Possiamo provarlo con un semplice esperimento, che vi invito a svolgere da soli.
So che siete abbastanza curiosi da volerci provare!!! Allora che cosa aspettate? Il divertimento è assicurato.
Immagine reperita in Rete
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- Procuratevi una bottiglia di plastica vuota con il tappo, due pezzi di filo di nylon di cui uno abbastanza lungo, della sabbia fine e ben asciutta, del nastro adesivo largo, un pennarello e un grande foglio di cartone.
- Tagliate il fondo della bottiglia di plastica e fate due fori, uno opposto all’altro, a circa 2 cm dal bordo.
- Infilate le due estremità del filo più corto nei buchi e fissatele con dei nodi; legate un’estremità del filo lungo al primo filo in modo che tenga la bottiglia in equilibrio, fate un buco non troppo piccolo nel tappo e chiudete la bottiglia.
- Con il nastro adesivo, fissate l’estremità libera del filo lungo al soffitto di casa, accertandovi che regga bene.
- Riempite la bottiglia di sabbia fine e lasciatela penzolare; sotto di essa, distendete il foglio di cartone e quindi imprimete una lieve spinta alla bottiglia in modo che cominci ad oscillare.
- Controllate molto bene le tracce lasciate dalla sabbia che fuoriesce dal buco del tappo e con il pennarello segnate sul cartone i punti che indicano le tracce di sabbia, iniziando dal punto da cui parte la prima traccia.
Che cosa osservate?
La bottiglia oscilla e dal tappo fuoriesce la sabbia che lascia delle tracce sul cartone. Vi accorgerete che sul cartone ci sono più tracce che descrivono un arco di circonferenza.
Che cosa deducete?
Il cartone è appoggiato sulla superficie terrestre e le tracce, lasciate su di esso dalla sabbia che esce dalla bottiglia, descrivono un arco in quanto il foglio, evidentemente, segue il movimento rotatorio della Terra.
Nota per i docenti: l’esperimento, adeguatamente presentato, si presta bene ad essere realizzato anche con i piccoli della primaria.
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* Il testo evidenziato in rosso è stato da me aggiunto in seguito alle obiezioni di due lettori. So che per voi ragazzi non ha molto senso detto così "a distanza", ma proveremo a precisare a scuola. Per il momento, svolgete l'esperimento a mo' di gioco! Lo scopo è quello di stimolare la vostra curiosità...So per esperienza che questo tipo di esperimenti genera l'insorgere di dubbi e domande da parte vostra, cari ragazzi. E dubbi e domande sono alla base...della ricerca scientifica! Per cui, su con le domandeeee!
In ogni caso, vi faccio un esempio, che spero risulti comprensibile, per chiarire un po' il testo evidenziato in rosso all'inizio del post.
Immaginiamo di vedere cosa succede ai poli. Ai poli l'asse di rotazione terrestre e' esattamente verticale (anche questo è da precisare!): la terra sta girando sotto i nostri piedi. In senso antiorario se siamo al polo nord, in senso orario se siamo al polo sud. Lo so che vi sembrerà strano e qualcuno di voi stenterà a crederlo, ma il verso di rotazione terrestre è opposto nei due emisferi.
Immagino già che qualcuno di voi esclamerà: "Ma come prof? Allora la terra gira la metà superiore da una parte (che so in senso antiorario) e la metà di sotto (in senso contrario)??? Ma come è possibile?
Calma ragazzi, chiariremo un po' alla volta a scuola.
In attesa di chiarire, chi se la sente, legga un po' qui!
PER I GRANDI: il movimento di rotazione della Terra è in realtà qualcosa di estremamente complesso. Esso è infatti legato al suo processo di formazione. La domanda :"Perché la Terra ruota da ovest verso est?", che viene spesso posta, in effetti dovrebbe essere formulata in questo modo: "Perche la rotazione terrestre è prograda?
Leggete l'interessante articolo "Perché la Terra ruota verso est?" di Simone Marchi (Dipartimento di Astronomia, Università di Padova)
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Annarita, ho svolto l'esperimentoooo! Hai ragione è facilissimo, divertente, e raggiunge lo scopo. Ottimo input che sottoporrò ai miei discoli, a scuola.
RispondiEliminaBacioni
Arte:)
Fate scaricare l'acqua da un lavello e si forma un vortce che cambierà senso rotatorio se ci si sposta sotto all'equatore. Dimostrazione della rotazione rerrestre antiorario a nord dell'equatore e in senso orario al di sotto
Eliminal'esperimento giusto per tanti piccoli Cavendish provetti!
