Cari ragazzi, colleghi e lettori,
vi segnalo una lodevole iniziativa promossa dal Programma MAB (Man and the Biosphere) dell'UNESCO. In tale ambito, è stato prodotto un kit educativo per la lotta alla desertificazione. La preparazione e la traduzione del kit in lingua inglese, francese e spagnola sono state supportate dai finanziamenti dei governi italiano, svizzero, monegasco e tedesco.
Il kit comprende una guida completa per gli insegnanti "Learning to combat desertification", in cui sono suggerite e illustrate delle attività educative per alfabetizzare le classi sul fenomeno della desertificazione. Sono documentate numerose situazioni nei diversi paesi del globo e suggerite delle possibili soluzioni ai problemi ivi presenti.
E' disponibile, inoltre, un cartone animato e 12 "case studies" riferiti ad altrettanti paesi distribuiti sul globo terrestre, tra cui l'Italia con i Sassi di Matera.
Seguono un'immagine dei Sassi di Matera e due screeshot, di cui uno rappresenta una mappa dei 12 paesi dove sono stati studiati i casi e uno riferito al cartoon.
Questo blog è dedicato ai miei alunni per: - riflettere insieme sui percorsi di apprendimento da un punto di vista alternativo al manuale scolastico; - apportare contributi personali; - interagire in libertà con i compagni e con il docente; - favorire collaborazioni con docenti e alunni di altri contesti.
lunedì 30 giugno 2008
Esami Di Stato 1° Ciclo 2007/08: Rilevazione Dati Prova Nazionale
Cari interessati,
sono disponibili online i dati del monitoraggio dell’esame di Stato per il I ciclo di istruzione, che registrano le valutazioni dei docenti commissari di esame sulla prova scritta nazionale.
Dal oggi, 30 giugno, sono consultabili anche i dati delle relazioni dei presidenti di commissione riguardanti l’intero esame del I ciclo.
I dati, rilevati per conto del Ministero, sono online all'indirizzo che segue lo screenshot.
sono disponibili online i dati del monitoraggio dell’esame di Stato per il I ciclo di istruzione, che registrano le valutazioni dei docenti commissari di esame sulla prova scritta nazionale.
Dal oggi, 30 giugno, sono consultabili anche i dati delle relazioni dei presidenti di commissione riguardanti l’intero esame del I ciclo.
I dati, rilevati per conto del Ministero, sono online all'indirizzo che segue lo screenshot.
domenica 29 giugno 2008
L'Energia Del Sole A Fumetti
Cari ragazzi e cari lettori,
vi propongo "L'energia del sole", un'interessante striscia di fumetti realizzata dall'amico Andrea Mameli, che ha scritto la storia, e da Gianfranco Meloni che ha elaborato i disegni.
Andrea e Gianfranco sono riusciti, attraverso il dialogo tra Lorenzo e Pitagora il Pappagallo, a veicolare informazione e conoscenza in modo accattivante e immediatamente comprensibile. Sono toccati temi difficili quali l'energia solare, il ciclo dell'acqua, i pannelli fotovoltaici, l'elettricità, la fusione nucleare in maniera adatta ai più piccoli e non solo.
Ma ecco a voi la striscia!
Allora, vi è piaciuta? Io l'ho trovata molto interessante e divertente!
________________________
POST CORRELATI
- La Luce E I Colori A Fumetti [Microfisica Per I Più Piccoli E Non Solo!]
vi propongo "L'energia del sole", un'interessante striscia di fumetti realizzata dall'amico Andrea Mameli, che ha scritto la storia, e da Gianfranco Meloni che ha elaborato i disegni.
Andrea e Gianfranco sono riusciti, attraverso il dialogo tra Lorenzo e Pitagora il Pappagallo, a veicolare informazione e conoscenza in modo accattivante e immediatamente comprensibile. Sono toccati temi difficili quali l'energia solare, il ciclo dell'acqua, i pannelli fotovoltaici, l'elettricità, la fusione nucleare in maniera adatta ai più piccoli e non solo.
Ma ecco a voi la striscia!
Allora, vi è piaciuta? Io l'ho trovata molto interessante e divertente!
