Non c'è nessun arcano. L'inghippo sta nel calendario giuliano e nel calendario gregoriano entrambi in vigore in Europa, al tempo in cui Newton era in vita. Per la precisione, il calendario Giuliano era all'epoca in uso in Gran Bretagna e nell'Europa protestante, mentre quello gregoriano era stato adottato nel resto dell'Europa. L'Inghilterra e altre nazioni si adeguarono progressivamente tra il XVIII e il XX secolo.
Questo succedeva perché papa Gregorio XIII introdusse nel 1582, con la bolla papale Inter Gravissimas, il nuovo calendario, che prese il nome da lui, e subentrò a quello giuliano. Il calendario gregoriano sopprimeva i dieci giorni dal 5 al 14 ottobre (il giorno successivo a giovedì 4 ottobre è stato indicato come venerdì 15 ottobre).
In Inghilterra il calendario gregoriano veniva accolto solo nel 1752, sopprimendo gli undici giorni dal 3 al 13 settembre (da mercoledì 2 settembre si è passati a giovedì 14 settembre).
Durante l’intera esistenza di Newton, in Inghilterra era ancora in uso, dunque, il calendario giuliano.
Pertanto, secondo il calendario giuliano, Newton è nato il 25 dicembre 1642 (e deceduto il 20 marzo 1727), mentre secondo il calendario gregoriano è nato il 4 gennaio 1643 (e deceduto il 31 marzo 1727).
Per cui:"Di nuovo, buon compleanno, Sir newton!"
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Leggi il post di Gravità Zero "Quando è nato Sir Isaac Newton?"
Una simpatica vignetta-poster sulla celebre mela.
Una immagine-poster di Sir Newton
Una seconda immagine-poster
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AGGIORNAMENTO: riporto il commento dell'amico Gaetano, sempre attento alle cose della scienza e non solo, perché mi sembra sprecato il lasciarlo confinato nei commenti.
Commenta Gaetano
(La fonte delle notizie inserite provengono da un prezioso manualetto edito dalla Hoepli, "Cronologia - Cronografia e Calendario Perpetuo" di A. Cappelli.)
"Certe volte, post come questo, in cui la scrivente, l'amica Annarita la vedo come una inconcepibile profetessa (ora tu Annarita comincerai a sorridere...), mi portano a traslare la curiosa sfasatura di 10 giorni delle due date di nascita di Newton (secondo i due calendari Giuliano e Gregoriano), quale ideale simbolico scienziato precorritore del viaggio nel tempo ad opera della scienza, appunto.
Veramente se si considera la cosa nel presente millennio, la sfasatura sarebbe di 13 giorni.
Riepilogando, essa fu di 10 giorni dal 5 ottobre 1582 al 28 febbr. 1700, di giorni 11 dal 1° marzo 1700 al 28 febbr. 1800, di 12 giorni dal 1° marzo 1800 al 28 febbr. 1900 e di 13 dal 1° marzo 1900 al 28 febbr. 2100.
Per la precisione il 25 dicembre 1642 del calendario gregoriano era di venerdì, ovviamente il 4 gennaio 1643 del calendario Gregoriano era di lunedì, S.S. Innocenti.
Ragionevole 13 giorni come idea simbolica del progresso scientifico, non necessariamente per fare viaggi e rivoluzionare date del viaggiatore rispetto agli altri. Ma la storia ci ricorda che l'uomo è un rivoluzionario, come fu con la rivoluzione francese che introdusse un nuovo calendario.
Un decreto della Convenzione Nazionale del 5 ottobre 1793, fissò il punto di partenza della nuova Èra al 22 settembre 1792, giorno della proclamazione della Repubblica. Poi per ragioni astronomiche, venne promulgato con un nuovo decreto della Convenzione Nazionale del 4 glaciale anno II (24 nov. 1793). I punti principali di questo decreto furono i seguenti: l'anno repubblicano veniva diviso in 12 mesi di 30 giorni ciascuno. I nomi dei mesi erano: per l'autunno, Vendémiaire, Brumaire, Frimaire; per l'inverno, Nivose, Pìuviòse, Ventòse; per la primavera, Germinal, Floreal, Prairial: per l'estate, Messidor, Thermidor, Fructidor.
