Speech by ReadSpeaker
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Cari colleghi e lettori interessati, vi segnalo un evento molto importante per la didattica, che riprendo fedelmente dal sito dedicato, dove troverete tutti i dettagli e le informazioni aggiornate.
***
AVVISO: in data 12 marzo 2009 è pervenuta da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca la disposizione che permette l'esonero dall'insegnamento per gli insegnanti di ogni ordine e grado che parteciperanno al convegno, come da prot. n. AOODGPER 3246. Per maggiori informazioni è possibile consultare il testo completo in formatoPDF.
DIDAMATICA Informatica per la Didattica è il Convegno promosso annualmente dall'AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico) che si propone di fornire un quadro ampio ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel settore dell'Informatica applicata alla Didattica, nei diversi domini e nei molteplici contesti di apprendimento. DIDAMATICA, in particolare, realizza un ponte di comunicazione tra il mondo della scuola e il mondo della ricerca proponendo e incentivando un uso consapevole delle Tecnologie Informatiche.
L’edizione DIDAMATICA 2009 è organizzata e ospitata dall’Università degli Studi di Trento. Il convegno si terrà contemporaneamente in tre sedi: la Facoltà di Economia, la Facoltà di Giurisprudenza e la Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento, tutte affacciate in Via Verdi e Via Rosmini, che incrociandosi formano il cosiddetto "crocicchio" del centro. Si affaccia in particolare su via Verdi la Cattedrale della città, famosa per il Concilio tenutosi a Trento dal 1545 al 1563.
DIDAMATICA è da oltre vent’anni punto di riferimento per studiosi, docenti e formatori provenienti dal mondo della Scuola, dell’Università, dalle Aziende e degli Istituti di ricerca e formazione, pubblici e privati.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Call For PaperQUI
I temi e gli argomenti di confronto e discussione, scelti per l'edizione 2009 si propongono di evidenziare il ruolo delle Tecnologie Informatiche nelle attività di formazione della Società della Conoscenza. Gli argomenti sotto elencati costituiscono l'elenco (non esaustivo e non esclusivo) delle tematiche ammesse:
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Cari colleghi e lettori interessati, con questo post concludo il mini curricolo sull'alimentazione, dopo aver pubblicato le due UA :
Conosciamo la nostra cucina e le altre (classe 1°)
Prodotti alimentari e piatti tipici tradizionali (classe 2°)
(L'immagine è stata presa dalla rete)
L'unità di apprendimento è scaricabile alla fine del post. Ne riporto di seguito l'introduzione.
Destinatari: alunni di classe terza.
Discipline coinvolte: Scienze, Musica, Arte e immagine, Italiano.
Apprendimento unitario da promuovere. L’alunno impara a gustare i sapori e a percepire
le proprie emozioni in relazione ad essi; diviene, inoltre, consapevole che il cibo è anche cultura,
uso quotidiano, scambio, negoziazione implicita di significati.
Compito unitario in situazione. Realizzare un manualetto, illustrato con fotografie, schemi,
disegni, immagini, circa l’interconnessione fra i sapori dei cibi e le emozioni suscitate da questi. I
materiali prodotti riassumono sia le riflessioni personali che i risultati della documentazione e delle
testimonianze raccolte in attività di gruppo.
Attività laboratoriali. Si esemplifica un itinerario laboratoriale unitario mediante cui i docenti delle discipline coinvolte, lavorando in stretto coordinamento, destineranno, al tema dell’esplorazione dei sapori, circa venti ore per attività di laboratorio e di gruppo classe, attivando sapienti interconnessioni tra contenuti disciplinari, educazione alimentare, educazione alla Convivenza civile. Lo spunto comune potrebbe essere ricavato da un episodio ripreso dai media, una pellicola cinematografica, internet, un libro.
Per esemplificare concretamente, si potrebbe sottoporre all’attenzione dei ragazzi l’opera del
gourmet francese Brillat–Savarin “Fisiologia del gusto” (1825) e leggerne alcuni brani, in cui
trovano spazio oltre al cibo in sé, tutto ciò che riguarda la sua preparazione, la presentazione il
consumo. Per trasformare conoscenze e abilità in obiettivi formativi e, quindi, in competenze,
osservabili e documentabili per ciascuno studente, i docenti progetteranno, a livello disciplinare e
interdisciplinare, percorsi di apprendimento mirati.
- Il docente di scienze potrebbe organizzare alcune attività per la percezione del gusto. Dal punto di vista scientifico, il sapore non è determinato solo da quanto avviene nella bocca: il “gusto” è una
sensazione complessa costruita con l’apporto di tutti e cinque i sensi. La lingua contribuisce
all’apprezzamento di alcune sensazioni di base, mentre naso, occhi, orecchie e tatto aggiungono
ulteriori informazioni molto importanti . Il senso comune, invece, tende ad attribuire alla lingua il
compito di costruire tutto l’insieme del gusto.
Si inizierà, ad esempio, con un’esperienza finalizzata alla riscoperta delle sensazioni legate
esclusivamente al senso del gusto. [continua a leggere, scaricando l'unità di apprendimento sui sapori e il sapere]
Su Scientificando: Consultate il tag "alimentazione"
Una serie di link utili per gli approfondimenti:
Nutrire la mente, combattere la fame: un progetto elearning sperimentale interculturale, multilingue, per la realizzazione di una rete euro-mediterranea di educazione e formazione alla sicurezza alimentare. Sono coinvolte nel progetto le scuole primarie e secondarie dell'Istituto Comprensivo di Porto Venere. Da non perdere!
