giovedì 25 marzo 2010

SCIENZA E' CULTURA


http://www.cittadinanzascientifica.unicz.it/appendice.html


Cari lettori interessati, segnalo un importante convegno oggi in corso all'Università di Catanzaro.

La scienza è cultura”. Con queste parole il Professor Tullio Barni, responsabile scientifico del progetto “La cittadinanza scientifica”, ha introdotto la presentazione del convegno che ha avuto inizio oggi all’Università di Catanzaro, e continuerà sino al 27 marzo prossimo, nell’Aula Magna A dell’Edificio delle Bioscienze del Campus “Salvatore Venuta”.

E', infatti, proprio questo il tema della prima relazione, tenuta oggi giovedì 25 marzo, a partire dalle ore 9.30, dal Professor Alessandro Pagnini dell’Università di Firenze e che vedrà, a seguire, l’intervento dell’illustre scienziato Edoardo Boncinelli che affronterà la tematica, al centro del dibattito scientifico-culturale, relativa alle modalità con cui la scienza indaga la realtà.

“L’idea nasce – ha spiegato il Professor Tullio Barnidalla presa d’atto che la scienza e la tecnologia sono e saranno sempre più pervasive nel terzo millennio e dunque argomenti molto delicati e che ci riguardano da vicino quali il nascere ed il morire, la problematica degli organismi geneticamente modificati, le risorse energetiche e la loro localizzazione, l’impatto delle nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana, e quindi la necessità del cittadino del terzo millennio di prendere parte in maniera responsabile alla deliberazione pubblica con la miglior consapevolezza possibile, inducono ad una riflessione a più voci per una nuova idea di cittadinanza”.

Il progetto è stato già presentato in più di quaranta scuole calabresi, alcune delle quali hanno partecipato attivamente proprio alla stesura di un elaborato sul tema: “La scienza è cultura”.

La partecipazione attenta e convinta degli studenti e dei docenti – ha proseguito il professor Tullio Barnidimostra come le tematiche in esame sono talmente sentite da stimolare vivaci dibattiti e confronti serrati, evidenziando, come ci ricorda il compianto Giovanni Jervis, che dalla scuola si deve necessariamente partire non fosse altro che per eradicare inveterati pregiudizi”.

Le tematiche che saranno affrontate nella giornata di venerdì 26 marzo verteranno invece su “Scienza, natura e vita” e vedranno fra gli altri partecipare il giudice Amedeo Santosuosso (“Le neuroscienze e il diritto”), il professor Giovanni Boniolo (“Deliberazione, democrazia, etica e biomedicina”), il professor Maurizio Mori (“Nascere nel XXI secolo”), il professor Francesco Sala (“L’agricoltura biologica del futuro sarà OGM”).

Sabato 27 marzo, in conclusione dell’iniziativa, i temi oggetti di dibattito saranno “Scienza, Diritto, Politica”, con la partecipazione fra gli altri del professor Demetrio Neri, membro del Comitato nazionale di bioetica (“Autonomia e dignità della persona alla fine della vita”) e “La divulgazione della scienza” con l’intervento, fra gli altri, del professor Pietro Greco (“Per una società democratica della conoscenza”).

L’iniziativa, organizzata dall’Università Magna Graecia di Catanzaro, è finanziata dal Dipartimento regionale 11 Cultura, Istruzione, Università e Ricerca.

Aula Magna A, Edificio delle Bioscienze del Campus Salvatore Venuta, Università degli studi Magna Graecia, di Catanzaro
Viale Europa, Catanzaro, CZ, Italy



Programma completo


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5 commenti:

  1. Colgo l'occasione, che mi offre questo post, che sbandiera con forza un progetto scientifico di incontestabile valore, "La scienza è cultura", per togliere delle ombre sulla mia conclusione sul post "Cappella Sistina: Tour 3D Realizzato Dalla Villanova University", che è questa:

    «Resta solo da capire, quale debba essere la giusta "Scienza", che io, in precedenza, ho posto fra virgolette.».

    Nulla che venga tolto alla Scienza moderna che offre frutti da capogiro all'umanità in cammino, giusta la spiegazione del Professor Tullio Barn, «dalla presa d’atto che la scienza e la tecnologia sono e saranno sempre più pervasive nel terzo millennio... per una nuova idea di cittadinanza».

