Cari ragazzi e cari lettori ,
che cosa c'entra il titolo del post con un blog scientifico, vi chiederete! C'entra, c'entra. In primis perchè appartengo alla categoria, "in secundis" perché Scientificando è stato chiamato in causa, come tra poco saprete, da un post di Daniele, brillante neolaureato in Comunicazione d'impresa alla "Sapienza" Roma, e che conosco da tempo per aver interagito con lui in LA SCUOLA CHE FUNZIONA e in "ORIENTAMENTI E DISORIENTAMENTI".
Ebbene dicevo che il baldo giovane ha pensato di chiamare in causa, sul blog di se medesimo, la sottoscritta e Scientificando...ma non scrivo altro. Andate a leggere il citato articolo, cliccando sull'url dello screenshot e poi fatemi sapere con un commento qual è il vostro punto di vista al riguardo.
In definitiva, i prof sono tutti uguali? Secondo Daniele, no! E secondo voi? (Ahiahiahi! Spero di non essermi cacciata in un vespaio...)
Ma quando mai... neanche ai tempi della scuola, in realtà, pensavo che gli insegnanti fossero tutti uguali; c'era (per mia fortuna? non credo) un enorme varietà di metodi di insegnamento, di eredità culturali, di conoscenze personali, direi addirittura di feeling con ogni insegnante che fare di ogni erba un fascio non mi è mai passato per l'anticamera del cervello, come si dice a Roma...
RispondiEliminaBaciottoli!
@annarita
RispondiEliminaGrazie per i complimenti :-)
@mauroPiadi
Si in effetti il mio era un modo di dire generalizzato, che infatti ho definito luogo comune, per cui nella massa il migliore emerge sempre a tratti.
Voglio dire, è normale che se tra 10 insegnanti con uno o due si stabilisce un rapporto di rispetto reciproco o di feeling questi ultimi emergono dalla massa...Ma visti dall'esterno i due in questione non emergono come dovrebbero.
Ci si ricorderà di loro anche da grandi, li si vorrebbe come amici, li si considera dei professionisti veri....ma questo, secondo me non fa di loro professionisti "brillanti", nel senso che non gli si da il giusto spessore che meriterebbero. Li si distingue dalla massa, ma poi quando si parla di "scuola", in senso lato, li si re-immette nella massa...e quindi vai con i luoghi comuni: a scuola non fanno niente, a scuola si prendono lo stipendio fisso, i professori hanno le ferie pagate, i professori di estate non fanno niente, i professori hanno le simpatie in classe, i professori puniscono sempre gli stessi...e via dicendo...
Premetto che sono un insegnante "maestra" di scuola primaria, ma che ho insegnato anche nella scuola secondaria di I grado (ex media) molti hanni fa. Penso di condividere pienamente il commento di M. Piadi. Tutto dipende dal modo con cui ti approcci sia alla discipliona insegnata (la devi amare profondamente!), sia aglii alunni. I modi di proporre i contenuti, le interazioni con i colleghi, genitori e soprattutto con gli alunni, fanno la vera differenza... e loro lo percepiscono e in un modo o nell'altro sanno restituire chi più e chi meno, sia in termini di apprendimento sia di relazione significativa. Insegno in un IC e spesso mi interfaccio con i colleghi proff. essendo anche FS per il POF area 2 (sostegno ai docenti). Conosco profondamente le problematiche connesse alla scuola in genere, in quanto me ne devo fare carico... ebbene ribadisco che i proff. motivati e sostenuti empaticamente dai loro alunni percepiscono la scuola non solo compe impiego ma soprattutto come vita, luogo di crescita e di apprendimento condiviso: così tutto diventa meno negativo, c'è spazio per la sperimentazione, il coraggio di tenerti sempre al loro passo, utilizzando le forme comunicative che gli alunni prediligono e che per molti di noi, purtroppo, sono ancora sconosciute (blog, LIM, Ipod, podcast...). Auguro a tutti i proff. di poter sperimentare un far scuola differente e motivante... provare per credere!
RispondiEliminaBuon anno
mgb
Cara Annarita, la professione di professore e insegnante in generale ritengo siano tra le professioni più difficili. Lavorare con dei bambini e dei ragazzi in fase di sviluppo psicologico non è cosa da tutti.....nella mia esperienza scolastica ho avuto insegnanti bravi e meno bravi, e non mi riferisco alla loro preparazione culturale, ma alle loro capacità di confrontarsi e di mettere a disposizione le loro conoscenze.
RispondiEliminaPenso inoltre che la passione con cui si svolge il proprio lavoro sia l'aspetto fondamentale, e questo vale in tutte le professioni, anche nella mia....Sicuramente Annarita tu dimostri con ciò che pubblichi che la passione non ti manca!
Complimenti e un caloroso abbraccio.
Roberta.
