lunedì 5 luglio 2010

Il Manifesto Degli Insegnanti

Cari colleghi e cari lettori,

Il 2 luglio si è svolto, all'interno del Venezia Camp, il primo Bar Camp indetto dal network  "La scuola che funziona", comunità virtuale che conta la presenza di oltre mille insegnanti.



Avevo già pubblicizzato l'evento con questo post. Al  LSCFcamp (La Scuola Che Funziona Camp) è stato presentato il  "Manifesto degli insegnanti", che io ho già sottoscritto da giorni, come potete verificare.

Qui il Dossier che illustra le varie fasi che hanno portato alla scrittura del Manifesto.

Vi invito a firmare questo importantissimo documento, nato dagli insegnanti, per gli insegnanti e con gli insegnanti.

E' il primo documento che esprime il pensiero e gli obiettivi dei docenti italiani. Io mi ci ritrovo in pieno e lo riporto per intero nei suoi 13 punti, affinché coloro che si troveranno a sfogliare questa pagina possano conoscere finalmente in cosa credono e per cosa si battono i docenti italiani.


Firmate numerosi, cari colleghi, perché sono sicura che anche voi vi ritrovate in questa nobile dichiarazione di intenti.


Scaricate il Manifesto Degli Insegnanti in formato .pdf


Il manifesto



1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.


2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.


3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l'esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.


4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta del mondo, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.


5. Non potendo dare loro la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.


6. Incoraggerò nei miei studenti la volontà di superarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà.


7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.


8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per i miei alunni. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.


9. Contrasterò lo studio per il voto e promuoverò lo studio per la vita.


10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.


11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali.


12. Aiuterò i miei alunni ad illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com'è, ma non a subirlo lasciandolo così com'è.


13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.

19 commenti:

  1. Cara Annarita il manifesto degli insegnanti mi ha colpita
    molto.
    Auguro a tutti i docenti di portare avanti queste bellissime 
    13  propositi.
    Sono sicura che ce la farete e ve lo auguro di cuore
    Guai se non ci fossero insegnanti.
    Voi Insegnanti, avete nelle mani 
    la cultura di un Popolo, se vi arrendete voi 
    per noi non ci saranno più speranze.

    Tu sai come amo il sapere,  il conoscere...
     due cose che ti pongono la mente 
    e il cuore a farti tante domande
    La scuola ti forma anche se poi 
    dopo la formazione  ognuno 
    segue le proprie inclinazioni,
    le quali ,se non vengono come dire 
    seminate da voi "giardinieri" della mente e dell'animo 
    nessuno mai scoprirebbe 
     il suo grado di intelligenza reale.
    E si perderebbe...

    Quante intelligenze il mondo ha perso
    per  non aversi  impegnato a sfruttarle? 
     Questa mia considerazione 
    è rivolta allo stato.  

    Ho postato sul mio blog
    queste 13 "regole" del manifesto degli 
    insegnanti, dove resteranno .
    Sono bellissime.

    Un bacione a te 
    e a tutti gli insegnanti
    del mondo.




    RispondiElimina
  2. Cara Annarita più lo leggo e più mi piace e mi ci riconosco. Ho intenzione di farne delle copie e appenderle a scuola. Al rientro a settembreci farò anche un lavoro con gli alunni di terza.
    Trovo che sia anche uno strumento di lavoro, perchè quando siamo stanchi e cediamo di più alla pressione (ogni tanto a me succede e devo fare appello a tutto il mio buon senso) rileggere queste semplici parole può essere d'aiuto.

    Un abbraccio
    Rosalba

    RispondiElimina
  3. Veramente bello, Annarita, questo Manifesto ! Chi ancora crede nella Scuola e vi lavora con passione riconosce in questo documento i  propri "comandamenti", gli importanti obiettivi comportamentali da perseguire quotidianamente. Sa che ci vuole molto impegno, grande senso del dovere e  spirito di abnegazione, nel proprio  lavoro, che, benchè difficile, spesso poco considerato e mal pagato,  non cambierebbe tuttavia con nessun altro al mondo.Perchè, se le altre Istituzioni, tra cui la famiglia, purtroppo spesso assente, e la pubblica opinione denigrano piuttosto facilmente il nobile lavoro del docente,  il suo successo nel  lavoro, soprattutto nel recupero e nella crescita umana e culturale anche di un solo alunno difficile, lo gratificano immensamente.
    Ti ringrazio, cara Annarita,di avermi dato l'opportunità di venirne a conoscenza.
    Un abbraccio
    maria I.

    RispondiElimina

  4. Bellissima iniziativa. Mi sembra una risposta molto bella e soprattutto sensata a tutti problemi che ha la scuola, dire che il proprio lavoro si identifica in questi nobili punti vuol dire che insegnare è una missione e non tra le più facili. Ciao Annarita, Roberta.