Il calendario repubblicano fu messo in vigore il 26 novembre 1793 e abolito il 31 dicembre 1805 da Napoleone I.
Mi è piaciuto entrare appena nel dettaglio (ma ce ne sono altri), perché a molti sfuggono queste cose che sono assai curiose da sapere, specie per i ragazzi che imparano la storia.
Una cosa è certa, ossia che le rivoluzioni dettate da differenze vitali irrisolvibili, costituiscono sempre l’ultima spiaggia che è da scongiurare.
Ma è di auspicio il rinnovarsi dell'augurio a Sir Newton di questo post e l'altro di Gravità Zero.
E poi quei 13 giorni di sfasatura del tempo, validi per i nostri tempi, è un simbolo che porta bene poiché 13 è un numero fortunato. Giusto per ben sperare che si scongiurino distruttive rivoluzioni: soprattutto quelle della natura.
Per l'esattezza, cui tende la scienza, suggerisco di festeggiare il compleanno il 6 gennaio, ossia domani e non il 4 gennaio (occorre aggiungere 13 giorni al 25 dicembre e non più 10).
Abbracci,
Gaetano"
Caro Gaetano, la tua osservazione sul calcolo delle date è condivisibile, ma lasciamo ai wikipediani et similia l'onere e l'onore di aggiornare ulteriormente la data. A noi che siamo attenti alla didattica, ci basta far compredere agli apprendenti che la scienza è fallibile perché fatta dagli uomini...Ma in questo è racchiuso anche il suo fascino.
Commenta Gaetano
(La fonte delle notizie inserite provengono da un prezioso manualetto edito dalla Hoepli, "Cronologia - Cronografia e Calendario Perpetuo" di A. Cappelli.)
"Certe volte, post come questo, in cui la scrivente, l'amica Annarita la vedo come una inconcepibile profetessa (ora tu Annarita comincerai a sorridere...), mi portano a traslare la curiosa sfasatura di 10 giorni delle due date di nascita di Newton (secondo i due calendari Giuliano e Gregoriano), quale ideale simbolico scienziato precorritore del viaggio nel tempo ad opera della scienza, appunto.
Veramente se si considera la cosa nel presente millennio, la sfasatura sarebbe di 13 giorni.
Riepilogando, essa fu di 10 giorni dal 5 ottobre 1582 al 28 febbr. 1700, di giorni 11 dal 1° marzo 1700 al 28 febbr. 1800, di 12 giorni dal 1° marzo 1800 al 28 febbr. 1900 e di 13 dal 1° marzo 1900 al 28 febbr. 2100.
Per la precisione il 25 dicembre 1642 del calendario gregoriano era di venerdì, ovviamente il 4 gennaio 1643 del calendario Gregoriano era di lunedì, S.S. Innocenti.
Ragionevole 13 giorni come idea simbolica del progresso scientifico, non necessariamente per fare viaggi e rivoluzionare date del viaggiatore rispetto agli altri. Ma la storia ci ricorda che l'uomo è un rivoluzionario, come fu con la rivoluzione francese che introdusse un nuovo calendario.
Un decreto della Convenzione Nazionale del 5 ottobre 1793, fissò il punto di partenza della nuova Èra al 22 settembre 1792, giorno della proclamazione della Repubblica. Poi per ragioni astronomiche, venne promulgato con un nuovo decreto della Convenzione Nazionale del 4 glaciale anno II (24 nov. 1793). I punti principali di questo decreto furono i seguenti: l'anno repubblicano veniva diviso in 12 mesi di 30 giorni ciascuno. I nomi dei mesi erano: per l'autunno, Vendémiaire, Brumaire, Frimaire; per l'inverno, Nivose, Pìuviòse, Ventòse; per la primavera, Germinal, Floreal, Prairial: per l'estate, Messidor, Thermidor, Fructidor.
Il calendario repubblicano fu messo in vigore il 26 novembre 1793 e abolito il 31 dicembre 1805 da Napoleone I.
Mi è piaciuto entrare appena nel dettaglio (ma ce ne sono altri), perché a molti sfuggono queste cose che sono assai curiose da sapere, specie per i ragazzi che imparano la storia.
