Cari colleghi e cari lettori interessati, rendo disponibile una UA in formato pdf, scaricabile alla fine del post, e dal titolo "Scopriamo i prodotti alimentari e i piatti tipici della nostra tradizione".
L'unità di apprendimento, indirizzata ad una classe seconda, insieme all'altra per la classe prima, già pubblicata, e alla prossima UA destinata ad una classe terza, potrebbe far parte di un percorso curricolare triennale sull'alimentazione.
Riporto di seguito gli elementi introduttivi.
Destinatari: alunni di classe seconda.
Discipline coinvolte: Scienze, Tecnologia, Arte e immagine, Italiano, Storia, Geografia
Apprendimento unitario da promuovere. L’alunno, attraverso la conoscenza dei prodotti
alimentari tipici della nostra tradizione e il confronto con quelli dell’alimentazione moderna,
acquista consapevolezza circa i valori di fondo (nutrizionale, culturale, emozionale, sociale…) dei
cibi e si avvia a diventare un consumatore consapevole.
Compito unitario in situazione. Dopo aver raccolto, dalla viva voce di genitori, nonni e
parenti, informazioni sulle tradizioni, usanze e ricette tipiche della zona o della Regione di
appartenenza, realizzare un calendario figurato in cui riportare una ricetta per ogni mese dell’anno.
Di ciascuna ricetta si metterà in evidenza il valore nutritivo, fornendo informazioni specifiche sugli
ingredienti alimentari utilizzati.
Attività laboratoriali. In questa fase pre-attiva dell’UA, ove si darà ampio spazio ad attività
laboratoriali, si predisporrà con cura il setting motivazionale.
Dopo aver precisato il compito unitario di apprendimento uguale per tutti gli studenti, si favorirà
l’acquisizione personalizzata di conoscenze e abilità funzionali alla realizzazione del percorso
apprenditivo di ciascuno, partendo dai prerequisiti rilevati e dalle differenti capacità evidenziate. In
tal modo, si potranno scegliere le attività più adatte alla maturazione delle competenze attese
concretizzandole in fasi di lavoro organicamente concatenate.
L’approccio laboratoriale di questo percorso di apprendimento va dal generale al particolare,
partendo dal recupero della cultura materiale (ricette di piatti tipici, fiabe, proverbi e modi di dire,
propri della nostra tradizione orale e popolare) per metterlo a confronto con la cultura
contemporanea (rappresentata dagli slogan pubblicitari). Le attività, progettate unitariamente dai
docenti coinvolti, possono essere molteplici: da quelle di tipo creativo, che evidenziano come
ognuno di noi (ragazzi compresi) sia portatore di entrambe le culture, quella popolare e quella
contemporanea, e viva la contraddizione fra i modelli tradizionali e quelli del consumo, ad altre di
tipo scientifico e tecnico che analizzano la composizione e il valore nutritivo di prodotti di una
cucina semplice e più naturale quali latte, olio, ortaggi, legumi ecc. A partire dal riconoscimento dei
valori basilari, si potrà anche costruire insieme il senso di un “prodotto tipico”, che non sia
contrapposto all’alimentazione moderna, ma complementare ad essa. Il percorso potrà essere
utilmente completato con la conoscenza dei prodotti tipici della propria zona.
Si esemplifica un possibile percorso unitario, che, non avendo la pretesa di essere esaustivo, vuole soltanto fornire alcuni spunti. I docenti delle discipline coinvolte destinano circa venti/venticinque ore ad attività di laboratorio e di gruppo classe, attivando sapienti interconnessioni tra contenuti disciplinari, educazione alimentare, educazione alla salute. Lo spunto comune potrebbe essere ricavato dalla proiezione del film “Sabato, domenica e lunedì” (o di un altro film ), regia di Lina Wertmüller, Italia, 1990. Dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo: a Pozzuoli, nel 1934, un fine settimana che ruota tutto intorno alla preparazione del pranzo della domenica. Il ragù diventa un’occasione per affrontare i problemi familiari e di coppia.
Possibili interventi dei docenti.
- Il docente di italiano potrà proporre la lettura e l’analisi di alcune ricette di piatti tradizionali. Il
genere della ricetta si presta egregiamente a diversi esercizi di scrittura creativa oltre che a un
lavoro più complesso sulla lingua: è infatti immediatamente chiaro, anche a un ragazzo, che la
ricetta deve seguire alcune regole, più della poesia e della scrittura giornalistica. Una buona ricetta
deve far immaginare con chiarezza il risultato ed essere invitante, fornire validi aiuti a chi cucina e
prestarsi ad una lettura veloce e ripetuta.[Continua]
Scarica l'unità di apprendimento in formato pdf.
Bellissimo progetto, scoprire le tradizioni, i detti popolari e i piatti tipici lo trovo molto istruttivo...sai quanto io ci tenga a queste cose!
RispondiEliminaArrivare a scoprire le nostre origini non solo dal punto di vista storico ma soprattutto dal punto di vista culturale e alimentare.....arrivando alla conclusione che la nostra storia locale è l'insieme di tradizioni tramandate anche da popoli lontani passati dal nostro territorio come conquistatori o come individui interessati a nuove scoperte......
Per non parlare dell'enorme impulso che ha dato la scoperta dell'America.
Se il tutto poi lo confrontiamo con le nostre abitudini attuali......buon lavoro ragazzi!!!
Un caro saluto annarita, roberta.
Cara Roberta, so bene quanto apprezzi i progetti come questo:)
RispondiEliminaGrazie della tua sensibilità e dell'attenzione che dedichi a questo blog:).
Un abbraccio.
annarita:)
Ciao, Annarita. Molto bello il percorso trasversale alle diverse discipline. Stimolanti le attività laboratoriali prposte così come pure le indicazioni bibliografiche e in rete.
RispondiEliminaNon mancano neanche le verifiche!
Ho scaricato la UA insieme alla prima. Aspetto la terza per proporle ai miei colleghi a scuola.
grazie infinite.
Un abbraccio
Artemisia
Va bene, Artemisia. La terza ua non tarderà ad arrivare.
RispondiEliminaUn salutone
Interessante progetto, non dimenticare le nostre origini anche attraverso l'alimentazione del passato. Con la globalizzazione imperante gli occhi di chichessia sono rivolti all'esterno, all'acquisizione del diverso e fra questo spicca l'interesse anche per i piatti stranieri. Diffondere informazione sui nostri prodotti alimentari e sulle tradizioni culinarie è diffondere cultura, oltreché insegnare l'alimentazione corretta.
RispondiEliminaNon dimenticando le nostre origini, non dimenticheremo la nostra storia.
Interessante anche l'informazione assocciata ai laboratori di scrittura creativa.
Complimenti Annarita, hai un occhio aperto su vari argomenti.
Un caro abbraccio, Annamaria.
sono i blog come il tuo a rendere
RispondiEliminafelice chi vi si imbatte
grazie*
Cara Annamria, condivido in toto le tue considerazioni sulla globalizzazione e l'importanza di preservare la nostra identità attraverso il tramandare le tradizioni anche in campo alimentare.
RispondiEliminaTi ringrazio per l'apprezzamento. Sei molto cara.
Un abbraccio
annarita
Cara Julka, benvenuta su questo blog.:)
RispondiEliminaTi ringrazio delle gentili parole.
A presto
annarita