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mercoledì 25 giugno 2008
La Tavola Periodica Di Mendeleev Su Un Cartoncino Bristol
Cari ragazzi di 2° A, trovo finalmene il tempo per pubblicare l'ultimo lavoro realizzato dalle vostre compagne Elena L., Cecilia B., Giorgia R. e Lavinia R., la tavola periodica degli elementi.
Le ragazze hanno scelto di costruire la tavola di Mendeleev, nell'ambito dello studio della Chimica che abbiamo iniziato durante l'anno scolastico appena trascorso, e l'hanno esposta alla galleria della Scienza, approntata in occasione della tradizionale festa di fine anno scolastico. E' stato un lavoro impegnativo, che ha richiesto tempo, studio e fatica manuale. Brave ragazze!
Leggete quanto hanno scritto!
Le ragazze hanno scelto di costruire la tavola di Mendeleev, nell'ambito dello studio della Chimica che abbiamo iniziato durante l'anno scolastico appena trascorso, e l'hanno esposta alla galleria della Scienza, approntata in occasione della tradizionale festa di fine anno scolastico. E' stato un lavoro impegnativo, che ha richiesto tempo, studio e fatica manuale. Brave ragazze!
Leggete quanto hanno scritto!
***
Ciao a tutti! Siamo Cecilia, Elena, Giorgia e Lavinia di 2° A. Abbiamo deciso di costruire la tavola periodica degli elementi per una forma di sfida con noi stesse. In poche parole, abbiamo voluto metterci alla prova: realizzare la tavola di Mendeleev con un cartoncino Bristol, colori, riga, squadra...e olio di gomito!
Dobbiamo ammettere che non è stato semplice imbrigliare sulla carta i simboli di un centinaio di elementi chimici, ma abbiamo tenuto duro e ce l'abbiamo fatta.
Ammirate il nostro capolavoro!
Nella foto seguente, vedete due di noi, Cecilia ed Elena al lavoro su un altro cartellone di accompagnamento alla tavola periodica, che abbiamo esposto alla mostra scolastica di fine anno.
Ma veniamo alla tavola, per illustrarvela un po'.
Dmitrij Mendeleev, un chimico russo, nel 1869 ordinò tutti gli elementi allora conosciuti in una tabella, detta tavola periodica degli elementi o tavola periodica di Mendeleev.
La tavola è una specie di schema adatto a mettere in evidenza il comportamento sia fisico che chimico e tutte le proprietà degli elementi chimici, che in essa vengono pertanto classificati in base alle loro caratteristiche.
Come potete osservare dalla foto, ogni elemento è inserito in una casella che ne riporta il nome, il simbolo chimico, il numero atomico e il peso atomico.
Nella tavola periodica oggi utilizzata, più completa rispetto a quella originaria di Mendeleev, gli elementi sono disposti in ordine crescente rispetto al numero atomico e sono ordinati in 7 righe orizzontali, dette periodi, e in 8 colonne verticali, dette gruppi, a cui si aggiunge il blocco dei metalli di transizione.
Gli elementi di uno stesso gruppo hanno lo stesso numero di elettroni nel guscio più esterno e quindi hanno proprietà chimiche simili.
In ciascun periodo, il numero atomico aumenta progressivamente di una unità spostandosi da sinistra a destra. Il numero del periodo rappresenta il numero di livelli elettronici posseduti dagli atomi che in esso compaiono. Di conseguenza, gli elementi appartenenti a uno stesso periodo hanno lo stesso numero di livelli, ma l'ultimo livello contiene un numero diverso di elettroni.
Per esempio, il secondo livello comprende 8 elementi: litio (Li), berillio (Be), boro (B), carbonio (C), azoto (N), ossigeno (O), fluoro (F) e neon (Ne).
Questi 8 elementi possiedono tutti due livelli: il primo è saturo con due elettroni, il secondo si riempie progressivamente di elettroni andando dal litio al neon.
Gli elementi che appartengono ad uno stesso periodo hanno proprietà fisiche simili e proprietà chimiche che variano gradualmente.