Progetto Alimentazione: i ragazzi della scuola media D.Alighieri di Spoleto hanno realizzato questo sito ricco di informazioni illustrate sull'educazione alimentare.
Alimentazione equilibrata e miti da sfatare
Alimentazione la sezione dedicata all'alimentazione da La Girandola.
Alimentazione, da Treccani.it
Green Planet, in questo sito sono reperibili molte informazioni sull'agricoltura biologica, l'alimentazione naturale, l'ambiente, la salute ed altro ancora.
Per la scuola primaria, consiglio i seguenti link:
- Che si mangia in una settimana? (da Ciao Bambini)
- Io mangio 1: scuola, pizza, merenda (da Ciao Bambini)
- Io mangio 2: l'obesità (da Ciao Bambini)
- Educazione alimentare da Rivoli 1° circolo, ricchissimo di link e risorse sull'alimentazione.
- Cool food planet, sito bellissimo con attività e quiz interattivi.
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Cari ragazzi, colleghi e lettori, vi segnalo EuropaGo, un sito di indubbia valenza educativa che ha per scopo di far conoscere l'Europa divertendosi, grazie a dei giochi interattivi che mette a disposizione degli utenti interessati.. Accedendo alla home, troverete nella testata l'imagine dell'interno di una stanza, riportata di seguito, dove, cliccando su alcuni oggetti contenuti, si accede ai giochi interattivi.
Fate attenzione perché solo alcuni di essi sono dei link. Li troverete, passandovi sopra il mouse.
Sempre dalla home di EuropaGo, si può accedere al portale Europa, il portale della UE, che fornisce ai cittadini e alle imprese informazioni pratiche sui loro diritti e possibilità all’interno dell’UE. Esso riguarda principalmente situazioni transfrontaliere reali, come il caso dei cittadini europei desiderosi di lavorare o studiare in un altro paese dell’UE o quello delle imprese europee che intendano trasferirsi o aprire una nuova succursale in un altro paese comunitario.
Le informazioni fornite sono suddivise in due sezioni: Cittadini e Imprese. Ogni sezione presenta informazioni specifiche utili per le attività dei cittadini o delle imprese. Si può accedere alle informazioni di ciascuna sezione selezionando il pulsante colorato corrispondente nella parte superiore del menù a sinistra.
Per navigare nel portale occorre specificare:
- che lingua si desidera utilizzare;
- se si cercano informazioni in quanto privato cittadino o per conto di un’impresa;
- quali sono gli argomenti a cui si è particolarmente interessati;
- se si è interessati a informazioni di carattere generale sull’UE o a informazioni specifiche su un determinato paese.
A questo link, sono disponibili informazioni dettagliate sui servizi forniti. Utilissima la sezione Climate Action, in cui potete consultare i tre obiettivi fissati dalla UE per combattere il riscaldamento globale.
Nel dicembre del 2008 l'UE ha, infatti, adottato una strategia integrata in materia di energia e cambiamenti climatici, che fissa obiettivi ambiziosi per il 2020. Lo scopo è indirizzare l'Europa sulla giusta strada verso un futuro sostenibile sviluppando un'economia a basse emissioni di CO2 improntata all'efficienza energetica. Sono previste le seguenti misure:
- ridurre i gas ad effetto serra del 20% (o del 30%, previo accordo internazionale);
- ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un aumento dell'efficienza energetica;
- soddisfare il 20% del nostro fabbisogno energetico mediante l'utilizzo delle energie rinnovabili.
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Cari ragazzi e cari lettori, pubblico una scheda di laboratorio sulla tecnica della cromatografia su carta, in cui è illustrata un'esperienza svolta a scuola. La scheda è stata elaborata da tre alunni della classe 2° B: Riccardo, Matteo e Zheng.
Potete scaricare la scheda alla fine del post.
Prima fornisco qualche informazione su questa tecnica di separazione di miscele omogenee.
Da wikipedia.
La cromatografia su carta è una delle più vecchie tecniche cromatografiche, che permise di effettuare efficacemente separazioni con mezzi economici (a partire dal 1940).
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Cari ragazzi e cari lettori, ricordate il Concorso "Scegli la prossima astrofoto di Hubble" partito il 28 gennaio 2009? Ebbene l'11 marzo scorso, ESA - Kids ha comunicato la scelta effettuata dal pubblico. Leggete di seguito la notizia!!!
11 Marzo 2009
Al secondo posto nella gara di popolarità si trova una splendida galassia a spirale, la NGC 5172, (con 26.987 voti), che meriterebbe anch'essa a buon titolo un'osservazione ravvicinata da parte di Hubble. Il telescopio spaziale Hubble è un progetto NASA-ESA. È in orbita dal 1990 e la prossima missione di assistenza è programmata per la fine di quest' anno. Nelle speranze degli scienziati, il telescopio Hubble dovrebbe restare operativo fino al 2013.
Per vedere tutti i risultati della gara e ricevere l'avviso di pubblicazione dell’ immagine di Arp 274, potete visitare il sito:
http://YouDecide.Hubblesite.org
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Cari ragazzi di 3° B, come anticipato, è arrivato il vostro turno per la verifica sulle Leggi di Mendel e la Genetica.
Ecco a voi una serie di link a delle risorse, che vi saranno di aiuto per affrontare al meglio la prova.
