben disposto ad acquisire successivamente anche eventuali approfondimenti sotto altra forma (lezione classica)
Il fumetto può aiutare a preparare la strada all'arrivo di un nuovo argomento e predisporrebbe i ragazzi ad una maggiore partecipazione.
Altro aspetto importante può essere l'interattività, ovvero, non solo spiegazioni della prof con i fumetti, ma anche risposte, esercitazioni e lavori che lo stesso ragazzo può preparare con la tecnica del fumetto.
I lavori dei ragazzi potrebbero essere messi in evidenza nelle bacheche o in altri luoghi anche virtuali, in modo da creare una piccola competizione che porterebbe i ragazzi ad un impegno sempre maggiore e non ultima, la possibilità di gratificarli per il lavoro svolto.
Credo che lo strumento e la tua idea siano ottimi, basterebbe solo un po' di tempo da dedicargli e molta fantasia.
A questo proposito (il tempo) il programma che tu hai segnalato (e che anche io ho provato), è semplicissimo, aspetto molto importante proprio perchè parliamo di ragazzi, ma non solo, è anche molto veloce e prestante, quindi non dovrebbero esserci grosse perdite di tempo per creare i fumetti.
Ho creato un esempio in 2 minuti, considerando che il primo minuto è passato per orientarmi.
Per le spiegazioni tecniche non c'è nulla da approfondire, è tutto davvero semplicissimo e ben spiegato da Annarita su http://websomethingelse.blogspot.com
Ottima idea Annarita
Vediamo anche cosa ne pensano i tuoi ragazzi, che poi dovrebbero essere quelli che ne usufruirebbero.
Ad avercela una prof come te...
Un salutone
Marco"
La tua idea di introdurli a scuola secondo me è ottima.
RispondiEliminaCome hai già ben spiegato, gli aspetti positivi dei fumetti possono essere molti, tra cui quello didattico, a cui io sinceramente non avevo mai pensato.
Provo quindi a mettermi nei panni di uno dei tuoi alunni (un paio d'anni e ci stavo)
Se la prof mi si presentasse con questa proposta ne sarei sicuramente felice, primo perchè normalmente noi ragazzi associamo ai fumetti il divertimento, poi perchè già dalla prima lezione mi renderei conto che, divertendomi, faccio anche altre cose interessanti o comunque mi incuriosisco.
Seguo la lezione o comunque l'argomento proposto con interesse maggore, non fosse altro che per le immagini e l'uso di dei fumetti.
La creazione di dialoghi tra i diversi personaggi del cartoon rende sicuramente necessario da parte della prof una spiegazione più sintetica e focalizzata sui punti più importanti dell'argomento.
Il discorso diretto ed il potere dei fumetti che catturano l'attenzione, mi permettono di inquadrare subito e facilmente l'argomento ed i suoi punti fondamentali, che mi verrebbero presentati in chiave molto accattivante, quindi mi sentirò ben disposto ad acquisire successivamente anche eventuali approfondimenti sotto altra forma (lezione classica)
Il fumetto può aiutare a preparare la strada all'arrivo di un nuovo argomento e predisporrebbe i ragazzi ad una maggiore partecipazione.
Altro aspetto importante può essere l'interattività, ovvero, non solo spiegazioni della prof con i fumetti, ma anche risposte, esercitazioni e lavori che lo stesso ragazzo può preparare con la tecnica del fumetto.
I lavori dei ragazzi potrebbero essere messi in evidenza nelle bacheche o in altri luoghi anche virtuali, in modo da creare una piccola competizione che porterebbe i ragazzi ad un impegno sempre maggiore e non ultima, la possibilità di gratificarli per il lavoro svolto.
Credo che lo strumento e la tua idea siano ottimi, basterebbe solo un po' di tempo da dedicargli e molta fantasia.
A questo proposito (il tempo) il programma che tu hai segnalato (e che anche io ho provato), è semplicissimo, aspetto molto importante proprio perchè parliamo di ragazzi, ma non solo, è anche molto veloce e prestante, quindi non dovrebbero esserci grosse perdite di tempo per creare i fumetti.
Ho creato un esempio in 2 minuti, considerando che il primo minuto è passato per orientarmi.
Per le spiegazioni tecniche non c'è nulla da approfondire, è tutto davvero semplicissimo e ben spiegato da Annarita su
http://websomethingelse.blogspot.com
Ottima idea Annarita
Vediamo anche cosa ne pensano i tuoi ragazzi,
che poi dovrebbero essere quelli che ne usufruirebbero.
Ad avercela una prof come te.......
Un salutone
Marco
Ehmm....questione interessante cara Annarita...
RispondiEliminagrazie e soprattutto complimenti per gli approfondimenti teorici che hai saputo regalarci.