La tavola periodica ci permette, inoltre, la classificazione degli elementi in due principali gruppi: i metalli e i non metalli, che nella tavola si trovano rispettivamente a sinistra e a destra della linea a gradini che va dal boro all'astato.
L'aspetto più interessante dell'attività svolta è stato lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune: dimostrare di potercela fare a realizzare qualcosa di non semplice. Raggiungere questo traguardo per noi stesse è stata la motivazione che ci ha dato la spinta giusta.
E che soddisfazione quando abbiamo esposto la "nostra tavola".
La prof. ci ha promesso che sarà esposta permanentemente nel laboratorio scientifico della scuola affinché tutti quanti possano utilizzarla. Sapere che la nostra tavola continuerà ad essere a scuola quando noi andremo via, ci riempie di orgoglio.
Alla prossima!
***
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- Esplorare le reazioni chimiche [Learning Object]
domenica 22 giugno 2008
Philip W. Anderson, Un Fisico A Sostegno Della Complessità
Vi propongo una breve sintesi biografica dedicata ad uno scienziato straordinario per l'originalità del suo pensiero, il fisico statunitense Philip Warren Anderson (Indianapolis, Indiana, 13 dicembre 1923).
Egli contribuì allo sviluppo delle teorie sul magnetismo e sulla conduzione nei sistemi disordinati, quali sono i materiali amorfi.
Per le sue ricerche teoriche in questo campo, fu insignito del premio Nobel per la Fisica nel 1977, insieme al fisico britannico Nevill Francis Mott e allo statunitense John Van Vleck.
Per le sue ricerche teoriche in questo campo, fu insignito del premio Nobel per la Fisica nel 1977, insieme al fisico britannico Nevill Francis Mott e allo statunitense John Van Vleck.
Frequentò la Harvard University, ma tra il 1943 e il 1945, durante la seconda guerra mondiale, dovette interrompere gli studi per arruolarsi come ingegnere nella Marina degli Stati Uniti. Lavorò, in seguito, presso i Bell Laboratories, fino al 1984. Dal 1975, insegna Fisica all’Università di Princeton.
Le Stelle [Learning Object]
Cari ragazzi di seconda, anche se siete ormai in vacanza, io continuo a proporvi delle risorse che vi torneranno utili il prossimo anno scolastico quando affronteremo lo studio dell'Astronomia. La risorsa in questione è un Learning Object sulle stelle, un argomento affascinante!
Il LO contiene un'interessante simulazione su vari tipi di stelle, che può essere rivista quante volte si vuole. Ci sono pagine tutoriali, di approfondimento, di verifiche interattive per testare l'apprendimento dei concetti e un glossario dei termini scientifici. Insomma, si apprende divertendosi!
Gli argomenti trattati sono i seguenti: che cosa sono le stelle. La nascita di una stella. La vita di una stella. La classificazione delle stelle. Le costellazioni.
Indicazioni per i docenti.
Affinché i ragazzi possano fruire utilmente il LO è necessario che siano in possesso dei seguenti prerequisiti:
- conoscenza degli elementi chimici e della struttura della materia.
- Conoscenza dei concetti di massa ed energia.
Gli obiettivi specifici del LO sono:
- comprendere cos'è una stella.
- Comprendere come nasce e si trasforma una stella.
- Conoscere i vari tipi di stella.
Ecco quattro screenshot del LO.
Il Learning Object, come gli altri presentati su questo blog, è stato prodotto da Garamond (che ringrazio per la concessione) nell'ambito del progetto ministeriale "Apprendere Digitale".
Il LO contiene un'interessante simulazione su vari tipi di stelle, che può essere rivista quante volte si vuole. Ci sono pagine tutoriali, di approfondimento, di verifiche interattive per testare l'apprendimento dei concetti e un glossario dei termini scientifici. Insomma, si apprende divertendosi!
Gli argomenti trattati sono i seguenti: che cosa sono le stelle. La nascita di una stella. La vita di una stella. La classificazione delle stelle. Le costellazioni.
Indicazioni per i docenti.