La nascita della Genetica, Mendel: un documento in formato pdf che potete stampare, scaricare sul pc o consultare online.
Leggi di Mendel: legge della dominanza. Una scheda sulla legge dell'uniformità degli ibridi della prima generazione, supportata da un'animazione. Disponibile anche in versione pdf.
Leggi di Mendel: legge della segregazione. Scheda esplicativa con animazione.
Leggi di Mendel: legge dell'indipendenza. Scheda esplicativa con animazione.
La genetica. Le tre leggi di Mendel, rappresentate sinteticamente.
Un test di allenamento da Zanichellitest; Test/verifica online; lo stesso test/verifica in formato pdf, stampabile e scaricabile.
Qui un test di verifica sulla 3° legge di Mendel (preparato da me)
Un bel video sul lavoro di Mendel
Radiazioni ionizzanti e mutazione genetiche
Esploriamo le relazioni tra biodiversità e genetica
Le tappe della Genetica [Risorsa pdf scaricabile]
Geni Vegetali Benefici [1° Parte]
I Geni Architetti Del Cervello: Una Interessante Ricerca
Geni vegetali benefici [2° parte]
Penso ce ne sia abbastanza, vero?
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Cari ragazzi di 3° B (e cari lettori), abbiamo appena terminato lo studio della Genetica e delle Leggi di Mendel, su cui posterò, in settimana, alcune risorse utili per la preparazione alla verifica.
Parlare, quindi, di Evoluzione è piuttosto spontaneo. Lascio di seguito i link a un video e un podcast, tratti entrambi da VideoScienza, in cui potrete guardare e ascoltare l'intervista "Come siamo diventati esseri umani?" al paleoantropologo Ian Tattersall, uno dei più importanti studiosi dell'evoluzione della nostra specie.
Tattersall, ospite a Milano del Darwin Day, risponde a domande come: Quando, e soprattutto come, è avvenuto il passaggio alla specie umana? Quando l'uomo è diventato homo sapiens?
- guarda il video dell'intervista
- ascolta il podcast dell'intervista
Consultate, anche i seguenti percorsi, disponibili su Scientifcando:
L'incredibile viaggio del genere umano
E, per finire, un link ad un interessante itinerario scientifico interattivo, offerto da Einaudi Scuola: L'evoluzione dell'uomo. L'attività è scaricabile come file zippato di 2,0 Mb e fruibile offline sul proprio pc.
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Cari ragazzi di 2°B (e cari lettori), il 19 marzo tocca a voi. Come vi ho anticipato a scuola, posto una serie di risorse, che possono affiancare utilmente quanto abbiamo già studiato sui Vertebrati.
Cominciamo con delle informazioni da Wikipedia:
I Vertebrati (Vertebrata) sono un subphylum dei Cordati (facenti parte degli Animali), caratterizzato dal possedere una struttura scheletrica ossea e/o di cartilagine.
Attualmente, escluse cioè le specie fossili, sono rappresentati da circa 50.000 specie di cui la metà sono Pesci (agnati, condritti e osteitti). Gli Uccelli invece sono il secondo gruppo tassonomico con 9'000 specie circa, seguono i Rettili con circa 6'000, i Mammiferi con 4'000 e gli Anfibi con quasi 4'000 specie.
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Cari ragazzi e cari lettori, vi segnalo un'iniziativa lodevole e degna di attenzione "EcoLogicaCup", la prima gara nazionale di ecologia completamente online alla sua seconda edizione, rivolta ai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado.
Riporto dal sito dedicato:
Al via la seconda edizione di “EcoLogicaCup”, la gara nazionale di ecologia completamente on line rivolta ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado. 65 le squadre iscritte, 43 le scuole partecipanti per un totale di circa 1500 studenti coinvolti sono i numeri raggiunti nell’edizione 2008 di questa iniziativa che vuole fare dei risultati ottenuti non un traguardo, ma un punto di partenza per una nuova gara, più ricca, più avvincente, più interessante.
In un mondo in cui l’uomo rappresenta una specie su più di due milioni ed una piccola porzione della biomassa esistente, perché solo noi abbiamo il problema dei rifiuti? L’uso attuale dell’energia è sostenibile? E le cosiddette energie alternative sono realmente alternative e pulite? Sono queste alcune delle domande a cui vorremmo trovare risposta insieme agli studenti, i quali anche quest’anno potranno organizzare una loro squadra, iscriversi alla competizione e accedere a dei temi di approfondimento e alle relative esperienze pratiche da realizzare in natura o in classe con l’ausilio di strumenti di facile reperibilità.
Tra i nuovi temi proposti in questa edizione ci saranno: i rifiuti, l’energia, l’acqua e lo sviluppo sostenibile. Le squadre iscritte potranno inoltre prepararsi alla competizione accedendo con la loro password all’apposita area di allenamento, rispondendo ai quiz e conquistando subito importanti punti per raggiungere la vetta della classifica.
Gli allenamenti della Stagione 2009 sono appena iniziati! Sul sito, troverete tutte le informazioni per partecipare.
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Cari ragazzi di 1° B, la vogliamo fare bene la verifica sulle piante di venerdì prossimo, vero?
OK! Ho pensato di aiutarvi nel ripasso e approfondimento di quanto studiato, mediante alcune risorse che vi indico di seguito.
Alcuni post sul nostro blog.
