martedì 14 aprile 2009

Conosciamo Il Linfoma - Una Testimonianza

ailCari  ragazzi, amici e lettori, oggi voglio dare spazio ad una patologia molto seria: il linfoma.


Vediamo di cosa si tratta. Le informazioni provengono da una fonte accreditata come l'AIL, "Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e Mieloma.


Riporto dal sito AIL:


I linfomi non Hodgkin
 
Che cosa sono?
Sono un gruppo eterogeneo di neoplasie che hanno origine dai linfociti B e T. Questa eterogeneità dipende dai diversi aspetti istologici, dalla diversa sede di localizzazione, dall’età del paziente, e dalla tendenza del linfoma a rimanere localizzato o a disseminarsi nell’organismo.


L’incidenza del linfoma è andata aumentando nel corso degli anni in tutto il mondo, ed è particolarmente frequente negli anziani. Tra i fattori di rischio che possono concorrere alla comparsa ricordiamo l’esposizione a pesticidi o a coloranti per capelli e al tabacco; in alcuni paesi, come l’Italia, vi è una aumentata frequenza nei soggetti HCV positivi (positivi per il virus dell’epatite C).


Come si manifestano?
La presentazione clinica può essere molto varia e si possono riconoscere tre situazioni cliniche sospette: - ingrandimento di uno o più linfonodi - un tumore extralinfonodale, come tumefazioni della pelle o dell’orbita - segni sistemici, quali febbre, perdita di peso, sudorazione profusa e profonda astenia. In tutte queste condizioni la diagnosi va confermata sull’esame istologico della biopsia linfonodale. Una caratterizzazione istologica e immunofenotipica sul materiale prelevato o su materiale fresco permette di valutare il tipo, la natura del linfoma e quindi permette una scelta terapeutica. Una valutazione strumentale che prevede l’uso di una tomografia assiale computerizzata total body (TAC) permette di eseguire una corretta stadiazione del paziente; laddove si sospetti una localizzazione particolare, come a livello gastrointestinale o a livello orofaringeo, una visita specialistica è determinante con l’esecuzione di endoscopie e prelievi bioptici. La biopsia del midollo osseo conclude la stadiazione ed è necessaria per rilevare l’eventuale infiltrazione del midollo da parte del linfoma. Un esame del liquido cefalorachidiano si effettua se il tipo istologico si rivela aggressivo e se la localizzazione è a livello orofaringeo o del sistema nervoso centrale. Il livello della latticodeidrogenasi (LDH) e la sierologia per HIV sono sempre richieste. [Continuate a leggere l'articolo]


Dallo stesso sito, potrete trarre informazioni relative alle altre tipologie di linfomi:


Linfomi non Hodgkin follicolari


Linfoma non Hodgkin T


Linfoma non Hodgkin a grandi cellule B


Morbo di Hodgkin


Se, arrivati a questo punto, avete letto con attenzione, vi sarete resi conto della gravità e dell'invasività di questa malattia la cui cura più efficace consiste nel trapianto di cellule staminali. Leggete qui per sapere con precisione in cosa consiste la terapia. 


L'informazione corretta è fondamentale per conoscere questa insidiosissima malattia e per superare la diffidenza e il timore nei riguardi di azioni da compiere, che sono importantissime per proteggersi e per donare aiuto ai malati.


Riporto di seguito la testimonianza di Bino, al secolo Benedetto Campanella, riguardo alla sua esperienza, ancora in atto con la malattia.


La lettera, che tra poco leggerete, oltre a evidenziare la straordinaria forza d'animo di quest'uomo, chiarisce l'importanza della donazione, un gesto che spesso suscita in noi, a torto, diffidenza e timore, ma che è di importanza basilare nella lotta contro la malattia.


Leggete qui la testimonianza di Bino.


Concludo, segnalando "Una Mano per AIL: Milano 28 maggio 2009 - Roma 11 giugno 2009", manifestazione per la raccolta dei fondi necessari a sostenere la ricerca, che si terrà su tutto il territorio nazionale.

18 commenti:

  1. Un post molto istruttivo, utile per fare una corretta informazione su questa malattia molto subdola e pericolosa per la salute.


    La testimonianza di Bino è...non ci sono parole per commentarla. Devo solo ringraziarlo di averci reso partecipi della sua sofferta esperienza perché ha reso soltanto un servizio impagabile a tutti noi.


    Un abbraccio cumulativo

    Artemisia

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  2. Hai dato conferma all'importanza della ricerca, grazie!