Affinché i ragazzi possano fruire utilmente il LO è necessario che siano in possesso dei seguenti prerequisiti:
- conoscenza degli elementi chimici e della struttura della materia.
- Conoscenza dei concetti di massa ed energia.
Gli obiettivi specifici del LO sono:
- comprendere cos'è una stella.
- Comprendere come nasce e si trasforma una stella.
- Conoscere i vari tipi di stella.
Ecco quattro screenshot del LO.
Il Learning Object, come gli altri presentati su questo blog, è stato prodotto da Garamond (che ringrazio per la concessione) nell'ambito del progetto ministeriale "Apprendere Digitale".
Grandi e piccini, se volete saperne di più sui Learning Object e sul Progetto apprendere digitale, vi rimando a questi due articoli da me pubblicati sulla rivista Scuola e Didattica, Editrice La Scuola.
Il file zippato che scaricherete, deve essere decompresso. Successivamente, lanciate il file html "start". Non c'è bisogno di installare niente perchè il LO è autoconsistente.
***
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sabato 21 giugno 2008
Paesaggi dell'Arkansas: Spendide Foto D'Ambiente
Cari ragazzi, amici e lettori
per ricrearci un po' lo spirito, vi propongo alcune foto che ritraggono tre splendidi paesaggi dell'Arkansas. L'autore, come al solito, è il bravissimo fotografo americano Gale Rainwater, nostro amico.
Intanto, vi riporto da Wikipedia qualche notizia su questo Stato. Il prossimo anno voi di seconda studierete l'America in Geografia, perciò le informazioni possono risultare una base di partenza per un successivo approfondimento in classe.
L'Arkansas è uno stato degli Stati Uniti, la cui capitale è Little Rock. Confina al nord con il Missouri, a est con il Tennessee e il Mississippi, a sud con la Louisiana e il Texas, e ad ovest con l'Oklahoma.
Il nome dello stato deriva dalla parola Kansas (termine utilizzato dai nativi Algonchini per indicare i nativi Quapaw) e dalla pronuncia dei francesi del XVII secolo.
I primi segni di popolazione umana nel territorio dell'Arkansas risalgono a circa 10000 anni fa, sono alcuni reperti trovati nell'altipiano di Ozark e lungo le sponde del fiume White; altri reperti di gruppi vicini ai Toltechi sono stati ritrovati a sud-est di Little Rock.
L'attuale stato dell'Arkansas è stato abitato dalle tribù quapaw, caddo, osage, choctaw e chickasaw. I Cherokee che hanno abitato l'Arkansas erano originari dell'odierno stato del Mississippi dal quale furono espulsi dalle autorità federali e mandati in riserve in Arkansas all'inizio del XIX secolo.
I primi europei che esplorarono queste terre furono gli spagnoli, guidati da Hernando de Soto nel 1541.
Negli anni successivi iniziarono le esplorazioni dei francesi nella regione dei fiumi Mississippi e Arkansas. Il missionario gesuita Jacques Marquette e il commerciante di pelli Louis Jolliet nel 1673 contribuirono a far sì che gli europei conoscessero la geografia di questo stato e l'ostilità dei suoi abitanti.
Nel 1680, La Salle esplorò una parte del territorio quando navigò lungo il fiume Mississippi per raggiungere la costa del golfo del Messico. Queste spedizioni culminarono con la richiesta francese del territorio della Louisiana che comprendeva il territorio che ora forma l'Arkansas. Da questo momento iniziarono gli insediamenti francesi nella zona meridionale della valle del Mississippi vicino ai fiumi Arkansas e White.
Questa una mappa dove si può osservare la posizione geografica dell'Arkansas.
Il resto continuate a leggerlo qui>>
E adesso andiamo con le foto di Gale!
Che cosa ne dite? Non sono stupende queste foto?
Per finire, vi lascio il link a Google Earth, un software che vi consente di sorvolare tutta la terra per osservare immagini satellitari, mappe, terreni, edifici 3D e per esplorare persino le galassie celesti. Potete andare alla scoperta di infiniti luoghi geografici, salvare le località visitate e condividerle con altri utenti.