Struttura delle piante: la radice e il fusto
Risorse in Rete
Il fiore (interattivo)
Un test da effettuare online sulla vita delle piante
E adesso un gioco interattivo dalla home della BBC, dal titolo "Aiuta le piante a crescere bene" (bisogna aspettare un po' che si carichi l'attività)
Un video da youtube "Dal fiore al seme"
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Cari colleghi e cari lettori interessati, rendo disponibile una UA in formato pdf, scaricabile alla fine del post, e dal titolo "Scopriamo i prodotti alimentari e i piatti tipici della nostra tradizione".
L'unità di apprendimento, indirizzata ad una classe seconda, insieme all'altra per la classe prima, già pubblicata, e alla prossima UA destinata ad una classe terza, potrebbe far parte di un percorso curricolare triennale sull'alimentazione.
Riporto di seguito gli elementi introduttivi.
Destinatari: alunni di classe seconda.
Discipline coinvolte: Scienze, Tecnologia, Arte e immagine, Italiano, Storia, Geografia
Apprendimento unitario da promuovere. L’alunno, attraverso la conoscenza dei prodotti
alimentari tipici della nostra tradizione e il confronto con quelli dell’alimentazione moderna,
acquista consapevolezza circa i valori di fondo (nutrizionale, culturale, emozionale, sociale…) dei
cibi e si avvia a diventare un consumatore consapevole.
Compito unitario in situazione. Dopo aver raccolto, dalla viva voce di genitori, nonni e
parenti, informazioni sulle tradizioni, usanze e ricette tipiche della zona o della Regione di
appartenenza, realizzare un calendario figurato in cui riportare una ricetta per ogni mese dell’anno.
Di ciascuna ricetta si metterà in evidenza il valore nutritivo, fornendo informazioni specifiche sugli
ingredienti alimentari utilizzati.
Attività laboratoriali. In questa fase pre-attiva dell’UA, ove si darà ampio spazio ad attività
laboratoriali, si predisporrà con cura il setting motivazionale.
Dopo aver precisato il compito unitario di apprendimento uguale per tutti gli studenti, si favorirà
l’acquisizione personalizzata di conoscenze e abilità funzionali alla realizzazione del percorso
apprenditivo di ciascuno, partendo dai prerequisiti rilevati e dalle differenti capacità evidenziate. In
tal modo, si potranno scegliere le attività più adatte alla maturazione delle competenze attese
concretizzandole in fasi di lavoro organicamente concatenate.
L’approccio laboratoriale di questo percorso di apprendimento va dal generale al particolare,
partendo dal recupero della cultura materiale (ricette di piatti tipici, fiabe, proverbi e modi di dire,
propri della nostra tradizione orale e popolare) per metterlo a confronto con la cultura
contemporanea (rappresentata dagli slogan pubblicitari). Le attività, progettate unitariamente dai
docenti coinvolti, possono essere molteplici: da quelle di tipo creativo, che evidenziano come
ognuno di noi (ragazzi compresi) sia portatore di entrambe le culture, quella popolare e quella
contemporanea, e viva la contraddizione fra i modelli tradizionali e quelli del consumo, ad altre di
tipo scientifico e tecnico che analizzano la composizione e il valore nutritivo di prodotti di una
cucina semplice e più naturale quali latte, olio, ortaggi, legumi ecc. A partire dal riconoscimento dei
valori basilari, si potrà anche costruire insieme il senso di un “prodotto tipico”, che non sia
contrapposto all’alimentazione moderna, ma complementare ad essa. Il percorso potrà essere
utilmente completato con la conoscenza dei prodotti tipici della propria zona.
Si esemplifica un possibile percorso unitario, che, non avendo la pretesa di essere esaustivo, vuole soltanto fornire alcuni spunti. I docenti delle discipline coinvolte destinano circa venti/venticinque ore ad attività di laboratorio e di gruppo classe, attivando sapienti interconnessioni tra contenuti disciplinari, educazione alimentare, educazione alla salute. Lo spunto comune potrebbe essere ricavato dalla proiezione del film “Sabato, domenica e lunedì” (o di un altro film ), regia di Lina Wertmüller, Italia, 1990. Dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo: a Pozzuoli, nel 1934, un fine settimana che ruota tutto intorno alla preparazione del pranzo della domenica. Il ragù diventa un’occasione per affrontare i problemi familiari e di coppia.
Possibili interventi dei docenti.
- Il docente di italiano potrà proporre la lettura e l’analisi di alcune ricette di piatti tradizionali. Il
genere della ricetta si presta egregiamente a diversi esercizi di scrittura creativa oltre che a un
lavoro più complesso sulla lingua: è infatti immediatamente chiaro, anche a un ragazzo, che la
ricetta deve seguire alcune regole, più della poesia e della scrittura giornalistica. Una buona ricetta
deve far immaginare con chiarezza il risultato ed essere invitante, fornire validi aiuti a chi cucina e
prestarsi ad una lettura veloce e ripetuta.[Continua]
Scarica l'unità di apprendimento in formato pdf.
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Evolutionary Portrait Art by Günter Bachelier: Portraits of the masterminds are transformed in one of my evolutionary art processes and motif individuals were generated for each of them.