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  3. ciao Nereide :-) ..sono una tua collega, se così si può definire una che insegna matematica :-) Ogni tanto passo di qui in silenzio e mi fermo a leggere i tuoi interessanti post.. oggni ho deciso di mandarti un saluto.

    Buona giornata,

    Alidada

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  4. Un post veramente lodevole. Un'informazione corretta è basilare.


    Toccante e di utilità concreta la testimonianza di Bino, che ringrazio dal profondo del cuore.


    Un abbraccio

    Ruben

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  5. arte, sono d'accordo con te. Informazione corretta e tempestiva sempre.

    La testimonianza di Bino è straordinaria!!!

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  6. Angelo azzurro, grazie a te di essere passata di qui a d esprimere il tuo parere.

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  7. Ciao, alidada. Benvenuta. Insegno matematica anch'io oltre alle scienze, collega;)


    Mi ha fatto piacere conoscerti. Ti aspetto ancora.

    annarita

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  8. Ruben, concordo perfettamente.


    A presto

    annarita

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  9. ciao cara cuginetta. Ho letto la lettera e devo dire che il coraggio di questa persona è encomiabile, la sua forza e la sua tenacia sono di stimolo per tanti. Le tue informazioni sono sempre di grande aiuto. Mi sono informata anche sulla manifestazione a Roma alla quale sicuramente parteciperò. un bacio grande la cugina romana

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  10. cara cuginetta Penny, hai ragione: la testimonianza di Bino è di esempio per tutti noi.


    Sono contenta che tu possa partecipare alla manifestazione di Roma.


    Un abbraccio

    annarita

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  11. Caro Bruno, un ringraziamento immenso a te e a Bino.


    un abbraccio cumulativo.

    annarita

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  12. Ciao annarita, sono stata iscritta al registro ADMO fino a quando la mia età rientrava in quella dei possibili donatori, perchè lo sono diventata?

    In famiglia ho un caso di Leucemia Mieloide Cronica fortunatamente in remissione completa, questo spinge molte persone ( compreso me) a diventare donatori solo quando incontri questa malattia ed è sbagliato!

    Dovrebbe essere un gesto spontaneo, è così semplice farsi fare un prelievo del sangue!

    Queste patologie, quasi sempre subdole nei sintomi, ti assalgono da un giorno all'altro e ti ritrovi in un vortice, proprio come dice Bino...La donazione di midollo fa paura perchè non c'è informazione.....nel periodo in cui sono stata iscritta al registro ho sperato ogni giorni di essere chiamata per ulteriori esami di tipizzazione, purtroppo non è accaduto....

    Un abbraccio e grazie per questo post, roberta.

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  13. Roberta, grazie a te per la tua testimonianza. quel che affermi è giustissimo. La donazione è un atto fondamentale e si dovrebbe superare la diffidenza e la paura nei suoi confronti.

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  14. rosy. ho letto tutto. ho approfondito con il tuo post le conoscenze che gia avevo.

    l'anno scorso mi fu diagnosticato un tumore dell'epidermide che per mia fortuna si allargava e non penetrava. Era una macchiolina della pelle, non ti dico i momenti che ho passato. Ora ho una cicatrice sullo scollato ma sto bene.


    Leggere la lettera di un padre mi ha straziato il cuore... tutti dovremmo donare, tutti!

    Ti abbraccio.

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  15. Cara rosy, sono perfettamente d'accordo con te sulla fondamentale importanza della donazione. Questo post ha cercato di sottolineare proprio questo aspetto.


    Un abbraccio

    annarita

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  16. Proprio stamattina sono entrata in un forum di persone che vivono patologie tanto sconosciute, almeno nei dettagli, quando diffuse.

    Da un amico che non ringrazierò mai abbastanza, ho avuto il recapito di un medico che si sta occupando di una persona di casa.

    Abbiamo familiarità per leucemia, mia zia è andata via così, mia madre ne era affetta, anche se non è stato questo a portarla altrove.

    Donare il midollo è associato all'idea di aghi da materassaio che debbono penetrare le ossa...Ringrazio te, Annarita, e saluto Benedetto.

    La sua lettera lucida e dignitosa, è preziosa testimonianza per tutti noi.

    Sono un pò microcitemica ed ho fatto anche io stimolazioni midollari prima di fare le autotrasfusioni necessario per un importante intervento ortopedico.

    Passiamo le nostre esperienze con garbo e voglia di condivisione. Diamoci forza.

    Un abbraccio.

    sabina

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  17. Cara Sbina, un grazie sentito a te per aver lascito una testimonianza così preziosa.


    Un abbraccio grande.

    annarita:)

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