Cari ragazzi e cari lettori, riporto di seguito, per gentile concessione dell'amico Luigi Foschini, uno dei redattori del blog ANTARES Notizie (ASTRO BLOG del Gruppo Astrofili Antares di Romagna) e valente ricercatore nell'ambito delle Scienze Astronomiche, una eccellente recensione del libro di Jean-Pierre Luminet "L'invenzione del Big Bang".
Scrive Luigi:
Una delle cose piacevoli delle conferenze è che spesso si conoscono persone molto interessanti. Lo scorso 17 gennaio, sono stato al Festival della Scienza di Roma per presentare le conferenze di Jean-Pierre Luminet e Fulvio Melia. Avevo già incontrato Melia a qualche congresso, dato che lavoriamo in settori di ricerca affini, ma non conoscevo Luminet, se non da un suo libro "Finito o Infinito", scritto con Marc Lachièze-Rey e pubblicato da Cortina (2006). La piacevole giornata della conferenza si è conclusa con un'interessante discussione di astrofisica e cosmologia con Luminet di fronte a gustosi piatti della raffinata cucina romana. Al mio ritorno a casa, ho deciso di leggere altri testi di Luminet e ho iniziato con "L'invenzione del Big Bang" (Dedalo, Bari, 2006).
Ho appena chiuso l'ultima pagina del volume e mi sono messo subito a scrivere le mie impressioni, perché questo libro mi ha veramente sorpreso. E dopo avere letto centinaia e centinaia di volumi, questo ormai mi capita di rado.
Come dice il sottotitolo, il volume tratta della storia dell'origine dell'universo, o - meglio - tratta della storia delle teorie e osservazioni volte a scoprire l'origine dell'universo. Leggendo questo viene da dire che ci sono già moltissimi libri che affrontano questo argomento. Dunque, perché quello di Luminet è meglio di altri?
Per prima cosa, Luminet scrive con uno stile chiaro e asciutto, senza perdersi, come fanno altri autori, in ridondanze o in un mare di fumo per nascondere che non hanno niente da dire. Invece, Luminet ha qualcosa da dire e lo dice!
Documenti storici alla mano, dimostra il ruolo fondamentale che hanno avuto Friedmann, Lemaitre e Gamow nella costituzione della moderna teoria del Big Bang. Eppure questi scienziati sono poco considerati, se non apertamente trascurati dal molti storici e spesso anche dagli stessi cosmologi. Per esempio, oggi tutti pensano a Edwin Hubble come colui che scoprì l'evidenza dell'espansione dell'universo e la legge che collega la velocità di allontanamento con la distanza prende il suo nome, come anche la costante di proporzionalità presente in questa legge. Pochi però sanno che questa legge e relativa costante erano già state scoperte qualche anno prima da Lemaitre! Alla base dell'inghippo sta forse il fatto che la parte di testo dell'articolo di Lemaitre che discute questa legge è presente nell'articolo originale in francese, ma scompare misteriosamente nella traduzione in inglese.
Inoltre, Luminet nota come la radiazione cosmica di fondo sia stata scoperta più di vent'anni prima di Penzias e Wilson: Theodore Dunham e Walter Adams avevano osservato delle righe di assorbimento interstellare da molecole di CH e CN, che provenivano da stati eccitati a una temperatura di 2.3 K! Questo nel 1937 e 1941, mentre Penzias e Wilson effettuarono la scoperta, che gli valse il premio Nobel, a metà degli anni sessanta.
Il libro di Luminet è quindi una lettura importante e, direi, obbligata per chiunque si interessi di cosmologia. Non si tratta di pignoleria: come nota anche l'autore, la corretta attribuzione delle scoperte o delle invenzioni è uno degli aspetti fondanti della pratica scientifica e, di solito, sono persone di pochi scrupoli (e che non hanno mai scoperto qualcosa di cui devono difendere la priorità...) coloro che li sottovalutano o li considerano inutili. Cosa che condivido pienamente e a cui aggiungo le parole scritte da Peter Medawar nel suo "Consigli a un giovane scienziato" (p. 57-58):
"Nella ricerca i problemi connessi ai riconoscimenti sono sentiti con particolare intensità perché, prima o poi, le idee scientifiche divengono proprietà comune, cosicché l'unico sentimento concesso allo scienziato è l'orgoglio di essere stato il primo ad avere quella data idea, e insomma di avere trovato una soluzione o la soluzione prima di chiunque altro. Non vedo niente di riprovevole in questo tipo di orgoglio. Certo, l'avidità, la bassezza, la reticenza e l'egoismo sono disprezzabili in uno scienziato tanto quanto in chiunque altro; ma la sufficienza con cui taluni considerano il desiderio del ricercatore di vedere riconosciuti i propri meriti, rivela una triste mancanza di comprensione umana."
Quindi, il libro di Luminet è una doverosa lettura, per ridare il giusto merito a tre scienziati che tanto hanno dato alla scienza, ma ben poco hanno ricevuto in cambio. Oltretutto, come ho già scritto, è un testo avvincente che si legge molto bene, con una cospicua documentazione in diverse appendici finali.