Di solito non sono molto tenera nel giudicare me stessa. Quando finisce un anno scolastico mi guardo indietro, vedo tante cose, anche piccole, che avrei potuto fare in modo diverso. Vedo alunni che non ho valorizzato come avrei dovuto, motivato come avrei potuto... Poi certo, mi auto-assolvo dandomi una grossa pacca sulla spalla... mi dico che con 23/26 alunni per classe (io di classi ne ho sei) miracoli non posso farne...
RispondiEliminaSono anche consapevole del fatto che cerco (spero) di migliorare ogni anno e ogni anno metto nella mia "valigetta" una buona dose di risorse in più.
Fa bene comunque vedere che anche gli studenti, a volte, "rivalutano" il nostro lavoro e lo giudicano con occhi più benevoli, più saggi forse.
Comunque, cara Annarita, tu i complimenti li meriti tutti.
Inserisco qui il commento che ho scritto per Daniele:
"È proprio così. I luoghi comuni rappresentano una trappola in cui facilmetne cadiamo. Uno dei doni della maturità (come dimostri tu stesso) è gradualmente acquisire un punto di vista che ci rende capaci di scorgere non solo il bianco e il nero ma le infinite sfumautre di grigio e di scorgere anche splendidi angoli di luce in un mondo che pare tutto “buio”.
oops... scusa Annarita, non ho lasciato la firma nel mio commento precedente :)
RispondiEliminaNadia Z
http://alittlebritofus.blogspot.com/
Gli insegnanti tutti uguali???? Ma neanche per sogno...condivido pienamente quello che ha scritto prima di me Nadia...tutti noi ci contraddistinguiamo per una serie di attrezzi diversi che infiliamo nella nostar "valigetta"...chi ci mette soprattutto conoscenza da trasmettere, chi invece preferisce metterci la strumentazione per la regia, chi ci mette entusiasmo e passione e chi non fa che prendersela con glialunni, le famiglie, con il mondo intero...
RispondiEliminaNon parliamo poi delle nuove tecnologie, chi ce le prova ad infilare, chi le ripudia...
Ed alla fine i risultati non possono essere uguali, se ne accorgono i ragazzi stessi, i genitori, a volte anche i colleghi dei gradi superiori...
Ben ha fatto dunque Daniele a comprenderti nel numero di "bravi insegnanti" che spendono un congruo numero di energie per trasmettere amore per la conoscenza e per la'pprofondimento in ogni campo...
Del resto questa frase risale a metà del 1500:
" Educare: non riempire vasi ma accendere fuochi" (attr: a Michele de Montaigne)
Grazie per queste riflessioni!
france
Un bel rebus dimostrare che non tutti all'interno della scuola sono uguali...eppure non tutti i docenti sono uguali :allo stato attuale dlle cose ,ognuno lascia un'eredità che solo il tempo e chi la riceve può giudicare . Io cerco di dare il meglio e come me tantissimi ,sperando che qualche semino rimanga e faccia le radici. Devo dire che comunque ricevo molto e questo mi fa ben sperare che l'impegno e la passione valgono qualcosa anche se al di fuori tutto è dovuto ....
RispondiElimina@Tutti: cari amici vi ringrazio per aver espresso il vostro punto di vista, contribuendo alla discussione:)
RispondiElimina@Nadia: si risaliva ugualmente a te dal simbolo della home che compare alla fine del commento.
Un abbraccio cumulativo e uno splendido 2009 a tutti voi e alle persone che amate.
annarita
UN grazie ed un buon anno di positività da parte mia...voi docenti siete tra le colonne portanti per una rivitalizzazione di un Paese ormai sbiadito...
RispondiEliminal'utente del rebus ero io, annarita , ho dimenticato di firmarmi.
RispondiEliminaTanti auguri per un felice anno ricco di belle sorprese e di tanti bei post ..
un abbraccio
elisa
Ma quando mai. I prof non sono tutti uguali e tu sorellina sei un esempio. Con te cito Giovanna di ''matematicamente''. Nella mia lunga vita di studente, talora anche di ''docente'', ho incontrato prevalentemente prof che all' insegnamento, ai discenti, hanno dato molto.
RispondiEliminaDei miei prof ricordo soprattutto la loro passione nel trasmettere il sapere. Tutti, anche nella loro diversita', mi hanno soprattutto infondere il desiderio di saper vedere dove altri nemmeno osano.
Vale
Preciso Giovanna di ''Matematicamedie''.
RispondiEliminaVale
Sì, sì, Elisa!
RispondiEliminaSi deduceva dal simbolo della home!;)
Grazie, Pier. La tua esperienza è una informazione preziosa.
RispondiEliminaVale
annarita
ciao, è la verità. da alunini si hanno un po' sempre questi pensieri soprattutto quanto credi che i professori "ce l'abbiano con te...
RispondiEliminaanche a me a volte è capitato.
comunque credo che i professori non sono ovviamente tutti uguali ma in certe ocasiono per qualcuno potrebbero sembrare
ciao e BUONE VACANZE A TUTTI
Riccardo 2b
Riccardo, grazie per aver espresso il tuo parere.
