venerdì 3 ottobre 2008

Black - Hole: Buco Nero (Seconda Parte)

Il 25 settembre scorso segnalavo, dal blog Gravità Zero,  uno splendido articolo del fisico Massimo Auci.


Oggi, ecco a voi, la seconda parte, di cui riporto l'introduzione.


Parte seconda
Modelli non classici


"La soluzione delle equazioni della Relatività generale di Einstein trovata da Schwarzschild, portò ad una conclusione dai risvolti stravolgenti tanto nel 1916 quanto nel 1983, dato che a quel tempo nulla di più dal punto di vista astrofisico era ancora coscientemente emerso.


Sin dal 1965 idee, sviluppi teorici e nuove soluzioni delle equazioni di Einstein si susseguivano circolando negli ambienti dell'astrofisica sperimentale, ma nulla ancora c'era di concreto. Il modello di Schwarzschild, sebbene alla luce delle conoscenze attuali ci possa apparire rozzo almeno quanto il modello di nebulosa primitiva di Immanuel Kant, sino al 1983 era quello con cui si faceva di più i conti. Così in uno scenario dove nulla di nuovo sembrava esserci, l'astronomia neutrinica appariva il mezzo migliore per osservare l'invisibile. In fondo, tentare di catturare i neutrini emessi durante un collasso gravitazionale per studiare e seguire le fasi con cui una stella termina la propria vita, magari diventando un black-hole, era la strada migliore."


Continuate a leggere l'articolo originale, cliccando sull'URL dello screenshot.


 


3 commenti:

  1. Veramente interessante questo post. Affascinante lo studio dell'astrofisica che ci insegna i fenomeni e i moti dell'universo. Un abbraccio, Fabio

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  2. Caro Fabio, ovviamente non posso non essere d'accordo con te;).

    Ricambio l'abbraccio:)


    annarita

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  3. Post non facile, ma alquanto coinvolgente. Proprio bravo Massimo Auci. I miei complimenti all'autore e un grazie a te che segnali articoli di questo livello.


    Artemisia:)

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