Cari ragazzi e cari lettori,
sì è proprio così: "la vita sintetica è!"
Ho letto la notizia oggi a scuola, ma non ho potuto pubblicarla prima. La notizia è rimbalzata nella blogosfera internazionale in modo virale! Ma vediamo di che cosa si tratta.
"Abbiamo progettato, sintetizzato e assemblato cellule capaci di autoreplicarsi". Questo l'annuncio di Craig Venter nell'articolo apparso ieri sulla rivista Science, che potete leggere anche nel widget presente più avanti nel post.
La prima cellula sintetica è denominata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0, o anche Mycoplasma laboratorium, ed è stata realizzata trasferendo un cromosoma artificiale all'interno di una cellula privata del suo genoma.
I laboratori del Craig Venter Institute di Rockville, ed, in particolare, il team coordinato da Daniel Gibson, avevano fatto negli anni scorsi fatto una serie di passi in questa direzione.
John Craig Venter [leggete le informazioni al link nel nome] è un biologo statunitense, noto per aver sfidato il Progetto Genoma Umano nella corsa al sequenziamento del genoma.
Di ieri, come sopra detto, è l'articolo su Science[6][7][8][9][10][11] in cui annuncia di avere costruito in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un DNA sintetico e in grado di dividersi e moltiplicarsi proprio come qualsiasi altra cellula vivente[12][13][14][15][16][17][18][19][20][21][22]. I numerini sono link ad approfondimenti. Se ne avete voglia visitateli.
Il tutto è stato realizzato da un team di 20 scienziati, con il supporto di appena 40 milioni di dollari versati dalla «Synthetic Genomic» fondata dallo stesso Venter.
Nell'intervista a Craig Venter si legge:"Questa è la prima specie vivente sul pianeta Terra che abbia un computer come papà".
E ancora:"Ora che abbiamo imparato, per sintetizzare un cromosoma di uno o due milioni di basi impiegheremo circa tre o quattro mesi. Ma vogliamo andare oltre e passare dai batteri alle alghe, che potrebbero finalmente svolgere funzioni utili per l'uomo".
Leggete l'intervista a Gioberto Corbellini, biologo molecolare de La Sapienza di Roma.
Le dichiarazioni dai media italiani:
Ecco l'inizio della «vita artificiale». Costruita la prima cellula, Il Corriere della Sera, 20 maggio 2010
Edoardo Boncinelli, L'ultimo passo sarà la nascita di un organismo tutto sintetico, Il Corriere della Sera, 21 maggio 2010.
Il profilo di Craig Venter su TED.
Il video su TED.
Craig Venter sul web.
Website: J. Craig Venter Institute
Website: Synthetic Genomics
Book: A Life Decoded: My Genome: My Life
Edge.org: Venter's answer to "What Is Your Formula?"
Website: The Sorcerer II expedition
Wikipedia: Craig Venter
Intervista radio a Craig Venter del 2007, nel programma Philosophy talk.
Elizabeth Pennisi, Synthetic Genome Brings New Life to Bacterium, Science, Vol. 328, n. 5981, pp. 958-959. DOI: 10.1126/science.328.5981.958 (21 maggio 2010).
RispondiEliminaAnnarita, ho ascoltato la notizia per il Tg e sapevo che tu l'avresti postata.
Una notizia cosi clamorosa non poteva non essere postata
Mi leggerò tutto il tuo post, con le varie fonti.
Credo che sia una buona scoperta. certo che ci vuole ancora tempo
si parla di 10 anni...
Ma quello che mi sorprende è che questa cellula ha come padre un computer.
Credo che la scienza ha il dovere di continuare e di non fermarsi.
Da ignorante quale sono, credo che questa scoperta se massa bene a punto, ci aiuterà molto a noi e al nostro pianeta che sta soffocando.
Anche se dobbiamo sempre avere presente che la vera vita
non è quella sintetica, ma questa ci può aiutare tanto!
Ogni scoperta, ha il suo lato positivo e quello negativo
e questo tocca all'intelligenza dell'uomo, dello scienziato
capire dove fermarsi.
Resta il fatto che la scoperta è stata fatta!
Adesso mi leggerò tutto con molta calma.
Bacione ciao!
Rosaria
Eccomi, sono Janas!
RispondiEliminaSpero che possa aprire la strada a scoperte mediche rivoluzionarie, ad esempio la possibilità di rigenerare cellule danneggiate in alcune malattie. E' solo un inizio, ma la notizia fa già molto parlare.
