venerdì 10 settembre 2010

Leucemia Linfatica Cronica: Nuove Prospettive In Diagnosi E Cura

Cari lettori,

vi comunico una notizia che apre nuove prospettive nella diagnosi e nella cura della leucemia linfatica cronica.

Dal sito dell'Ateneo modenese:

Una ricerca degli ematologi modenesi apre nuove prospettive nella cura della leucemia linfatica cronica
    
Pubblicato su Blood lo studio portato avanti dal gruppo di ricerca condotto dal prof. Roberto Marasca del Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Patologie dell'Apparato Respiratorio rivela nuovi possibili orizzonti nella diagnosi e cura della leucemia linfatica cronica.

Firma:
UFFICIO STAMPA
Alberto Greco

Riporto di seguito l'introduzione del comunicato stampa:


L’Ematologia del Policlinico di Modena conferma ancora una volta il suo ormai consolidato ruolo di centro di eccellenza nella ricerca sulle leucemie. Uno studio della Struttura diretta dal prof. Giuseppe Torelli, ha dimostrato per la prima volta una correlazione tra l’aggressività della Leucemia Linfatica Cronica (LLC) e i valori nel sangue dell’Angiopoietina 2, un fattore stimolante la formazione di nuovi vasi sanguinei, e ha così meritato la pubblicazione sul numero del 29 luglio 2010 di Blood, la più importante rivista ematologica a livello internazionale. La rilevanza della scoperta è stata sottolineata da un autorevole Editoriale di commento sul medesimo volume della rivista, che ne mette in risalto l’importanza clinica/applicativa nonché le conseguenti interessanti ipotesi riguardanti la patogenesi della malattia.

“L’Angiopoietina 2 – ha spiegato il prof. Roberto Marasca, dell’Ematologia del Policlinico e coordinatore del progetto - è un fattore coinvolto nella promozione dell’angiogenesi, cioè lo sviluppo di nuovi vasi sanguinei fondamentale nella formazione di nuovi tessuti. Il nostro studio suggerisce chiaramente che l’Angiopoietina 2 possa avere un ruolo centrale nella patogenesi della LLC. Da un lato questa scoperta ci offre un nuovo strumento di verifica dell’evoluzione della malattia e dell’efficacia dei nuovi farmaci. Dall’altro, in prospettiva, stiamo lavorando per verificare se l’inibizione di questo fattore oppure delle vie cellulari da esso attivate possa avere un effetto clinico di controllo della malattia leucemica, aprendo quindi nuove prospettive di trattamento di questa patologia”.

La Leucemia Linfatica Cronica a Cellule B (LLC) è la forma di Leucemia più frequente nella popolazione occidentale, rappresentando all’incirca il 30% di tutte le differenti forme leucemiche di tumore del sangue. Possiamo stimare che nella provincia di Modena vengano diagnosticati circa 50 nuovi casi di LLC ogni anno. L’età media di insorgenza è sopra i 60 anni. La malattia è spesso diagnosticata precocemente, mediante un semplice esame emocromocitometrico che rileva un innalzamento del numero dei globuli bianchi circolanti, prima che inizino a comparire sintomi o disturbi. La scoperta dei ricercatori modenesi inserisce a pieno titolo come fattore prognostico la rilevazione, mediante semplice dosaggio sul plasma del sangue periferico, della
proteina Angiopoietina 2. I livelli di Angiopoietina 2 sono più elevati nei pazienti con malattia più aggressiva, che necessitano di trattamento più precocemente e con una minore sopravvivenza.

Continuate a leggere il comunicato stampa.


Il 27 luglio scorso, pubblicavo il post "Quercetina contro la leucemiache segnalava i risultati di uno studio dell’Isa-Cnr sulla quercetina, un potente antiossidante naturale in grado di potenziare l’efficacia dei farmaci.


4 commenti:

  1. "Da un lato questa scoperta ci offre un nuovo strumento di verifica dell’evoluzione della malattia e dell’efficacia dei nuovi farmaci. Dall’altro, in prospettiva, stiamo lavorando per verificare se l’inibizione di questo fattore oppure delle vie cellulari da esso attivate possa avere un effetto clinico di controllo della malattia leucemica, aprendo quindi nuove prospettive di trattamento di questa patologia”.

    Se ho ben capito, questa scoperta apre la strada alla possibilità di
    controllare clinicamente la leucemia con un trattamento farmacologico, di cui è possibile valutare l'efficacia. Il tutto grazie ai livelli di Angiopoietina 2 rilevati nel sangue, correlati all'aggressività della malattia...
    Un altro "piccolo" miracolo, che, aggiunto agli altri splendidi risultati nel campo della ricerca, può dar luogo a passi da gigante!
    Grazie, Annarita, per la confortante notizia che alimenta in noi fiducia e speranza.
    Un abbraccio,
    maria I.

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  2. Annarita, venire a conoscenza di queste belle notizie 
    apre  veramente il cuore alla speranza.
    Che Possa Dio aiutare i ricercatori 
    indirizzandoli sulla giusta strada.
    Inutile cercare di capire in che consiste 
    la scoperta (parlo per me)
    Sapere che la scienza va avanti, 
    per me solo  questo ha importanza.
    Per  gli scienziati 
    non si prega mai 
    invece, dovremmo iniziare 
    a pregare anche per loro 
    Nelle loro mani c'è il sollievo 
    dei dei nostri mali fisici.
    Un bacione Rosaria.
     

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  3. Se ho ben capito, questa scoperta apre la strada alla possibilità di
    controllare clinicamente la leucemia con un trattamento farmacologico, di cui è possibile valutare l'efficacia. Il tutto grazie ai livelli di Angiopoietina 2 rilevati nel sangue, correlati all'aggressività della malattia...


    Proprio così, Maria! Confidiamo nella ricerca e nei ricercatori.

    Un abbraccio.

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  4. Sono d'accordo, Rosaria. La ricerca scientifica è fondamnetale per il progresso in tutti gli ambiti...e purtroppo, in Italia, i ricercatori non vengono trattati con la considerazione che meritano.

    Un bacione.

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