    RispondiElimina

  5. Ebbene, mi sembra proprio un bel manifesto, una splendida dichiarazione d'intenti. Mi accontenterei che la metà degli insegnanti mettesse in pratica la metà di questi precetti.
    E comunque, la cosa per me importante, quella che mi riconsola con gli umani, è che qualcuno possa nutrire una passione che va al di là del mero aspetto retributivo, che vi sia chi ha una propensione verso l'altro che esubera il puro dovere. Ecco, queste cose a me piacciono.
    Magari, l'apparato politico se ne uscisse con uno di questi manifesti, per dimostrare che oltre potere e soldi conta anche qualcos'altro.
    paopasc
    adesso intermezzo un mio pezzo poi posto questo manifesto da me.

    RispondiElimina

  6. Cara Annarita, fa piacere ritrovarsi in questa sorta di giuramento di Ippocrate, finora mai formalizzato, ma sentito e vissuto da tanti. Un utile memorandum per superare momenti critici e recuperare la profonda motivazione che dà senso alla nostra professione. Ho firmato il Manifesto e presto lo segnalerò anche sul mio blog.

    Un caro saluto
    skip

    RispondiElimina

  7. Carissima Rosaria, ti ringrazio per  come mi segui e sei attenta alle attività che accompagnano i miei blog. Ho visto il bel lavoro che hai svolto nella pubblicizzazione del manifesto sul tuo blog. Non so come ringraziarti per la sensibilità e l'amicizia che mi dimostri.

    Conosco molto bene il tuo amore per la conoscenza. E' ciò che ti ha sempre spinta e continua a guidarti nell'approccio alle cose del mondo.

    Con affetto e gratitudine.
    annarita







    RispondiElimina
  8. Cara Rosalba, concordo. Farò anch'io la stessa cosa al mio rientro a scuola.

    Anche il fatto di lavorarci su con gli alunni è un ottimo proposito.

    Carissima tu sei un'insegnante di razza e sono fortunata per averti incontrato.

    Un abbraccio.
    annarita


    RispondiElimina

  9. Cara Maria, condivido in toto le tue considerazioni. Solo chi è insegnante come noi può comprendere in pieno che cosa significhi svolgere questo nobile quanto complesso e delicato "mestiere", che ci investe di enormi responsabilità educative.

    Dall'esterno, sull'onda di spesso gratuite considerazioni alimentate dai media, è facile tranciare giudizi e misconoscere il lavoro dei docenti. Non voglio dire che sono tutte luci perché ci sono anche le ombre, ma la stragrande maggioranza degli insegnanti si batte per una scuola a misura di alunni.

    Un abbraccio
    annarita

    RispondiElimina

  10. Hai centrato, Rob! Insegnare è una missione...altrimenti non si spiegherebbe perché gli insegnanti resistono, rimanendo al loro posto tra tante difficoltà.

    Un caro saluto.
    annarita

    RispondiElimina

  11. Cara skip, non poteva essere diverso il commento di una vera insegnante quale tu sei. Sono felice di verificare che gli insegnanti da me conosciuti si ritrovino in questo Manifesto. Penso che si riconoscano in esso tutti i veri insegnanti.

    Grazie anche a te per volerlo postare nel tuo blog.

    Un abbraccio.
    annarita

    RispondiElimina
  12. Carissima Annarita, ho vissuto per questo e sono in perfetta sintonia con te . Ogni altro commento è inutile . Auguro ai miei colleghi in servizio di avere sempre  rispetto per gli alunni  e di accompagnarli nella loro crescita con la passione , la pazienza , l'amore  che questo mestiere comporta .
    Buona notte Annarita e un abbraccio
    Paola

    RispondiElimina
  13. Cara Annarita, anche io mi ritrovo nei 13 punti e quando sarò un po' in crisi andrò a rileggerlo!!! Chiara

    RispondiElimina

  14. In una scuola squassata a destra e a sinistra, senza timone, alla deriva, l'insegnante è l'eroico "marinaio", che in nome del...Manifesto non abbandona la propria nave...Nell'arco di decenni è riuscito a sostenere il cambiamento, ad autogestirsi e ad autoformarsi, cercando sempre di contenere i danni di certe politiche scolastiche sconclusionate ed inadeguate.
    Saluti
    Aldo

    RispondiElimina

  15. Cara Annarita,

    mi sono unita ai firmatari ed ho pubblicato il tutto da me...
    bacissimi
    france

    RispondiElimina

  16. Paolo, Chiara, Aldo, France, vi ringrazio moltissimo del supporto.

    Un caro saluto.
    annarita

    RispondiElimina
  17. Cara Annarita,

    ogni tanto vengo a leggere gli arretrati.

    Grazie per aver diffuso, grazie per le belle parole che ho letto nei vostri commenti, le vostre sono frasi che mi sollevano dal senso di solitudine, e mi riempiono di buona speranza.

    Elena Favaron

    RispondiElimina
  18. Cara Elena, leggere i commenti di colleghi e amici, qui convenuti, è un vero conforto...

    Un abbraccio.
    annarita

    RispondiElimina
  19. Ho lanciato uno spunto di riflessione sulla scuola e l'insegnamento. In particolare come viene considerato Gesù.
    Che ne pensate?

    http://paracchini.splinder.com/post/23347518/la-scuola

    RispondiElimina