RispondiEliminaLe scienze naturali e la geografia astronomica sono veramente affascinanti. Ancor meglio quando le si possono apprendere, come in questo caso, con l'ausilio del "metodo sperimentale o dimostrativo" . Un caro saluto, Fabio
RispondiElimina@Artemisia: ok! Sono contenta che lo abbia provatodi persona e trovato valido.
RispondiElimina@Fabio: è proprio così. Le scienze devono essere affrontate con approccio sperimentale.
@araba: grazie del commento
@Ulysses54: grazie dell'apprezzamento,...ma non esageriamo;)
Ottimo esperimento, semplice e facile da realizzare. Grazie, lo aggiungo a del.icio.us pronto per essere usato.
RispondiEliminaCiao, Daniele
Daniele, che piacere leggerti:). Grazie per delicious.
RispondiEliminaA presto:)
peccato che non insegno le scienze altrimenti l'esperimento con i miei bambini lo proverei di sicuro!
RispondiEliminaperò posso proporlo lo stesso come gioco.
Copio e incollo, poi stampo e metto nella cartella dei lavori per il prossimo anno scolastico! io anche d'estate reperisco materiale e metto da parte! scusami ma di tutte le ottime proposte che trovo anche nella rete io ne faccio tesoro! perciò ti ringrazio.
un baciotto
elisa
Credi che sia una buona idea proporlo come gioco, Elisa. L'importante è farli partecipare ad una attività concreta:).
RispondiEliminaSalutoni e a presto:)
Scusa la fretta...volevo dire "credo che sia una buona idea...)
RispondiEliminaAnnarita! anche in vacanza ci soccorri e ci proponi esperienze davvero divertenti oltrechè importanti....non si impara che attraverso l'esperienza!!!!! di tutto il resto rimane poco.....
RispondiEliminagrazie davvero, inserito nella cartella "esperienze da proporre" , come sai anch'io non insegno scienze ma si può offrire sia come gioco sia come integrazione alle colleghe...
Ciao, a presto
france
France, in vacanza si ha più tempo a disposizione e così vengono fuori proposte di questo genere;).
RispondiEliminaUn abbraccio:)
annarita
Molto ben fatto.
RispondiEliminaComplimenti :)
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@antomed: grazie e benvenuto!
RispondiEliminaA presto!
spiegato molto bene!!!!!
RispondiEliminaè utile capire x noi i collegamenti e inserirli nel nostro schema x l'interrogazione.
Gentilissima Prof. Faccio notare che affermare che la rotazione della terra avviene in senso anti orario non corretta se non si aggiunge che l'oservazione avviene da un punto d'osservazione che deve situarsi sopra il polo Nord. Infatti, se tale osservazione avviene "da sopra" il polo Sud, la rotazione avviene in senso orario.
RispondiEliminaGradirei un suo commento.
Cordialmente
Bernardino Gallo
mail bernardino.gallo@alice.it
Benvenuto Signor Bernardino Gallo! La sua obiezione è sensata...però le faccio notare che mi sto rivolgendo ad alunni di scuola media, che qualche anno addietro erano alle elementari.
RispondiEliminaEd alle elementari non sono introdotti sistemi di riferimento e dintorni per il semplice motivo che sono al di fuori della comprensione dei piccoli alunni.
Per la verità non è nemmeno facile a 11-12-13 anni...
Pertanto, sacrificare alle volte il rigore a vantaggio della motivazione non è così drammatico. Si creeranno le occasioni giuste per precisare nell'avanzamento degli studi.
Inoltre, si era a luglio, e quello proposto è un semplice esperimento riportato in molto manuali delle medie, dove le assicuro si parla di moto di rotazione della Terra in senso antiorario senza fare riferimento a punti di osservazione.
Le cito, per esemplificare e a sostegno delle mie affermazioni, pag. 110 del manuale "ESPLORA" VOLUME D- De Agostini Editore- Autore Milli Tanara Ubertazzi.
Per quanto mi riguarda, preciso durante la lezione in presenza con i ragazzi di riferire l'osservazione all'emisfero settentrionale.
Cordiali saluti
Gentilissima prof Annarita,
RispondiEliminaalcuni giorni fa avevo postato un commento sulla mia non comprensione dello svolgimento di questa attività e mi dispiace che non sia stato pubblicato. Spero che venga fatto.
Mi trovo pienamente d'accordo con il Sig. Gallo.
