Si tratta di "creare" l'arcobaleno con materiale di fortuna. Buon divertimento!
Le informazioni sulla natura degli arcobaleni si trovano ormai in ogni dove: sui libri, sul
Lo schema per un arcobaleno primario per singola riflessione all’interno della goccia d’acqua lo vedete riprodotto nella figura a destra che ho trovato in questo sito. Poiché l’indice di rifrazione dell'acqua varia a seconda del colore, l'angolo di uscita della luce dalla goccia cambia leggermente a seconda del colore. Per angoli di uscita minori di 40°65' tutti i colori vengono rifratti, e quindi la luce bianca resta bianca mentre per angoli maggiori di 42°37 la luce non può uscire dalla goccia.
Vi serve poi una torcia ed uno schermo (un pezzo di carta) dove proiettare l’ "arcobaleno". Se volete fare i sofisticati, al posto del coperchio potete usare un recipiente sferico (una vasca per i pesci) che però è più difficile da trovare. In ogni caso, poiché tutto il percorso della luce si deve svolgere in un piano che passa per il centro della sfera (altrimenti tutto si complica) un recipiente cilindrico basta e avanza.
Il recipiente deve essere riempito d’acqua, meglio se “sporcata” con un pò di tempera
Disponete tutto su un tavolo, infilate la torcia nel bussoloto e puntatela sul bordo del contenitore.
La prima cosa che osserverete è la deviazione che subisce la luce quando passa dall’aria
creare la riflessione (quasi)totale all’interno del contenitore.
Quando ci sarete riusciti osserverete sullo schermo, posto nella giusta posizione, il vostro micro-arcobaleno.
Le foto dell’ "esperimento" eseguito sulla mia scrivania testimoniano che la cosa si può fare senza grandi difficoltà.
Eccellente.
RispondiEliminaInvogliare i ragazzi ad adoperare materiale trovato a casa, di fortuna, riciclato è un buon metodo di lavoro. Punto di partenza per una buona creatività. E non tutto ciò che è nuovo è bello e interessante.
Rino.
p.s.: sono curioso, vado a sperimentarlo.
arriverà altro .... (non è una minaccia) ... dipende solo da come mi sveglio al mattino.
RispondiEliminaCiao e grazie.
Brava, Arte. Poi fammi saper.
RispondiEliminaSalutone.
annarita
Ciao, Rino. Sono d'accordo con le tue considerazioni. A scuola, non faccio che utilizzare materiale povero che i ragazzi adattano creativamente alle nostre esigenze.
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita
Interessante esperimento e come ha detto rino, un ottimo metodo per stimolare la creatività dando valore alle cose già possedute.
RispondiEliminaun caro saluto annarita, roberta.
Ciao, Rob. Ti ringrazio di essere passata.
RispondiEliminaA presto.
annarita
ciao cuginetta, è forte, questo esperimento, chissà forse, quando ho un momento libero, coinvolgo il maritozzo, e lo facciamo. Peccato non essere a scuola e farlo con i bambini. Behhhhhhhhhh, la scuola qualche volta mi manca, ma devo essere sincera ero stanca e ora sto bene anche in pensione., anche perchè ho tanti interessi e non mi annoio. ciao dalla cuginona
RispondiEliminache esperimento carino! da fare senz'altro
RispondiEliminaelisa
Ciao, Elisa, fammi sapere anche tu se deciderai di svolgere l'esperimento con i tuoi piccoli alunni.
RispondiEliminaA presto.
annarita