RispondiEliminaBuone vacanze anche a te!
Prof. annarita:)
No, non si può generalizzare, sarebbe il solito sbaglio di quando si sentenzia a priori con troppa superficialità. La scuola del resto, in quanto spaccato della società, risente
RispondiEliminadel degrado in cui versa il paese ma, per fortuna, ci sono tanti professori come te il cui impegno e la cui professionalità è indiscutibile ed inconfutabile. Ed io non perdo occasione per sottolineare gli sforzi facendo spot in favore del tuo blog. Almeno tra tante difficoltà e delusioni che sicuramente incontrerai hai la soddisfazione e la gratificazione dei tuoi lettori e, come nel mio caso, ammiratori.
Sei troppo forte, prof.
Ciao, Enzo.
Grazie Enzo, sei un tesoro!
RispondiEliminaHai ragione: ci sono delusioni, ma anche soddisfazioni grandi. E sono queste ultime che spingono a proseguire.
Un abbraccio
annarita
La scuola é un ambiente di crescita continua non solo dei ragazzi ma anche degli insegnanti perché l’insegnamento, inteso come somma di istruzione e formazione, richiede un continuo mettersi in gioco e in discussione sia come come docente che come persona, e richiede investimento di tempo, di energia, di competenze e disponibilità al confronto sia con gli alunni che con i genitori e i colleghi.
RispondiEliminaPassione e motivazione fanno la qualitá e la differenza in questa professione.
Annarita e Giovanna ne sono una splendida conferma.
Auguro a tutti uno splendido 2009 !
skip
Cara Skip, condivido in pieno il tuo pensiero e ti ringrazio per la stima.
RispondiEliminaVoglio qui ricordare che tu stessa appartieni alla schiera degli insegnanti seriamente impegnati nella loro professione così come lo sono altre splendide amiche blogger: Renata, France, Paola, Elisa, Maria Pia, Anna Rita (una mia omonima), Pokankuni, Carla, Anna, Nadia, Maria Grazia, Leila, Maria Teresa...per citare le insegnanti con cui ho più stretti contatti.
Buon Anno anche a te.
Ci sentiamo presto.
annarita
Mai pensato che siano tutti uguali e lo stesso vale per tutti i miei ex compagni di studio.
RispondiEliminaCambiano il livello di preparazione degli insegnanti e gli stimoli che essi hanno nello svolgere la propria professione.
Ci sono quelli che usano un trattamento di riguardo con gli alunni preferiti.
Ci sono quelli che vorrebbero fare e ne avrebbero le capacità ma non glie lo permettono o mancano i mezzi.
Ci sono quelli che parlano, quelli che spiegano e quelli che invece coinvolgono.
Ci sono quelli che provano a condividere un percorso con i propri alunni e quelli che tanto lo stipendio è sempre quello.
Ci sono quelli che riescono a ottenere spontaneamente il rispetto dei propri alunni e quelli che invece lo pretendono a prescindere dal proprio comportamento (che sarebbe anche giusto, volendo vedere il livello di maleducazione di certe classi, anche se talvolta sbagliano anche gli insegnanti).
Ci sono quelli che hanno il coraggio e l'umiltà di rimettersi continuamente in discussione e quelli che per carità, alla mia età chi me lo fa fare.
No, non sono (siete) tutti uguali e non potrebbe essere altrimenti.
All'inizio di ogni anno scolastico gli alunni/studenti ripetono sempre "speriamo di avere quella", "speriamo di non avere quell'altro", perché capiscono che è anche questione di fortuna il fatto di ricevere un buon livello di insegnamento.
Ciò non sarebbe male se solo le differenze tra un insegnante e l'altro non fossero così evidenti.
Io sono contrario all'insegnante unico anche per questo motivo: se capiti con l'insegnante sbagliato, rischi di rovinarti l'anno, mentre se gli insegnanti sono diversi (quindi con metodi, approcci, preparazioni, caratteri e metri di misura diversi) le possibilità sono maggiori.
Per "insegnante sbagliato" non intendo dire "incompetente" bensì meno bravo di altri a trasmettere gli insegnamenti.
Io stesso ebbi alle superiori un professore di matematica a dir poco geniale, ma camminava un po' sulle nuvole e aveva poca propensione all'insegnamento verso persone meno intelligenti di lui (e infatti tutte le sue classi raggiungevano a malapena la sufficienza).
Io vorrei tanto reincontrare per strada l'insegnante che mi ha tartassato per i 5 anni delle superiori più che con qualsiasi altro mio compagno, sapendo che avevo determinate potenzialità, per ringraziarlo e raccontargli cosa sono riuscito a costruire nella vita e nel mondo del lavoro, perché sono convinto che sarebbe orgoglioso di me.
Roberto
Roberto, grazie per l'appassionato contributo.
RispondiEliminaSalutoni
annarita:)