Per i colleghi di Scienze e per gli interessati, un'informazione che riguarda l'età della Terra: da un nuovo studio emerge che il nostro pianeta è più giovane di almeno 70 milioni di anni rispetto a quanto stimato. La notizia è stata diramata da un comunicato stampa dell'INAF.
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Una nuova analisi suggerisce di rivedere al ribasso l’età attualmente stimata del nostro pianeta. La Terra, secondo lo studio apparso su Nature Geoscience, avrebbe almeno 70 milioni di anni in meno di quanti gliene abbiamo attribuiti. Per la precisione, la sua data di nascita risalirebbe a 4.467 miliardi fa, anziché 4.537 miliardi.
Per “ringiovanire” la Terra, i ricercatori hanno analizzato il processo di formazione del disco di accrescimento, quel materiale roteante di polveri e gas che aggregandosi ha dato origine il pianeta. “Il problema è che questo processo probabilmente non è avvenuto in maniera stabile e costante come finora ritenuto”, ha spiegato John Rudge, uno degli autori, dell’Università di Cambridge. “Si è sempre creduto che l’accrescimento del pianeta sia avvenuto secondo un tasso esponenziale decrescente. Il nostro parere è che questo processo sia stato più sfasato e altalenante”.
Nello specifico, gli scienziati hanno confrontato gli isotopi presenti nel mantello terrestre con quelli trovati nei meteoriti, antichi quanto il Sistema Solare, che dovrebbero corrispondere al materiale presente nel nucleo della Terra. Considerando i tempi di decadimento degli isotopi e mettendo a confronto le concentrazioni degli elementi secondo complessi modelli computerizzati, i ricercatori sono riusciti a determinare il tempo impiegato dalla Terra per formarsi.
Il risultato indicherebbe che il pianeta ha avuto uno sprint di crescita in cui si sono incollati circa i due terzi della sua attuale massa, e successivamente un lungo periodo di lento accrescimento. “Se il modello è corretto, significa che la Terra avrebbe impiegato circa 100 milioni di anni per comporsi, e non 30 milioni come pensavamo”, ha concluso Rudge.
Mi sono sempre chiesta come fanno a dare delle date così lontane dal presente e ora vedo addirittura rettificare di soli 70 milioni di anni.
RispondiEliminaE vero che la scienza fa scoperte incredibili ma proprio non riesco a capire come fanno.
Bacione, Viviana
A riguardo dell'età della terra
RispondiEliminatempo fa lessi da qualche parte
che la terra era più giovane di quello che si pensava
l tuo post me lo conferma
Un bacione.
RispondiEliminaInteressante, mi chiedo da persona comune, se questo nuovo dato possa in qualche modo modificare tutti gli altri dati che si intersecano con questo.
Ciao Annarita, Roberta.
RispondiEliminaBene, Rosariella!
Bacione.
Non è facile rispondere alla tua domanda, Rob! In realtà, 70 milioni di anni non sono un intervallo di tempo considerevole rispetto ai 4 miliardi e mezzo circa dell'età della terra!
RispondiEliminaSecondo la stessa ricerca, la Terra dovrebbe essere coetanea della Luna.
RispondiElimina"Il lavoro di ricerca e' partito proprio dalla constatazione che la possibile differenza di eta' tra Terra e Luna non sembrava avere nessun fondamento in quanto e' ormai accertato che il nostro satellite e' nato dopo la collisione tra Terra,(considerata alle sue origini, ritengo) e un corpo celeste delle dimensioni di Marte. Partendo dalle tracce, finora ignorate, lasciate dalle collisioni tra la Terra alle sue origini e altri corpi celesti, anche se essi hanno lasciato notevoli tracce negli elementi terrestri, si e' arrivati cosi' a stabilire una eta' del nostro pianeta compresa tra 4,51 e 4,44 miliardi di anni. "
Certo, questo "ripensamento" sull'età effettiva della Terra, se da un lato fa riflettere su una certa "precarietà" della conoscenza scientifica acquisita, dall'altro è determinato dall'avanzamento in ambito scientifico-tecnologico.
Simili confutazioni, dunque, costituiscono, in realtà, aspetti positivi del progresso scientifico.
Grazie, Annarita, per l'interessante comunicazione di questo fatto singolare.
Un abbraccio,
maria I.
Cara Maria, sono d'accordo con le tue considerazioni. Il progresso della Scienza non procede in modo lineare, e ogni nuovo risultato corregge o integra le precedenti acquisizioni.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Lisetta, semplificando al massimo...direi di sì!
RispondiEliminaCiao, ciao!