giovedì 4 febbraio 2010

I Neuroni Specchio Che Hanno Plasmato La Civiltà

Cari ragazzi (e cari lettori), vi presento un video (pubblicato a gennaio 2010) relativo alla  presentazione "Ramachandran: I neuroni che hanno plasmato la civiltà" sui neuroni specchio, nell'ambito del primo TEDIndia, Mysore, India (4 - 7 Novembre 2009).

Abbiamo studiato il sistema nervoso per circa due mesi, quest'anno, per cui reputo che siate in grado, voi ragazzi di 3° B, di comprendere il messaggio del filmato. In ogni caso, ne discuteremo in classe.

Ricordiamo che i  neuroni specchio,  scoperti dal team guidato da Giacomo Rizzolatti (docente di Fisiologia umana all'Universita' di Parma, in odore di Nobel), sono quei neuroni che si attivano quando un soggetto compie un'azione oppure quando osserva altri compierla. In tal senso, rispecchiano ciò che il soggetto vede fare ad altri soggetti come se lo stesse facendo lui stesso. (Qui l'articolo di Moebius con l'intervista di Margherita Fronte a Giacomo Rizzolatti)

L'indiano V.S. Ramachandran (uno dei neuroscienziati più noti quando si parla di neuroni specchio ed autore del libro ‘‘Phantoms in the brain’’, in italiano "Che cosa sappiamo della mente"), che lavora alla University of California San Diego, ci spiega, nel filmato del TED,  le affascinanti funzioni dei neuroni specchio. Tali neuroni, scoperti solo di recente, ci permettono di imparare complessi comportamenti sociali, alcuni dei quali hanno formato le basi della civiltà umana come noi la conosciamo.

Riporto di seguito la traduzione integrale del discorso di
Ramachandran, curata dal TED translator  Daniele Berti, che potete anche seguire sul video, facendo scorrere i sottotitoli in italiano.

TRADUZIONE INTEGRALE DEL DISCORSO DI RAMACHANDRAN

Oggi vi parlero' del cervello umano, che è ciò che studiamo all' Università della California. Pensiamo solo un attimo alla questione. Qui c'e' un pezzo di carne, meno di un chilo e mezzo, che potete tenere nel palmo della vostra mano. Ma che può comprendere la vastità degli spazi interstellari. può indagare il significato dell'infinito, chiedersi il significato della sua stessa esistenza, riguardo alla natura di Dio.

E questa è veramente la cosa più straordinaria del creato. E' il più grande mistero riguardo l'essere umano: Com'e' possibile tutto cio? Bene, come sapete, il cervello è fatto di neuroni. Qui stiamo guardando dei neuroni. Ci sono 100 miliardi di neuroni nel cervello adulto. Ogni neurone ha dalle 1.000 ai 10.000 connessioni con gli altri neuroni del cervello. E su questa base, è stato calcolato che il numero di trasformazioni e combinazioni dell' attivita' del cervello è superiore al numero di particelle elementari dell'universo.

Quindi, come è possibile studiare il cervello? Un modo è di osservare chi ha avuto delle lesioni in diverse parti del cervello, e studiare i cambiamenti del comportamento. Di questo vi ho parlato nell'ultimo incontro TED. Oggi vi parlerò di un altro modo che consiste nel mettere degli elettrodi in diverse aree del cervello, ed effettivamente registrare l'attività delle singole cellule nervose nel cervello. Una specie di spionaggio dell'attività delle cellule nervose.

Ora, una scoperta fatta di recente da ricercatori italiani, a Parma, Giacomo Rizzolatti e i suoi colleghi, e' un gruppo di neuroni chiamati neuroni specchio, sono davanti sul cervello, nei lobi frontali. Ora, ci sono dei neuroni chiamati "neuroni dell'attivita' motoria" sulla parte anteriore del cervello, che conosciamo da più di 50 anni. Questi neuroni si attivano quando uno compie un'azione specifica Per esempio, se mi allungo e afferro una mela, i neuroni dell'attività motoria, si attiveranno davanti sul cervello. Se mi allungo e raccolgo un oggetto, un altro neurone si attivera', comandandomi di raccogliere l'oggetto. Questi neuroni dell'attività motoria sono conosciuti da molto tempo.

Ma Rizzolatti ha scoperto un sottogruppo di questi neuroni, circa il 20%, che si attivano pure quando sto guardando qualcun altro che compie un'azione. Quindi, ci sono dei neuroni che si attivano quando mi allungo per prendere qualcosa ma si attivano anche se vedo Joe che si allunga per prendere qualcosa. E questo e' veramente sorprendente. Perchè è come se questi neuroni adottino il punto di vista di un'altra persona. Come se realizzassero una simulazione virtuale dell'azione dell'altra persona.