Tu cosa ne pensi?
Un abbraccione forte forte!
ciaociao
Janas
Ma quello che mi sorprende è che questa cellula ha come padre un computer.
RispondiEliminaRosaria, la cosa sorprende, perchè ancora non siamo entrati completamente nell'ottica che i computer sono al servizio degli uomini, essendo strumenti creati dall'uomo. Le simulazioni al computer hanno reso possibili scoperte come quella odierna.
...credo che questa scoperta se massa bene a punto, ci aiuterà molto a noi e al nostro pianeta che sta soffocando.
Parole sagge, Rosaria!
Anche se dobbiamo sempre avere presente che la vera vita
non è quella sintetica, ma questa ci può aiutare tanto!
Concordo, in pieno!
Ogni scoperta, ha il suo lato positivo e quello negativo
e questo tocca all'intelligenza dell'uomo, dello scienziato
capire dove fermarsi.
Ri-concordo, in pieno.
Bacioni.
RispondiEliminaNe penso bene, cara Janas. Se bene impiegata la scoperta apre la via a utilizzazioni rivoluzionarie in molti campi della biologia, della medicina e della genetica.
Un bacione. Passo prestissimo a trovarti.
Annarita
Cara Annarita, si esulta per il fatto del biologo molecolare Richard Ebright della Rutgers University, "La prima cellula sintetica in laboratorio", ma non si può evitare di porre la cosa in rapporto al chiaro rammarico nel promettente giovane Angelo Amadori del post precedente. Egli interroga la scienza delle tante conquiste su certi precisi perché ma senza ottenere risposte. È questo che io ho raccolto leggendo il suo resoconto che ho voluto mettere, giusto in relazione, con la notizia riportata da me per filo e per segno, almeno in sintesi, dell'impresa di ricerca scientifica suddetta annunciata da Craig Venter e Hamilton Smith, in un articolo sulla rivista Science. Le notizie a volte corrono così veloci da legarsi a chi meglio di altri può recepirla e soppesarla. Chi se non quel giovane Amadori portabandiera di una nuova generazione che unisce precocità di giudizio autorevole e non solo eccellenti capacità di intelligenza scolastica? In questo senso è davvero una mosca bianca, una cosa non tanto comune.
RispondiEliminaGaetano
RispondiElimina..."La prima cellula sintetica in laboratorio", ma non si può evitare di porre la cosa in rapporto al chiaro rammarico nel promettente giovane Angelo Amadori del post precedente.
Giusta considerazione, Gaetano! Il rammarico di Davide Amadori è comprensibile.
Le notizie a volte corrono così veloci da legarsi a chi meglio di altri può recepirla e soppesarla. Chi se non quel giovane Amadori portabandiera di una nuova generazione che unisce precocità di giudizio autorevole e non solo eccellenti capacità di intelligenza scolastica? In questo senso è davvero una mosca bianca, una cosa non tanto comune.
Caro Gaetano, ti posso assicurare che la capacità di giudizio nelle giovani menti c'è ed è più diffusa di quanto si possa immaginare. Sono i modelli sociali proposti dai media e spesso, ahimé, anche da chi è loro vicino, a non far maturare nel modo opportuno le potenzialità che nei giovani sono presenti, naturalmente con diversa ampiezza.
Un caro saluto.
annarita
RispondiEliminaNon è facile commentare notizie di questo genere. Primo perchè la portata può essere enorme, secondo perchè bisogna leggere gli articoli, e io non li ho letti.
Lascio cadere qualche considerazione, comunque.
Venter è un capitalista e lo sprone della sua ricerca è il guadagno. Niente di male, quasi tutta la ricerca farmacologica è un business, quindi lo può essere anche la genomica. In America ci sarebbe la FDA a vigilare (notate il condizionale) e, visti gli sviluppi, e visto l'invito di Obama a "riflettere" sul portato bioetico di queste scoperte, occorrerebbe una FDA anche per le ricerche genetiche. Dico questo perchè il business è business, e non si ferma davanti a niente. Potrebbe anche capitare di diventare protagonisti i eventi che abbiamo visto nei film di fantascienza. Dal vero, però.
La notizia è paragonabile, e forse è superiore, alla prima clonazione animale. Le possibilità di intervento aperte dalla clonazione sono notevoli, forse in misura più rilevante in campo botanico, con gli OGM e tutte le tecniche di manipolazione di cellule organiche a scopo farmacologico.