Dovete prima scaricare il software e installarlo sul PC.
per ricrearci un po' lo spirito, vi propongo alcune foto che ritraggono tre splendidi paesaggi dell'Arkansas. L'autore, come al solito, è il bravissimo fotografo americano Gale Rainwater, nostro amico.
Intanto, vi riporto da Wikipedia qualche notizia su questo Stato. Il prossimo anno voi di seconda studierete l'America in Geografia, perciò le informazioni possono risultare una base di partenza per un successivo approfondimento in classe.
L'Arkansas è uno stato degli Stati Uniti, la cui capitale è Little Rock. Confina al nord con il Missouri, a est con il Tennessee e il Mississippi, a sud con la Louisiana e il Texas, e ad ovest con l'Oklahoma.
Il nome dello stato deriva dalla parola Kansas (termine utilizzato dai nativi Algonchini per indicare i nativi Quapaw) e dalla pronuncia dei francesi del XVII secolo.
I primi segni di popolazione umana nel territorio dell'Arkansas risalgono a circa 10000 anni fa, sono alcuni reperti trovati nell'altipiano di Ozark e lungo le sponde del fiume White; altri reperti di gruppi vicini ai Toltechi sono stati ritrovati a sud-est di Little Rock.
L'attuale stato dell'Arkansas è stato abitato dalle tribù quapaw, caddo, osage, choctaw e chickasaw. I Cherokee che hanno abitato l'Arkansas erano originari dell'odierno stato del Mississippi dal quale furono espulsi dalle autorità federali e mandati in riserve in Arkansas all'inizio del XIX secolo.
I primi europei che esplorarono queste terre furono gli spagnoli, guidati da Hernando de Soto nel 1541.
Negli anni successivi iniziarono le esplorazioni dei francesi nella regione dei fiumi Mississippi e Arkansas. Il missionario gesuita Jacques Marquette e il commerciante di pelli Louis Jolliet nel 1673 contribuirono a far sì che gli europei conoscessero la geografia di questo stato e l'ostilità dei suoi abitanti.
Nel 1680, La Salle esplorò una parte del territorio quando navigò lungo il fiume Mississippi per raggiungere la costa del golfo del Messico. Queste spedizioni culminarono con la richiesta francese del territorio della Louisiana che comprendeva il territorio che ora forma l'Arkansas. Da questo momento iniziarono gli insediamenti francesi nella zona meridionale della valle del Mississippi vicino ai fiumi Arkansas e White.
Questa una mappa dove si può osservare la posizione geografica dell'Arkansas.
Il resto continuate a leggerlo qui>>
E adesso andiamo con le foto di Gale!
Cassatot River State Park, Arkansas
Cedar Falls, Petite Jean State Park, Arkansas
mount magazine sunset, arkansas
Che cosa ne dite? Non sono stupende queste foto?
Per finire, vi lascio il link a Google Earth, un software che vi consente di sorvolare tutta la terra per osservare immagini satellitari, mappe, terreni, edifici 3D e per esplorare persino le galassie celesti. Potete andare alla scoperta di infiniti luoghi geografici, salvare le località visitate e condividerle con altri utenti.
Dovete prima scaricare il software e installarlo sul PC.
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venerdì 20 giugno 2008
Esami Di Maturità 2007/08: Simulazioni Della Terza Prova Scritta EdEsercitazioni Su Tutte Le Tipologie
Cari ragazzi e docenti interessati all'esame di maturità in corso, ho selezionato dei link in cui è possibile consultare alcune simulazioni della terza prova scritta, esercitazioni su tutte le tipologie e griglie di valutazione relative.
1. A questo link (cliccateci sopra) potrete reperire i test secondo le indicazioni seguenti:
"SmartLite Software, in collaborazione con Educazione&Scuola, è lieta di pubblicare questo speciale che presenta alcune simulazioni delle terze prove scritte degli Esami di Stato. I questionari (a risposta chiusa) sono disponibili in due formati: on-line e off-line. I questionari on-line possono essere svolti direttamente su Internet e, al termine, viene visualizzato un resoconto della propria prestazione. I questionari off-line possono essere prelevati e somministrati a video oppure su carta. Tutti i test sono stati realizzati con il software didattico WinAsks. Per maggiori informazioni o per creare i tuoi test, consulta questa pagina."
