mercoledì 3 novembre 2010

BioD-Days 2010: Da Charles Darwin A Biodiversità E Sostenibilità Alimentare

Dall'origine delle specie ai BioD-days

Piacenza, terra dove da sempre la biologia si coniuga con l’agricoltura, ma anche bacino di reperti fossili di enorme valore, non poteva non ricordare i 200 anni dalla nascita di Charles Darwin e i 150 anni della prima edizione de "L’origine delle specie".

La Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica, con il nuovo Centro universitario di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico e i responsabili per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il Museo Civico di Storia Naturale, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza e gli Istituti di Istruzione Superiore piacentini, con i loro insegnanti e alunni, hanno dato vita nel 2009 ad una rete per lo sviluppo di eventi utili alla divulgazione della cultura scientifico-biologica.

Nel 2010, anno mondiale della Biodiversità, la facoltà di Agraria e tutti i suoi partner non potevano sottrarsi alla sfida di proseguire in questo sforzo progettando una serie di appuntamenti che porteranno dal 24 al 26 novembre 2010 alla realizzazione dei BioD-days e alla celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione.

Programma BioD-days 2010

24 novembre 2010

in Auditorium Mazzocchi, ore 9.15 - 10.00
Giornata Mondiale dell’Alimentazione


*Biodiversità, agricoltura e sicurezza alimentare
a cura della FAO

*Presentazione di una raccolta storica di sementi
Vincenzo Tabaglio (Professore associato, Istituto di Agronomia, Genetica e Coltivazioni erbacee, Università Cattolica S. Cuore

[ore 10.00 - break]

in Sala Piana, ore 10.30 - 12.30
Palcoscenico Scuola


>> I ragazzi presentano le loro ricerche.

Mostra sulla Biodiversità a cura delle Scuole Superiori

Foyer Auditorium Mazzocchi

Mostra sementario

Atrio Università


25 novembre 2010

ore 15.00 – 17.30
Didattica della Biodiversità [Workshop per docenti scuole superiori]


Saluto del Preside di Facoltà Lorenzo Morelli con presentazione proposte didattiche per scuole superiori

*Biodiversità: bene sociale e servizio eco sistemico
 Ettore Capri, docente di Chimica Agraria Università Cattolica

*Origini della biodiversità zootecnica
Riccardo Negrini, ricercatore Istituto di Zootecnica Università Cattolica e Direttore Tecnico A.I.A. (Associazione Italiana Allevatori)
    
*La biodiversità nelle piante coltivate: una risorsa per adattare le piante alle esigenze dei consumatori
Luigi Cattivelli, Direttore del Centro di Ricerca per la Genomica e la Post-genomica Animale e Vegetale, Fiorenzuola d’Arda

 break

   
*Biodiversità floristica a Monte Barberino e Rio Gandore
Carla Corti, Ricercatore Istituto di Agronomia, Genetica e Coltivazioni erbacee, Università Cattolica Sacro Cuore
   
*Biodiversità: ipotesi di percorsi didattico / apprenditivi
Annarita Ruberto, formatrice, collaboratrice della rivista Scuola e Didattica, docente blogger
    
*Introduzione libro “La flora nel piacentino”
Carlo Francou, Museo Civico di Storia Naturale
   
*Presentazione di una raccolta storica di sementi
Vincenzo Tabaglio, Professore associato, Istituto di Agronomia, Genetica e Coltivazioni erbacee, Università Cattolica Sacro Cuore


26 novembre 2010

Mostra sulla Biodiversità Vegetale e Animale

    * Inaugurazione

Museo Civico di Storia Naturale

    * Presentazione del libro “La flora del piacentino




5 commenti:


  1. Sicuramente un'iniziativa preziosa.

    " La biodiversità è un patrimonio universale per tutta l’umanità per questo conservarla deve diventare la nostra priorità. In un certo senso la possiamo paragonare a una assicurazione, perché garantisce la sopravvivenza della vita sulla Terra. L’uomo non ha il diritto di estinguere specie viventi. Invece ha il dovere di preservare l’ambiente e le risorse della Terra per le generazioni future."

    Non sarei stato in grado di esprime meglio il concetto e quindi mi sono avvalso di fonti più autorevoli, che però esprimono perfettamente il mio pensiero.
    Sono convinto che gli Stati debbano assolutamente trovare un rimedio ed imporre delle regole molto rigide per permettere di salvaguardare questo nostro pianeta, ma anche noi, nel nostro piccolo possiamo fare la nostra parte ( e qui il discorso diventerebbe lungo )

    Sono convinto che non potevano scegliere relatrice e formatrice didattica migliore per affrontare un tema così delicato ed importante.

    Ti faccio il mio in bocca al lupo per la tua relazione che sono sicurissimo sarà sicuramente interessante e soprattutto istruttiva, si, perchè molte volte i nostri comportamenti sbagliati sono anche frutto di ignoranza, quindi ben venga qualcuno (e tu sei l'ideale) che ci insegni anche come comportarci per preservare questo bene preziosissimo.

    Facci sapere
    Un salutone
    Marco




    RispondiElimina

  2. Cara Annarita, l'eco sistema se viene intaccato niente più funziona bene. Avremmo dovuto capirlo prima e rispettare la biodiversità del nostro pianeta.

    Pare che l'uomo abbia  finalmente capito.
    che la biodiversità del nostro pianeta va rispettata ma 
    anche perchè in quell'eco sistema ci siamo anche noi.

    So che parteciperai ala convegno 
    . facci sapere qualcosa
    In bocca al lupo a te e a tutti i partecipanti

    Un bacione grande ciao.

    RispondiElimina

  3. La biodiversità è ovunque e ciascuno di noi può fare la sua parte per salvaguardarla. Sono felice di apprendere, cara Annarita, che parteciperai alla celebrazione della Giornata mondiale dell'alimentazione, relazionando sui percorsi didattici relativi alla biodiversità e sono certa che incanterai l'uditorio.
    Certo il tema è interessante ed attualissimo.
    La biodiversità è ovunque e ciascuno di noi può fare la sua parte per salvaguardarla e favorirla. E quale ambito migliore della scuola per apprendere in che modo?
    Con particolare riferimento all'alimentazione, i giovani devono essere informati su come nella coltivazione in armonia con la natura si possa fare a meno di pesticidi, proteggendo così il suolo e la salute degli organismi che vi abitano.Inoltre devono sapere, ad esempio, che acquistando varietà tradizionali di frutta, verdura e cereali si incoraggia la varietà genetica locale.L’acquisto di prodotti ecologici, infatti, contribuisce alla conservazione della biodiversità, di cui tu sapientemente ed esaustivamente ritengo ti occuperai nella tua relazione.
    Un grande in bocca al lupo! 
    Un bacione,   
    maria I.

    RispondiElimina

  4. Vi ringrazio, Marco, Rosaria e Maria. Le vostre considerazioni sono preziose. Cercherò di fare del mio meglio e vi terrò informati.

    Un abbraccio cumulativo.

    annarita

    RispondiElimina
  5. Bravissima Anna! In bocca al lupo per la tua relazione.
    paopasc

    RispondiElimina