Qual'è lo scopo di questi neuroni specchio? Certamente sono coinvolti in processi come l'imitazione e l'emulazione. Perche' imitare un'azione complessa richiede che il mio cervello si metta nel punto di vista di un'altro. Percio', questo è importante per l'imitazione e per l'emulazione. Perchè è importante? Ecco, diamo un'occhiata alla prossima diapositiva. Allora, come avviene l'imitazione? Perchè è importante? I neuroni specchio e l'imitazione.

Ora, guardiamo alla cultura, al fenomeno della cultura umana. Se andiamo indietro nel tempo, 75/100.000 anni fa, e guardiamo all'evoluzione umana, vediamo che accadde una cosa molto importante 75.000 anni fa. All'improvviso sono emerse e si sono rapidamente diffuse diverse capacità esclusive dell'essere umano l'uso di attrezzi, del fuoco, di rifugi, ed ovviamente anche del linguaggio, e la capacità di "leggere" nella mente di un'altro ed interpretare il suo comportamento. Tutto ciò in modo relativamente veloce.

Anche se Il cervello umano ha raggiunto l'attuale dimensione quasi 3/400.000 anni fa, 100.000 anni fa tutto ciò è accaduto molto rapidamente. E io credo che ciò che accadde sia stata l'improvvisa emersione di un sofisticato sistema di neuroni specchio, che ci hanno permesso di imitare le azioni degli altri. Così che, quando per caso avveniva un'improvvisa scoperta di un membro del gruppo, come l'uso del fuoco, o l'uso di uno strumento, invece di scomparire veniva diffusa rapidamente, orizzontalmente a tutta la popolazione o verticalmete trasmessa attraverso le generazioni.

Cio' ha reso l'evoluzione, improvvisamente Lamarckiana, invece che Darwiniana. L'evoluzione Darwiniana è lenta, richiede centinaia di migliaia di anni. L'orso polare, per sviluppare la pelliccia, ci mettera' migliaia di generazioni, forse 100.000 anni. Nell'essere umano, il figlio deve solo vedere il genitore uccidere un'altro orso polare, scuoiarlo e mettere la pelliccia sul suo corpo, peli sul corpo, e lo impara subito. Ciò che all'orso polare capita in 100.000 anni, lo si puo' imparare in 5, forse 10 minuti. E poi ciò che si impara viene diffuso in proporzione geometrica attraverso la popolazione.

Questo è il principio. L'imitare capacità complesse, è ciò che chiamiamo cultura, la base della civiltà. Ma c'è anche un'altro tipo di neuroni specchio, che è coinvolto in qualcosa di molto diverso. Come ci sono i neuroni specchio per l'azione ci sono i neuroni specchio per il contatto. Se qualcuno mi tocca la mano, i neuroni della corteccia somato-sensoriale nella regione sensoriale del cervello si attivano. Ma gli stessi neuroni, si attivano in certi casi semplicemente se guardo un'altra persona che viene toccata. Si prova empatia per l'altro che viene toccato.

Quindi, molti si attivano se vengo toccato in zone diverse. Neuroni diversi per aree diverse. Ma alcuni di loro si attivano anche se vedo qualcun altro che viene toccato nello stesso punto. Così, di nuovo abbiamo dei neuroni sviluppati per l'empatia. E nasce la domanda: Se guardo una persona che viene toccata, perchè non mi confondo e non sento anche il contatto soltanto guardando qualcuno che viene toccato? Voglio dire, empatizzo con la persona ma non "sento" letteralmente il contatto. Beh, cio' perchè abbiamo dei recettori sulla pelle, di tatto e di dolore, che mandano dei segnali al cervello e dicono "Tranquillo non sei stato toccato". Così sentiamo tutto con l'altra persona. ma non l'effettiva esperienza del contatto altrimenti andremmo in confusione.

Ok, cosi c'e' un segnale di ritorno che blocca il segnale dei neuroni specchio impedendo l'esperienza consapevole del contatto. Ma se elimini il braccio, se anestetizzi il braccio con un'iniezione, fai un'iniezione nel mio braccio, blocchi il plesso brachiale e il braccio è insensibile, e da li nessun segnale ti arriva, se ora vedo qualcuno toccato, io lo sento veramente. in altre parole, ho dissolto la barriera tra me e gli altri esseri umani. Io li chiamo neuroni Gandhi o neuroni dell'empatia. (risate)

E questo non in modo astratto o metaforico, tutto cio che separa te da lui, dalle altre persone è la tua pelle. Togliete la pelle e la vostra mente sarà in contatto con gli altri. Dissolverete le barriera tra voi e gli altri esseri umani. Questo è alla base di molte filosofie orientali, Che non esiste nessun io indipendente separato dagli altri esseri umani, che indaga sul mondo, che indaga su gli altri. In realtà noi siamo connessi, non solo con FB e Internet, siamo connessi dai nostri neuroni. E in questa sala c'è un'intera connessione di neuroni che dialogano tra loro. E non c'e' nessuna reale distinzione tra la vostra coscienza e quella di un'altro.