2. Un link dove è possibile reperire esecitazioni su tutte le tipologie. Guarda lo screenshot.
Terze prove via kwout
3. Link, dove si possono consultare diverse risorse, tra cui:
TEST(a risposte multiple) per la preparazione alla terza prova, in riferimento a:
Consultate i "post correlati", alla fine dell'articolo, dove potrete trovare altre notizie interessanti.
1. A questo link (cliccateci sopra) potrete reperire i test secondo le indicazioni seguenti:
"SmartLite Software, in collaborazione con Educazione&Scuola, è lieta di pubblicare questo speciale che presenta alcune simulazioni delle terze prove scritte degli Esami di Stato. I questionari (a risposta chiusa) sono disponibili in due formati: on-line e off-line. I questionari on-line possono essere svolti direttamente su Internet e, al termine, viene visualizzato un resoconto della propria prestazione. I questionari off-line possono essere prelevati e somministrati a video oppure su carta. Tutti i test sono stati realizzati con il software didattico WinAsks. Per maggiori informazioni o per creare i tuoi test, consulta questa pagina."
2. Un link dove è possibile reperire esecitazioni su tutte le tipologie. Guarda lo screenshot.
Terze prove via kwout
3. Link, dove si possono consultare diverse risorse, tra cui:
TEST(a risposte multiple) per la preparazione alla terza prova, in riferimento a:
1) ITALIANO
3) INFORMATICA
7) FISICA
4. Tabella di sintesi sulla terza prova, reperita a questo indirizzo, dove si legge:
"La terza prova scritta è a carattere pluridisciplinare, verte su un massimo di cinque materie dell’ultimo anno di corso e non meno di quattro per ragioni di correttezza didattica e consiste nella risposta a quesiti singoli o multipli ovvero nella soluzione di problemi o di casi pratici e professionali o nello sviluppo di progetti ed è strutturata in modo da consentire, di norma, anche l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera. Sono confermati anche le tipologie e il numero di quesiti."
La terza prova viene formulata dalle singole commissioni.
La terza prova viene formulata dalle singole commissioni.
TERZA PROVA | |
Tipologia | Numero quesiti |
a) trattazione sintetica | non più di 5 argomenti |
b) quesiti a risposta singola | da 10 a 15 |
c) quesiti a risposta multipla | da 30 a 40 |
d) problemi scientifici a soluzione rapida | non più di 2 |
e) casi pratici e professionali non più di 2 | |
f) progetto | 1 |
Se le tipologie b) e c) vengono utilizzate cumulativamente: | |
b) quesiti a risposta singola | minimo 8 |
c) quesiti a risposta multipla | minimo 16 |
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martedì 17 giugno 2008
ARRAKIS: Un Tributo A Quanti Hanno Sofferto In Nome Del Progresso!
Cari ragazzi e cari lettori,
vi presento di seguito un filmato su ARRAKIS. Ma chi o cosa è ARRAKIS? Leggetelo direttamente dalle parole di Andrea Di Nardo, il videomaker che lo ha realizzato.
vi presento di seguito un filmato su ARRAKIS. Ma chi o cosa è ARRAKIS? Leggetelo direttamente dalle parole di Andrea Di Nardo, il videomaker che lo ha realizzato.
***
Arrakis è un documentario poetico di tributo ai luoghi e alle vittime del progresso industriale italiano.
Vedute di fabbriche abbandonate fanno da sfondo ad una voce trasformata dalla malattia.
E' la voce di Silvestro Capelli, un ex-operaio della storica Breda Fucine di Sesto San Giovanni.
E' la voce di Silvestro Capelli, un ex-operaio della storica Breda Fucine di Sesto San Giovanni.
E' la particolare voce di un laringectomizzato.
Silvestro nel 1996 ha subito un intervento di laringectomia totale per estirpare un tumore causato dall'amianto inalato durante gli anni del lavoro in fabbrica.
Come molte altre persone da anni combatte una battaglia sociale e legale.