La teoria della doppia codifica di Paivio che hai segnalato ci spiega come funziona la decifrazione degli stimoli del nostro sistema cognitivo e la loro interazione nella costruzione della rappresentazione mentale delle conoscenze.
Le ricerche mettono in evidenza che l'apprendimento è migliore se si usano più canali per captare gli stimoli, con la dovuta attenzione a ridurre il carico cognitivo conseguente (vedi teorie di Meyer)
Per quanto riguarda le risorse che hai messo a disposizione ti segnalo anche questo sito che propone fumetti didattici. (te ne ho linkato uno, ma ce ne sono tantissimi!)
http://www.ufottoleprotto.com/storia_antica_1.htm
Segnalerò questo tuo approfondimento anche nel mio blog ed inoltre mi propongo (tempo permettendo) di cimentarmi nella costruzione di qualche striscia...
Vedremo poi che ne pensano e come se la caveranno i miei alunni che saranno certamente meglio dell'insegnante!!!
Sui benefici che la didattica ne ricaverebbe, ha già detto tutto il bravissimo Marco!
A presto, un bacione
france
Scusa Annarita,
RispondiEliminaper quant riguarda la mia segnala zioen, trattasi di un fumetto animato...un'ulteriore espansione della tua analisi...
ri-ciao
france
Un'ottima segnalazione Annarita. Il modo con sui si insegna e si apprende è sostanzialmente importante tanto quanto i contenuti. I contenuti migliori trasmessi senza "essere resi appetibili" rischiano di diventare insignificanti per molti alunni. Il fumetto è uno di quei strumenti, anche nella scuola Primaria, che favorisce un'attenzione e in interesse più vivi. Un altro modo per "condire" la didattica.
RispondiEliminaUn caro saluto
Rosalba
Insegnando divertendosi
RispondiEliminanon può che far bene.
Lo studio se è accompagnato
da un sorriso diventa armonioso e
gioioso.
Certo, che non sempre si può fare, ma è bello
provarci è riuscirci, almeno di tanto in tanto.
La cultura dei fumetti, non è da trascurare
si apprendono tante cose.
Lo dico perchè da ragazza
ero un'accanita lettrice di paperino
insieme a Pippo erano e sono ancora
i miei preferiti.
Da questi fumetti e da qui quo qua
imparai tante cose...
Credo che insegnare attraverso i fumetti
è una bella idea.
Son sicura che i tuoi alunni ne saranno felici.
Buona scuola ai tuoi pupilli e a te
Bacio. ciao.
Ho come la sensazione che il fumetto, ovvero la rappresentazione figurata di idee o fenomeni sia antica quanto l'uomo. Che altro sarebbero le rappresentazioni pittoriche nelle caverne dei nostri antenati?
RispondiEliminaFumetti ante litteram e cioè, un modo figurato di cominciare a vedere al di là del dato immediato.
Allora, cominci con Topolino o Tex? (due mie grandi passioni, anche se di qualche annetto fa...)
paopasc
(ma vedi che commenti interessanti che fa Marco...)
Ad avercelo un alunno come te, Marco...
RispondiEliminaIl tuo commento è talmente significativo che l'ho inserito a fine post.
Grazie.
Un bacione.
Annarita
Cara France, ti ringrazio della segnalazione sul tuo blog. Conoscevo già Ufotto Leprotto. Grazie comunque di averlo ricordato.
RispondiEliminaSono contenta che tu sia a favore dell'utilizzo dei fumenti nella didattica. Mi farai sapere che cosa ne pensano i tuoi piccoli.
Un bacione.
Hai centrato il problema, cara Rosalba.
RispondiEliminaUn abbraccione.
Grazie dell'augurio, rosariella. Vedremo come andrà.
RispondiEliminaBacione.
Certo che puoi condividere il post sui tuoi blog, Elenuccia. Fai pure. Mi fa piacere condividere...
RispondiEliminaUn bacione.
Ho come la sensazione che il fumetto, ovvero la rappresentazione figurata di idee o fenomeni sia antica quanto l'uomo.
RispondiEliminaE certo che lo è!
(ma vedi che commenti interessanti che fa Marco...)
Marco ha testa e cuore per cui non si risparmia. In poco tempo è diventato importante per i miei blog.
ciao prof i fumetti sono belisssssssssimi non vedo l'ora di imparare.la tua beatrice 1b
RispondiEliminaCara Annarita,
RispondiEliminaho lasciato il link di questo tuo post su LSCF:
http://www.lascuolachefunziona.it/forum/topics/fumetti-fumetti?xg_source=msg_forum_disc
:)
Elena
Grazie mille, Elena.
RispondiEliminaBuona domenica:)