Cari ragazzi e cari lettori, con il post odierno questo blog vuole testimoniare la sua solidarietà ai fratelli abruzzesi, vittime dell'immane tragedia che li ha colpiti. Tante parole sono state scritte e molte altre lo saranno, ma non serviranno a riportare la situazione allo stato pre-esistente alle ore 3.32 di questa mattina, quando la terra ha fatalmente tremato.
Riporto di seguito un filmato preso dalla rete. Quel che lo precede è il testo che lo accompagna su Youtube.
Potevo dare al post un taglio asettico e di natura meramente scientifica, ma sono, prima che un fisico, una donna, una madre, e un'amica di persone direttamente coinvolte nel disastro. Per cui ho scelto di pubblicare il video con testo annesso.
Lascio il link a Rainews24, da cui potrete seguire in rete tutti gli aggiornamenti e i video .
Lascio anche il link ad un post dell'amico fraterno, il giornalista Pier Luigi Zanata, che offre un'accorata testimonianza su un altro terribile sisma, quello del 26 settembre 1997.
"Questo il mio primo ricordo di cronista che il 26 settembre 1997, quando ero uno dei responsabili della redazione Ansa delle Marche, ha vissuto il suo primo e unico terremoto" [Continuate la lettura del post citato]
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Per avere una visione da diverse angolature del problema, riporto il link all'articolo di Marco Cattaneo dal blog le Scienze "Prevedere i terremoti o adeguare gli edifici?"
Ed ecco il testo e il video da YouTube.
Terremoto in Abruzzo 6-4-2009
Negli ultimi mesi decine di scosse
Qualcuno aveva provato a mettere
in guardia sull'imminenza di una
tragedia come quella di questa notte
ma era stato accusato di procurato
allarme e di conseguenza denunciato
Negli ultimi mesi decine di scosse
Qualcuno aveva provato a mettere
in guardia sull'imminenza di una
tragedia come quella di questa notte
ma era stato accusato di procurato
allarme e di conseguenza denunciato
ROMA
Quella di oggi è stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Numerose le avvisaglie nelle ultime settimane. Una scossa violenta il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare l'Abruzzo già il 30 marzo: molte persone si erano già riversate in strada allora. Dall'inizio dello sciame sismico, qualche mese fa, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
A parte qualche malore dovuto allo spavento, non c'erano però mai stati feriti gravi. Nè erano stati rilevati danni importanti. Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all'Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Obiettivo, dicono al Dipartimento della Protezione civile, era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sullattività sismica delle ultime settimane». «È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non cè nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione», si leggeva appena quindici giorni fa in una nota dello stesso Dipartimento. Secondo l'Ingv, che è l'ente preposto alla sorveglianza della sismicità sul territorio nazionale, «le scosse avvertite nei mesi scorsi dalla popolazione facevano parte di una tipica sequenza di terremoti, del tutto normale in aree sismiche come quella dellaquilano che, negli ultimi mesi, ha registrato quasi 200 eventi, la maggior parte dei quali non avvertiti dalla popolazione».
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l'Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato dal ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L'attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani, ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose. (Aggiunta mia: linko dal corriere.it l'intervista a Giuliani)
Oggi però ancora una scossa, appena un po' più violenta di quelle degli ultimi giorni, ma quanto basta per mettere in allarme la Regione Abruzzo. Questa volta non basta rassicurare i cittadini: a centinaia si riversano nelle strutture sanitarie per chiedere soccorso. La Protezione civile e i carabinieri parlano di decine di morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Bertolaso la definisce la «peggiore tragedia di questo millenio» e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che firmerà lo stato d'emergenza. A questo punto in Abruzzo e nel resto d'Italia sono in molti a chiedersi se veramente non si potesse fare nulla per scongiurare questo dramma. E' vero, forse non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto, ma qualcuno questa volta aveva provato a farlo.
Quella di oggi è stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi. La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37. Numerose le avvisaglie nelle ultime settimane. Una scossa violenta il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare l'Abruzzo già il 30 marzo: molte persone si erano già riversate in strada allora. Dall'inizio dello sciame sismico, qualche mese fa, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
A parte qualche malore dovuto allo spavento, non c'erano però mai stati feriti gravi. Nè erano stati rilevati danni importanti. Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all'Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Obiettivo, dicono al Dipartimento della Protezione civile, era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sullattività sismica delle ultime settimane». «È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non cè nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione», si leggeva appena quindici giorni fa in una nota dello stesso Dipartimento. Secondo l'Ingv, che è l'ente preposto alla sorveglianza della sismicità sul territorio nazionale, «le scosse avvertite nei mesi scorsi dalla popolazione facevano parte di una tipica sequenza di terremoti, del tutto normale in aree sismiche come quella dellaquilano che, negli ultimi mesi, ha registrato quasi 200 eventi, la maggior parte dei quali non avvertiti dalla popolazione».
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l'Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato dal ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L'attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani, ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose. (Aggiunta mia: linko dal corriere.it l'intervista a Giuliani)
Oggi però ancora una scossa, appena un po' più violenta di quelle degli ultimi giorni, ma quanto basta per mettere in allarme la Regione Abruzzo. Questa volta non basta rassicurare i cittadini: a centinaia si riversano nelle strutture sanitarie per chiedere soccorso. La Protezione civile e i carabinieri parlano di decine di morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Bertolaso la definisce la «peggiore tragedia di questo millenio» e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che firmerà lo stato d'emergenza. A questo punto in Abruzzo e nel resto d'Italia sono in molti a chiedersi se veramente non si potesse fare nulla per scongiurare questo dramma. E' vero, forse non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto, ma qualcuno questa volta aveva provato a farlo.