    Ecco l'obbiettivo! La CITTADINANZA che la scienza si prefiggerebbe di conseguire per tappe verso il suo ideale perché l'UOMO SIA. Poiché è questo ideale che risolverà l'esito del GIUDIZIO UNIVERSALE della Cappella Sistina, un tema supremo che quelli di Villanova University hanno posto quale tema da affrontare in questo millennio in atto.
    Ma è una mia visione che non è poi una prospettiva così balzana, una idea cui nessuno dà rilievo, confinata ora fra i commenti.

    Cosa è che sfugge allo scienziato che fa da "agricoltore" sagace, per far nascere nuove culture di meravigliosi frutti che tanto mi portano all'origine della creazione umana, secondo il "rapporto biblico"?

    Ma è la stessa cosa cui dovette sfuggire all'uomo attratto dai "frutti dell'albero della scienza del bene e del male" dell'Eden. Tant'è che questa "manchevolezza" costò la cacciata dall'Eden e "imparare", nelle privazioni e difficoltà di un vivere incerto, nonché affrontare la morte, a diventare "giorno" dopo "giorno" "CITTADINI" della Terra e le sue creature.

    Essere CITTADINI comporta far nascere in sé la DIGNITÀ di essere. Essere CITTADINI comporta possedere doti di natura umanistica che la scienza moderna in discussione non ha modo di far germogliare, come se fosse ALIENA.

    È ALIENA fin quando non risolve i conflitti che la confinano dal mistero della vita e della morte.
    Ma è una meta che non è possibile raggiungere salvo a tentare di "rammendare" la frattura determinatasi con l'affermazione della SCIENZA cosiddetta GALILEIANA.

    Come a dire la CERTEZZA, condizione di base della scienza moderna, per l'INCERTEZZA valicando colonne d'Ercole verso il "passato" e il suo "presente" attraverso molti uomini isolati fra loro: giusto gli stessi rappresentati sull'affresco michelangiolesco del "Giudizio Universale" della Cappella Sistina.

    Ma anche così l'esito è incerto, ne convengo e non resta che immaginare la generazione di nuovi esseri umani cui germogliano nei loro cervelli nuovi neuroni capaci di sintonizzarsi con i "corredi" del corpo fisico, come l'anima e lo spirito.
    L'allusione al cervello trova l'appiglio al messaggio di Michelangelo della Cappella Sistina.
    Ecco che si dispone il giusto LABORATORIO della nuova Scienza capace di trovare armonia fra la materia e la sua "energia" ivi contenuta, capace di tutto, DIGNITÀ compresa.

    Non più servi in mano ai tanti poteri terreni effimeri, non più schiavi, ma padroni, re in casa propria.

    Coraggio SCIENZA DI GALILEO GALILEI (che facevi l'astrologo per campare), giorno verrà - è vicino lo sento - che conoscerai la "Sposa" e non sarai più nella solitudine!

    Gaetano

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  2. Ma è una mia visione che non è poi una prospettiva così balzana, una idea cui nessuno dà rilievo, confinata ora fra i commenti.

    Cara Gaetano, come avrai compreso, in questo periodo sono letteralmete sommersa dagli impegni, al punto da non riuscire a trovare nemmeno il tempo di rispondere ai commenti dei lettori ed amici. Mi scuso per questo, ma non riesco a trovare il tempo per tutto....

    Perché pensi che al tuo commento non sia dato rilievo? Che cosa te lo fa pensare?

    Ti ringrazio infinitamente per i due corposi e significativi commenti, che ho molto apprezzato.

    Un caro saluto.
    annarita

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  3. E' vero che Galileo è il padre della Scienza, ma molto deve al suo grande maestro Archimede, a cui tu hai dedicato un articolo che ho molto apprezzato. Ti segnalo un omaggio al grande Siracusano: cerca su internet "Pi greco in versi di Maria Intagliata". Che te ne pare?. Ciao

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  4. Anonimo n.5, il commento non è pertinente al post. In ogni caso, sono d'accordo sulla grandezza di Archimede.

    Gradirei però che lei si presentasse. Non è piacevole interagire con un anonimo.

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