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« L'essenza della teoria del Big Bang sta nel fatto che l'Universo si sta espandendo e raffreddando. Lei noterà che non ho detto nulla riguardo ad una "esplosione". La teoria del Big Bang descrive come il nostro universo evolve, non come esso iniziò »
(P. J. E. Peebles, 2001)
Consultate il tag "Astronomia" su questo blog, dove sono disponibili ben nove pagine di risorse.
Una rappresentazione artistica dell'espansione dell'universo. Per ovvie esigenze grafiche, l'universo è raffigurato solo in 3 dimensioni (2 di spazio e una di tempo), anziché in 4 (3 di spazio e una di tempo).
Una bella recensione davvero. L eteorie sull'origine dell'Universo sono varie e controverse. Questo libro sembra proporre qualche aspetto poco conosciuto.
RispondiEliminaLuigi ha saputo stimolare l'appetito. Bravo!
Acquisterò sicuramente il libro.
Salutoni
Artemisia
Eccellente.
RispondiEliminaRisalta ancor più la mia grande ignoranza in materia.
Meglio rileggere e approfondire.
Un abbraccio.
Rino.
Vi sono varie critiche riguardo al Big Bang. Alcuni cosmologi ne mettono in discussione certi assunti e hanno sviluppato varie cosmologie non-standard. Alcune cercano di spiegare la causa del Big Bang stesso, e come tali sono state criticate per essere moderni miti della creazione.
RispondiEliminaAltri pensano che la teoria del Big Bang dia credito alle nozioni tradizionali della creazione, come per esempio esposte nella Genesi, mentre altre pensano che tutte le teorie del Big Bang siano incompatibili con tali nozioni.
La querelle è aperta. Questo libro mi sembra interessante per come lo ha recensito Luigi. Sicuramente da leggere.
Grazie mille
Ruben
RispondiEliminaInteressante post e illuminante recensione.
Di Jean Pierre Luminet consiglio per chi ancora non l' avesse letto
"La segreta geometria del cosmo" (Cortina Raffaello).
Luminet, poeta e scienziato, ci spiega che forma ha il nostro Universo. Se e' finito o infinito. Se e' destinato a durare in eterno o anch'esso un giorno morirà e di quale materia è composto. Combinando il rigore dell'uomo di scienza con il gusto del letterato, Jean-Pierre Luminet, astrofisico di fama internazionale, ci guida nei territori della fisica dell'immensamente grande e dell'immensamente piccolo, ma anche della storia delle idee, della filosofia e persino dell'arte, alla ricerca delle chiavi che permettano di decifrare l'ordine spazio-temporale del cosmo.
Ai matematici consiglio anche
"Il curioso dei numeri'' di Andrew Hodges (Mondadori), stranezze matematiche, controversie scientifiche, divagazioni da 1 a 9.
Vale
Eccellente recensione. L'origine dell'universo è affascinante e credo che l'autore del libro con la sua chiarezza invogli all'approfondimento. Faccio i miei complimenti a Luigi Foschini per come ha espresso le sue impressioni.
RispondiEliminaAnnamaria
Sicuramente per gli addetti ai lavori un bella recensione, da parte mia è stato bello leggerla ma da qui a capirci .......bhe lasciamo stare!
RispondiEliminaBaci annarita.
Grazie Annarita per avermi segnalato questo articolo che mi ha anche fatto scoprire tutta la tua sezione sull'astronomia che corro a leggere.
RispondiEliminaA presto! Marco
Molto interessante e istruttivo. Ma se un ragazzino se ne venisse fuori con un candido "E allora Adamo ed Eva?".
RispondiEliminaAlberto, Adamo ed Eva sono inquadrati nelle teorie dell'evoluzione delle specie viventi che non sono sicuramente in antitesi con le teorie sull'origine dell'Universo. A scuola questi percorsi vengono svolti con tempi adeguati e interventi mirati.
RispondiEliminaDiciamo che sono dei bei percorsi che stimolano la curiosità dei ragazzi...
Marco, grazie a te per la tua presenza.
RispondiEliminaA presto;)
Roberta, dai! L'argomento non è dei più semplici, ma è alla portata anche dei non addetti ai lavori. Su, su!;)
RispondiEliminaPier Luigi, grazie del ricco contributo e della segnalazione dei due libri.
RispondiEliminaArtemisia, Ruben, Annamaria: grazie del vostro apprezzamento nei riguardi della recensione.
RispondiEliminaRino, non esagerare, anche se leggere e approfondire non guasta mai.
Un abbraccio cumulativo
Credevo che la teoria del big bang fosse stata accettata universalmente e resto perplesso ma non meravigliato dai contenuti di questo libro che, adesso, vorrei leggere. Buon blogging, cara prof.
RispondiEliminaAvevo già letto il libro e mi era piaciuto decisamente. Luigi è stato molto bravo nel recensire la fatica di Luminet.
RispondiEliminaSempre tanti complimenti ad Annarita!
Angelo Venturelli
Ciao, Angelo. Ti ringrazio del passaggio, del commento e degli apprezzamenti.
RispondiEliminaA presto
annarita