Cari amici e lettori, non volevo dedicare un post alla festa dell'8 marzo perché non credo molto in questo genere di cose, per mia natura. Penso, infatti, che la donna non abbia bisogno di essere festeggiata in un giorno particolare dell'anno, ma che debba essere rispettata e valorizzata come essere umano tutti i 365 giorni, nessuno escluso. Potrei addentrarmi in un'analisi storico-sociale, ma non vorrei rischiare di cadere nelle grinfie della retorica e della stucchevolezza, entrambe situazioni che non mi appartengono, così pubblico un delicato "pensiero" dell'amico fraterno, Gaetano Barbella, appena pervenutomi per posta elettronica.
Scrive Gaetano, introducendo la mail:
"Ve ne sono tanti di generi di "mimose", a parte quelle floreali, che oggi in casa tua certamente c'è chi provvederà ad offrirti. Io da lontano ho pensato che potessi gradire questa, in formato doc, metafora di un'Intelligenza Artificiale che più ti si addice.
E con tanti auguri, Annarita.
gaetano"
LE DONNE E L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
In un mondo ancora assai lontano dal dare le stesse opportunità alle donne, il mondo dell’informatica non fa eccezione. Ciononostante, numerose donne hanno fornito e forniscono contributi innovativi e fondamentali in diversi settori.
In alcuni sotto-settori le ricercatrici brillanti prevalgono sugli uomini. Tra le donne di assoluto primo piano, Barbara Grosz, ad Harvard, già presidente dell’associazione americana di IA, lavora ai temi dell’elaborazione del linguaggio naturale. Margaret Boden è una scienziata cognitiva di fama mondiale, mentre Kathy McKeown, alla Columbia University, ha dato contributi importanti nel campo della generazione automatica di testi.
Un settore in cui il predominio scientifico femminile governa incontrastato è proprio quello dell’elaborazione del discorso, ossia la modellizzazione dei meccanismi che, in un dialogo, consentono di fornire, a chi parla, coerenza globale tra le varie espressioni linguistiche e, a chi ascolta, di capire riferimenti e intenzioni comunicative di chi parla. E' una parte affascinante. e tra le più innovative, dell’elaborazione del linguaggio naturale e molti di coloro che l’hanno impostata sono scienziate: Candace Sidner, Bonnie Webber, Sandra Carberry, ecc.
Probabilmente la determinazione e l’esempio delle caposcuola hanno aperto un varco per altre donne brillanti. Anche ricercatrici italiane hanno avuto un ruolo fondamentale. Solo per fare alcuni nomi: Luigia Carlucci Aiello, dell’Università di Roma La Sapienza, caposcuola nel settore del ragionamento automatico, prima presidente dell’Associazione italiana di Intelligenza Artificiale e general chairperson dell’Ijcai, la principale conferenza mondiale di IA; Lorenza Saitta dell’Università di Torino e Floriana Esposito dell’Università di Bari, che hanno contribuito allo sviluppo del settore dell'apprendimento automatico; Paola Mello dell’Università di Ferrara nel settore della logica computazionale, Maria Teresa Pazienza dell’Università di Roma Tor Vergata in quello dell’elaborazione di testi, Fiorella de Rosis in quello delle interfacce intelligenti.
***
Grazie Gaetano. Faccio mio il tuo pensiero e lo estendo a tutte le donne del pianeta, nessuna esclusa.
Vi invito a leggere questo post, che tratta di eccellenze al femminile.
Aggiungo il commento dell'amico Mauro Piadi, appena letto sul mio blog di matematica:
Auguri:
a tutte le donne, che portano sulle spalle il peso delle responsabilità, che accudiscono e crescono i figli, che ridono in compagnia e piangono da sole. Alle donne che sanno consolare un cuore che soffre. A quelle che si abbracciano tra loro, sospirando insieme. A quelle che sanno dire "Ti amo" in mille modi diversi, anche solo con uno sguardo o con la loro presenza. Alle donne che hanno un forte senso della giustizia. A quelle che si attivano contro le ingiustizie. Ma soprattutto a quelle donne che, le ingiustizie, le subiscono passivamente, ammutolite dal dolore, dallo sconforto e dalla paura: a loro auguro di trovare la forza di gridare e di ribellarsi. Perché essere donna non significa essere inferiore, ben al contrario...
Grazie anche a te, Mauro:)
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Cari ragazzi e cari lettori, da tempo volevo proporvi un post su Çatal Hüyük, e a tal proposito avevo raccolto in rete diverso materiale, ma ho sempre rimandato per vari motivi.
Oggi, grazie alla cara Maestra Maria Pia di "Ciao bambini", che ha pubblicato un articolo ricco di riferimenti, mi sono decisa a farlo.
Ma procediamo per gradi.
Chi è Çatal Hüyük?
Da wikipedia, leggiamo:
Il più antico e grande centro abitato di epoca neolitica dell'Anatolia (in Turchia), nella regione di Konya, ai margini meridionali della pianura.
È stato più volte ricostruito (sono stati identificati 14 livelli), occupa una superficie di 600m per 350m ed in alcune fasi della sua storia ha assunto grande rilievo, tanto da divenire, nel periodo tra il 6500 a.C. ed il 5500 a.C., l'unico centro della regione.
Il sito è stato scoperto alla fine degli anni Cinquanta; James Mellaart vi ha condotto campagne di scavi tra il 1961 ed il 1965, dopo di che le ricerche sono state sospese fino al 1993.
Era costruito secondo una logica completamente diversa da quella moderna: le case erano monocellulari e addossate una all'altra ed avevano altezze diverse, ci si spostava passando da un tetto ad un altro e per molte case l'ingresso su quest'ultimo era l'unica apertura. A livello di queste terrazze avveniva la circolazione da una casa all'altra, nonché gran parte delle attività domestiche.