Questa non è filosofia del mambogiambo. Emerge dalla nostra comprensione della neuroscienza. Prendiamo un paziente con un arto fantasma. Se il braccio e' stato tolto e hai un arto fantasma, e guardi qualcun altro che viene toccato, lo senti anche se ti manca. Ma ancora più stupefacente, se hai un dolore nell'arto fantasma, e stringi la mano dell'altra persona, e massaggi la sua mano, questo attenua il dolore nella mano che tu non hai piu', come se i neuroni possano produrre un sollievo soltanto guardando un altro che viene massaggiato.

E ora l'ultima diapositiva. Per molto tempo la gente ha guardato alla scienza e all'umanesimo come due cose distinte. C.P. Snow ha parlato di due culture: la scienza da una parte e l'umanesimo dall'altra; "mai le due s'incontreranno". Io dico che i neuroni specchio sono l'interfaccia che ci consentono di rivedere questioni quali la consapevolezza, la rappresentazione del se', di cio' che ci separa dagli altri esseri umani, di cio che ci permette di entrare in empatia con gli altri, ed anche altre cose come lo sviluppo della cultura e della civiltà, che è solo dell'essere umano. Grazie (Applausi)

Ecco il video del TED, che potete guardare a schermo intero.









6 commenti:

  1. che interessante..affascinante direi..
    un calo saluto Annarita ...tanto lavoro ...quest'anno...
    elisa

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  2. Birichina lo sapevi che come vedevo neuroni specchio mi fiondavo, c'ho anche io il link a TED (eccezionale sito e iniziativa) ma è un po' di tempo che non ci passo. Il grande Ramachandran. Egli ne ha parlato di sfuggita in questa sua presentazione, ma io ho idea che veramente, il mondo esterno, quello che parte dalla superficie corporea verso l'esterno, è un'altra nostra pelle "lontana", o meglio, è una mappatura di ciò che è esterno su una pelle virtuale che non riceve segnali di ritorno, come dice Ramachandran, per distinguere quelle percezioni che hanno un ritorno (distinzione tra sè e non sè). Addirittura io fondo la ricostruzione motoria del mondo sulla relazione biunivoca tra mappa motoria e mappa somatosensoriale della superficie corporea, che è l'unica memoria sensoriale che abbiamo, se ci fai caso, perchè noi ricordiamo le sensazioni sulla pelle ma non possiamo avere una memoria di ciò che è all'esterno, altrimenti le aree sensoriali che sono responsabili di un certo percetto non possono essere utilizzate, neanche in parte per un altro percetto, perchè altrimenti vedresti due cose, quella che c'è e quella che non c'è.
    Comunque sono perfettamente in linea con questo grande neuroscienziato, anche per l'abbandono di quella sorta di antipatia e sussiegosità reciproca tra le due culture.
    Grazie cara.
    paopasc

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  3. Rosaria: ho letto tutto molto attentamente, anche perchè
    queste cose sono la mia passione.
    I neuroni specchi, interessante,
    tesi che si riallaccia al vecchio detto...
    veder fare, saper fare..
    I neuroni, mi danno l'idea,
    di tanti chiodini speciali che si reggono tra loro
    da un filo,   come quelli della corrente
    filo che serve a farli comunicare tra loro...
    Questo è quello che penso io

    Mi piace pensare, che questi neuroni sono attivati da
    speciali onde..onde che deviano nel momento in cui qualche chiodino
    perde la facoltà per cui è stato creato...insomma e come se alla base del cervello ci fosse  una navicella madre, che fa in modo che questi chiodini
    facciano il proprio lavoro...forse una grossa coscienza ci dirige a nostra insaputa...per un fine che non conosceremo mai...e se siamo macchine esplorative?
    Un po come internet, io sto qui ti leggo ti parlo, ti scrivo in un certo qual modo ..raccolgo tutte le tue informazioni, tramite l'etere...e chi ci dice che tramite l'etere  la coscienza che ci dirige, non fa esperimenti su di noi?

    Lo so che  sono uscita fuori tema e che sto parlando di fantascienza, ma in questi pensieri io mi perdo molto spesso.

    Un bacione.


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  4. ciao cuginetta, il cervello, troppo interessante, poi penso che a parte la spiegazione scientifica è la sede del pensiero, è questo è bellissimo,  un abbraccio e buon fine settimana

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  5. Non sei per nulla uscita fuori tema, Rosaria. Belli i concetti di navicella madre, di coscienza guida, e di macchine esploratrici.
    Sei proprio una gran donna, amica mia.

    Bacioni.

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  6. Stefania, il pensiero è il nostro punto di forza, come esseri umani.
    Buon w.e. anche a te, cuginetta in web.

    Bacione.

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