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Prima di lasciarvi al video, pubblico la richiesta di una blogger che non conosco, ma alla quale mi sento di dare voce.
La Croce Rossa Italiana lancia "un appello di emergenza a livello nazionale, chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto che ha colpito la regione Abruzzo".
Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri all'indirizzo: [www.cri.it]
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Ciao Annarita,
RispondiEliminaquesta è veramente una bruttissima notizia. é stata veramente una tragedia. io abito in abruzzo e precisamente quasi vicino lanciano; e in alcune case la scossia si è anche qui sentita, senza provocare danni. da me le scuole sono chiuse oggi e domani per precauzione. questa tragedia porprio non ci voleva.. immagino che siamo tutti dispiaciuti per le vittime e i feriti, ma anche per i rimasti senza casa..
ciao annarita,
a presto
Grazie Annarita.
RispondiEliminaStella, è il minimo...
RispondiEliminaMatteo, non avevo collegato che fossi abruzzese, piccolo!!!
RispondiEliminaHo altri amici in zona e per fortuna mi hanno risposto che stanno bene.
Deve essere terribile la situazione in zona. Hai ragione è una tragedia immane.
Non ci sono parole...
Un abbraccio grande.
Il mio cuore piange, non ho parole.
RispondiEliminaRino
Rino, penso che in questa situazione il cuore di tutti non può che piangere...
RispondiEliminaSorellina grazie. Il mio ricordo, come ho scritto, vuole essere partecipazione al dolore degli abruzzesi, tra i quali ho molti amici.
RispondiEliminaSegnalo l' altro mio blog
http://pierluigizanata.blog.lastampa.it
nel quale riporto come alcuni media internaztionali hanno scritto di questo immane disastro.
Vale
Annairita, per fortuna da noi non c'è nessun danno..
RispondiEliminaMeno male, Matteo. Sono tranquilla che almeno tu e Marino state bene.
RispondiEliminaPer il resto, comprenderai come mi posso sentire.
Un abbraccio grande.
annarita
Non ho parole. Una tragedia.
RispondiEliminaHo vissuto il terremoto in Friuli nel 1976, ricordo ogni particolare, i morti, le paure, le ansie,come fosse ieri.
maria pia
Cara Maria Pia, non ci sono parole, hai ragione. Il mio pensiero è andato anche a te perché so che hai vissuto la tragedia in prima persona.
RispondiEliminaIeri sera la terra ha tremato anche in Romagna, per fortuna senza conseguenze. Comprendo bene cosa si possa provare in simili frangenti.
Anche qui una decina di anni fa per un mese siamo stati torturati da uno sciame sismico senza fine...conosco il panico e la paura...
Quello che mi sovrasta è un senso di impotenza e di inutilità.
Grazie Annarita, ho preso nota.
RispondiEliminaFarò il mio piccolo dovere verso i miei fratelli, più sfortunati sarà sempre poco, lo so los!
Immaggino anche la vostra paura...non la immagino ma la sento, nel ricordare la nostra paura dell'80.
Che rabbia che sento., che rabbia!
Ciao un bacio
Caro commentatore anonimo, non ho capito chi sei, ma grazie lo stesso.
RispondiEliminaun sentito pensiero alle vittime e a chi ha vissuto e vive questa tragedia .
RispondiEliminaCoraggio!
skip
L'anonimo sono io rosy.
RispondiEliminaok, rosy. Adesso i conti tornano.
RispondiEliminaskip, grazie per il tuo pensiero ai nostri amici sfortunati e sofferenti.
RispondiEliminaCiao Annarita, è da questa mattina che sono sconvolta, povera gente.
RispondiEliminaAdesso li dobbiamo aiutare, tutti!
Un abbraccio, roberta.
Ho vissuto il terremoto dell'80 a Napoli, dove mi trovavo per studio, e so cosa sono il dolore, il panico, la disperazione. Il mio pensiero, oggi, a tutte le persone che stanno vivendo quest'ennesimo dramma. Che, magari, si poteva evitare... solita storia all'italiana... Prendo nota dei conto correnti per gli aiuti. Grazie, cara. Un abbraccio simbolico a tutti.
RispondiEliminaCerto, Roberta. Adesso è tempo di agire e prestare soccorso a quella povera gente che ha perso affetti e ogni cosa.
RispondiEliminaCara Rita, grazie a te. E' un momento doloroso e drammatico per migliaia di persone.
RispondiEliminaAnch'io so che cosa vuol dire il panico che si prova in situazioni drammatiche come questa e posso comprenderti.
Un abbraccio
annarita
Cara Annarita, ho preso nota farò la mia donazione, una goccia, ma tante messe insieme possono dissetare. Sai mi chiedo, se le costruzioni fossero state a norma, queste morti ci sarebbero state? La tecnologia fa passi avanti e poi... siamo come prima, è triste, molto.
RispondiEliminaUn caro saluto, Annamaria.
Cara Annamaria, grazie! Un abbraccio.
RispondiEliminaAncora una forte scossa!
RispondiEliminaRosy: annarita, io sono sempre per le cose che appaiano difficili, però si avverano sempre.
RispondiEliminaSarebbe bello, che noi del blog organizassimo un qualcosa tra noi aprire un conto corrente intestato( I bloggers) Insomma io non sono pratica, l'idea mi sebra buona ,credo che si potrebbe tentare. Che dici?
Sì, Stella, purtroppo!
RispondiEliminaRosy, fammici pensare su un attimo. Domani è l'ultimo giorno prima delle vacanze e ho più tempo.
RispondiEliminaNon è male come idea;)
Un abbraccio alla mia "una ne pensa e cento ne fa"!
annarita:)