Una cosa è certa, ossia che le rivoluzioni dettate da differenze vitali irrisolvibili, costituiscono sempre l’ultima spiaggia che è da scongiurare.
Ma è di auspicio il rinnovarsi dell'augurio a Sir Newton di questo post e l'altro di Gravità Zero.
E poi quei 13 giorni di sfasatura del tempo, validi per i nostri tempi, è un simbolo che porta bene poiché 13 è un numero fortunato. Giusto per ben sperare che si scongiurino distruttive rivoluzioni: soprattutto quelle della natura.
Per l'esattezza, cui tende la scienza, suggerisco di festeggiare il compleanno il 6 gennaio, ossia domani e non il 4 gennaio (occorre aggiungere 13 giorni al 25 dicembre e non più 10).
Abbracci,
Gaetano"
Caro Gaetano, la tua osservazione sul calcolo delle date è condivisibile, ma lasciamo ai wikipediani et similia l'onere e l'onore di aggiornare ulteriormente la data. A noi che siamo attenti alla didattica, ci basta far compredere agli apprendenti che la scienza è fallibile perché fatta dagli uomini...Ma in questo è racchiuso anche il suo fascino.
Grazie per questa informazione davvero interessante.
RispondiEliminaMi associo ai doppi auguri a Sir Newton.
Un caro saluto.
annamaria
Vuoi mettere essere nati il 25 dicembre? rispetto a una data più banale come il 4 gennaio?
RispondiEliminae poi gli anglosassoni, si sa, sono restii a adattarsi: è il resto del mondo che dovrebbe adattarsi a loro!
certo che è bello trovarsi de boto dal 2 al 14: pensa se succedeva adesso, molti avrebbero detto -con quella sfortuna che abbiamo, ci toglievano i giorni durante le ferie d'agosto!
fa il paio con un detto popolare dei 'veci': se mi metto a vendere i cappelli nasce la gente senza testa!
curiosità ...impeccabili ..e interessanti..
RispondiEliminaelisa
Ciao, Elisa.
RispondiEliminaGià curiosità...
Non lo sapevo, un fatto quantomeno strano che suscita la curiosità di chi legge. Grazie, prof.
RispondiEliminaEnzo, se è per questo...ci sono cose ben più strane e curiose. L'uomo dà un'interpretazione e una visione del mondo...e te pareva che il tempo potesse fare eccezione?
RispondiEliminaCerte volte, post come questo, in cui la scrivente, l'amica Annarita la vedo come una inconcepibile profetessa (ora tu Annarita comincerai a sorridere...), mi portano a traslare la curiosa sfasatura di 10 giorni delle due date di nascita di Newton (secondo i due calendari Giuliano e Gregoriano), quale ideale simbolico scienziato precorritore del viaggio nel tempo ad opera della scienza, appunto.
RispondiEliminaVeramente se si considera la cosa nel presente millennio, la sfasatura sarebbe di 13 giorni.
Riepilogando, essa fu di 10 giorni dal 5 ottobre 1582 al 28 febbr. 1700, di giorni 11 dal 1° marzo 1700 al 28 febbr. 1800, di 12 giorni dal 1° marzo 1800 al 28 febbr. 1900 e di 13 dal 1° marzo 1900 al 28 febbr. 2100.
Per la precisione il 25 dicembre 1643 del calendario gregoriano era di venerdì, ovviamente il 4 gennaio 1944 del calendario Gregoriano era di lunedì, S.S. Innocenti.
Ragionevole 13 giorni come idea simbolica del progresso scientifico, non necessariamente per fare viaggi e rivoluzionare date del viaggiatore rispetto agli altri. Ma la storia ci ricorda che l'uomo è un rivoluzionario, come fu con la rivoluzione francese che introdusse un nuovo calendario.
Un decreto della Convenzione Nazionale del 5 ottobre 1793, fissò il punto di partenza della nuova Èra al 22 settembre 1792, giorno della proclamazione della Repubblica. Poi per ragioni astronomiche, venne promulgato con un nuovo decreto della Convenzione Nazionale del 4 glaciale anno II (24 nov. 1793). I punti principali di questo decreto furono i seguenti: l'anno repubblicano veniva diviso in 12 mesi di 30 giorni ciascuno. I nomi dei mesi erano: per l'autunno, Vendémiaire, Brumaire, Frimaire; per l'inverno, Nivose, Pìuviòse, Ventòse; per la primavera, Germinal, Floreal, Prairial: per l'estate, Messidor, Thermidor, Fructidor.