Da una parte ci sono semplici cittadini, dall'altra ci sono le istituzioni, l'Inail, i sindacati, i dirigenti d'azienda, i partiti politici.
Da una parte ci sono semplici cittadini, dall'altra ci sono le istituzioni, l'Inail, i sindacati, i dirigenti d'azienda, i partiti politici.
Racconta Silvestro in Arrakis: "Tutti sapevano e nessuno ha parlato. Lo sapevano i sindacati. Lo sapeva la direzione dell'azienda. Lo sapeva l'assessorato alla sanità. Lo sapevano tutti, e non gli operai che c'erano dentro. E così ci hanno condannato a morte, a menomazioni, ma non solamente noi che lavoravamo all'interno della fabbrica. Perché le fabbriche non sono state costruite sotto una campana di vetro [...]
Motivi e obiettivi
Arrakis non vuole essere un'inchiesta sul problema amianto, non vuole essere un documentario di archeologia industriale.
Vuole rappresentare invece un tributo a quelle persone che hanno sofferto in nome del progresso e a quei luoghi che sono stati incredibili simboli di quello stesso progresso.
Vuole rappresentare invece un tributo a quelle persone che hanno sofferto in nome del progresso e a quei luoghi che sono stati incredibili simboli di quello stesso progresso.
Arrakis è un attestato di esistenza per persone e luoghi dimenticati.
L'obiettivo comunicativo non è informare, ma emozionare.
Suscitare interesse verso problemi di cui molto scarsa è la percezione del pericolo.
L'obiettivo comunicativo non è informare, ma emozionare.
Suscitare interesse verso problemi di cui molto scarsa è la percezione del pericolo.
Credo che l'abbinamento della voce di Silvestro ai luoghi dell'abbandono industriale italiano sia un atto molto potente e molto simbolico.
Andrea
Il video. Guardatelo con molta attenzione!
I vostri commenti saranno come al solito graditi.
mercoledì 11 giugno 2008
L'Evoluzione Umana E L'Homo Sapiens Di Casa Nostra
Cari ragazzi delle 2° A e B, il prossimo anno studieremo l'Evoluzione, un argomento affascinanante e molto complesso. Comincio, quindi, a proporvi qualche input.
Cito da Wikipedia:
"L'evoluzione umana è quella parte dell'evoluzione degli esseri viventi che riguarda l'emergere dell'uomo moderno dagli altri primati. In senso stretto, tassonomico, riguarda la parte che dall'ultimo antenato comune agli altri ominidi porta alla nostra specie, quindi studia oltre al genere Homo tutte le specie dei sette generi della Sottotribù degli Hominina, di cui attualmente siamo gli unici rappresentanti viventi.
L'evoluzione della vita sulla Terra, a quanto attualmente noto, parte circa 4 miliardi di anni fa."
E ancora:
"L'uomo (Homo sapiens sapiens) è un primate bipede, nonché un mammifero placentato appartenente alla famiglia degli ominidi. Gli uomini hanno un cervello molto sviluppato capace di ragionamento astratto, linguaggio e introspezione. Questa capacità mentale, combinata con la stazione eretta che rende liberi gli arti superiori di manipolare oggetti, ha permesso all'uomo di creare una grande varietà di utensili.
La specie umana ha avuto origine in Africa circa 200 mila anni fa. Da allora, si è diffusa su tutta la superficie delle terre emerse con una popolazione totale che supera i 6,5 miliardi di individui."
Infine:
"Lo studio scientifico dell'evoluzione umana comprende lo sviluppo del genere Homo, ma riguarda solitamente lo studio di altri ominidi quali, ad esempio Australopithecus. Gli uomini moderni appartengono alla specie Homo sapiens, di cui l'unica sottospecie attualmente presente sul pianeta è Homo sapiens sapiens; Homo sapiens idaltu (tradotto approssimativamente come "uomo saggio maggiore"), l'altra sottospecie nota, è estinto.[1] Dal punto di vista anatomico, gli uomini moderni appaiono in testimonianze fossili risalenti a 130 000 anni fa in Africa.[2][3]"
Rappresentazione di un giovane uomo di Neandertal, convissuto per alcune decine di migliaia di anni con la nostra specie.