Non credo possibile il fatto che alla scuola primaria non si parli di sistemi di riferimento. Cosa si fa infatti quando si dice "alla mia destra" o "alla tua destra"? Le finestre sono a sinistra se guardiamo verso la lavagna, a destra se guardiamo la parete. Non esiste una destra o sinistra in senso assoluto, come allo stesso modo non esiste un senso di rotazione in senso assoluto. Basta guardare una trottola che gira su di una lastra di vetro dall'alto o dal basso. E non mi sembra una questione di pignoleria, rigore eccessivo o marginale. Non capisco a vantaggio di cosa si possa sacrificare la descrizione e l'osservazione della realtà.
Fra l'altro faccio notare che è in testi come quelli che ha citato (anche se non so se proprio quello perchè non ce l'ho fra le mani) che si dicono inesattezze gravi del tipo che i paralleli sono orizzontali e i meridiani verticali...
Grazie per ospitare la mia osservazione.
Marco Testa
Gentile signor Marco, mi dispiace, ma il commento di cui parla io non l'ho mai letto. La piattaforma Splinder che ospita questo blog fa di questi strani giochi. E' già capitato che altri commenti si siano volatilizzati nel nulla. Come ho pubblicato il commento del signor Bernardino, non avrei avuto difficoltà a pubblicare il suo, come ho fatto adesso.
RispondiEliminaTorniamo al problema che lei pone. In parte, ho già risposto al signor Gallo...affermando che le sue obiezioni sono sensate.
Quando mi riferivo alla scuola elementare, mi riferivo a sistemi di riferimento diciamo così più difficil da comprendere da parte dei bambini piccoli. Citare la "mia destra" o la "mia sinistra" è qualcosa di concreto per i bambini e questo ovviamente si fa.
Parlare invece di un punto di osservazione posto sopra il polo nord, ad esempio, non è un fatto concreto per un ragazzino piccolo. La questione rimane qualcosa di astratto e non porta ad un apprendimento significativo. Questo discende da un'esperienza diretta, glielo posso assicurare.
Infatti, questi argomenti sono trattati per così dire "con le molle" per la difficoltà provata nei riguardi di una loro corretta e realistica comprensione.
L'osservazione non viene affatto trascurata, come lei sta generalizzando sulla base della lettura di un post, ma indirizzata su esperienze concretamente fattibili.
Questo è un esperimento proposto in vacanza a mo' di gioco, ma che non si esaurisce in questo episodio virtuale. La trattazione in presenza si avvale di altri momenti e strumenti.
Per quanto riguarda le inesattezze contenute nei testi scolastici, ci sono a volte concordo, e spesso mi trovo a doverli rilevare e far comprendere ai ragazzi. Ma su ciò di cui stiamo discutendo, a mio avviso e per i motivi che le ho illustrato, ci sono delle scusanti.
Lei probabilmente non è un insegnante altrimenti non le sarebbe difficile comprendere quel che sto affermando.
Si scandalizza per i "paralleli orizzontali e i meridiani verticali" ed ha ragione!
Ma che impressione avrebbe quando i primini che vengono dalle elementari le dicessero che i paralleli sono tutti uguali e i meridiani più piccoli e più grandi? Cosa che mi è capitata qualche giorno fa in una discussione in cui indagavo le preconoscenze in ingresso? Ed insistevano pure che erano nel giusto? E non solo questo episodio!
L'azione didattica non è qualcosa di semplice e a volte occorre mediare tra rigore e motivazione a favore della seconda.
Cordiali saluti.
A. Ruberto
Gentilissima prof. Annarita Ruberto. Utilizzo "abusivamente" l'area commenti per inviarLe i miei auguri di un feliice anno nuovo con tanta salute e soddisfazioni professionali. Con stima Bernardino Gallo
RispondiEliminaBellissimo esperimento!Semplice ed efficace,ma soprattutto divertente!Complimenti!
RispondiEliminaEleonora
Grazie, Eleonora, e benvenuta.
RispondiEliminaRipassa quando vuoi.
A presto:)
Una domanda l oscillazione é determinata da una spinta ed il perno al soffitto si muove in modo identico al pavimento? Parallelo
RispondiEliminaAl commentatore/commentatrice n. 28: l'oscillazione è "azionata" dalla spinta, pavimento e soffitto sono solidali.
RispondiEliminaPresentarsi sarebbe cosa buona e giusta quando si fanno delle domande in un blog.
Saluti.
Annarita Ruberto