L'assenza di aperture verso l'esterno, nonché di porte a livello del terreno, difendeva la comunità dagli animali selvatici e dalle incursioni di popolazioni confinanti; l'unica via d'accesso all'intero complesso erano scale che potevano facilmente essere ritirate in caso di pericolo.
Il sito archeologico si trova 60 chilometri a sud della città di Konya ed è visitabile da parte dei turisti.
Vi lascio una serie di link mediante i quali potete approfondire la vostra conoscenza su questo straordinario sito archeologico.
- Catal Huyuk la città più antica del mondo: ricco articolo di Milost Della Grazia
- Una ricca galleria fotografica: scavi archeologici, exhibit del Museo di Ankara
- Il sito della missione archeologica a Çatal Hüyük
- Una visita interattiva di un scavo archeologico in Turchia: include un calendario e le fotografie del progetto, ed i dettagli delle tecniche utilizzate.
- Catal Huyuk città più antica del mondo in Anatolia Turchia: Un articolo di William C. Eichman
- A proposito di Catal Huyuk - Breve Storia di Theresa C. Dintino
- Una ricostruzione in 3D della città
E per concludere, un filmato VEH - Video Encyklopedia Historyczna
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Cari ragazzi di tutte le classi (e cari lettori), tempo fa vi ho parlato in classe dell'Osservatorio Astronomico di Monteromano, che dista all'incirca una quarantina di chilometri dalla nostra scuola. Ebbene, l'amico Enrico Montanari, dello staff Antares nonché direttore dell'Osservatorio medesimo, ne ha scritto per Scientificando la storia sin dal suo inizio. Leggete con attenzione perché ne vale la pena.
Premessa
Ho accettato con entusiasmo di scrivere qualcosa per Scientificando di Annarita riguardo all'osservatorio di Monteromano (struttura di proprietà del Gruppo Astrofili Antares di Romagna, e di cui ho l'onore di essere il direttore) perché credo fortemente nella trasmissione della conoscenza, che è poi l'obiettivo principale della nostra passione comune per la scienza.
Penso anche che i siti di Annarita siano un punto di incontro importante per coloro che amano questa disciplina, specialmente perché essi si contraddistinguono per uno spirito di condivisione e di mutua circolazione delle idee, punti cardine di un libero pensiero scientifico, per cui sono felice di potermi esprimere in un tale contesto!
Introduzione
Detto questo, trovarmi a scrivere del nostro osservatorio, a dieci anni esatti della sua prima inaugurazione, ed esattamente a 400 anni da quei momenti che videro Galileo puntare per la prima volta uno strumento ottico verso lo spazio cosmico, mi porta inevitabilmente a fare dei bilanci. La nostra “avventura” è partita quasi per gioco, e dopo tante “peripezie” terrà a battesimo un grande telescopio il prossimo 2 maggio, quando uno strumento prezioso riuscirà a rendere meno lontane e misteriose quelle stelle che da sempre hanno catturato la nostra curiosità.
Era il 1994, e l'associazione Antares, già in azione da una dozzina d'anni sul territorio di Cotignola e Lugo, era sì caratterizzata da una grande passione, ma anche da una scarsità di risorse strumentali.
Poi una sera, all'improvviso, la proposta del nostro Luigi Pozzi, ora Presidente Onorario, che semplicemente ci proponeva l'idea di un progetto nuovo, quasi romantico, da realizzare come un avventura tra amici: “ Sapete ragazzi, ho pensato che sarebbe meglio spendere i soldi destinati alla mia tomba in favore di un osservatorio astronomico, da cui rivolgere i nostri sguardi al cielo...”. Nacque da queste semplici parole l'idea in grado di trasformare la passione in azione: una avventura entusiasmante, che ci ha portato a realizzare questo sogno a 765 m di altitudine nella Provincia di Ravenna. Parole che ci hanno poi fatto ospitare per oltre 10 anni i servizi dello storico Telescopio Bartolotti (36 cm di specchio), fino a giungere alla donazione del nuovissimo Telescopio Diemme che vedrà ufficialmente il suo battesimo delle stelle nella notte del prossimo 2 di maggio.
L'importanza di un Osservatorio
Nel suo nome è già contenuta una sintesi dello spirito della scienza, quello che vuole celebrare l'Anno dell'Astronomia appena indetto: l'osservazione sta semplicemente alla base del sapere scientifico. Riuscire a trasmettere alle nuove generazioni la capacità di osservare è uno degli obiettivi dell'insegnamento scientifico e non solo. I grandi scienziati incarnano in genere storie umane che dimostrano fin dall'inizio una profonda curiosità per la natura. Mi viene in mente, ad esempio, l'incredibile vitalità scientifica di Isaac Newton, che gradualmente trasformò la sua fervida curiosità in accurate osservazioni, evolute poi in un sapere scientifico e matematico, dalla grandezza straordinaria ed universale. Solo osservando e cercando di capire il mondo possono nascere le nuove teorie ed essere scoperte nuove leggi, che solo se sperimentate potranno essere confermate o riformulate qualora non corrispondenti all'evidenza osservativa.
Qui allora si chiude il circolo di questi 400 anni, che, dalle lune di Giove osservate da Galileo, ci conduce ai magnifici cieli di Monteromano, dove è magico ritrovarsi come sospesi, a mezza via, tra il nostro frenetico mondo e il silenzioso universo che ci avvolge.