Quanto scritto è premessa, e cornice nello stesso tempo, alla segnalazione di un interessante articolo, che ho appena letto sul blog "linguaggio macchina" dell'amico Andrea Mameli. Il titolo del post è: "Homo Sapiens di Sardegna, dimmi, da dove vieni?(L'Unione Sarda, 5 luglio 2006)2
Riporto di seguito l'introduzione:
"L'Homo sapiens vive in Sardegna da almeno ventimila anni. Lo testimonia un frammento di dito fossile, quella falange di una mano rinvenuta nella Grotta Corbeddu di Oliena. Ce lo ricorda il biologo Emanuele Sanna, professore associato di Antropologia all'Università di Cagliari, nel libro: Il popolamento della Sardegna e le origini dei Sardi(CUEC, 2006, 258 pagine, 22 euro). Una storia lunga, tracciata con cura fra minuziose descrizioni, disegni, fotografie, grafici. E numerosi riferimenti bibliografici. Qual è l'origine dei sardi? «Non possiamo ancora dare una risposta definitiva. Tuttavia, eventuali nuovi ritrovamenti nel campo della Paleoantropologia e l'esponenziale progresso tecnico-elaborativo dell'Antropologia molecolare potranno contribuire a chiarire ulteriormente quali siano le nostre radici genetiche. Allo stato attuale delle conoscenze, come ampiamente dimostrato da studi di Biologia delle popolazioni umane, da tempo sappiamo che i Sardi appartengono al gruppo degli Europoidi, che presentano un quadro genetico peculiare differente dalle altre popolazioni europee e circum-mediterranee, che hanno un'origine tra le più antiche, così come i Baschi ed i Lapponi, tra le popolazioni europee attuali».
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IN EVIDENZA
Riporto di seguito un commento al post di Gaetano, che reputo possa aggiungere elementi informativi e quindi sarebbe sprecato lasciare confinato nei commenti.
Dice Gaetano:
Sergio Frau nel libro "Le colonne d'Ercole-Un'inchiesta", ricognizione nella geografia antica, rilettura rivoluzionaria di miti, spericolata reinterpretazione delle testimonianze degli antichi...».
Modelli: Verifica Pianificazione Annuale, Sintesi Piani Di StudioPersonalizzati [Infanzia, Primaria, Secondaria]
Cari colleghi,
è tempo di scrutini, relazioni finali et similia. Sappiamo quale periodo frenetico esso sia. Pertanto, per quanti di voi avessero pianificato i percorsi formativi annuali degli allievi mediante unità di apprendimento, ho approntato un modello per la sintesi dei piani di studio personalizzati, riferito ai tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria. I modelli si adattano ai diversi ambiti/discipline di apprendimento.
Non manca, infine, un modello per la verifica finale della pianificazione annuale di classe.
Ecco a voi i modelli da scaricare, che sono in formato .doc affinché vi risulti più semplice manipolarli per adattarli alle vostre esigenze!
Scarica il modello per la sintesi dei PSP (scuola dell'infanzia) >>
Scarica il modello per la sintesi dei PSP (scuola primaria) >>
Scarica il modello per la sintesi dei PSP (scuola secondaria) >>
Scarica il modello per la verifica della pianificazione annuale >>
Buon lavoro!
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Colgo a caso una delle tante notizie di cronaca, quella di la Repubblica.it, 9 novembre 2002, sull'ipotesi che vedrebbe, nientemeno, nella Sardegna la perduta Atlantide.
«ROMA - La civiltà di Atlantide, l'isola perduta dalle vene d'argento, è stata spazzata via da una gigantesca onda marina alta 500 metri, un mega-tsunami originato da un'esplosione nel profondo del mare. "Quell'isola, cercata in tutti gli oceani del mondo è proprio qui, sotto casa. È la Sardegna". Lo sostiene Mario Tozzi, geologo e ricercatore, nella puntata di stasera di "Gaia", alle 20.50 su RaiTre, articolata come una verifica sul posto delle tesi inaspettate messe nero su bianco da