La possibilità di definire il codice genetico ex-novo e di impiantarlo in una cellula privata (esperimento che prosegue la manipolazione genetica della cellula iniziato dalla clonazione) prepara il terreno alla formazione di tessuti e organi perfettamente compatibili. Questo in un futuro non troppo vicino. Attualmente la tecnica ha maggiore funzionalità sugli organismi unicellulari, con una diversificazione di utilizzo e la possibilità di selezionare il tipo cellulare desiderato.
Ma, qual è il limite che concediamo a queste tecnologie? Fin dove sarà possibile, per esempio, ricostruire un organismo (umano) danneggiato?
Se di un umano si salvasse solo il cervello, sarebbe lecito "ricostruire" tutto il resto considerandolo alla stregua di un "semplice" organo dell'individuo cervello rimasto integro?
Comunque son questioni premature, anche se da non sottovalutare.
E ora, un po' di sana curiosità. La capacità di compilare un codice genetico in grado di far funzionare un organismo (seppur piccolo come un batterio) presuppone la comprensioni di TUTTI i meccanismi necessari al mantenimento della vita. Non è un'operazione semplice.
Occorre costituire una struttura di sostegno, definire gli omeogeni, individuare gli operoni. In più, solo il tempo dirà se l'organismo così formato è soggetto a fenomeni imprevisti, visto che il suo genoma non è il risultato della lenta selezione naturale ma della "veloce" selezione umana. Vi sono parecchi fattori da controllare e numerosi agenti che coadiuvano l'espressione genetica.
E' senza dubbio un'operazione clamorosa!
Per ora, complimenti!.
RispondiEliminaNon è facile commentare notizie di questo genere.
D'accordissimo!
Ma, qual è il limite che concediamo a queste tecnologie? Fin dove sarà possibile, per esempio, ricostruire un organismo (umano) danneggiato?
Se di un umano si salvasse solo il cervello, sarebbe lecito "ricostruire" tutto il resto considerandolo alla stregua di un "semplice" organo dell'individuo cervello rimasto integro?
Comunque son questioni premature, anche se da non sottovalutare.
Considerazioni condivisibili in toto!
Vi sono parecchi fattori da controllare e numerosi agenti che coadiuvano l'espressione genetica.
E' senza dubbio un'operazione clamorosa!
Molto clamorosa. Non ci resta che seguirne gli sviluppi, sperando nella sensatezza umana...
Sei, Pa, vero?
RispondiEliminaSi Anna, Paolo il distratto.
paopasc
ciao Annarita, innanzitutto in bacione e tanti cari auguri per il tuo compleanno, poi passando a questa notizia non ti nascondo che mi da molto da pensare e mi fa anche paura. Chi mi dice che questi sviluppi sensazionali della ricerca rimarranno a solo scopo benefico e non si arriverä all'abuso da qualche essere senza scrupoli? La scoperta e veramente sensazionale e merita un serio approfondimento ma deve essere monitorata per evitare eventuali sviluppi negativi. Lo so sono pessimista ma non ci posso fare nulla. Ancora tanti auguri, ti voglio bene, Viviana
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RispondiEliminaScusami Annarita per la distrazione. Auguri di buon compleanno. Una concomitanza con discussioni sulla vita artificiale. Ma è vero anche che si ricorre a qualsiasi artificio per vincere la morte. Dunque, almeno a parole è una bella impresa quella in questione che la Chiesa ha giudicato come motore di vita ma non la vita. Boh!... Come tutte le cose, anche questa della "pseudo" vita - mettiamo - ha due facce, buona e cattiva, ma fino a prova contraria cos' è la vita attimo per attimo?
Che ne dici di un regalo per l'occasione della festa di compleanno - mettiamo - con un bel brillante multicarate da fare schifo anche se sintetico?
Non è mica facile produrre in laboratorio simili cose!
Perciò evviva la sintesi, almeno oggi.
Auguri ancora con un caloroso abbraccio,
Gaetano
RispondiEliminaUé, Viv! Che piacere:) Ti ringrazio di cuore per gli auguri.
La notizia in sé è straordinaria per i risvolti che implica. Certamente occorre procedere con cautela e soprattutto utilizzare la scoperta a fini utili. Non manca il rischio che si verifichi ciò che paventi, posso quindi comprendere le tue legittime paure.
Auguriamoci che la materia sia disciplinata in modo opportuno.
Un bacione! Bene ricambiato.
annarita
prova
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