Cari ragazzi e cari lettori, domani, 28 febbraio 2010, avranno termine le Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 in Canada, con la cerimonia di chiusura prevista alle ore 17:30, nella quale Vancouver passerà il testimone a Sochi 2014.
La rivista National Geographic dedica al doping un servizio di Richard A. Lovett, scritto per le National Geographic News.
Nell'articolo non si parla del doping in pillole e velenosi farmaci già noti, ma di una pratica che prevede una trasfusione di sangue poco prima dell'inizio della gara, con lo scopo di immettere in circolo una maggiore quantità di globuli rossi, aumentando di conseguenza la quantità di ossigeno che arriva ai muscoli. I muscoli più ossigenati consentono, infatti, una performance migliore, ed eliminano i crampi dovuti all'acido lattico che si accumula nel tessuto muscolare, in conseguenza dello sforzo fisico, pregiudicando il rendimento dell'atleta.
Così recita l'introduzione dell'articolo succitato.
"Athletes performing in the Vancouver 2010 Winter Games are obsessed with blood.
That's because blood carries oxygen to the muscles, so more blood means more oxygen—and potentially better Olympic performances.
But just as vampire transfusions can give True Blood characters an illicit rush, some athletes have been known to take doses of blood in illegal attempts to beat the competition. (Blog: "The True Story About Blood Donations—And Vampires.")
Known as blood doping, the banned practice involves getting a blood transfusion near game time to give yourself more, richer blood than nature can produce. (Find out how Vancouver 2010 athletes might also one day seek to alter their genes to enhance performance.)" [Continua a leggere]
Il doping in questione prevede due modalità alternative nel procedere: la trasfusione di sangue da una persona estranea all'atleta, detta eterologa, oppure un prelievo preventivo di sangue dallo stesso atleta; sangue che viene in seguito trasfuso al proprietario, prima della gara.
In entrambi i casi, esiste il rischio di essere scoperti così come esiste i lrischio di danni per la salute. Harvey Klein, capo di medicina trasfusionale al U.S. National Institutes of Health, chiarisce come sia facile accertare se è avvenuta una trasfusione eterologa grazie ad una particolare analisi ematica. Inoltre, sia nel caso di trasfusione eterologa che autologa, la concentrazione dell’emoglobina risulterebbe elevata in modo anomalo e perciò sospetto.
I rischi del doping ematico sono connessi proprio all'aumento dei globuli rossi, e quindi dell'emoglobina, perché il sangue, diventando più compatto, perde in fluidità e circola con maggior difficoltà nei vasi sanguigni, facendo aumentare il rischio di trombosi e disidratazione. Non si deve, inoltre, trascurare il rischio di contrarre infezioni, sia da trasfusione eterologa che, in ogni caso, dalle condizioni di scarsa igiene in cui potrebbe avvenire la preparazione dell'intervento.
Si rende indispensabile educare i giovani al rispetto di sé e degli altri a 360 gradi, favorendo una cultura della salute.
L'incremento dei globuli rossi può essere incentivato con metodi enormemente più sicuri e, soprattutto, naturali, che consistono nel praticare una regolare attività fisica, nell'alimentarsi correttamente, e...nel soggiornare periodicamente in montagna.
Ma è risaputo che all'uomo riesce difficile praticare l'onestà, purtroppo; perciò sappiate che Don Catlin, ricercatore del laboratorio anti-doping dell’Università della California, comunica le intenzioni della World Anti-Doping Administration di sviluppare un test specifico con cui rilevare le tracce chimiche presenti nelle sacche trasfusionali.
Questo piccolo spezzone del tuo post dice tutto " Ma e risaputo che all'uomo riesce difficile praticare l'onestà"
RispondiEliminaIn genere, l'essere umano puoi anche torturarlo ma non lo renderai MAI onesto verso il prossimo; gli onesti non arriveranno mai a nulla perchè ci sarà sempre il furbo di turno che vincerà illegalmente.
Buona vita, Viviana
Sarà per questo che non mi appassiona più nessuno sport agonistico, specie quelli dove girano molti soldi. L'auto-emotrasfuzione è una metodica di doping autologo diffusa da molto tempo, ne leggevo qualcosa più di vent'anni fa, pratica ovviamente antisportiva e pericolosa per la salute, per i motivi che hai ricordato.
RispondiEliminaHo sempre pensato allo sport come a una cosa salutare e leale. Evidentemente siamo in pochi a pensarlo.
Nel suo blog l'Amorale, Alex si occupa della questione (da filosofo morale)
chiedendo perchè saremmo contrari a un doping genetico, senza alcuna controindicazione, esteso a tutti i praticanti.
sarebbe come dire situiamo più in alto l'asticella delle possibilità umane, di certo non si rischia l'appiattimento delle prestazioni perchè comunque ognuna porta il suo patrimonio personale in dote.
L'unico rilievo che facevo è questo: mal accettiamo successi altrui che non siano frutto di duro lavoro o casualità genetica.
A quel punto allora mi si potrebbe rispondere. ma se le tecnologie genetiche fossero alla portata di tutti, se ci dessero la salute e l'aumento delle nostre capacità fisiche, senza nessuna controindicazione, perchè rinunciarvi?
In fondo, noi non miglioriamo in seguito a allenamento e studio?
Eppure, qualcosa m'intristisce in questo inseguimento. Anche me che cerco, con la mente, di sempre migliorare. Forse perchè più staccato dalla materialità corporea, l'aumento delle capacità intellettive è visto come meno pericoloso o meno 'drogato'.
La questione non è banale. In fondo noi una cosa del genere l'abbiamo già fatta, portando la vita media da 35 a 85 anni, e non mi sembra cosa da poco (almeno per il mondo occidentale). perchè rifiutare a priori questo intervento genetico?
Una risposta possibile: non c'è guadagno così rilevante senza perdita, senza cauzione. mentre il mondo mentale paga un pegno che è tutto interiore, il semplice 'aumento' delle strutture fisiche segue un andamento più obbligato, e le conoscenze necessarie per rifare ciò che ha fatto la natura in centinaia di milioni di anni mi sembrano ancora di là da venire.
per ora quindi accettiamo i risultati dovuti al duro lavoro, così da non sentirci impossibilitati dal replicarli.
[paopasc]
Ma gli alteti cara Annarita, pur di vincere non pensano ai rischi del doping?
RispondiEliminaCerto è che l'uomo dimostra sempre di essere poco assennato e poco accorto alla sua salute, per la gloria sono pronti a tutto.
L'etica dello sport è solo un ricordo.
Un bacio. ciao.
No mi firmo mai il terzo commento è il mio.
RispondiEliminaBuona Domenica.
Rosaria.
Cara Vivivana, comprendo la tua amarezza. In effetti non posso darti torto.
RispondiEliminaUn salutone.
annarita
per ora quindi accettiamo i risultati dovuti al duro lavoro, così da non sentirci impossibilitati dal replicarli.
RispondiEliminaEcco, bravo Pa. Non potevi pervenire ad una conclusione più sensata.
Grazie! Un commento stimolante che inducea riflettere.
annarita
Rosaria, sono d'accordo con le tue considerazioni.
RispondiEliminaUn bacione.
annarita