Quindi, la costruzione di un Osservatorio Astronomico deve prima di tutto sottolineare il primato dell'osservazione, e fare si che questa venga insegnata ai ragazzi, affinché imparino a guardarsi intorno, a non dare nulla per scontato, a farsi delle domande di fronte a ciò che vedono.
Siamo, quindi, contenti quando riceviamo le visite di classi scolastiche e di ragazzi, per la grande occasione che abbiamo di svegliare in essi una scintilla di entusiasmo, che, se ben coltivata, potrà portarli lontano nella loro crescita scolastica e umana.
Monteromano
La scelta del sito è stata dettata da ragioni logistiche, climatiche e di condizione del cielo. I vari luoghi esaminati dovevano avere il giusto compromesso di risiedere nella Provincia di Ravenna, possedere le infrastrutture di base, avere condizioni meteorologiche medie favorevoli, ed essere sufficientemente protetti dalla “piaga” dell'inquinamento luminoso.
Sull'inquinamento luminoso ci sarebbe molto da dire e magari un’altra volta approfondiremo il discorso. Qui semplicemente vorrei sottolineare come esso sia un'aberrazione della nostra civiltà, uno spreco ingiustificato di denaro e risorse della comunità, oltre che una sorta di attentato alla memoria del cielo.
Con la sua posizione all'estremità meridionale della provincia di Ravenna, nel territorio del Comune di Brisighella, la quota di 765 m, la lontananza sia dal turbolento spartiacque appenninico che dall'inquinata pianura romagnola, il cocuzzolo del podere "La Pianta" a Monteromano aveva i requisiti giusti per diventare il sito del nostro Osservatorio. Il luogo possiede un fascino particolare grazie al magnifico panorama che si gode dalla sua cima: nelle giornate limpide lo sguardo si spinge a nord fino alla catena alpina, a tutto l'alto Adriatico, dal Delta del Po fino alle isole della Croazia, chiudendosi all'orizzonte sud-orientale con i monti delle Marche.
Di notte, poi, lo scintillio lontano delle luci non riesce a rovinare lo straordinario spettacolo della Via Lattea, che risulta ancora ben scolpita sulla volta celeste. Davanti a questo spettacolo magico, è inevitabile provare la voglia di entrare in cupola e mettere l'occhio all'oculare del telescopio!
Cupola e strumentazione
L'osservatorio è stato interamente auto costruito dai soci Antares, tre anni di duro lavoro nei week-end, specie in estate, dove mattone su mattone la struttura ha preso la forma attuale. Si tratta di una specie di “astronave” con la punta rivolta a sud, verso il meridiano, al cui interno si trova un corpo cilindrico dal diametro esterno di 5 m, sormontato da una cupola girevole in vetroresina. Una zona seminterrata, adibita a laboratorio, e dei servizi, completano l'osservatorio. La parte triangolare, che genera la “punta” dell'astronave, ospita la sala Panoramica, che è stata ricoperta interamente da cristalli, in modo da fornire un tetto di stelle, come ci si trovasse in un planetario naturale. La sala è in grado di ospitare una ventina di persone (anche qualcosa di più stringendosi) e in essa proiettiamo immagini del cielo e presentiamo conferenze, sia per preparare il pubblico all'osservazione che per fornire uno “spettacolo alternativo” in caso di cielo nuvoloso o maltempo.
L'associazione è anche dotata di potenti penne laser, e uno dei momenti più appassionanti per i visitatori è sicuramente la spiegazione del cielo, sia per imparare a riconoscere le singole costellazioni, sia per ascoltare le infinite storie che ciascuna stella ha da raccontare all'osservatore attento.
L'associazione ha anche dei telescopi portatili (da 20 a 33 cm di diametro) e alcuni binocoli tra cui spiccano un 40x100 e un 20x100 (ingrandimento x apertura in mm) in grado di mostrare il cielo a basso ed elevato ingrandimento, e riuscire quindi a soddisfare la curiosità dei visitatori anche quando l'afflusso degli stessi diventa davvero impegnativo per il solo strumento principale.
Il telescopio principale, un riflettore di marca Marcon, è in realtà un doppio strumento: lo specchio parabolico principale, dal ragguardevole diametro di 500 mm, può essere utilizzato in configurazione Newton, o Cassegrain. Cosa cambia? Con lo schema ottico ideato da Sir Isaac Newton, che prevede l'osservazione presso la punta del telescopio, la focale è di 2450 mm, con rapporto d'apertura f:5, ideale per osservare nebulose, galassie ed amassi di stelle. Con questo schema si raggiungono ingrandimenti che vanno dalle 80 alle 300 volte.
La configurazione Cassegrain, che rimanda la luce al fondo del telescopio, prevede invece una lunga focale, circa 10.000 mm, un rapporto d'apertura f.20, e si dimostra ideale per la ripresa planetaria e le osservazioni a forte ingrandimento, potendolo appunto variare da valori di 300 fino ad oltre 1000 volte. E’ quindi cura dello staff Antares scegliere la giusta configurazione in base agli oggetti visibili e lo stato di turbolenza del cielo. Oltre allo strumento principale, il telescopio Marcon è corredato da un rifrattore guida, con doppietto acromatico e diametro della lente di 152 mm, che fornisce anch'esso precise e ben definite immagini del cielo, specie con le osservazioni di luna e pianeti.