Il calendario repubblicano fu messo in vigore il 26 novembre 1793 e abolito il 31 dicembre 1805 da Napoleone I.
Mi è piaciuto entrare appena nel dettaglio (ma ce ne sono altri), perché a molti sfuggono queste cose che sono assai curiose da sapere, specie per i ragazzi che imparano la storia.
Una cosa è certa, ossia che le rivoluzioni dettate da differenze vitali irrisolvibili, costituiscono sempre l’ultima spiaggia che è da scongiurare.
Ma è di auspicio il rinnovarsi dell'augurio a Sir Newton di questo post e l'altro di Gravità Zero.
E poi quei 13 giorni di sfasatura del tempo, validi per i nostri tempi, è un simbolo che porta bene poiché 13 è un numero fortunato. Giusto per ben sperare che si scongiurino distruttive rivoluzioni: soprattutto quelle della natura.
Per l'esattezza, cui tende la scienza, suggerisco di festeggiare il compleanno il 7 gennaio, ossia domani e non il 4 gennaio (occorre aggiungere 13 giorni al 25 dicembre e non più 10).
Abbracci,
Gaetano
Caro Gaetano, ho aggiornato il post con il tuo commento. Ti prego di leggerlo sino in fondo.
RispondiEliminaGrazie.
annarita
Può sorgere il dubbio sulla mia proposizione di fare domani, che è l'epifania, gli auguri a sir Newton. Egli è nato nel 1643 o 1644 a seconda dei calendari di riferimento, perciò va bene fare gli auguri il 25 dicembre per poi rinnovarli il 4 gennaio successivo. Cosa che è stata fatta. Ma è vero anche che nel dire festosamente "Buon Compleanno Sir Newton" è come immaginarlo vivo, come se fosse nato nella nostra epoca. In questo consiste essere immortale.
RispondiEliminaSi rinasce sempre nel cuore degli uomini, sia come esseri elevati che no.
Gaetano
certo che gli inglesi si devono sempre distinguere. Sapevo dei calendari, ma non di Newton. Ciao cuginetta , buona Befana 2010 .
RispondiEliminaChiedo scusa, Annarita, ma permettimi di aggiungere un ulteriore commento per chiarire vari refusi, commessi per la fretta.
RispondiEliminaPrimo commento
Correzioni da fare:
Il 25 dicembre 1642 (e non 1643) del calendario giuliano (e non gregoriano) e il 4 gennaio 1643 (e non 1944).
Poi, in fondo, 7 gennaio, ossia dopodomani (e non domani).
Non ho citato la fonte delle notizie inserite nel commento in questione, e chiedo scusa, ma rimedio ora.
Si tratta di un prezioso manualetto edito dalla Hoepli, "Cronologia - Cronografia e Calendario Perpetuo" di A. Cappelli.
Successivo commento:
Ho fatto confusione sul 7 gennaio ritenendolo festa dell'Epifania.
Farò penitenza: niente befana.
Gaetano
Ho aggiornato, Gaetano! perché niente Befana? Te la meriti tutta invece.
RispondiEliminaUn caro saluto e grazie.
annarita
Grazie della befana, Annarita. Naturalmente mi basta la tua stima. Ora l' hai dimostrata con la pubblicazione del mio commento.
RispondiEliminaAbbracci,
Gaetano
La mia stima c'era già, Gaetano, a prescindere da questa occasione.
RispondiEliminaSalutoni.
annarita
Enrico, per quanto riguarda la data del 7 gennaio, Gaetano ha precisato che si è trattato di un lapsus calami. Quindi credo che la questione sia superata. La data secondo il calendario gregoriano è e rimane il 4 gennaio 1643.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il fatto che avrei dovuto a rigor di logica mettere su il post il 22 dicembre, sarebbe stato esatto nel caso fosse ora in vigore il calendario giuliano. La qual cosa non è, ergo la data rimane "congelata" al 25 dicembre 1642, secondo all'epoca vigente calendario giuliano.
Non so se ho ben interpretato il tuo pensiero.
Ciao.