L'insieme di riflettore principale e rifrattore guida viene poi mosso da una meccanica di precisione, dotata di sistema automatico di puntamento, che riesce a spostare con dolcezza e precisione gli oltre 900 kg di peso dello strumento, e a puntare automaticamente ogni oggetto del cielo, digitando semplicemente il nome dello stesso. Il momento del puntamento, quando il “bestione” si muove da solo al buio e va ad inquadrare esattamente il francobollo di cielo che ospita un tesoro celeste, è denso di emozione e rappresenta un mirabile riassunto di storia della scienza, che condensa in quei pochi istanti il progresso di 400 anni di astronomia moderna.
Attività e didattica
L'attività dell’osservatorio prevede una serie di serate pubbliche, in genere una decina l'anno, in cui la struttura è aperta gratuitamente a tutti, grazie ad una convenzione con il Comune di Brisighella. Le serate richiamano un discreto numero di visitatori (oltre un centinaio a serata tra fine luglio ed inizio agosto) e sono quindi sconsigliate ai gruppi numerosi e scolaresche. Per queste ultime, consigliamo di prenotare delle serate di apertura straordinaria, dove poter compiere osservazioni del cielo sugli oggetti più interessanti, concordare dei moduli didattici specifici con gli insegnanti e magari fare un paio di lezioni introduttive in aula, prima di vivere l'esperienza emozionante dell'osservazione in cupola.
I costi di tali attività sono da concordare in base al numero di alunni e al tipo di attività, visto che può essere richiesto un numero variabile di esperti Antares durante lo svolgimento delle lezioni. Si trattano in genere argomenti di astronomia, ma sono disponibili dei laboratori interdisciplinari grazie ad un percorso denominato “Terra, Aria e Cielo”, che dal dinamico pianeta Terra conduce i ragazzi, attraverso lo scudo di gas dell'atmosfera, fino all'immensità dei lontani segreti del cosmo. Che dire d'altro? Il nostro augurio è quello di vedere sempre più ragazzi avvicinarsi alla cultura scientifica, e innamorarsi della ricerca, magari osservando i segreti del cosmo attraverso l'oculare del nostro telescopio...
Di seguito il link al Calendario 2009 delle serate pubbliche, che include le istruzioni per arrivare a Monteromano
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Cari ragazzi (e cari lettori), oggi in classe vi ho parlato del grande scienziato folignate Paolo Maffei, che si è spento nella sua Foligno la mattina del 1° marzo 2009, all'età di 83 anni, dopo avere scritto delle pagine importantissime per la storia dell'Astronomia.
Astronomo di fama internazionale, fu infatti tra i primi a dedicarsi alle ricerche di astronomia dell'infrarosso.
Nel 1968 ha scoperto, intorno alla costellazione di Cassiopea, due nuove galassie alle quali è stato dato il nome di Maffei 1 (una grande galassia la cui luce è fortemente attenuata dal passaggio attraverso spesse nubi di polveri) e Maffei 2 (fa parte del Gruppo locale, il piccolo ammasso di galassie al quale appartiene anche la nostra, e che dista dalla Terra circa quattro milioni di anni luce). Anche un asteroide è stato denominato, 18426 Maffei, in suo onore.
Per i suoi meriti scientifici è stato insignito della Medaglia d'oro della Cultura italiana e, nel 2002, del Premio Giovanni Battista Lacchini da parte dell’Unione Astrofili Italiani durante il Congresso UAI di Castello Tesino (TN).
E' stato uno dei maggiori divulgatori dell'astronomia in Italia negli anni '70 e '80 e autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri divulgativi tra cui:
Al di là della Luna - Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori - 1973
I mostri del cielo - Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori - 1976
L'universo nel tempo - Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori - 1982
La cometa di Halley: dal passato al presente - Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori - 1984
Giuseppe Settele, il suo diario e la questione galileiana - Foligno, Ediz.dell'Arquata – 1987
Indimenticabile è il suo contributo all'opera enciclopedica "Astronomia: alla scoperta del cielo", della Curcio Editore", che rimane un punto di riferimento per la cultura e il mondo della divulgazione astronomica italiana.
I funerali si sono tenuti a Foligno in Duomo, alle 9 di oggi 3 marzo 2009.
Per chi volesse partecipare le condoglianze alla moglie Maria Assunta Maffei, l’indirizzo postale è il seguente: Vocabolo Formoni 2, 06034 FOLIGNO (PG) (informazione presa dal sito UAI)
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Cari ragazzi e lettori interessati, eccomi qui con un ebook di 64 pagine in formato pdf, da scaricare. Si tratta delle "Esperienze intorno alla Generazione degl'Insetti" fatte da Francesco Redi (Arezzo, 18 febbraio 1626 – Pisa, 1º marzo 1697), medico, naturalista e letterato italiano che fece parte dell'Accademia della Crusca e pubblicò un notevole numero di ricerche naturalistiche, che destarono grande interesse in tutta Europa.
Particolarmente importanti sono le sue "Esperienze Intorno alla Generazione degl'Insetti" del 1667, in cui confutò la teoria della generazione spontanea, allora generalmente accettata, con un approfondito studio sperimentale della riproduzione delle mosche. Nel lavoro scientifico di Redi più ancora dei risultati ottenuti è essenziale il metodo usato, che gli assicura un posto di grande rilievo nella storia del metodo sperimentale.
La risorsa, reperita in rete, risale al 1875.
Scarica l'ebook "Esperienze Intorno alla Generazione degl'Insetti".
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